Covid19 Basilicata: 37 nuovi contagi e 21 guariti
Covid19 Basilicata: 37 nuovi contagi e 21 guariti, sono stati processati 736 tamponi molecolari. Sono 1002 gli attuali positivi totali in regione. Un paziente è ricoverato in terapia intensiva. Nel Metapontino un nuovo caso a Bernalda, sempre nello stesso centro jonico registrati due guariti. Focolaio a Miglionico con 16 nuovi casi.
La task force regionale comunica che nella giornata di ieri, 22 novembre, sono state effettuate 2.685 vaccinazioni. A ieri sono 436.047 i lucani che hanno ricevuto la prima dose del vaccino (78,8 per cento) e 401.563 quelli che hanno ricevuto anche la seconda dose (72,6 per cento) e 29.861 (5,4 per cento) quelli che hanno ricevuto la terza dose per un totale di somministrazioni effettuate pari a 867.471 su 553.254 residenti (dati portale Poste italiane). Sempre nella giornata di ieri, sono stati processati 736 tamponi molecolari per la ricerca di contagio da Covid-19, dei quali 37 (tutti relativi a residenti in Basilicata) sono risultati positivi. Nella stessa giornata si sono registrate 23 guarigioni, 21 delle quali di residenti in Basilicata. Il bollettino quotidiano con i dati riassuntivi consultabile alla pagina web dedicata.
SANITA’ FUTURA SUI TEMPI DI ATTESA PRESTAZIONI SANITARIE: IL COVID19 HA PEGGIORATO LA SITUAZIONE
“La pandemia non ci lascia in eredità solo le liste di attesa per visite specialistiche, esami salva-vita, prestazioni sanitarie che il servizio sanitario regionale non riesce a smaltire, ma anche il
Long-Covid-19″ . Il termine identifica una complessa sindrome che caratterizza lo stato di salute delle persone che hanno contratto la malattia e che, a distanza di mesi dalla fine della stessa, continua a manifestare delle conseguenza negative
per lo stato di salute. Di qui la forte attualità del Forum di Sanità Futura. A quasi due anni dalla diffusione del virus SARS-CoV-2, infatti – sottolinea Giuseppe Demarzio presidente Sanità Futura – un numero rilevante di persone che sono state colpite dalla malattia, e che hanno superato la fase acuta sintomatica, hanno presentato e presentano ancora delle manifestazioni cliniche che precludono un ritorno completo allo stato di salute precedente. Si tratta, dunque, di una condizione specifica che il sistema sanitario deve necessariamente gestire. Le ripercussioni della pandemia sulla sanità pubblica vanno, di fatto, a peggiorare una situazione che già vedeva in Italia, problematiche per i tempi di attesa delle prestazioni sanitarie. Tempi che si sono ulteriormente aggravati con la pandemia.
Il PNRR, Piano Nazionale di Rinascita e Resilienza, offre, in quest’ottica, dei possibili indirizzi di “riforma” proponendo dei potenziali interventi che potrebbero essere di forte aiuto in un quadro così complesso e, per molti aspetti, problematico