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In Basilicata Coca Cola genera 4.7 milioni di auro di “valore condiviso”

in Economia

In Basilicata Coca Cola genera 4.7 milioni di auro di “valore condiviso”. L’impatto occupazionale, dai numeri forniti dall’azienda, è di 206 persone

 

Nella regione Coca-Cola si conferma la 1a realtà nel settore delle bibite, sia in termini di risorse generate e distribuite sia per il ruolo chiave a livello occupazionale

 

Rionero in Vulture, 21 settembre 2023 – In termini di risorse complessive distribuite a famiglie, imprese e Stato, Coca-Cola si conferma la prima realtà nel settore delle bibite e delle bevande in Basilicata. Secondo una ricerca realizzata da SDA Bocconi School of Management relativa all’impatto socio-economico di Coca-Cola in Italia che presenta un focus specifico sulla Basilicata – regione che ospita a Rionero in Vulture (PZ) lo storico stabilimento Fonti del Vulture che imbottiglia le acque Sveva e Lilia – nel 2022 ammontano a 4,7 milioni di euro (pari allo 0,04% del PIL regionale) le risorse generate e distribuite agli attori principali dell’economia regionale sotto forma di stipendi, acquisti di beni e servizi, investimenti, imposte e contributi.

In Basilicata Coca-Cola si conferma anche il primo datore di lavoro nell’industria delle bibite: crea direttamente e attraverso il suo indotto 206 posti di lavoro (lo 0,1% degli occupati totali all’interno della regione), con un totale di 462 persone che beneficiano – parzialmente o totalmente – dai redditi di lavoro generati (direttamente e indirettamente) da Coca-Cola. Secondo i dati di SDA Bocconi School of Management, ad ogni posto di lavoro dipendente diretto corrispondono circa 3 posti di lavoro totali in Basilicata.

Lo scenario ipotetico di un mancato impatto economico di Coca-Cola in Basilicata si tradurrebbe perciò a livello occupazionale in un aumento del numero dei disoccupati pari al +1,4%. I dati di SDA Bocconi mettono anche in evidenza il forte legame che unisce Coca-Cola al contesto regionale lucano, in particolare attraverso la rete di fornitori, rappresentati per il 17% da medie imprese, per il 50% da piccole imprese e per il 33% da micro imprese.

“Grazie all’impegno e al lavoro quotidiano dei colleghi, Fonti del Vulture si conferma una risorsa fondamentale per l’intera regione in termini economici e occupazionali” dichiara Giangiacomo Pierini, Corporate Affairs & Sustainability Director di Coca-Cola HBC Italia “I dati che emergono dalla ricerca lo certificano e mettono in luce ancora una volta il nostro profondo legame con il territorio lucano e la comunità che ci ospita”.

Gli investimenti nel percorso verso un’economia sempre più circolare
Lo stabilimento lucano si conferma anche esempio di innovazione industriale e sostenibilità ambientale, a partire dall’ottenimento dei migliori risultati in termini di emissioni di CO2 a livello di Gruppo Coca-Cola HBC, l’utilizzo del 100% di energia elettrica acquistata dalla rete proveniente da fonti rinnovabili e il corretto smaltimento del 100% dei rifiuti prodotti.

Fonte: Comunicato Stampa Coca Cola

Ecco il Trofeo CONI 2023, 4mila atleti si danno appuntamento sulla Costa Jonica. Giovedì l’Apertura con Malagò

in Appuntamenti

Tutto pronto per l’ottava edizione estiva del Trofeo CONI. Da giovedì 21 a domenica 24 settembre la Costa Jonica della Basilicata sarà teatro della fase finale della più grande manifestazione sportiva under 14 d’Italia.

La Cerimonia d’Apertura in programma giovedì alle ore 18 a Nova Siri Marina, in Piazza Prova d’Orchestra, segnerà ufficialmente l’inizio della ‘mini Olimpiade’, un evento che promette spettacolo, organizzato quest’anno dal CONI Basilicata guidato dal Presidente Leopoldo Desiderio, in collaborazione con la Direzione Territorio del CONI, e in partnership con la Regione Basilicata e i comuni dell’intera area jonica.

Il Trofeo CONI è un appuntamento multidisciplinare che promuove la pratica sportiva tra i ragazzi attraverso la sinergia di tutto il sistema sportivo e con la partecipazione di numerose associazioni sportive. E il format, voluto fortemente dal Comitato Olimpico Nazionale Italiano e ben accolto da tutti gli organismi sportivi, ne è il principale elemento caratteristico, antesignano della parità di genere a cui il CIO punta a livello olimpico.

La finale nazionale del Trofeo CONI segna la fine di un percorso iniziato dai ragazzi con le proprie Associazioni e Società Sportive Dilettantistiche nelle proprie Province e Regioni e, al tempo stesso, un’occasione di crescita nel nome dello sport. Attesi in Basilicata 4400 partecipanti, mai così tanti nelle edizioni precedenti: tra le 35 Federazioni Sportive Nazionali tornerà la FIPAV con il beach volley 3vs3, mentre, tra le 7 Discipline Sportive Associate, debutterà la FIDAF con il flag football. In gara anche i ragazzi delle comunità italiane all’estero di Stati Uniti, Brasile, Canada e Venezuela.

Il Trofeo, giunto all’ottava edizione, è ormai una grande storia, un successo assoluto, una scommessa vinta cominciata a Caserta nel 2014 – spiega il Presidente del CONI Giovanni Malagò –. Vedremo sano agonismo e rispetto delle regole, e sono sicuro che questa meravigliosa manifestazione, che coinvolge tutte le regioni, rimarrà nel cuore di ragazzi e ragazze, atleti, accompagnatori e tecnici”. Proprio il Presidente Malagò, il Segretario Generale del CONI Carlo Mornati la Vicepresidente Claudia Giordani saranno presenti alla Cerimonia di Apertura, che come le gare e la Cerimonia di Chiusura sarà trasmessa sull’Italia Team TV, la piattaforma OTT del CONI che per la prima volta dedicherà 4 canali all’evento.

La manifestazione, che per la prima volta sarà ospitata dalla Basilicata, toccherà i comuni di Nova Siri, Policoro, Matera, Ferrandina, Bernalda, Pisticci, Scanzano Jonico, Rotondella, Senise e Marinella. In queste sedi si deciderà la regione vincitrice dell’edizione 2023 di un Trofeo che nel proprio albo d’oro conta due successi di Lazio (2014 e 2022), Piemonte (2015 e 2018) e Veneto (2016 e 2019). Una, invece, la vittoria della Lombardia, datata 2017. L’attesa sta per finire: i giovani atleti sono pronti a competere alla ricerca del titolo.

Merra annuncia la progressiva normalità del traffico ferroviario in Basilicata

in Politica

Merra annuncia la progressiva normalità del traffico ferroviario in Basilicata

L’assessore alle infrastrutture Donatella Merra annuncia la progressiva ripresa della circolazione ferroviaria, con i treni che torneranno di nuovo sui binari, dopo una fase importante e decisiva di lavori di ammodernamento e velocizzazione sulle linee, in tutta Italia e anche in Basilicata.

Già a partire dal 4 settembre si tornerà a viaggiare sulla Potenza-Foggia dopo l’esecuzione degli interventi per l’elettrificazione dell’intera linea dalla Puglia fino a San Nicola di Melfi.

Dall’ 11 settembre, invece, riprenderanno a correre i treni sulla Potenza-Battipaglia interessata da lavori nelle stazioni lucane di Baragiano e Bella Muro.

Gli interventi sono stati necessari a garantire sia l’ammodernamento dell’infrastruttura che a superare la presenza di barriere architettoniche nei luoghi di scalo. L’investimento per dette opere ammonta a complessivi 22 milioni di euro.

Infine, dal 25 settembre i treni riprenderanno a muoversi anche sulla Potenza-Metaponto, a cominciare dalla tratta Grassano-Metaponto-Taranto.

Proseguiranno ancora per alcune settimane, invece, i lavori sulla linea Metaponto-Potenza, nell’area fra Vaglio e Trivigno, colpita dall’alluvione del giugno scorso, e fra Grassano e Salandra. In questi tratti le opere di ripristino e messa in sicurezza della linea, a causa di fenomeni idrogeologici non prevedibili, si sono sommate agli interventi già programmati per il rifacimento di tre ponti fra Salandra e Ferrandina e tra Ferrandina e Metaponto.

Pertanto, dal 25 settembre nella tratta Grassano-Metaponto-Taranto, la circolazione sarà riattivata con un’offerta ferroviaria integrata. Gli investimenti complessivi messi in campo per i lavori in argomento ammontano a circa 10 milioni di euro.

Tutto sta procedendo come da tempistiche programmate. Continueremo a monitorare la situazione per assicurare il rispetto dei cronoprogrammi e chiederemo a RFI di accelerare, garantendo la sicurezza, per concludere rapidamente le lavorazioni anche nelle zone dove si sono verificati eventi e fenomeni idrogeologici avversi che stanno richiedendo un surplus di sforzi e risorse.

Inoltre, l’assessore Merra, in questi giorni tragici in cui hanno perso la vita 5 operai nei pressi di Torino, rileva l’importanza della sicurezza del lavoro per tutte le maestranze e i tecnici che operano sulle linee ferroviarie. L’interruzione della circolazione è sempre necessaria, per i periodi stabiliti e senza forzare il corso dei programmi, quando occorre eseguire interventi non realizzati in decenni, i quali richiedono una particolare attenzione proprio al fine di evitare ogni sciagura.

Temperature fino a 36 gradi nel Metapontino ma da martedì atteso abbassamento

in Cronaca

Temperature oltre fino a 36 gradi nel Metapontino ma da martedì atteso abbassamento: l’aria si rinfrescherà, le massime andranno dai 26 ai 30 gradi.

L’anticiclone africano ribattezzato “Nerone” è ancora ben saldo in queste ore sulla Basilicata, le temperature sono alte, le massime toccheranno la punta di 37 gradi, e il cielo si presenterà sereno o appena velato.
Il cambiamento, con abbassamento delle temperature, lo si avvertirà a partire da martedì. Le massime infatti oscilleranno dai 26 ai 30 e le minime fra i 20 e i 21.

28 Agosto
Nuvolosità innocua. Venti moderati meridionali con intensità di 18 km/h. Possibili raffiche fino a 30 km/h. Temperature minime comprese tra 20 e 22 °C e massime comprese tra 34 e 36 °C.

29 Agosto
Nubi e schiarite sulla Piana di Metaponto. Vento da Libeccio con intensità di 20 km/h. Raffiche fino a 24 km/h. Temperature minime comprese tra 20 e 21 °C e massime comprese tra 26 e 30 °C.

30 Agosto
Pioggia debole e schiarite. I venti saranno prevalentemente moderati e soffieranno da Sud-Sud-Ovest con intensità di 14 km/h. Possibili raffiche fino a 18 km/h km/h. Temperature minime comprese tra 18 e 19 °C e massime comprese tra 25 e 27 °C.

31 Agosto
Pioggia alternata a schiarite. Venti moderati meridionali con intensità di 10 km/h. Possibili raffiche fino a 15 km/h. Temperature minime comprese tra 18 e 19 °C e massime comprese tra 28 e 29 °C.

1 Settembre
Nuvolosità innocua. Vento da Est-Nord-Est con intensità di 6 km/h. Raffiche fino a 15 km/h. Temperature minime comprese tra 16 e 19 °C e massime comprese tra 28 e 30 °C.

2 Settembre
Bel tempo e caldo. I venti saranno prevalentemente deboli e soffieranno da NE con intensità di 5 km/h. Possibili raffiche fino a 13 km/h. Temperature minime comprese tra 17 e 19 °C e massime comprese tra 30 e 32 °C.

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Fonte dati: ilmeteo

Apt Basilicata: bando per aderire al Turismo delle passioni

in Economia

Apt Basilicata, un bando per aderire al Turismo delle passioni: Fiabe e magia, Musica e paesaggio, Vela e attività del mare, Erbe spontanee e fiori, Astronomia

Cinque le prime aree tematiche individuate: Fiabe e magia, Musica e paesaggio, Vela e attività del mare, Erbe spontanee e fiori, Astronomia.

L’Agenzia di promozione territoriale della Basilicata ha pubblicato sul proprio sito istituzionale il bando per l’adesione al progetto “Turismo delle passioni”.

In questa fase di sperimentazione sono cinque gli ambiti individuati a seguito dei primi due cicli di incontri avvenuti sul territorio regionale: Fiabe e magia (con un legame identitario con la Basilicata e con una forte connotazione antropologica); Musica e paesaggio (con un legame identitario con la Basilicata e con un virtuoso e sostenibile rapporto con il territorio); Vela e attività del mare (sport, didattica, escursionistica, crocieristica, ecc.); Erbe spontanee e fiori (fioriture, erbe, semi, piante, aromi, radici, pollini, estratti, alberi, orti, giardini, ecc); Astronomia (osservatori, planetari, centri di ricerca, eventi dedicati agli astrofili, testimonianze storiche, antiche meridiane, ecc.).

Possono aderire al progetto enti pubblici e privati, gestori, titolari, operatori di beni, attività e servizi nei cinque ambiti tematici al momento individuati ed esistenti in Basilicata che abbiano i seguenti requisiti minimi: la Risorsa individuata che può essere un prodotto turistico (ossia fruibile, organizzato, gestito e pronto ad essere inserito nel mercato turistico) oppure una risorsa ambientale / culturale accessibile e fruibile sulla quale si intende costruire una progettualità turistica; la presenza e disponibilità di uno o più appassionati (Professionisti o cultori in grado di raccontare e far vivere la passione turistica – culturale a turisti, viaggiatori, residenti).

“Il turismo delle passioni – afferma il direttore Apt, Antonio Nicoletti – è una modalità di viaggio verso una destinazione, alla ricerca di proposte generate da persone appassionate, con le quali condividere un momento di vita. Siamo in una fase sperimentale e a settembre analizzeremo il primo gruppo di adesioni per comprendere il quadro che emerge. Le tematiche scelte sono da intendersi, al momento, volutamente in senso ampio. Ad esempio fiabe e magia può ricomprendere anche il tema del “mistero” che si accompagna a leggende e curiosità espresse dalla storia dei luoghi e di potenziale interesse per gli appassionati di questa categoria. Il lavoro di raccordo sarà operato da APT, per dare forma a questo nuovo tipo di turismo in Basilicata”.

Per aderire al progetto occorre compilare i moduli allegati al bando pubblicato sul sito: aptbasilicataIT

Turismo in Basilicata: dati positivi secondo APT

in Economia

Turismo in Basilicata: dati positivi secondo i dati APT: “la costa Jonica +25% e +28%”. Incrementi dovuti anche agli arrivi dall’estero

Una stagione turistica 2023 positiva, trainata dall’incremento di arrivi e presenze estere. È questo il dato che emerge più chiaramente dai primi dati, seppur provvisori, rilevati dal sistema statistico di APT Basilicata nei mesi gennaio-giugno. A fronte di un +25% di arrivi e +22% di presenze rispetto allo stesso periodo dell’anno passato, l’incremento di arrivi stranieri è del 52%, con +44% di presenze.

Tutte le aree della regione hanno registrato incrementi a due cifre percentuali rispetto al 2022: Matera +25% di arrivi e +21% di presenze, Potenza +23% e +18%, la costa Jonica +25% e +28%, il Pollino +24% sia di arrivi che di presenze, il Vulture Alto-Bradano +31% arrivi e +8% presenze, la Val D’Agri +11% e +20%. Unica destinazione in sofferenza, come purtroppo ci si aspettava per i noti motivi degli scorsi mesi, è la città di Maratea.

“Anche qui, l’incremento di arrivi e presenze dall’estero è consistente, a dimostrazione di quanto sia importante rivolgersi a target diversificati, oltre che a quello domestico – commenta il Direttore APT Antonio Nicoletti – È proprio questo l’aspetto più importante di questi sei mesi: mai tanti stranieri ospiti delle nostre strutture, e distribuiti in tutta la regione e non solo nelle aree più note. Contribuisce senz’altro la qualità della nostra offerta, con la visibilità conferita dai risultati delle nostre città e dei nostri borghi”.

Nel periodo gennaio-giugno 2023, rispetto allo stesso periodo del 2022, nell’intera regione c’è stato +52% di arrivi esteri e +44% di presenze rispetto al 2022, e +35% e +23% rispetto al 2019, distribuito più o meno uniformemente nei vari comparti regionali.

“Se l’incremento di turisti nazionali può essere dovuto in parte all’appeal della regione con l’inflazione più bassa d’Italia – continua Nicoletti – il dato sui mercati stranieri è il risultato di attività costanti svolte anche durante il periodo Covid, e mirate ad aprire nuove opportunità per il nostro sistema di offerta, che non è solo mare, con la quasi totalità delle coste bandiera blu, ma anche ambiente incontaminato, borghi, enogastronomia, cultura e adrenalina, in un mix originale da scoprire con lentezza”.

Per il presidente Bardi “Gli investimenti e la strategia di promozione del nostro territorio sono state premiate. Posti unici, accoglienza di qualità, inflazione bassa e il turismo internazionale che ha scoperto la nostra Basilicata anche grazie alle nostre numerose attività. Voglio ringraziare APT: non avevamo mai visto tanti turisti stranieri nella storia della Basilicata e il boom non solo da USA e Francia, ma anche da mercati nuovi come Israele, é un dato epocale, perché si tratta di una cambiamento della nostra dimensione turistica e una proiezione sempre più internazionale della Basilicata. Adesso dobbiamo sostenere ulteriormente le imprese, creare lavoro stabile e dare nuovi servizi, per puntare su una destagionalizzazione che diventa – visti i numeri record – una necessità per la nostra regione”.

 

Foto archivio ilMet, lido di Rotondella

Verso Igp Fragola: la Basilicata prima produttrice in Italia

in Economia

Verso Igp Fragola: la Basilicata prima produttrice in Italia. Il 4 Settembre riunione al Masaf per discutere il dossier con la richiesta di riconoscimento

Galella: Basilicata prima regione produttrice di fragole in Italia
Il 4 settembre si terrà una riunione con il MASAF durante la quale si discuterà del dossier definitivo per la richiesta di riconoscimento IGP della Fragola della Basilicata

“La Basilicata è la prima regione produttrice di fragole in Italia. Viene coltivata, la fragola, dal 1955 utilizzando un’area di produzione che copre ben 1000 ettari di superficie coinvolgendo nove comuni del Metapontino: Bernalda, Montescaglioso, Pisticci, Tursi, Montalbano Jonico, Scanzano Jonico, Policoro, Rotondella e Nova Siri. Si tratta indiscutibilmente un’eccellenza territoriale, rinomata per il colore rosso acceso e il sapore aromatico e zuccheroso, che vale il 22% del Pil agricolo con un valore commerciale di oltre 100 milioni di euro. Per questo motivo il 4 settembre si terrà una riunione con il MASAF in Videoconferenza durante la quale si discuterà del dossier definitivo per la richiesta di riconoscimento IGP della Fragola della Basilicata, proposto e redatto dalle Organizzazioni di Produttori lucane. Con l’approvazione dell’IGP si otterranno numerosi vantaggi connessi al branding dalla qualità al gusto, alla tutela per i consumatori che sceglieranno la Fragola della Basilicata”.

Lo dichiara l’assessore alle Politiche agricole, alimentari e forestali, Alessandro Galella.

Peste suina: incontro con il commissario straordinario Vincenzo Caputo

in Cronaca

Peste suina: incontro con il commissario straordinario Vincenzo Caputo: Moliterno, Paterno, Tramutola, Lagonegro, Grumento

A delineare le azioni da porre in essere il Commissario straordinario per l’emergenza peste suina, Vincenzo Caputo.

Sindaci e responsabili degli enti Parco, veterinari, rappresentanti degli Ambiti Territoriali di Caccia, e Polizia Provinciale hanno incontrato, nel pomeriggio di ieri, nell’Azienda Sanitaria Locale di Matera, il Commissario straordinario del Ministero della Salute per l’emergenza peste suina, Vincenzo Caputo, in vista dell’attuazione del piano regionale per l’abbattimento dei cinghiali.
“Stiamo mettendo a punto – ha detto Caputo- il dispositivo del Decreto Legge (articolo 29) che predispone un piano di diradamento della specie cinghiale su tutto il territorio nazionale. In Basilicata ho riscontrato una grande collaborazione e stiamo studiando le modalità migliori per applicare questo piano”.

L’azione da mettere in capo mira a contenere eventuali sviluppi epidemiologici che vede alcuni comuni della provincia di Potenza ricadere nella zona infetta per Peste Suina Africana a seguito di focolai accertati in Campania, anche se attualmente non ci sono casi di epidemia in Basilicata. L’infezione virale, non trasmissibile all’uomo, colpisce i cinghiali, mettendo a rischio gli allevamenti suini.

La trasmissione dell’infezione da un territorio a un altro, può avvenire anche attraverso le derrate alimentari di origine suina, in particolare quelle commercializzate fuori dai circuiti legali e senza la dovuta tracciabilità.

“Il GOT, Gruppo Operativo Territoriale indicato dalla Regione Basilicata – ha precisato Caputo- sarà il soggetto attuatore di questa azione, d’intesa con i sindaci, per dare loro il supporto necessario a risolvere velocemente il problema. Attualmente i comuni monitorati che rientrano nella zona rossa sono Moliterno, Paterno, Tramutola, Lagonegro, Grumento. Se i sindaci impiegheranno anche risorse proprie si potrà raggiungere più agevolmente il traguardo della messa in sicurezza dei territori dal punto di vista sanitario”.

Durante la sua visita a Matera, il Commissario Caputo ha incontrato, in mattinata, il Direttore Generale dell’Asm, Sabrina Pulvirenti e il Direttore Sanitario Giuseppe Magno ai quali ha illustrato le iniziative messe in campo e quelle da intraprendere, per la salvaguardia, il benessere degli animali e la sicurezza sanitaria.

Ginuino: il gin made in Basilicata

in Economia

Ginuino: il gin made in Basilicata: distillato ottenuto con 12 botaniche prodotto da Alessandro Renò e dal socio Rocco Rizzello

Si chiama ‘GinUino’ il distillato ottenuto con 12 botaniche prodotto da Alessandro Renò e dal socio Rocco Rizzello sbarcato nella catena Svizzera Globus con gli immancabili cruschi già fritti e confezionati
“Ciò che è autentico, naturale, inalterato: è genuino”. Nasce da questa filosofia il brand ‘Genuino’, ideato da Alessandro Renò e dal socio Rocco Rizzello che nel 2018 fondano la società “Southfood” con sede a Policoro, commercializzando specialità lucane, puntando su un’eccellenza dell’agroalimentare, i peperoni cruschi, già fritti, in vasetto o in busta, da gustare nella loro totale croccantezza per un aperitivo stuzzicante o da utilizzare in cucina per insaporire i piatti. Nel 2020 producono il primo gin made in Basilicata, ‘GinUino’, a marchio registrato. Un distillato espressione dello spirito misterioso delle terre lucane, ottenuto interamente con botaniche raccolte a mano. A ideare la formula dell’italian dry gin artigianale è stato Paolo D’Amore, lucano ed esperto del campo. Una ricetta frutto di due anni di ricerca, che prevede una lavorazione interamente artigianale e l’uso esclusivo di materie prime selvatiche, non trattate, del territorio lucano. Dodici le essenze utilizzate, sei conosciute e sei segrete, da indovinare sorseggiando e gustando. Imbottigliato a mano in un’elegante bottiglia rettangolare chiusa con sigillo in ceralacca, ‘GinUino’ racchiude sapori di una terra tutta da esplorare, dai monti al mare. E’ il gin ideale per qualsiasi tipo di cocktail: un classico gin tonic oppure un drink frutto della creatività e del barman. ‘Ginuino’ è sbarcato insieme agli immancabili cruschi nella prestigiosa catena svizzera “Globus” per rappresentare la Basilicata del bere e farsi apprezzare a un vasto pubblico di intenditori e non solo. Alessandro Renò nel podcast parla del progetto ‘Genuino’, dell’idea di far conoscere i cruschi già fritti e della produzione del primo gin made in Basilicata.

Per saperne di più ascolta il podcast:
https://open.spotify.com/episode/7ywobkp4LDC1AasuMVvf5

‘Agri Hub Basilicata’: semi per produrre olio vegetale a fini energetici

in Economia

‘Agri Hub Basilicata’: semi per produrre olio vegetale a fini energetici, è l’obiettivo dell’accordo fra Eni e Alsia per produrre bio-olio

Nascerà in Basilicata uno stabilimento Eni dove produrre bioolio da semi oleoginosi coltivati nella regione. Ha preso il via nei giorni scorsi ‘Agri Hub Basilicata’, un progetto che punta alla creazione di una filiera agricola lucana per la produzione di semi da trasformare in olio vegetale a fini energetici. “Agri hub Basilicata” scaturisce da una convenzione firmata nei giorni scorsi tra l’Alsia e la compagnia petrolifera. “Grazie ai nuovi accordi e al fondo delle compensazioni ambientali continuiamo a investire in progetti no oil. Stiamo facendo i primi passi in una Basilicata che prima o poi sarà senza petrolio e che deve avere altri settori sui quali puntare. Uno di questi – ha spiegato l’assessore regionale alle Politiche agricole, Alessandro Galella, presentando l’iniziativa alla stampa – riguarda proprio l’agricoltura. Daremo così un’opportunità importante ai nostri agricoltori per tornare a investire sui propri terreni affiancando un’altra produzione a quelle esistenti. Non ci sarà sovrapposizione né competizione con la filiera alimentare. Gli imprenditori agricoli non saranno costretti ad abbandonare le colture tradizionali, anzi potranno recuperare i terreni degradati, abbandonati, contaminati o più generalmente non utilizzabili per produzioni alimentari avendo un acquirente sicuro”.

Il progetto si svilupperà in due fasi. La prima servirà a valutare tramite metodologia phenotyping e nella messa a terra le sementi fornite da Eni considerate più promettenti e adatte per il territorio: girasole, cartamo, ricino, colza e camelina. Le prove saranno effettuate su 26 varietà di queste specie in circa 10 ettari di terreno messi a disposizione nelle tre aziende sperimentali dell’Alsia: “Pantanello” di Metaponto, “Gaudiano” di Lavello e “Pantano” di Pignola. Nella seconda, dimostrativa, i risultati ottenuti saranno trasferiti nelle aziende agricole lucane, reputate idonee per le loro caratteristiche, che avranno dato la loro disponibilità.

“E’ un progetto – ha affermato il direttore generale dell’Alsia, Aniello Crescenzi – che può dare un input alla crescita del reddito dei nostri agricoltori, allo sviluppo delle imprese sul nostro territorio e al miglioramento della qualità dei terreni. Una squadra di nostri tecnici seguirà l’andamento della sperimentazione e un comitato tecnico verificherà le procedure. L’investimento è importante, il finanziamento dell’Eni cuba circa 500 mila euro. Per l’agricoltura lucana è un’occasione imperdibile”.

I contenuti tecnici del progetto sono stati illustrati dal funzionario Alsia, Pietro Zienna. E’ intervenuta la dirigente generale della Direzione Politiche Agricole, Emilia Piemontese, che ha rimarcato come alla base del progetto ci debba essere “la capacità di fare rete per creare la filiera”.

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