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Certificazione industria 4.0 e fatturazione elettronica: la digitalizzazione aiuta i processi integrativi

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La certificazione Industria 4.0 rappresenta uno strumento fondamentale per supportare la trasformazione digitale delle imprese italiane. Attraverso la certificazione, le aziende possono ottenere importanti agevolazioni fiscali sotto forma di crediti d’imposta per gli investimenti in beni strumentali e formazione del personale connessi alla realizzazione dei progetti di innovazione tecnologica.

Gli investimenti abilitanti previsti dal Piano Nazionale Industria 4.0, quali quelli per l’acquisto di tecnologie abilitanti per la trasformazione digitale dei processi produttivi e per la sicurezza cibernetica, possono beneficiare di una detrazione fiscale del 40% della spesa sostenuta. Anche i costi per la formazione dei dipendenti sui temi dell’utilizzo delle tecnologie abilitanti e per il loro aggiornamento professionale rientrano nelle agevolazioni, con un credito d’imposta del 50% della spesa sostenuta.

La certificazione è quindi uno strumento strategico per le imprese che vogliono cavalcare la trasformazione digitale, rendendosi protagoniste del cambiamento in atto verso l’Industria 4.0. L’introduzione dell’obbligo di fatturazione elettronica ha contribuito ad agevolare la diffusione delle certificazioni, facilitando gli investimenti delle imprese in tecnologie digitali. Grazie all’utilizzo di piattaforme complete, semplici e professionali come https://fatturapro.click/, le aziende hanno potuto gestire più agevolmente le complessità della fatturazione elettronica.

Ciò ha permesso loro di dedicare maggiori risorse agli investimenti in soluzioni abilitanti l’Industria 4.0, beneficiando delle detrazioni fiscali previste dalla certificazione. Quindi, la fatturazione elettronica e l’utilizzo di piattaforme professionali hanno indirettamente favorito gli investimenti delle imprese finalizzati all’ottenimento della certificazione Industria 4.0, facilitandone così la diffusione.

Certificazione industria 4.0 e collaborazione tra sistemi

La certificazione Industria 4.0 rilasciata da organi accreditati certifica che le aziende hanno raggiunto un adeguato livello di integrazione digitale nei processi di produzione e gestione. Tale certificazione è volta a valorizzare gli investimenti in innovazione e garantire che i processi aziendali siano interconnessi e automatizzati secondo criteri di efficienza ed efficacia.

Ricopre un ruolo chiave in questo senso la completa integrazione di sistemi produttivi, magazzini automatizzati, linee di assemblaggio flessibili e sistema informativo aziendale ERP. Soltanto assicurando il flusso bidirezionale di dati tra queste componenti è possibile instaurare quella collaborazione continua tra sistema fisico e sistema digitale che contraddistingue l’impresa 4.0.

Uno degli aspetti su cui l’azienda deve dimostrare piena integrazione è proprio lo scambio digitale di informazioni relative a ordini, consegne, pagamenti e fatturazione. In questo contesto, la fatturazione elettronica ricopre un ruolo chiave poiché permette il tracciamento elettronico dell’intero ciclo attivo/passivo, dall’ordine alla fattura.

Il dematerializzato flusso di dati legato alla fatturazione elettronica agevola notevolmente l’interscambio con l’ERP aziendale e con i sistemi di gestione del magazzino e della supply chain. Ciò semplifica gli adempimenti amministrativi e rende più fluida la collaborazione tra i diversi sistemi, consentendo all’azienda di dimostrare con chiarezza il requisito di piena integrazione digitale richiesto dalla certificazione Industria 4.0.

Certificazioni industria 4.0 e Fatturazione elettronica a supporto dei processi integrati

Nell’ambito dell’industria 4.0, l’integrazione digitale tra i vari sistemi aziendali ricopre un ruolo chiave per rendere fluidi ed efficienti i processi produttivi e gestionali. Grazie alla fatturazione elettronica, che prevede l’emissione e la ricezione della fattura in formato xml, è possibile semplificare gli scambi di dati contabili e amministrativi tra l’ERP aziendale e tutti gli altri sistemi coinvolti nella produzione e nella supply chain.

Rispetto alla fattura cartacea, la fattura elettronica abilita un flusso completamente digitale delle informazioni fiscali, quali ad esempio gli importi, le quantità, i codici prodotto e cliente. Ciò agevola l’alimentazione automatica dei sistemi di magazzino e la completa tracciabilità digitale dell’ordine di produzione e del ciclo attivo-passivo.

Inoltre, lo scambio elettronico delle fatture favorisce l’interconnessione con i sistemi gestionali dei fornitori, poiché i dati fiscali e logistici viaggiano in modalità dematerializzata attraverso l’intera supply chain. Grazie ai vantaggi in termini di integrazione digitale portati dalla fatturazione elettronica, le aziende sono in grado di soddisfare più facilmente i requisiti richiesti dalla certificazione Industria 4.0, dimostrando processi produttivi e gestionali pienamente orientati alla collaborazione industriale.

Federalberghi: costo carburanti frena il turismo

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Federalberghi: costo carburanti frena il turismo anche in Basilicata. A pesare sulle famiglie anche l’inflazione.

Il costo dei carburanti – che anche in Basilicata e non solo sui tratti autostradali che l’attraversano ha superato i 2 euro/litro – è il primo motivo di un andamento del turismo al di sotto delle aspettative per arrivi e presenze turistiche e che, nonostante i buoni numeri di Ferragosto dappertutto (mare, aree interne, borghi), trascina i suoi effetti negativi sulle attività di alberghi, strutture ricettive, ristoranti ed imprese di servizi per il prosieguo della stagione estiva. Così Federalberghi-Confcommercio Potenza in una nota a firma del presidente Michele Tropiano. “Statistiche disponibili, non solo quantitative ma anche qualitative, ed evidenze empiriche – sottolinea Tropiano – mostrano che la spinta del turismo sta gradualmente venendo meno ed è mantenuta prevalentemente dalla spesa dei viaggiatori stranieri. Le famiglie italiane anche per la combinazione di inflazione, sia pure in fase di decelerazione e costo della vita più elevata hanno ridotto la spesa e la durata media dei soggiorni turistici. Le famiglie hanno finito le riserve e si preparano per un autunno difficile. Prendiamo il target di turista medio della Val d’Agri”. Tropiano fa un esempio concreto: provenienza dalla Puglia, permanenza meda 2,5 giorni, spesa familiare 650-700 euro. Il viaggio in auto incide per almeno tre pieni di carburante tanto più che la famiglia, la coppia o la comitiva si muove molto sul territorio. Per Federalberghi le sagre e le feste patronali stanno contribuendo a “salvare” le strutture ricettive perché compensano la perdita della clientela abituale. “E’ presto per dire come chiuderemo i fatturati della stagione ma – dice il presidente Federalberghi – dobbiamo prepararci al peggio anche perché abbiamo voluto tenere i listini invariati con qualche leggero ritocco mentre continuiamo a subire l’aumento generalizzato dei costi aziendali”.

Turismo in Basilicata: dati positivi secondo APT

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Turismo in Basilicata: dati positivi secondo i dati APT: “la costa Jonica +25% e +28%”. Incrementi dovuti anche agli arrivi dall’estero

Una stagione turistica 2023 positiva, trainata dall’incremento di arrivi e presenze estere. È questo il dato che emerge più chiaramente dai primi dati, seppur provvisori, rilevati dal sistema statistico di APT Basilicata nei mesi gennaio-giugno. A fronte di un +25% di arrivi e +22% di presenze rispetto allo stesso periodo dell’anno passato, l’incremento di arrivi stranieri è del 52%, con +44% di presenze.

Tutte le aree della regione hanno registrato incrementi a due cifre percentuali rispetto al 2022: Matera +25% di arrivi e +21% di presenze, Potenza +23% e +18%, la costa Jonica +25% e +28%, il Pollino +24% sia di arrivi che di presenze, il Vulture Alto-Bradano +31% arrivi e +8% presenze, la Val D’Agri +11% e +20%. Unica destinazione in sofferenza, come purtroppo ci si aspettava per i noti motivi degli scorsi mesi, è la città di Maratea.

“Anche qui, l’incremento di arrivi e presenze dall’estero è consistente, a dimostrazione di quanto sia importante rivolgersi a target diversificati, oltre che a quello domestico – commenta il Direttore APT Antonio Nicoletti – È proprio questo l’aspetto più importante di questi sei mesi: mai tanti stranieri ospiti delle nostre strutture, e distribuiti in tutta la regione e non solo nelle aree più note. Contribuisce senz’altro la qualità della nostra offerta, con la visibilità conferita dai risultati delle nostre città e dei nostri borghi”.

Nel periodo gennaio-giugno 2023, rispetto allo stesso periodo del 2022, nell’intera regione c’è stato +52% di arrivi esteri e +44% di presenze rispetto al 2022, e +35% e +23% rispetto al 2019, distribuito più o meno uniformemente nei vari comparti regionali.

“Se l’incremento di turisti nazionali può essere dovuto in parte all’appeal della regione con l’inflazione più bassa d’Italia – continua Nicoletti – il dato sui mercati stranieri è il risultato di attività costanti svolte anche durante il periodo Covid, e mirate ad aprire nuove opportunità per il nostro sistema di offerta, che non è solo mare, con la quasi totalità delle coste bandiera blu, ma anche ambiente incontaminato, borghi, enogastronomia, cultura e adrenalina, in un mix originale da scoprire con lentezza”.

Per il presidente Bardi “Gli investimenti e la strategia di promozione del nostro territorio sono state premiate. Posti unici, accoglienza di qualità, inflazione bassa e il turismo internazionale che ha scoperto la nostra Basilicata anche grazie alle nostre numerose attività. Voglio ringraziare APT: non avevamo mai visto tanti turisti stranieri nella storia della Basilicata e il boom non solo da USA e Francia, ma anche da mercati nuovi come Israele, é un dato epocale, perché si tratta di una cambiamento della nostra dimensione turistica e una proiezione sempre più internazionale della Basilicata. Adesso dobbiamo sostenere ulteriormente le imprese, creare lavoro stabile e dare nuovi servizi, per puntare su una destagionalizzazione che diventa – visti i numeri record – una necessità per la nostra regione”.

 

Foto archivio ilMet, lido di Rotondella

Verso Igp Fragola: la Basilicata prima produttrice in Italia

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Verso Igp Fragola: la Basilicata prima produttrice in Italia. Il 4 Settembre riunione al Masaf per discutere il dossier con la richiesta di riconoscimento

Galella: Basilicata prima regione produttrice di fragole in Italia
Il 4 settembre si terrà una riunione con il MASAF durante la quale si discuterà del dossier definitivo per la richiesta di riconoscimento IGP della Fragola della Basilicata

“La Basilicata è la prima regione produttrice di fragole in Italia. Viene coltivata, la fragola, dal 1955 utilizzando un’area di produzione che copre ben 1000 ettari di superficie coinvolgendo nove comuni del Metapontino: Bernalda, Montescaglioso, Pisticci, Tursi, Montalbano Jonico, Scanzano Jonico, Policoro, Rotondella e Nova Siri. Si tratta indiscutibilmente un’eccellenza territoriale, rinomata per il colore rosso acceso e il sapore aromatico e zuccheroso, che vale il 22% del Pil agricolo con un valore commerciale di oltre 100 milioni di euro. Per questo motivo il 4 settembre si terrà una riunione con il MASAF in Videoconferenza durante la quale si discuterà del dossier definitivo per la richiesta di riconoscimento IGP della Fragola della Basilicata, proposto e redatto dalle Organizzazioni di Produttori lucane. Con l’approvazione dell’IGP si otterranno numerosi vantaggi connessi al branding dalla qualità al gusto, alla tutela per i consumatori che sceglieranno la Fragola della Basilicata”.

Lo dichiara l’assessore alle Politiche agricole, alimentari e forestali, Alessandro Galella.

Bardi e Bianco: “Uniti per ampliamento zona artigianale di Policoro”

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Bardi e Bianco: “Uniti per ampliamento zona artigianale di Policoro”

 

“Una scelta strategica per il futuro del Metapontino e di tutta la Basilicata: l’ampliamento della zona artigianale di Policoro è una antica richiesta di tutta la comunità e i nuovi sviluppi prospettati dalla ZES unica del Sud, con le dichiarazioni di ieri del Presidente del Consiglio dei Ministri, Giorgia Meloni, sono un passaggio storico che non possiamo perdere. La vecchia perimetrazione della ZES penalizzava inspiegabilmente Policoro. Con la ZES unica, l’ampliamento della zona artigianale diventa una richiesta strategica che questa amministrazione regionale raccoglie e fa propria. Il Comune di Policoro può dunque intraprendere il percorso amministrativo che abbiamo condiviso stamattina per arrivare a un risultato atteso da troppo tempo”. Lo afferma il Presidente della regione Basilicata, Vito Bardi, a margine di un incontro con il Sindaco di Policoro, Enrico Bianco.

“La nuova stagione di Policoro si concretizza con un impegno storico del Presidente Bardi in favore della nostra comunità. A breve presenteremo un avviso pubblico per le manifestazioni di interesse, così da poter avere un quadro chiaro dei soggetti che vogliono investire nella zona artigianale che abbiamo immaginato e quindi sul nostro territorio. In tal modo potremo parametrare il progetto e la richiesta che presenteremo alla Regione Basilicata e a sua volta al ministero per il Sud. Il nostro obiettivo è far crescere le imprese del territorio e attrarre nuovi investimenti, così da poter far crescere sempre di più Policoro, il Metapontino e la Basilicata. La ZES unica del Sud ripara un’ingiustizia fatta ai danni del nostro territorio e apre nuove prospettive allo sviluppo di tutte le comunità. Il nostro è un progetto strategico che guarda lontano, alle prossime generazioni”, ha aggiunto il Sindaco di Policoro, Enrico Bianco.

Rete Italia Jonica: “Il 2023 anno chiave per il futuro turistico”

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Nova Siri traina il Metapontino che attira turisti e macro eventi. Rete Italia Jonica: “Il 2023 anno chiave per il futuro turistico”

 

Il 2023 è l’anno che ci separa nettamente da quello che è stato il difficile periodo della pandemia che ha determinato turbolenze e messo a dura prova la tenuta di tanti comparti, compreso quello turistico. In questa fase della stagione, quando si è nel pieno degli sforzi, l’attenzione degli operatori è chiaramente rivolta ai lavori in corso. L’ospitalità turistica di qualità – quella che per intenderci secondo i dati dell’APT Basilicata nel 2022 ha fatto registrare presenze turistiche nel Metapontino pari a 1.113.055, di cui il 42% pari a 450mila presenze solo a Nova Siri – richiede impegno costante, energie e sinergie fra gli operatori, i territori, le amministrazioni e gli stakeholders a vario titolo protagonisti dell’indotto. Al termine della stagione turistica in corso, che ci auguriamo porterà benessere per tutti gli operatori e i territori, potremo fare i raffronti con i dati confortanti del 2022. Presto avremo i numeri complessivi delle presenze, e non solo, che andranno valutati nelle autorevoli sedi con un’attenzione diversa al fine di ottimizzare le strategie e perfezionarle.

Come per ogni industria capace di generare valore per tutti, anche quella turistica per poter crescere e migliorarsi deve fare i conti con la concretezza dei numeri e non lasciarsi certo disorientare da semplicistiche impressioni o da commenti che dai social network poi rimbalzano in spiaggia e nei chioschi per poi finire anche sulle pagine di alcuni giornali locali come se fossero “notizie”.

Restando ben saldi al numero delle presenze 2022, sappiamo che il gettito rinveniente dalle imposte destinate alle casse comunali di Nova Siri ammonta a circa un milione di euro. In questa misura, stando ai numeri attualmente disponibili, i “villaggi” contribuiscono in maniera significativa alle sorti finanziarie della città in cui abbiamo l’onore di operare.
Le nostre considerazioni si arricchiscono anche di altri spunti che trovano riscontro e sono sovrapponibili alla realtà: occupazione di circa 600 addetti a tempo determinato e altri 90 a tempo indeterminato oltre ad altre centinaia di posti di lavoro nell’indotto. I villaggi turistici di Nova Siri generano, quindi, un volume d’affari di oltre 20 milioni di euro con un impatto straordinario sull’economia locale.

Vogliamo ricordiamo che macro eventi come il “Trofeo della Magna Grecia”, con 4 mila atleti o “Libera la Mente”, che ha visto la partecipazione di 6.000 atleti, sono stati ospitati sul territorio grazie ai 7.000 posti letto disponibili a Nova Siri. Anche l’evento nazionale del C.S.I con altri 4.000 atleti e, infine, l’evento nazionale del CONI che si terrà a fine settembre con 10.000 atleti, si terranno a Nova Siri grazie alla sua capacità ricettiva e all’offerta delle strutture sportive del Metapontino, in primo luogo dei due palazzetti dello sport di Policoro.

Approfittiamo di questo momento di riflessione per annunciare che dedicheremo al tema del turismo e relative dinamiche un focus specifico nei prossimi mesi. L’occasione sarà utile per un confronto qualificato con amministrazioni, associazioni, portatori di interessi e stampa generalista e di settore.
La nostra intenzione è quella di posizionare sempre più in alto il brand “Nova Siri” e più in generale quello del Metapontino e della Basilicata con tutte le sue straordinarie bellezze.
Il turismo è un’esperienza emozionale capace di generare relazioni e economie virtuose anche attraverso un’animazione territoriale di qualità. Abbiamo voglia di valorizzare e accrescere il settore in cui operiamo con impegno, dialogo, metodo e conoscenza delle dinamiche con le quali ogni giorno, da imprenditori storici, ci misuriamo.

 

Rete Italia Jonica

FSC 2021/27, Bardi: alla Basilicata 945 milioni di euro

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FSC 2021/27: alla Basilicata 945 milioni di euro. Fondo Sviluppo e Coesione (FSC) del ciclo di programmazione 2021/27

Su proposta del Ministro agli Affari europei, il Sud, le Politiche di Coesione e il Pnrr, Raffaele Fitto, il Cipess ha deliberato il riparto delle risorse del Fondo Sviluppo e Coesione (FSC) del ciclo di programmazione 2021/27. Alla Regione Basilicata sono destinati 945 milioni di euro.
Lo annuncia il Presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi.
“La condivisione del Piano per il finanziamento e l’attuazione dello sviluppo territoriale a valere sul complesso delle risorse della politica di coesione assegnate alla Basilicata – spiega Bardi – sarà il momento importante per l’individuazione degli interventi da finanziare con la nuova programmazione 2021-27 con annesse scadenze certe dei tempi di realizzazione. Su questa base l’assegnazione della quota imputata avverrà dopo la sottoscrizione di un Accordo tra Regione Basilicata e Presidenza del Consiglio dei ministri. Attraverso un confronto interistituzionale – aggiunge Bardi – stiamo ricostruendo lo stato di attuazione e dei fabbisogni connessi alle programmazioni dei cicli precedenti, per giungere a una proposta di imputazione programmatica, basata su indicatori demografici e socioeconomici che tengono anche conto del vincolo di destinazione territoriale a livello complessivo dell’80 per cento al Mezzogiorno. La delibera Cipess – conclude Bardi – delinea quindi con chiarezza risorse e obiettivi del Fondo di Sviluppo e Coesione di competenza regionale e consentirà alla Regione Basilicata di programmare, col supporto dello Stato, processi di sviluppo virtuosi finalizzati anche a ridurre i gap territoriali. Voglio ringraziare il Governo Meloni e il Ministro Fitto per la grande attenzione rivolta al Sud e alla Basilicata e per la disponibilità sempre dimostrata con i fatti in favore della nostra regione. Un lavoro portato a termine in tempi rapidi e che avrà grandi ripercussioni sul futuro della Basilicata”.

I 4 vantaggi della digitalizzazione per le Pmi

in Economia

La digitalizzazione coinvolge sempre più aziende che hanno l’obiettivo di rimanere concorrenziali nella sfida con i competitor, fornendo un’immagine rinnovata. In realtà questo processo di trasformazione è una strategia che presenta numerosi vantaggi in termini di produttività, di efficienza e di miglioramento nella relazione con i clienti. In merito al digitale e alle Pmi, secondo Innovation Nation, 6 aziende su 10 in Basilicata e in Puglia hanno un livello base.  I dati forniti da ISTAT ed Eurostat confermano l’importanza crescente del digitale e dell’IA per le imprese pugliesi e lucane, che stanno sempre più investendo in queste tecnologie per migliorare la propria competitività e creare nuove opportunità di sviluppo.

Incremento nella produttività aziendale

La ricerca di informazioni comporta un notevole dispendio di tempo per un dipendente, ma grazie alla digitalizzazione questa attività viene svolta in modo più rapido. L’utilizzo di piattaforme, basate su cloud, per l’azienda è la soluzione ideale al fine della condivisione di informazioni e di un’organizzazione caratterizzata dalla flessibilità. Efficienza e produttività sono ottimizzate impiegando strumenti digitali e la possibilità di una connessione tra tutti i dipendenti si concretizza attraverso l’uso degli stessi applicativi. I processi aziendali vengono digitalizzati per cui c’è una condivisione del lavoro e una collaborazione tra dipendenti con aggiornamento dei dati in tempo reale. Il personale deve essere in grado di poter utilizzare gli strumenti aziendali e se è necessario, occorre che si parta da nuove basi con l’insegnamento sull’utilizzo di questi strumenti.

Nuove figure professionali si inseriscono nell’organigramma aziendale per dare una risposta alle esigenze relative al settore IT. Infatti sono in costante crescita le offerte di lavoro da parte di aziende che hanno intrapreso il percorso della digitalizzazione. Scegliere un percorso professionale nel mondo della programmazione richiede una valida preparazione che si può ottenere con i corsi di specializzazione. Aulab, centro di formazione per Web Developers, offre utili guide gratuite per approfondire l’argomento con esercizi online di coding per passare dalla teoria alla pratica.

Analisi precise con Big Data

La digitalizzazione è il metodo con cui si possono raccogliere, elaborare e analizzare una grande quantità di dati a costi contenuti. Quotidianamente l’azienda elabora questi dati e ha, come risultato, una migliore comprensione delle esigenze dei clienti. Infatti emergono richieste ed esigenze che vengono analizzate grazie ai Big Data. Il mercato di riferimento viene studiato nel dettaglio per poter offrire un’esperienza personalizzata. Lo scopo è quello di fidelizzare il cliente dopo aver soddisfatto i suoi bisogni.

Emergere di nuovi modelli di business

Il consumatore ormai ha nuove modalità di acquisto e le aziende devono adeguarsi a questo cambiamento. La concorrenza è una spinta a modificare i modelli di business tradizionali per ricercare soluzioni innovative. Le nuove esigenze dei clienti hanno come base la maggiore informazione sui competitor fornita da internet e di conseguenza una tendenza a scegliere marchi differenti. Le aziende per questo motivo cercano un contatto diretto con i clienti per poter puntare sulla fidelizzazione.

Miglioramento rapporto azienda – cliente

La digitalizzazione migliora il rapporto tra azienda e cliente, non è solo un modo con cui avere più visibilità nel mercato online ma rende più semplice il mantenimento di un legame. Tutto ciò utilizzando campagne tramite messaggi di testo sul cellulare o email, post sui social network e iscrizione alla newsletter. Il cliente si sente rassicurato e ha fiducia nel brand per questa presenza su vari canali di comunicazione. L’opinione degli utenti sul brand è molto importante e la raccomandazione di un’azienda tramite passaparola è diventata una comunicazione online. I commenti su internet sono l’espressione della soddisfazione dei clienti oppure dello scontento e influiscono sull’immagine aziendale in modo rapido. La strategia di marketing online è essenziale per avere il giusto ritorno in visibilità. 

 

Come decorare la nuova sede della tua azienda

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Hai approfittato anche tu dei bonus per l’efficientamento energetico e hai ristrutturato la tua azienda? Ottimo lavoro, ora non solo avrai uno spazio più green, ecosostenibile e in grado di gestire al meglio gli sprechi energetici facendoti risparmiare ma hai anche l’occasione di decorare e rinnovare gli ambienti scegliendo uno stile più moderno e di design.

Gli spazi di lavoro oggi devono rispondere a determinati requisiti di sicurezza e comfort ma sono sempre più studiati anche esteticamente, per poter rendere confortevoli le ore trascorse in ufficio o azienda a tutti i dipendenti e non solo ai manager con ufficio privato.

Scelta dello stile e del tema

La prima cosa da considerare nella decorazione della tua nuova sede è lo stile e il tema che desideri adottare che dovrebbe essere coerente con l’immagine e la cultura dell’azienda: se desideri un ambiente moderno e minimalista, potresti optare per colori neutri, linee pulite e materiali contemporanei, se invece preferisci un’atmosfera più calda e accogliente, potresti optare per tonalità terrose, tessuti morbidi e arredi in legno. Potresti anche valutare l’idea di creare una mood board ispirazionale con Pinterest ottenendo tantissime idee su palette e design da esperti del settore.

Mobili e disposizione degli spazi

Non sottovalutare la scelta dei mobili e la loro disposizione degli spazi: gli arredi dovrebbero essere funzionali, confortevoli ed esteticamente belli; è importante tenere in considerazione le esigenze dei dipendenti e creare zone per diverse attività, come aree di lavoro collaborativo, spazi per riunioni e zone relax. Fai in modo di non riempire troppo le stanze ma anche di avere spazi di archiviazione a sufficienza.

Decora le pareti con stile

Vuoi aggiungere un tocco di personalità all’ufficio? Il segreto è decorare le pareti con foto, quadri e stampe. Puoi scegliere immagini che raccontino la storia, i valori o i servizi dell’azienda ma puoi anche scegliere fotografie che raccontino dei tuoi dipendenti o che siano di ispirazione. Online si trovano tantissimi siti web specializzati ma noi ti consigliamo di considerare il servizio di stampa foto su tela di Gifta per gli ottimi risultati in termini di qualità-prezzo e per la scelta di vari formati e dettagli.

Non sottovalutare la forza di luci e colori

L’illuminazione e il colore hanno un impatto significativo sull’atmosfera; installare luci adeguate può migliorare la produttività e favorire il benessere dei dipendenti. Prendi in considerazione di sfruttare al massimo la luce naturale proveniente dalle finestre e aggiungi luci artificiali in modo studiato con l’aiuto di un architetto; attenzione anche ai colori: è importante che si combinino tra loro in modo armonioso ma allo stesso tempo che non siano banali e noiosi.

Crea un angolo relax

È una cosa molto americana ma sta arrivando anche in Italia, molte aziende di ultima generazione concedono ai propri dipendenti un angolo relax. Spazi con piante per far riprendere fiato e disinnescare momenti di stress, cucini in un angolo lounge ma anche divanetti, poltroncine e tutto il necessario per un break che permetta davvero di staccare la spina per qualche momento dal proprio lavoro e dalla propria scrivania.

 

Operativo a Scanzano il Centro di distribuzione postale del Metapontino

in Economia

Operativo a Scanzano il Centro di distribuzione postale del Metapontino: garantirà la consegna della corrispondenza e dei pacchi anche nel pomeriggio e il sabato

È già operativo il nuovo Centro di Distribuzione Postale del Metapontino. La sede, che si trova nel comune di Scanzano Jonico, è stata progettata e realizzata per garantire la consegna della corrispondenza e dei pacchi anche nel pomeriggio e il sabato. Il Centro dispone di attrezzature all’avanguardia che permettono di ottimizzare il lavoro degli addetti: carrelli per la movimentazione interna della posta, bilance e casellari di nuova concezione che permettono di ordinare e gestire la corrispondenza con maggiore velocità.

Presso il Centro di Distribuzione del Metapontino, che occupa una superficie di 679 metri quadri, interni e 638 metri quadri di piazzale esterno, lavorano oltre 50 addetti tra portalettere e operatori interni. I volumi gestiti su base annua sono molto rilevanti: circa 100.000 kg di corrispondenza “ordinaria” e oltre 450.000 pezzi di posta a firma di cui 80.000 pacchi, che per il 70% per cento vengono consegnati in modalità “green” grazie ai 22 mezzi a basso impatto ambientale dei quali è dotato il Centro: 22 auto elettriche, 3 ibride e 19 elettriche di nuova generazione con le quali quotidianamente i portalettere raggiungono circa 94.000 mila abitanti e attività commerciali tra uffici e negozi.

Il Centro di distribuzione, che vanta dotazioni all’avanguardia per la riduzione dei consumi e l’efficientamento energetico, come installazione unità di climatizzazione ad alta efficienza energetica , illuminazione a led, colonnine per ricarica mezzi elettrici, coibentazione termica dell’intera struttura, infissi a taglio termico ad alta efficienza coibente, installazione stratificatori d’aria per efficientamento energetico, serve 27 Comuni distribuiti nell’area del Metapontino, della Val Sarmento, della valle del Sinni e alcuni comuni della Val d’Agri: Il bacino di utenza della sede di Scanzano è suddiviso in 19 macro-zone, due “linee business” e una “linea mercato”.

Tutti i portalettere sono dotati di palmare e con i loro terminali possono gestire la corrispondenza ordinaria e a firma in modo veloce e tracciato, portando a domicilio una serie di servizi postali e di pagamento sia per i privati che per i professionisti. Infatti, il destinatario della corrispondenza potrà pagare da casa o dal posto di lavoro, nello stesso momento in cui avviene la consegna della posta o del pacco, tramite carta Postamat, Postepay o utilizzando le carte di debito del circuito Cirrus/Maestro.

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