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Accusata di aver rubato capi di abbigliamento, arrestata

in Cronaca

La Polizia di Stato ha arrestato una donna di 52 anni per aver perpetrato in mattinata più furti in diversi negozi del centro a Matera. La titolare di un negozio di questa via del Corso ha chiamato il 113 riferendo che una donna aveva tentato di asportare senza pagare una borsa del valore di 50 euro, ma poiché sorpresa nel commettere il furto aveva desistito e si era allontanata.

Gli agenti della Squadra Volanti sono subito intervenuti, rintracciando e bloccando ancora nei paraggi l’autrice del tentato furto, soggetto noto per precedenti analoghi. Gli operatori hanno svolto una veloce indagine e hanno scoperto che la donna poco prima, in rapida sequenza temporale, si era introdotta in altri 4 negozi, sempre situati nel centro del Capoluogo, riuscendo a impossessarsi di capi di abbigliamento e altra merce del valore di circa 350 euro. Tutta la refurtiva dei negozi “visitati” è stata recuperata e restituita ai legittimi proprietari. Dopo aver informato l’Autorità giudiziaria, la donna, residente a Matera, è stata arrestata in flagranza per furto aggravato e sottoposta agli arresti domiciliari.

Capi “contraffatti” venduti online, due giovani sospettati di Scanzano Jonico

in Cronaca

Un sistema di vendita di capi contraffatti su internet è stato scoperto dai Finanzieri della Compagnia di Policoro, a seguito di un’indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Matera.

I militari delle Fiamme Gialle hanno avviato un’approfondita e prolungata attività di presidio sui profili e sulle pagine presenti su un noto social network, individuando due giovani di Scanzano Jonico, “risultati evasori totali”, secondo i finanzieri, “dediti alla vendita online di prodotti di abbigliamento contraffatti di noti brand, quali: ADIDAS, NIKE, ALL STAR, SAUCONY, NAPAPIJRI”. 

“A seguito di un preliminare monitoraggio sulle modalità di commercializzazione dei capi, i finanzieri di Policoro hanno proceduto, con l’autorizzazione dell’Autorità Giudiziaria, ad accedere presso i domicili dei soggetti interessati, così interrompendo il prosieguo dell’attività delittuosa. Gli elementi nella circostanza acquisiti, anche attraverso l’approfondito esame del contenuto degli smartphone sequestrati ai due giovani, hanno permesso di tracciare numerose vendite online effettuate in varie Regioni italiane e di appurare una consistente commercializzazione di capi contraffatti in progressiva crescita”, è riportato nella nota diffusa dalla Guardia di Finanza di Policoro. E, ancora: “Gli organizzatori della rete di vendita, infatti, attraverso l’esposizione della merce su una nota piattaforma telematica, provvedevano a reperire e incrementare la clientela tramite gruppi di vendita attivi su applicazioni di messaggistica istantanea.

I responsabili dell’illecito traffico sono stati pertanto denunciati all’Autorità Giudiziaria materana per “Commercio di prodotti con segni falsi”, reato previsto e punito dall’art. 474 del codice penale, mentre agli acquirenti, ubicati in diverse Regioni italiane, sono stati sequestrati i capi contraffatti acquistati e comminate le previste sanzioni amministrative”.

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