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In Basilicata Coca Cola genera 4.7 milioni di auro di “valore condiviso”

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In Basilicata Coca Cola genera 4.7 milioni di auro di “valore condiviso”. L’impatto occupazionale, dai numeri forniti dall’azienda, è di 206 persone

 

Nella regione Coca-Cola si conferma la 1a realtà nel settore delle bibite, sia in termini di risorse generate e distribuite sia per il ruolo chiave a livello occupazionale

 

Rionero in Vulture, 21 settembre 2023 – In termini di risorse complessive distribuite a famiglie, imprese e Stato, Coca-Cola si conferma la prima realtà nel settore delle bibite e delle bevande in Basilicata. Secondo una ricerca realizzata da SDA Bocconi School of Management relativa all’impatto socio-economico di Coca-Cola in Italia che presenta un focus specifico sulla Basilicata – regione che ospita a Rionero in Vulture (PZ) lo storico stabilimento Fonti del Vulture che imbottiglia le acque Sveva e Lilia – nel 2022 ammontano a 4,7 milioni di euro (pari allo 0,04% del PIL regionale) le risorse generate e distribuite agli attori principali dell’economia regionale sotto forma di stipendi, acquisti di beni e servizi, investimenti, imposte e contributi.

In Basilicata Coca-Cola si conferma anche il primo datore di lavoro nell’industria delle bibite: crea direttamente e attraverso il suo indotto 206 posti di lavoro (lo 0,1% degli occupati totali all’interno della regione), con un totale di 462 persone che beneficiano – parzialmente o totalmente – dai redditi di lavoro generati (direttamente e indirettamente) da Coca-Cola. Secondo i dati di SDA Bocconi School of Management, ad ogni posto di lavoro dipendente diretto corrispondono circa 3 posti di lavoro totali in Basilicata.

Lo scenario ipotetico di un mancato impatto economico di Coca-Cola in Basilicata si tradurrebbe perciò a livello occupazionale in un aumento del numero dei disoccupati pari al +1,4%. I dati di SDA Bocconi mettono anche in evidenza il forte legame che unisce Coca-Cola al contesto regionale lucano, in particolare attraverso la rete di fornitori, rappresentati per il 17% da medie imprese, per il 50% da piccole imprese e per il 33% da micro imprese.

“Grazie all’impegno e al lavoro quotidiano dei colleghi, Fonti del Vulture si conferma una risorsa fondamentale per l’intera regione in termini economici e occupazionali” dichiara Giangiacomo Pierini, Corporate Affairs & Sustainability Director di Coca-Cola HBC Italia “I dati che emergono dalla ricerca lo certificano e mettono in luce ancora una volta il nostro profondo legame con il territorio lucano e la comunità che ci ospita”.

Gli investimenti nel percorso verso un’economia sempre più circolare
Lo stabilimento lucano si conferma anche esempio di innovazione industriale e sostenibilità ambientale, a partire dall’ottenimento dei migliori risultati in termini di emissioni di CO2 a livello di Gruppo Coca-Cola HBC, l’utilizzo del 100% di energia elettrica acquistata dalla rete proveniente da fonti rinnovabili e il corretto smaltimento del 100% dei rifiuti prodotti.

Fonte: Comunicato Stampa Coca Cola

Agia-Cia: più giovani in agricoltura e più strumenti di sostegno

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Agia-Cia: più giovani in agricoltura e più strumenti di sostegno

L’annuncio fatto dall’Assessore alle Politiche Agricole Galella e dall’AdG Psr Restaino solo una settimana fa all’assemblea regionale della Cia-Agricoltori si è concretizzato: altri 107 giovani saranno ammessi al finanziamento della Misura “Primo insediamento in agricoltura”, finalizzata a promuovere l’ingresso dei giovani nel settore agricolo. Per l’Agia (Associazione Giovani Imprenditori Agricoli) della Cia Basilicata è un provvedimento importante che va accompagnato da strumenti di sostegno, assistenza-consulenza, primo fra tutti misure di credito agevolato. “ Occorre dare sostegno concreto ai giovani imprenditori agricoli e zootecnici lucani -ha dichiarato il presidente Agia Antonio Racioppi – che rappresentano anche il 20% dei più interessati investitori in chiave sostenibile e innovativa. Agia-Cia continuerà per questo anche a spingere sul valore del sostegno alla cooperazione per il rinnovo generazionale, attraverso forme di affiancamento giovani-pensionati, oggi finalmente tra gli strumenti dello sviluppo rurale. Non si sottovaluti che come ha rilevato Crea in un rapporto il costo della “terra” continua ad essere alto: in Basilicata da un minimo di 12mila euro/ettaro sino al doppio (Metapontino). Guardare oggi alla modernità vuol dire mettere al centro delle strategie per il futuro, innovazione scientifica, tecnologica e genetica e riconoscere ai giovani, anche dell’agricoltura, la guida di questa importantissima sfida. Non si può lavorare per la sostenibilità ambientale, economica e sociale -ha aggiunto- senza potenti iniezioni di innovazione. Questa è la via obbligata da percorrere se vogliamo davvero scegliere un approccio non arcaico per lo sviluppo e usare bene i 191 miliardi di euro del PNRR che guardano a green e digitale. Spazio per i giovani capaci di trainare il cambiamento, aperti al mondo e promotori di partecipazione, condivisione e integrazione”. Inoltre le proposte Agia e Cia per fronteggiare le calamità naturali riguardano l’attivazione della legge 102/2004 per parziale esonero contributivo e proroghe creditizie e il Fondo Agricat (300 milioni) quale nuovo strumento in materia assicurativa, gestito da ISMEA. Le altre questioni sollevate e sul tavolo dell’Assessore Galella: i fondi sponda sul CSR 2023-27 oltre che per i programmi di filiere agro-alimentari del IV Bando nazionale a valere sul Pnrr; un programma da attivare anche nell’ambito del FSE destinato a sostenere attività formative e di acquisizione competenze da parte di titolari e dipendenti; l’istituzione di un fondo rotativo di credito finalizzato a sostenere gli investimenti; la realizzazione del marchio agro-alimentare “Qualità lucana”; interventi di manutenzione infastrutturali di dighe, traverse, condotte e la predisposizione del piano invasi minori; la manutenzione degli alvei fluviali utilizzando i contratti di fiume e prevedendo l’apporto delle prestazioni agro-meccaniche delle aziende agricole; la definitiva regolamentazione delle attività svolte dai CAA e la formalizzazione delle funzioni strategiche del “fascicolo aziendale”.

PSR Basilicata 2014-2022: al via i nuovi insediamenti dei giovani in agricoltura

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PSR Basilicata 2014-2022: al via i nuovi insediamenti dei giovani in agricoltura

La Giunta regionale di Basilicata, su proposta dell’Assessore alle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali Alessandro Galella, ha approvato l’incremento della dotazione finanziaria della Misura 6.1 del PSR Basilicata 2014-2022 che incentiva la costituzione di nuove aziende agricole da parte di giovani agricoltori, il cosiddetto “Primo insediamento in agricoltura”.

“Abbiamo provveduto ad ampliare le risorse a favore dei giovani, con ulteriori 6.820.000 euro, che si aggiungono ai 15 milioni inizialmente stanziati. – lo comunica in una nota l’Assessore al ramo Alessandro Galella –. Le risorse aggiuntive derivano dalla ricognizione delle economie di spesa delle diverse Misure dell’attuale programmazione e dalla rimodulazione del piano finanziario del PSR 2014-2022, da cui è emersa tale disponibilità e la conseguente possibilità di finanziare le domande di sostegno precedentemente ammesse e non finanziate”.

Il Primo insediamento in agricoltura è rivolto a giovani di età compresa fra 18 e 40 anni; Misura considerata da sempre strategica nello sviluppo rurale della Regione Basilicata per sostenere l’accesso dell’imprenditoria giovanile in agricoltura anche al fine di creare imprese innovative ed orientate verso lo sviluppo di nuovi prodotti e di nuovi sbocchi commerciali.

Grazie a questo incremento della dotazione finanziaria della Misura, ulteriori 107 domande di primo insediamento accederanno al premio forfettario, le prime 22 in modo diretto, le altre dopo aver presentato il Piano di sviluppo aziendale, come previsto dal bando. In totale, il PSR Basilicata 2014-2022, al termine del periodo di programmazione, avrà consentito l’insediamento in attività agricole di più di 1.000 giovani.

“Con questo provvedimento – conclude l’Assessore Galella –, sarà possibile, in breve tempo, dare avvio ad altre imprese giovanili in agricoltura per sostenere nuove attività produttive, favorire nuova occupazione e, nel contempo, assicurare il permanere di molti giovani nei territori di origine, contribuendo anche ad arginare i noti fenomeni di abbandono delle aree rurali”.

È lucano il lido migliore d’Italia

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Il Lido Sabbia D’Oro Beach Club di Scanzano Jonico ha trionfato anche quest’anno ai prestigiosi Best Beach Awards, noti come gli “Oscar delle spiagge italiane”, concorso organizzato dal portale di settore Mondo Balneare, nella categoria Best Beach Design, che celebra gli stabilimenti balneari italiani che si distinguono per l’architettura all’avanguardia e l’attenzione al design dei propri manufatti.

Il rinomato lido jonico, già premiato nelle precedenti edizioni grazie alla sua struttura di grande impatto estetico che si estende su 16.000 metri quadrati, offre ampie aree verdi, un lounge bar con champagneria, una spiaggia attrezzata con ombrelloni hawaiani e lettini ergonomici, una esclusiva area vip con lettoni matrimoniali in ecopelle oltre alla piscina vista mare e un rooftop restaurant, il vero fiore all’occhiello, che impreziosisce ulteriormente l’esperienza dei visitatori con un’eccellente esperienza culinaria.

Giuseppe Ferrara, manager della struttura e vice presidente Confindustria Giovani e Confindustria sezione Turismo, commenta con orgoglio questa vittoria: «siamo onorati di ricevere questo riconoscimento dalla giuria, che testimonia il nostro impegno e la soddisfazione è doppia perché oltre ai voti del pubblico, i giurati esperti hanno evidenziato le peculiarità della nostra struttura».

«Abbiamo dimostrato – continua Ferrara – di essere una vera e propria esperienza per i turisti, attirando visitatori italiani ed esteri nella nostra splendida Basilicata. Spero che sia la volta buona che la politica lucana comprenda le potenzialità del mare e del turismo lucano modificando il piano dei lidi e concretizzando idee e progetti che da anni sono fermi, come la possibilità di far pernottare all’interno dei beach club i turisti, con ripercussioni sull’economia del territorio davvero elevati. Ringrazio tutti i nostri ospiti, il nostro staff e naturalmente la mia famiglia per l’impegno che ci ha permesso di raggiungere questi risultati», conclude il manager metapontino.

La cerimonia di premiazione del concorso si terrà il 12 ottobre alle 16.30 alla fiera InOut nell’ambito del Sun 2023 di Rimini, salone internazionale del settore beach & outdoor. I vincitori riceveranno come trofeo un pezzo unico realizzato dall’artista Piero Bussetti e le foto degli stabilimenti primi classificati saranno esposte come gigantografie in fiera.

Tedx Policoro: “Grande successo: format che ha stupito e convinto”

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Tedx Policoro: “Grande successo: format che ha stupito e convinto”. Dalle nanotecnologie ai segreti del linguaggio.

 

“La nostra terra non vuole più raccontarsi come quella dell’arretratezza e del riscatto. La nostra è già terra di innovazione: vogliamo parlare la lingua della positività, della proiezione in avanti, dove non c’è spazio per la recriminazione ma per l’impegno e soprattutto la curiosità”.

Arriva un messaggio forte dal Tedx di Policoro, evento indipendente del format statunitense che a partire dagli anni ‘90 viene esportato in tutto il mondo per fornire apporti di Tecnologia, Intrattenimento e Design (l’acronimo Ted significa proprio questo), e che ha come movente proprio l’elemento della curiosità per le idee nuove.

A Policoro c’è stata una declinazione particolare domenica 3 settembre. L’evento jonico (primo e per ora unico Tedx in Basilicata nel 2023) si è incentrato sul tema della “Vertigine”, proposto e declinato dalla licenziataria e organizzatrice Susy Benvento.

Con lei al lavoro una squadra di più di trenta volontari, che hanno contribuito a mettere in piedi un’iniziativa di notevole complessità. Suggestiva e simbolica la location, la corte del Castello Baronale di Policoro, il cui utilizzo è stato gentilmente offerto dai proprietari.

“Così vogliamo interpretare le VERTIGINE – era scritto nella brochure di presentazione – un cortocircuito tra ragione e passione, mondo razionale e mondo emozionale, “paura di cadere e voglia di volare”.

L’evento, presentato dall’insegnante e giornalista Pino Suriano, ha avuto un successo straordinario in termini di novità e di stupore per quanti non conoscevano il format. Ha funzionato tanto la varietà di approccio degli speaker, che hanno declinato il tema secondo prospettive diverse.

Dalla studiosa di comunicazione Elena Panciera, che ha parlato di comunicazione inclusiva e “parole che non esistono”, fino a Trifone Gargano, che con travolgente ironia comica ha provato a smontare il mito intoccabile di Alessandro Manzoni. Toccante la testimonianza di Tareke Brhane, che si batte per i diritti dei migranti con il Comitato 3 ottobre, così come il racconto del comico Filippo Caccamo, star comica sul web che ironizza sul mondo della scuola. Spazio anche per le scienze e la tecnologia, con Antonio Papangelo, recente vincitore dello Starting Grant dell’ Erc (European Research Council), con un progetto sul tema delle superfici; Antonio Squeo, ideatore e promotore di grandi progetti di realtà immersiva; lo storico Carmine Pinto, che ha trattato il tema della vertigine nella storia.

Anche tante storie del territorio jonico. In particolare nel campo scientifico, con Miriam Vitiello (dirigente Cnr) e i suoi studi sulla nanotecnologia, e Domenico Formica, impegnato in Inghilterra (a New Castle) sulle nuove frontiere della robotica e delle neuroscienze. Spazio anche per l’agroalimentare, con l’importante storia imprenditoriale di Carmela Suriano, o per la nutrizione, con l’ideatrice del metodo “Private nutritionist” Ilenia Grieco, e persino lo sport, con la storia di impegno e determinazione di Rocco Graziano, campione di karate di Nova Siri.

A supporto dell’evento, oltre al nutrito gruppo di volontari, anche una ricca rete di partner che hanno creduto nella proposta di Susy Benevento. E’ stato presente il media partner Radio Laser, che ha seguito l’evento in diretta con una postazione radio.

Tanti i riscontri di gradimento registrati da parte degli spettatori, che sui social hanno fatto sentire il proprio entusiasmo.

“Ho portato all’evento i miei figli, 12 anni, che forse si sarebbero annoiati, ma che un giorno, una volta grandi, mi avrebbero ringraziato. Mi sbagliavo, non si sono annoiati, si sono incuriositi e hanno seguito per quattro ore contagiati dalla potenza e dalla bellezza delle grandi idee” ha scritto Carlo Ruben Stigliano.

“L’impresa del TedX Policoro – ha scritto Angela Divincenzo – segna un passo e rappresenta una chiave virtuosa di contaminazione e diffusione di sapere, intuizioni, visioni, idee di valore. Che quel valore, da ieri, germogli e nutra la nostra comunità”.

Insomma, buona, anzi decisamente convincente, la prima.
Un pieno di entusiasmo che ha già proiettato i volontari, e tutta la comunità, verso la prossima edizione.

(Nella foto un momento dell’evento con i relatori)

Addetti pulizie Sogin Trisaia: i sindacati invocano l’intervento del governatore Bardi

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Addetti pulizie Sogin Trisaia: i sindacati invocano l’intervento del governatore Bardi. Al centro della vicenda il reddito di 10 famiglie

in data 1 agosto u.s. vi è stato il cambio di gestione dell’appalto del servizio di pulizie del Centro SOGIN di Rotondella (MT), che ha comportato un taglio del 31% delle ore contrattuali individuali dei lavoratori e delle lavoratrici.
L’azienda subentrante (La Lucente) ha assunto tutti e 10 gli aventi diritto, riducendo però i contratti part time con un conseguente ed importante decremento del salario e della relativa contribuzione.
Tale riduzione risulta illegittima e immotivata, considerato che non vi è una diminuzione né dei metri quadrati oggetto del servizio né delle frequenze; inoltre, il bando contiene un numero di unità oggetto di clausola sociale (“circa 7”) più basso rispetto al numero degli aventi diritto (10), circostanza che ha determinato l’obbligo in capo alla azienda subentrante (LA LUCENTE) di assorbire tutte e 10 le unità, riducendone l’orario di lavoro.
Le scriventi OO.SS. hanno immediatamente attivato la procedura di raffreddamento presso la Prefettura di Matera, al fine di cercare una soluzione conciliativa nell’interesse delle maestranze.
In quella sede, purtroppo, il confronto non ha dato esito positivo, tanto che il 28 agosto è stata proclamata una giornata di sciopero, a sostegno della quale il Sindaco di Rotondella ha convocato una riunione in seduta aperta del Consiglio Comunale, alla presenza del Presidente della Provincia di Matera.
Nella stessa giornata, le OO.SS. sono state convocate da SOGIN per una riunione che si è tenuta in data 1 settembre u.s. nel corso della quale la Società ha ribadito la correttezza del proprio operato, rappresentando l’impossibilità di ricercare una soluzione al problema occupazionale.
Considerato che è urgente dare risposta ai lavoratori ed alle lavoratrici, di fronte ad una decisione immotivata di SOGIN che pregiudica profondamente il reddito mensile di 10 famiglie, le scriventi chiedono al Presidente della Giunta Regionale la convocazione di un incontro per meglio rappresentare le ragioni a fondamento della vertenza.

 

Nota stampa firmata da

UILTUCS BASILICATA
– Fabio Tundo –

FILCAMS CGIL MATERA
– Marcella Conese –

 

Foto archivio, non si riferisce al fatto descritto nell’articolo

Apt Basilicata: bando per aderire al Turismo delle passioni

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Apt Basilicata, un bando per aderire al Turismo delle passioni: Fiabe e magia, Musica e paesaggio, Vela e attività del mare, Erbe spontanee e fiori, Astronomia

Cinque le prime aree tematiche individuate: Fiabe e magia, Musica e paesaggio, Vela e attività del mare, Erbe spontanee e fiori, Astronomia.

L’Agenzia di promozione territoriale della Basilicata ha pubblicato sul proprio sito istituzionale il bando per l’adesione al progetto “Turismo delle passioni”.

In questa fase di sperimentazione sono cinque gli ambiti individuati a seguito dei primi due cicli di incontri avvenuti sul territorio regionale: Fiabe e magia (con un legame identitario con la Basilicata e con una forte connotazione antropologica); Musica e paesaggio (con un legame identitario con la Basilicata e con un virtuoso e sostenibile rapporto con il territorio); Vela e attività del mare (sport, didattica, escursionistica, crocieristica, ecc.); Erbe spontanee e fiori (fioriture, erbe, semi, piante, aromi, radici, pollini, estratti, alberi, orti, giardini, ecc); Astronomia (osservatori, planetari, centri di ricerca, eventi dedicati agli astrofili, testimonianze storiche, antiche meridiane, ecc.).

Possono aderire al progetto enti pubblici e privati, gestori, titolari, operatori di beni, attività e servizi nei cinque ambiti tematici al momento individuati ed esistenti in Basilicata che abbiano i seguenti requisiti minimi: la Risorsa individuata che può essere un prodotto turistico (ossia fruibile, organizzato, gestito e pronto ad essere inserito nel mercato turistico) oppure una risorsa ambientale / culturale accessibile e fruibile sulla quale si intende costruire una progettualità turistica; la presenza e disponibilità di uno o più appassionati (Professionisti o cultori in grado di raccontare e far vivere la passione turistica – culturale a turisti, viaggiatori, residenti).

“Il turismo delle passioni – afferma il direttore Apt, Antonio Nicoletti – è una modalità di viaggio verso una destinazione, alla ricerca di proposte generate da persone appassionate, con le quali condividere un momento di vita. Siamo in una fase sperimentale e a settembre analizzeremo il primo gruppo di adesioni per comprendere il quadro che emerge. Le tematiche scelte sono da intendersi, al momento, volutamente in senso ampio. Ad esempio fiabe e magia può ricomprendere anche il tema del “mistero” che si accompagna a leggende e curiosità espresse dalla storia dei luoghi e di potenziale interesse per gli appassionati di questa categoria. Il lavoro di raccordo sarà operato da APT, per dare forma a questo nuovo tipo di turismo in Basilicata”.

Per aderire al progetto occorre compilare i moduli allegati al bando pubblicato sul sito: aptbasilicataIT

Certificazione industria 4.0 e fatturazione elettronica: la digitalizzazione aiuta i processi integrativi

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La certificazione Industria 4.0 rappresenta uno strumento fondamentale per supportare la trasformazione digitale delle imprese italiane. Attraverso la certificazione, le aziende possono ottenere importanti agevolazioni fiscali sotto forma di crediti d’imposta per gli investimenti in beni strumentali e formazione del personale connessi alla realizzazione dei progetti di innovazione tecnologica.

Gli investimenti abilitanti previsti dal Piano Nazionale Industria 4.0, quali quelli per l’acquisto di tecnologie abilitanti per la trasformazione digitale dei processi produttivi e per la sicurezza cibernetica, possono beneficiare di una detrazione fiscale del 40% della spesa sostenuta. Anche i costi per la formazione dei dipendenti sui temi dell’utilizzo delle tecnologie abilitanti e per il loro aggiornamento professionale rientrano nelle agevolazioni, con un credito d’imposta del 50% della spesa sostenuta.

La certificazione è quindi uno strumento strategico per le imprese che vogliono cavalcare la trasformazione digitale, rendendosi protagoniste del cambiamento in atto verso l’Industria 4.0. L’introduzione dell’obbligo di fatturazione elettronica ha contribuito ad agevolare la diffusione delle certificazioni, facilitando gli investimenti delle imprese in tecnologie digitali. Grazie all’utilizzo di piattaforme complete, semplici e professionali come https://fatturapro.click/, le aziende hanno potuto gestire più agevolmente le complessità della fatturazione elettronica.

Ciò ha permesso loro di dedicare maggiori risorse agli investimenti in soluzioni abilitanti l’Industria 4.0, beneficiando delle detrazioni fiscali previste dalla certificazione. Quindi, la fatturazione elettronica e l’utilizzo di piattaforme professionali hanno indirettamente favorito gli investimenti delle imprese finalizzati all’ottenimento della certificazione Industria 4.0, facilitandone così la diffusione.

Certificazione industria 4.0 e collaborazione tra sistemi

La certificazione Industria 4.0 rilasciata da organi accreditati certifica che le aziende hanno raggiunto un adeguato livello di integrazione digitale nei processi di produzione e gestione. Tale certificazione è volta a valorizzare gli investimenti in innovazione e garantire che i processi aziendali siano interconnessi e automatizzati secondo criteri di efficienza ed efficacia.

Ricopre un ruolo chiave in questo senso la completa integrazione di sistemi produttivi, magazzini automatizzati, linee di assemblaggio flessibili e sistema informativo aziendale ERP. Soltanto assicurando il flusso bidirezionale di dati tra queste componenti è possibile instaurare quella collaborazione continua tra sistema fisico e sistema digitale che contraddistingue l’impresa 4.0.

Uno degli aspetti su cui l’azienda deve dimostrare piena integrazione è proprio lo scambio digitale di informazioni relative a ordini, consegne, pagamenti e fatturazione. In questo contesto, la fatturazione elettronica ricopre un ruolo chiave poiché permette il tracciamento elettronico dell’intero ciclo attivo/passivo, dall’ordine alla fattura.

Il dematerializzato flusso di dati legato alla fatturazione elettronica agevola notevolmente l’interscambio con l’ERP aziendale e con i sistemi di gestione del magazzino e della supply chain. Ciò semplifica gli adempimenti amministrativi e rende più fluida la collaborazione tra i diversi sistemi, consentendo all’azienda di dimostrare con chiarezza il requisito di piena integrazione digitale richiesto dalla certificazione Industria 4.0.

Certificazioni industria 4.0 e Fatturazione elettronica a supporto dei processi integrati

Nell’ambito dell’industria 4.0, l’integrazione digitale tra i vari sistemi aziendali ricopre un ruolo chiave per rendere fluidi ed efficienti i processi produttivi e gestionali. Grazie alla fatturazione elettronica, che prevede l’emissione e la ricezione della fattura in formato xml, è possibile semplificare gli scambi di dati contabili e amministrativi tra l’ERP aziendale e tutti gli altri sistemi coinvolti nella produzione e nella supply chain.

Rispetto alla fattura cartacea, la fattura elettronica abilita un flusso completamente digitale delle informazioni fiscali, quali ad esempio gli importi, le quantità, i codici prodotto e cliente. Ciò agevola l’alimentazione automatica dei sistemi di magazzino e la completa tracciabilità digitale dell’ordine di produzione e del ciclo attivo-passivo.

Inoltre, lo scambio elettronico delle fatture favorisce l’interconnessione con i sistemi gestionali dei fornitori, poiché i dati fiscali e logistici viaggiano in modalità dematerializzata attraverso l’intera supply chain. Grazie ai vantaggi in termini di integrazione digitale portati dalla fatturazione elettronica, le aziende sono in grado di soddisfare più facilmente i requisiti richiesti dalla certificazione Industria 4.0, dimostrando processi produttivi e gestionali pienamente orientati alla collaborazione industriale.

Federalberghi: costo carburanti frena il turismo

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Federalberghi: costo carburanti frena il turismo anche in Basilicata. A pesare sulle famiglie anche l’inflazione.

Il costo dei carburanti – che anche in Basilicata e non solo sui tratti autostradali che l’attraversano ha superato i 2 euro/litro – è il primo motivo di un andamento del turismo al di sotto delle aspettative per arrivi e presenze turistiche e che, nonostante i buoni numeri di Ferragosto dappertutto (mare, aree interne, borghi), trascina i suoi effetti negativi sulle attività di alberghi, strutture ricettive, ristoranti ed imprese di servizi per il prosieguo della stagione estiva. Così Federalberghi-Confcommercio Potenza in una nota a firma del presidente Michele Tropiano. “Statistiche disponibili, non solo quantitative ma anche qualitative, ed evidenze empiriche – sottolinea Tropiano – mostrano che la spinta del turismo sta gradualmente venendo meno ed è mantenuta prevalentemente dalla spesa dei viaggiatori stranieri. Le famiglie italiane anche per la combinazione di inflazione, sia pure in fase di decelerazione e costo della vita più elevata hanno ridotto la spesa e la durata media dei soggiorni turistici. Le famiglie hanno finito le riserve e si preparano per un autunno difficile. Prendiamo il target di turista medio della Val d’Agri”. Tropiano fa un esempio concreto: provenienza dalla Puglia, permanenza meda 2,5 giorni, spesa familiare 650-700 euro. Il viaggio in auto incide per almeno tre pieni di carburante tanto più che la famiglia, la coppia o la comitiva si muove molto sul territorio. Per Federalberghi le sagre e le feste patronali stanno contribuendo a “salvare” le strutture ricettive perché compensano la perdita della clientela abituale. “E’ presto per dire come chiuderemo i fatturati della stagione ma – dice il presidente Federalberghi – dobbiamo prepararci al peggio anche perché abbiamo voluto tenere i listini invariati con qualche leggero ritocco mentre continuiamo a subire l’aumento generalizzato dei costi aziendali”.

Turismo in Basilicata: dati positivi secondo APT

in Economia

Turismo in Basilicata: dati positivi secondo i dati APT: “la costa Jonica +25% e +28%”. Incrementi dovuti anche agli arrivi dall’estero

Una stagione turistica 2023 positiva, trainata dall’incremento di arrivi e presenze estere. È questo il dato che emerge più chiaramente dai primi dati, seppur provvisori, rilevati dal sistema statistico di APT Basilicata nei mesi gennaio-giugno. A fronte di un +25% di arrivi e +22% di presenze rispetto allo stesso periodo dell’anno passato, l’incremento di arrivi stranieri è del 52%, con +44% di presenze.

Tutte le aree della regione hanno registrato incrementi a due cifre percentuali rispetto al 2022: Matera +25% di arrivi e +21% di presenze, Potenza +23% e +18%, la costa Jonica +25% e +28%, il Pollino +24% sia di arrivi che di presenze, il Vulture Alto-Bradano +31% arrivi e +8% presenze, la Val D’Agri +11% e +20%. Unica destinazione in sofferenza, come purtroppo ci si aspettava per i noti motivi degli scorsi mesi, è la città di Maratea.

“Anche qui, l’incremento di arrivi e presenze dall’estero è consistente, a dimostrazione di quanto sia importante rivolgersi a target diversificati, oltre che a quello domestico – commenta il Direttore APT Antonio Nicoletti – È proprio questo l’aspetto più importante di questi sei mesi: mai tanti stranieri ospiti delle nostre strutture, e distribuiti in tutta la regione e non solo nelle aree più note. Contribuisce senz’altro la qualità della nostra offerta, con la visibilità conferita dai risultati delle nostre città e dei nostri borghi”.

Nel periodo gennaio-giugno 2023, rispetto allo stesso periodo del 2022, nell’intera regione c’è stato +52% di arrivi esteri e +44% di presenze rispetto al 2022, e +35% e +23% rispetto al 2019, distribuito più o meno uniformemente nei vari comparti regionali.

“Se l’incremento di turisti nazionali può essere dovuto in parte all’appeal della regione con l’inflazione più bassa d’Italia – continua Nicoletti – il dato sui mercati stranieri è il risultato di attività costanti svolte anche durante il periodo Covid, e mirate ad aprire nuove opportunità per il nostro sistema di offerta, che non è solo mare, con la quasi totalità delle coste bandiera blu, ma anche ambiente incontaminato, borghi, enogastronomia, cultura e adrenalina, in un mix originale da scoprire con lentezza”.

Per il presidente Bardi “Gli investimenti e la strategia di promozione del nostro territorio sono state premiate. Posti unici, accoglienza di qualità, inflazione bassa e il turismo internazionale che ha scoperto la nostra Basilicata anche grazie alle nostre numerose attività. Voglio ringraziare APT: non avevamo mai visto tanti turisti stranieri nella storia della Basilicata e il boom non solo da USA e Francia, ma anche da mercati nuovi come Israele, é un dato epocale, perché si tratta di una cambiamento della nostra dimensione turistica e una proiezione sempre più internazionale della Basilicata. Adesso dobbiamo sostenere ulteriormente le imprese, creare lavoro stabile e dare nuovi servizi, per puntare su una destagionalizzazione che diventa – visti i numeri record – una necessità per la nostra regione”.

 

Foto archivio ilMet, lido di Rotondella

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