Archivio tag

valsinni

A Valsinni la “Giornata Nazionale dei Castelli”: appuntamento il 13 e il 14 Maggio

in Appuntamenti

A Valsinni si celebra la “Giornata Nazionale dei Castelli”: appuntamento il 13 e il 14 Maggio

Sabato 13 e domenica 14 maggio, le porte del Castello di Valsinni si apriranno in occasione della XXIV edizione delle Giornate Nazionali dei Castelli, promosse dall’Istituto Italiano dei Castelli. L’Istituto Italiano dei Castelli-sezione Basilicata, con il patrocinio del Comune di Valsinni e la collaborazione della Pro Loco, ha predisposto un ricco programma. Il weekend si apre sabato 13, con visite guidate al castello a cura dei volontari della Pro Loco dalle ore 10.00 alle ore 12.30.

Alle ore 16.45 è prevista una conferenza dal titolo “Conoscenza, restauro e valorizzazione del castello di Valsinni”. Dopo i saluti di Vincenzo Rinaldi, proprietario del castello, e di Gaetano Celano, sindaco di Valsinni, il prof.Nicola Masini ci parlerà del Castello di Valsinni: Scrigno di conoscenza e bellezza. Poi sarà la volta della prof.ssa
Francesca Sogliani e del dott. Valentino Vitale, con un intervento dal titolo Le valli fortificate della Basilicata. Il castello di Valsinni.Infine Maria Pugliese chiuderà i lavori conIl valore dell’identità culturale. Un progetto di restauro e fruizione del Castello di Valsinni. Al termine del convegno, fino alle 19.30, sarà possibile ancora visitare
il castello.

Domenica 14, dalle ore 10.00 alle ore 12.30 e dalle ore 16.39 alle ore 19.30, continuano le visite guidate al castello. La partecipazione è gratuita e non richiede prenotazioni.

Lo “spirito” del padre di Isabella Morra torna a Valsinni

in Appuntamenti

Lo “spirito” del padre di Isabella Morra torna a Valsinni. Sono trascorsi cinque secoli. Appuntamento per il 3 Maggio 2023

DOPO CINQUE SECOLI LO “SPIRITO” DEL PADRE DI ISABELLA
TORNA A (FAVALE) – VALSINNI.

Mercoledì 3 maggio arriveranno a Valsinni, dalla Francia, Catherine e Jean de Moras con i rispettivi coniugi. I due de Moras sono i discendenti del ramo francese di Giovanni Michele Morra, padre della poetessa Isabella.
Questo ramo della famiglia baronale ebbe origine da Cesare Morra, fratello di Isabella, sicuramente estraneo alla nota tragedia e più vicino alla poetessa per aver condiviso con lei il servizio presso il principe Pietro Antonio Sanseverino da Bisignano, dal 1543 al 1546.
Cesare Morra, nelle contabilità del principe Sanseverino è qualificato ”giardiniere”, termine che va inteso come soprintendente ai giardini non come prestatore di opera manuale, e dal Principe ebbe molti riconoscimenti e molti benefici e tra questi il feudo detto della Bufalaria.
Nonostante questa condizione di privilegio nel Principato di Bisignano, ad un certo punto, Cesare decise di raggiungere il Padre ed i fratelli in Francia dove si sposò due volte e, dalla seconda moglie, Gabriella Faulcon, ebbe dei figli, i primi della numerosissima discendenza che, nell’attuale generazione, annovera anche Catherine e Jean.
Catherine e Jean, affascinati dalla narrazione della storia della loro famiglia che evidentemente è rimasta viva nei secoli, hanno deciso di tornare al castello del loro avo Giovanni Michele Morra e della poetessa Isabella.
La loro venuta al castello, per tutti i cultori della storia e della poesia di Isabella, può essere considerata “il ritorno”, dopo cinque secoli, di Giovanni Michele Morra “in Spirito” al suo castello. Egli lo abbandonò in fretta, dopo la sconfitta militare della Francia, sicuramente con la speranza di potervi fare ritorno, una speranza che si rilevò vana per lui e per i suoi discendenti.

Vogliamo credere che solo ora, con la venuta di Catherine e Jean, tornerà nel castello lo “Spirito” di Giovanni Michele e che Isabella ed il Padre, tanto amato ed invocato da lei, finalmente, potranno ricongiungersi ed, in questo modo, entrambi potranno rimuovere dalla loro pace eterna l’ultima pena.

La venuta di Catherine e Jean de Moras è un evento al quale i cultori della poetessa di Favale vogliono dare la giusta importanza e farne un’occasione di celebrazione di Isabella che a distanza di secoli continua a dare lustro e notorietà al nostro piccolo borgo.
È sembrato, quindi, opportuno alla famiglia Rinaldi, proprietaria del castello ormai da 102 anni, al Comune ed alla Pro-Loco di Valsinni organizzare una accoglienza degli ospiti francesi in forma ufficiale e pubblica, secondo il programma che, in sintesi, si è riportato sopra.

Dopo cinque secoli i Morra dalla Francia a Favale

Programma
Giovedì 4 maggio 2023
Ore 10 –
Catherine e Jean de Moras in visita al Comune, ricevuti dal Sindaco che li accoglie e consegna loro una targa celebrativa della loro venuta a Valsinni;
Ore 11 –
Arrivo ufficiale dei discendenti della famiglia Morra al castello della Poetessa
– consegna simbolica delle chiavi –
– Incontro nella sala Guerricchio con autorità e una rappresentanza della cittadinanza favalese (valsinnese)
– rievocazione di alcuni aspetti della figura di Isabella Morra e del suo posto nella letteratura Italiana a cura di Vincenzo Rinaldi.
Ore 13, 30 – interruzione per il pranzo
Ore 17,00 –
– Reading di Poeti a cura di “ Universo Culturale Lucano”
0re 18,00 – Saluti e fine manifestazione

 

Segui ilMet su Instagram

Primavera nei Parchi letterari: appuntamenti anche in Basilicata

in Appuntamenti

Primavera nei Parchi letterari: appuntamenti anche in Basilicata. Sul sito dedicato gli eventi in programma a Valsinni e Aliano. La pagina è in aggiornamento

Ogni anno I Parchi Letterari celebrano la Giornata della Poesia e delle Foreste con laboratori, incontri, percorsi naturalistici e letterari, e articoli che riuniscono nei primi giorni di primavera i temi del viaggio, della letteratura e dell’ambiente. Iniziative sono in programma anche nei parchi letterari lucani, il 21 Marzo a Valsinni nel Parco Letterario Isabella Morra. Ad Aliano invece appuntamento il 18 Marzo.

 

ALIANO 18 Marzo
La Giornata della Poesia e delle Foreste con Carlo Levi
Il Comune di Aliano e il Parco Letterario Carlo Levi Vi invitano a rivivere i luoghi del Cristo si è fermato a Eboli.

VALSINNI 21 Marzo
La Giornata della Poesia e delle Foreste nel Parco Letterario Isabella Morra
21 marzo. Il Comune di Valsinni, la Pro Loco e il Parco Letterario Isabella Morra invitano a visitare l’antico borgo e il Castello dei Morra dove si svolse la vicenda umana e poetica di Isabella Morra, una delle voci liriche più importanti del XVI sec.

Con il patrocinio della Commissione Nazionale Italiana per l’Unesco
21 marzo: Giornata della Poesia e delle Foreste con I Parchi Letterari
22 marzo: Giornata mondiale dell’Acqua

Il programma in aggiornamento disponibile sulla pagina web dedicata

SS 104: consolidamento e messa in sicurezza della strada

in Politica

SS 104: consolidamento e messa in sicurezza della strada. L’asse viario strategico che collega Nova Siri, Rotondella e Valsinni

Tre milioni e 150mila euro alla Provincia di Matera per il consolidamento e la messa in sicurezza della strada provinciale n.104, tra i Comuni di Rotondella e Valsinni. Il presidente Piero Marrese: “Grazie alla Giunta regionale per aver ascoltato la nostra richiesta”.

“Voglio ringraziare pubblicamente la Giunta regionale della Basilicata per aver dato ascolto alle nostre richieste in merito al consolidamento e alla messa in sicurezza della strada provinciale n.104, un asse viario strategico che collega Nova Siri, Rotondella e Valsinni e che da accesso a numerose attività agrituristiche così come ad aziende agricole. Quell’arteria, dunque, è di grande importanza per quei territori”.

Marrese ha poi ricordato che l’ente da lui presieduto ha “preventivamente posto in essere la progettazione esecutiva per l’arteria citata, in merito alla quale, adesso, grazie alla disponibilità della Giunta regionale, abbiamo ottenuto finanziamento di oltre 3 milioni di euro per risistemarla, anche se i fondi sono stati stanziati in extremis e con un lasso di tempo molto ridotto per poter realizzare tutto ciò che serve per impegnare le somme entro il 31 dicembre”.

Il presidente della Provincia di Matera ha poi ricordato le “numerose richieste pervenute negli anni da parte di tantissimi cittadini. Richieste di ammodernamento e messa in sicurezza della provinciale che trovano finalmente riscontro, peraltro in un momento di grande difficoltà.

Quella relativa alla provinciale n.104 non è l’unica iniziativa che la Provincia di Matera ha messo in cantiere in quell’area: vogliamo continuare ad essere protagonisti positivi”.

Anche in Basilicata si celebra la Giornata Europea de I Parchi Letterari

in Cultura

Il 23 Ottobre è l’ottava Giornata Europea de I Parchi Letterari: Isabella Morra a Valsinni, Albino Pierro a Tursi, Francesco Mario Pagano a Brienza, Francesco Lomonaco a Montalbano Jonico  e Carlo Levi ad Aliano (Mt) Federico II a Melfi

Letture, incontri, percorsi naturalistici e letterari, articoli, case museo, mostre, persone, luoghi e ricette che hanno ispirato alcune tra le più belle pagine della letteratura

Il programma sul sito dedicato.

“Oggi più che mai desideriamo che il lettore disponga di una chiave di lettura che stimoli la visita di luoghi altrimenti considerati solo per il loro panorama: un viaggio reso reale e attuale dall’incontro con personaggi viventi che introducono a un racconto inseparabile dalla località che li ospita. Ma è innanzitutto la consapevolezza da parte di una Comunità del proprio patrimonio materiale e immateriale, della storia, delle tradizioni e delle peculiarità della filiera agroalimentare, l’elemento fondamentale nel lavoro di tutela e salvaguardia del patrimonio paesaggistico. La difesa sociale più avanzata è proprio quella culturale, strumento di sopravvivenza non solo per gli endemismi ma anche per le identità locali” (Stanislao de Marsanich, I Parchi Letterari)

Con Federico II a Melfi (Pz), Isabella Morra a Valsinni (Mt), Albino Pierro a Tursi (Mt), Francesco Mario Pagano a Brienza (Pz), Francesco Lomonaco a Montalbano Jonico (Mt) e Carlo Levi ad Aliano (Mt) scopriremo una Basilicata meravigliosa anche in autunno inoltrato.

 

Segui ilMet su Instagram

Giornate FAI 2022 in Basilicata

in Cultura

Giornate FAI 2022 in Basilicata. Nel Metapontino, fra gli altri luoghi, appuntamento a Tursi, Valsinni e Bernalda

Sabato 26 e domenica 27 marzo tornano le Giornate FAI di Primavera, il più importante evento di piazza dedicato al patrimonio culturale e paesaggistico del nostro Paese. Oltre 700 luoghi solitamente inaccessibili o poco conosciuti in 400 città saranno visitabili a contributo libero, nel pieno rispetto delle norme di sicurezza sanitaria, grazie ai volontari di 350 Delegazioni e Gruppi FAI attivi in tutte le regioni (elenco dei luoghi aperti e modalità di partecipazione consultabili su www.giornatefai.it; per molti luoghi, soprattutto nelle grandi città, è consigliata la prenotazione online perché garantisce l’accesso alla visita).
Le Giornate FAI quest’anno compiono “trenta primavere”: dal 1993 a oggi, 14.090 luoghi di storia, arte e natura aperti in tutta Italia, visitati da oltre 11.600.000 di cittadini, grazie a 145.500 volontari e 330.000 studenti “Apprendisti Ciceroni”. Un traguardo esaltante, che tuttavia non potrà essere solo una festa. Nel pieno di una guerra che segna tragicamente la storia europea, non è il momento di festeggiare, né di invitare gli italiani a distrarsi nel puro godimento delle meraviglie del nostro Paese, ma piuttosto a concentrarsi sul significato e sul ruolo del patrimonio culturale che riflette la nostra identità, testimonia la nostra storia e rinsalda i valori del vivere civile. In cos’altro si incarna, del resto, l’identità di un popolo se non nella sua storia, nella cultura e nella tradizione? I monumenti, il paesaggio, le opere d’arte raccontano chi siamo a chi non ci conosce e alle generazioni presenti e future: il patrimonio culturale è come il patrimonio genetico di un popolo, che conserva a perenne memoria un codice di esperienze e valori condivisi su cui si fonda la nostra umanità.
Mai come quest’anno, allora, le Giornate FAI mostrano il loro più autentico spirito civico ed educativo, che è nella missione del FAI: visitare gli oltre 700 luoghi eccezionalmente aperti dai volontari del FAI sarà l’occasione per conoscere la nostra storia e riflettere su quanto può insegnarci per affrontare il presente e il futuro, perché ciò che siamo e che abbiamo non sia dato per scontato, ma sia compreso e apprezzato come esito di lunghi e talvolta drammatici trascorsi che ci accomunano come italiani, europei, e con l’umanità tutta. Proteggere, conservare e valorizzare il patrimonio culturale, aprendolo al pubblico e invitando tutti gli italiani a conoscerlo e frequentarlo: questa è la missione del FAI, che proprio in questi tempi bui, in queste Giornate FAI, trova un senso ancor più profondo e una funzione ancor più necessaria e urgente.
Il FAI, come istituzione della Repubblica, ha scelto di esprimere in maniera esplicita la vicinanza e la solidarietà con il popolo ucraino esponendo i colori della sua bandiera in tutta la comunicazione e nei Beni, ma la Fondazione vuole dare un contributo concreto e perciò si impegna oggi formalmente a finanziare il recupero di un’opera d’arte del patrimonio culturale ucraino che sarà individuato non appena cesserà la guerra e sarà avviata la ricostruzione del Paese.
Chi deciderà di prendere parte alle Giornate FAI potrà offrire un contributo per sostenere la Fondazione. Ai partecipanti verrà suggerito un contributo non obbligatorio a partire da 3 euro e la donazione online su www.giornatefai.it consentirà, a chi lo volesse, di prenotare la propria visita; per molti luoghi, soprattutto nelle grandi città, la prenotazione online è consigliata per garantirsi l’accesso alla visita. Chi lo vorrà, potrà sostenere ulteriormente il FAI con contributi di importo maggiore oppure con l’iscrizione annuale, sottoscrivibile online o in piazza in occasione dell’evento (box in fondo per dettagli).
Un weekend per riconnetterci alla storia e alla cultura dell’Italia, che permetterà ai visitatori di sentirsi parte dei territori in cui vivono e di cui spesso non conoscono appieno la bellezza e il valore. Verranno aperti ville e palazzi storici, aree archeologiche, chiese di grande valore architettonico o storico-artistico, esempi di archeologia industriale, castelli, biblioteche, collezioni d’arte e musei. Non mancheranno itinerari nei borghi alla scoperta di angoli meno noti del paesaggio italiano, dove si conservano tesori nascosti e si tramandano antiche tradizioni, e visite didattiche in parchi urbani, orti botanici, giardini storici e cortili, che nascono dall’impegno messo in campo dalla Fondazione per la diffusione di una più ampia “cultura della natura”.

Tra le aperture più interessanti in BASILICATA (elenco completo al link riportato più in basso):

MATERA
Il Villaggio neolitico di Murgia Timone
Apertura sabato 26 e domenica 27 marzo, dalle ore 9.30 alle 13.30 e dalle 15 alle 18
I Palazzi storici del Conservatorio di Musica “E.R. Duni”
Apertura sabato 26 e domenica 27 marzo, dalle ore 9.30 alle 13.30 e dalle 15 alle 18
Progetto Genesi. Arte e Diritti Umani – Palazzo Lanfranchi
Apertura sabato 26 e domenica 27 marzo, dalle ore 10.00 alle 13.00 e dalle 15 alle 18.00
BERNALDA 
Tempio di Hera, già “Cattedra” di Pitagora, in Megale Hellas
Apertura sabato 26, dalle ore 15.30 alle 18.30, e domenica 27 marzo, dalle ore 9.30 alle 13.30
Il Tempio di Hera, oggi gestito dalla Direzione Regionale Musei Basilicata,  fu edificato nel VI secolo a.C. accanto al fiume Bradano, su ciò che rimaneva di un villaggio neolitico, a circa 3 km dall’antica città di Metaponto; i suoi resti mostrano il piano di calpestio della cella (naos) dove solitamente era custodita la statua della divinità, dotata di uno spazio precluso ai fedeli destinato agli officianti del culto per funzioni religiose (adyton) e di un vestibolo anteriore (pronao). Le imponenti colonne superstiti sono ben 15, in calcare locale come il resto dell’edificio, ciascuna con 20 scanalature e capitelli di ordine dorico. Restaurato nel 1961, era stato inizialmente attribuito al culto della dea Atena; successivamente, sul frammento di un vaso, venne rinvenuta una dedica votiva alla dea Hera. Il tempio era anche chiamato “Scuola di Pitagora”, in memoria del grande filosofo che lì fondò la sua scuola.
Al bene, classificatosi in 27esima posizione nella decima edizione del censimento “I Luoghi del Cuore” (anno 2020) con 10.545 voti, è stato di recente assegnato da FAI e Intesa Sanpaolo un contributo per la realizzazione di un progetto di valorizzazione dell’area, proposto dalla Direzione Regionale Musei Basilicata in partnership con il Dipartimento delle Culture Europee e del Mediterraneo DiCEM dell’Università degli Studi della Basilicata.

TURSI (MT)
Santuario di Santa Maria d’Anglona
Apertura sabato 26, dalle ore 9.30 alle 12.30, e domenica 27 marzo, dalle ore 9.30 alle 12.30 e dalle 15.30 alle 18.30
Il santuario di Santa Maria Regina di Anglona sorge su un colle che domina la vallata sottostante tra i fiumi Agri e Sinni, nel territorio di Tursi, a circa undici chilometri dal centro abitato. La chiesa, che prende il nome dell’antica città romana di Anglona sorta in quest’area tra il VII e VIII secolo d.C., è a croce latina con il portale di ingresso sormontato da un arco in tufo decorato con bassorilievi raffiguranti l’Agnello e i quattro simboli degli Evangelisti. Ricca di affreschi al suo interno la cattedrale è uno dei maggiori esempi di stile romanico in Basilicata.MOLITERNO (PZ)
Bosco Faggeto
BRINDISI MONTAGNA (PZ)
Parco storico della Grancia
Apertura sabato 26 e domenica 27 marzo, dalle ore 10 alle 13 e dalle 16 alle 19
CASTRONUOVO DI SANT’ANDREA (PZ)
Museo Internazionale del Presepio “Vanni Scheiwiller”
Apertura sabato 26, dalle ore 18 alle 23, e domenica 27 marzo, dalle ore 10 alle 12.30 e dalle 18 alle 23
MONTEMURRO (PZ)
I frantoi: percorso tra storia, natura, tradizione
Apertura sabato 26, dalle ore 10.30 alle 13, e domenica 27 marzo, dalle ore 15.30 alle 18
RIVELLO (PZ)
Complesso Monumentale di Sant’Antonio
Apertura sabato 26, dalle ore 16 alle 17.30, e domenica 27 marzo, dalle ore 10.30 alle 12.30 e dalle 15.30 alle 17.30
FILIANO (PZ)
Riparo Ranaldi, Riserva Antropologica Statale “I Pisconi”. Apertura domenica 27 marzo, dalle ore 10 alle 13 e dalle 15 alle 18

Basilicata Food journey: “U Suffrìtt”

in Storie di Frutta

Basilicata Food journey: “U Suffrìtt”. Il soffritto di agnello, piatto tipico del popolo lucano. Nella ricetta la coratella e anche i peperoni di Senise

La terra di Basilicata è stata per secoli un luogo servile, spesso sottomesso ai grandi re stranieri e predisposto come pochi altri a lavorare duramente per sopravvivere ai padroni. Il soffritto d’agnello rappresenta l’essenza del popolo lucano, plasmato rudemente dalla storia ma estremamente buono, ospitale e attaccato alla terra. Arrivare in questa regione significa farsi abbracciare dal calore della gente e dei luoghi, e queste sensazioni autentiche vengono trasmesse, ovviamente, all’interno dei piatti. In questo senso il soffritto rappresenta uno dei più magnifici araldi della gastronomia lucana, in cui si percepisce distintamente la forza antica e primordiale della tradizione.
L’origine di questa pietanza risale ai tempi dei latifondi, precisamente fra il XVIII ed il XIX secolo. Ai tempi le parti nobili dell’agnello erano riservate ovviamente ai ricchi, mentre le interiora, o frattaglie, venivano lasciate ai poveri ed ai servi. Il soffritto nacque proprio in quel momento, dal pensiero di sfruttare il sapore forte degli “scarti” per ricavare un piatto estremamente saporito e corposo. Il gusto di questa vivanda, superbo al palato, veniva e viene arricchito da varie spezie, vegetali e vini, in modo da dare un senso di pienezza totale al sapore. La presenza della cipolla è a dir poco cavalleresca, e nobilita la carne con grande eleganza. la nota piccante del peperoncino e la profondità dell’alloro rendono il piatto interessante e variegato nei sentori, in una vera e propria esplosione di sapori che ha come tappeto l’immancabile aglio. I pomodori giocano un ruolo fondamentale, in quanto vanno ad impreziosire la carne con il loro gusto unico ed avvolgente. Il piatto si sposa a meraviglia con i vini rossi della basilicata, specialmente l’Aglianico del Vulture, visto il suo tono asciutto, tannico e ruvido. Questo piatto è particolarmente diffuso anche in Campania, Calabria e nella zona meridionale della Spagna, zone in cui i latifondi sono rimasti più radicati nella storia e nella cultura dei suddetti luoghi. Lo spezzatino di carne è composto da cuore, polmone, fegato, milza e rognone, armoniosamente rosolati fra gli odori e gli aromi della terra lucana. Impossibile precludersi un piatto simile quando si oltrepassano i confini di questa regione, in cui la tradizione, i sapori e la genuinità dominano incontrastati da sempre, più grandi di qualsiasi sovrano sia mai giunto su queste sponde.

LA RICETTA (Variante Valsinnese)

 

• Una coratella d’agnello
• 400 g di peperoni freschi
• uno spicchio d’aglio
• 3/4 foglie di alloro
• un cucchiaio raso di polvere di peperoni secchi di Senise
• prezzemolo (a piacere)
• sale (qb)

Procedimento:
Lessare per 10 minuti la coratella già pulita da eventuali parti non commestibili (tipo l’esofago), farla raffreddare e tagliare a cubetti tutte le parti,, in una padella mettere un dl di olio evo, rosolare lo spicchio d’aglio e toglierlo, aggiungere i peperoni tagliati a pezzetti di circa 2 cm salarli e portarli a metà cottura, a questo punto aggiungere la coratella, aggiustare di sale, mettere l’alloro e ultimare la cottura per almeno altri 15 minuti, alla fine aggiungere la polvere di peperoni e dopo 2 minuti il piatto è pronto…

di Modesta Abbruzzese, La Fontana del Borgo – Valsinni

 

Curiosità sul cibo, le aziende che lo producono e le tipicità della Basilicata e d’Italia nella categoria dedicata.

Segui ilMet su Instagram

 

Francesco Lionetti

Riparte l’Estate d’Isabella a Valsinni: dal 7 agosto

in Cultura

Riparte l’Estate d’Isabella a Valsinni: dal 7 agosto. Tornano gli appuntamenti con la cultura, la poesia, la magia e i paesaggi mozzafiato di “Favale”. Il borgo medievale pronto ad accogliere turisti e amanti del genere

Riparte il 7 agosto “L’estate d’Isabella”, la manifestazione estiva dedicata alla Poetessa Morra che giunge quest’anno alla sua XXXI edizione. Organizzata dalla Pro Loco di Valsinni, in collaborazione con il Comune, nell’ambito delle attività del Parco Letterario Isabella Morra, è annoverata tra gli eventi più importanti e rappresentativi della Basilicata.
Dal 7 agosto fino al 22 e nei giorni 27, 28 e 29, i vicoli dell’antico “feudo di Favale” torneranno a rivivere e a vestirsi di antico.
Alle ore 20.00 l’appuntamento è in piazza Accannata. Seguirà la visita al castello baronale dove guide in abiti d’epoca illustreranno la vicenda umana e poetica di Isabella. Alle 21.00 la rappresentazione teatrale “Isabella vivrà” di Gennaro Olivieri nel teatro Valle della Donna. A seguire il concerto dei “Menestrelli senza…Re”, con la partecipazione straordinaria delle Zingare Lucane. In conclusione di serata la proiezione del videomapping “Io, Isabella”, una produzione Opera per la regia di Gianpiero Francese.
Per assistere allo spettacolo e per visitare il castello è obbligatorio prenotarsi e avere la certificazione verde inerente la vaccinazione Covid, anche una sola dose, eccetto per i minori di 12 anni accompagnati dai genitori, oppure un tampone effettuato 48 ore prima, salvo diverse disposizioni.
Come di consueto, poi, i cenacoli sotto le stelle permetteranno di gustare i piatti tipici lucani.
Per la sua proposta turistico – culturale, Valsinni è stato insignito della Bandiera Arancione, marchio di qualità turistico – ambientale conferita dal Touring Club Italia.
Gli animatori vi aspettano a Valsinni per vivere insieme un viaggio nella poesia e nel sogno.
Per info e prenotazioni:
Tel 392 3922551
parcomorra@tiscali.it

Segui ilMet su Instagram

Valsinni bandiera arancione

Valsinni bandiera arancione

in Cultura

Valsinni bandiera arancione. Il Touring Club Italiano, in Basilicata,  ha assegnato i riconoscimenti anche a Aliano (MT), Castelmezzano (PZ), Guardia Perticara (PZ), San Severino Lucano (PZ)

Il Touring Club Italiano ha assegnato in queste ore le 262 Bandiere Arancioni del triennio 2021-2023, confermandone 251 già in essere e premiando 11 nuove località. In Basilicata sono 5 le Bandiere Arancioni: Aliano (MT), Castelmezzano (PZ), Guardia Perticara (PZ), San Severino Lucano (PZ) e Valsinni (MT).

Il Touring Club Italiano, libera Associazione senza scopo di lucro, che si prende cura dell’Italia come bene comune, 23 anni fa per primo ha colto ed evidenziato il potenziale turistico dei piccoli centri dell’entroterra. Insieme a Regioni, Comuni e altre reti, contribuendo ad evolverli da ambito marginale a destinazione di tendenza.

La Bandiera Arancione è pensata dal punto di vista del viaggiatore e della sua esperienza di visita: viene assegnata alle località che non solo godono di un patrimonio storico, culturale e ambientale di pregio, ma sanno offrire al turista un’accoglienza di qualità.

Il marchio ha una validità temporanea, ogni tre anni i Comuni devono ripresentare la candidatura ed essere sottoposti all’analisi del TCI che verifica la sussistenza degli standard previsti e garantisce così ai viaggiatori un costante monitoraggio della qualità dell’offerta turistica e alle amministrazioni uno stimolo al miglioramento continuo.

I borghi negli ultimi anni hanno assunto nuova centralità non solo nelle politiche di sviluppo ma anche nelle scelte di viaggio degli italiani: complice anche la pandemia, cresce costantemente il turismo nei piccoli centri e nell’entroterra, luoghi che rispondono ai bisogni di tranquillità, vita all’aria aperta, cibo genuino, vacanza all’insegna del benessere e dell’autenticità. Nonostante il crollo mondiale del turismo nell’ultimo anno e mezzo, per il 66% dei Comuni Bandiera Arancione la stagione estiva 2020 è stata in linea e, in molti casi, meglio dell’anno precedente. E anche per l’estate 2021 le previsioni sono molto promettenti e i borghi, che sanno essere laboratori di innovazione, sapranno rispondere in modo ospitale e creativo, accogliendo i viaggiatori – principalmente italiani – che li visiteranno.

Al termine dell’evento di premiazione, 262 campane suoneranno a festa nell’entroterra d’Italia per celebrare la Bandiera Arancione e condividere il traguardo con tutte le comunità locali che hanno contribuito al suo raggiungimento. Le 262 Bandiere Arancioni assegnate oggi rappresentano delle eccellenze che hanno superato un’approfondita e attenta selezione. Su oltre 3.200 candidature analizzate in questi 23 anni, solo l’8% ha ottenuto il riconoscimento. Inoltre – attraverso piani di miglioramento ad hoc – Touring Club Italiano accompagna i territori verso l’innalzamento della qualità dell’offerta: 46 Comuni (circa il 18% dei certificati) hanno ricevuto la Bandiera Arancione in seconda istanza, dopo aver attuato i suggerimenti ricevuti da TCI.

La Bandiera Arancione porta benefici reali e tangibili (+ 45% arrivi e + 83% di strutture ricettive in media, dall’anno di assegnazione) e supporta un vero e proprio “circolo virtuoso”: i dati raccolti restituiscono un quadro estremamente positivo, in molti casi in controtendenza rispetto al resto del Paese.

Segui ilMet su Instagram

 

Per maggiori informazioni

Poco più di 4 il tasso di positività in Basilicata

in Emergenza Covid-19

Poco più di 4 il tasso di positività in Basilicata, per l’esattezza al 4,1%. Sono 37 i nuovi positivi e 845 tamponi molecolari eseguiti. Positivi nel Metapontino: 3 Bernalda, 2 Montalbano Jonico, 1 Policoro, 2 Valsinni. Guariti: 2 a Montalbano Jonico, 1 Pisticci, 1 Policoro, 3 Rotondella, 2 Scanzano Jonico, 1 Tursi.

La task force regionale comunica che nella giornata di ieri, 9 giugno, sono state effettuate 4.428 vaccinazioni. Ad oggi sono 243.333 i lucani che hanno ricevuto la prima dose del vaccino (44,0 per cento) e 128.640 quelli che hanno ricevuto anche la seconda dose (23,3 per cento) per un totale di somministrazioni effettuate pari a 371.973 su 553.254 residenti (dati portale Poste italiane). Sempre nella giornata di ieri, sono stati processati 845 tamponi molecolari per la ricerca di contagio da Covid-19, di cui 37 (e di questi 35 relativi a residenti in Basilicata) sono risultati positivi. Nella stessa giornata sono state registrate 132 guarigioni (129 delle quali relative a residenti in Basilicata).

Il bollettino quotidiano con i dati riassuntivi sarà consultabile dopo le ore 14,00 di oggi collegandosi alla pagina web  Basilicata, il link per prenotare il vaccino. È possibile prenotare il vaccino anche inviando un SMS con il codice fiscale al numero 339.9903947. Entro 48-72 ore verranno ricontattati dal servizio clienti di Poste Italiane per procedere telefonicamente alla scelta di luogo e data dell’appuntamento. Per consultare i precedenti report su Covi19 e vaccini, il link.

NAZIONALE. OK AL GREEN PASS, SARANNO UTILIZZATI STRUMENTI DIGITALI

Il Garante per la Privacy ha dato parere favorevole sullo schema di decreto attuativo che attiva la Piattaforma nazionale-DGC per il rilascio del green pass, prevedendo adeguate garanzie per l’utilizzo delle certificazioni verdi. In merito alle app per recuperare il green pass, il Garante ha autorizzato l’uso dell’App Immuni, ma ha rinviato l’impiego dell’App IO a causa delle criticità riscontrate.
Quanto alle modalità con le quali ottenere il green pass, lo schema di decreto prevede che venga messo a disposizione attraverso diversi strumenti digitali (sito web della Piattaforma nazionale-DGC; Fascicolo sanitario elettronico; App Immuni; App IO) che permetteranno agli interessati di consultare, visualizzare e scaricare le certificazioni. Inoltre gli interessati potranno rivolgersi anche al medico di famiglia e al farmacista per scaricare la certificazione verde. In merito alle app per recuperare il green pass, il Garante ha autorizzato l’uso dell’App Immuni, ma ha rinviato l’impiego dell’App IO a causa delle criticità riscontrate in merito alla stessa. Nella stessa riunione del Collegio, con distinto provvedimento, l’Autorità, in relazione a criticità di ordine generale sul funzionamento dell’App IO, ha ordinato in via d’urgenza alla società PagoPA di bloccare provvisoriamente alcuni trattamenti di dati effettuati mediante la predetta app che prevedono l’interazione con i servizi di Google e Mixpanel, e che comportano quindi un trasferimento verso Paesi terzi (es.
Usa, India, Australia) di dati particolarmente delicati (es.
transazioni cashback, strumenti di pagamento, bonus vacanze), effettuato senza che gli utenti ne siano stati adeguatamente informati e abbiano espresso il loro consenso.

Torna su