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Ricerche in corso: non si hanno notizie di Mattia Laviola

in Cronaca

Ricerche in corso: non si hanno notizie di Mattia Laviola. Enrico Bianco: “Momenti emotivamente difficili, la speranza è che Mattia abbia trovato il modo per trascorrere la notte”

Da ieri mattina non si hanno notizie di Mattia Laviola, ventiduenne studente universitario di Policoro, la cui auto una utilitaria è stata ritrovata nelle vicinanze del parcheggio dell’Oasi WWF di Policoro, le chiavi sarebbero state ritrovate in auto.

Da ieri alle 21.00 come riferito dal primo cittadino di Policoro, ascoltato questa mattina quando erano da poco passate le 10.00, è attivo il protocollo per la ricerca di persone scomparse: lo spiegamento di forze e strumenti è notevole: droni a raggi infrarossi, cani molecolari, mezzi nautici e sommozzatori. Questa mattina a dirigere le operazioni legate alla viabilità la polizia locale di Policoro e quella di Matera. Con i vigili del Fuoco, presenti con otto squadra, Polizia, Carabinieri, uomini della Guardia di Finanza. Folta la presenza di volontari: uomini e donne della Protezione Civile, Croce Rossa Italiana, e ancora: il Corpo Emergency di Basilicata, il Gruppo Zepa Nova Siri.

Sul posto, nel parcheggio dell’Oasi WWF dove è stata allestita la base temporanea dei Vigili del Fuoco e altre autorità, ai registratori il sindaco di Policoro, Enrico Bianco: “Dopo l’attivazione del protocollo per la ricerca delle persone scomparse dalle 21.00 di ieri 18 Maggio 2023 su disposizione del Prefetto ci sono tutti gli strumenti e le Forze dell’Ordine coordinate dai Vigili del Fuoco.

Nella notte è stato battuto un chilometro quadrato con droni a infrarossi, all’alba sono arrivati i cani molecolari, attualmente ce ne sono sei (dichiarazione rilasciata alle 10.00 del 19 Maggio 2023, ndr). Il primo cane impiegato ha puntato in maniera decisa verso il bosco. Ci sono anche mezzi nautici, i sub, l’elicottero”.

Ha avuto modo di parlare con la famiglia del ragazzo?

“Il momento è molto emotivo come è comprensibile, come comune abbiamo fornito anche assistenza psicologica durante la notte. C’è preoccupazione e allo stesso tempo c’è fiducia perché è un giovane fisicamente forte e la speranza è che abbia trovato il modo per trascorrere la notte”.

Le ricerche del giovane si orientano verso il Bosco Pantano e non viene trascurato anche il mare, infatti ci sono sommozzatori della Capitaneria di Porto di Taranto.

Sembrerebbe che, stando ai rilievi fatti utilizzando il segnale del telefono del ragazzo, sarebbe stato possibile geolocalizzare il dispositivo nelle vicinanze della foce del fiume Sinni.

La zona di ricerca comprende il Bosco Pantano e la spiaggia situata nelle vicinanze ma potrebbe estendersi anche oltre. Quanto alle previsioni meteo delle prossime ore per la giornata di oggi non sono previste precipitazioni. Domani, invece, il rischio c’è.

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Contratti di fiume (Cdf): ammessi a finanziamento quattro progetti per il Noce ed il Sinni

in Economia

Contratti di fiume (Cdf), ammessi a finanziamento quattro progetti per il Noce ed il Sinni. I progetti ammessi a finanziamento per un totale di 894.773,00 sono quattro

Dalla dismissione di un’isola ecologica a Rivello alla creazione di un percorso da Tursi a Policoro, fino alla valorizzazione di un laghetto e al sostegno di attività didattica e di fruizione degli ambiti fluviali è quanto prevedono i progetti finanziati dall’Avviso pubblico “Favorire la partecipazione”.

E’ on line sul sito del Flag Coast to Coast la graduatoria dei progetti dell’Avviso Pubblico “Favorire la partecipazione locale per innescare una coscienza collettiva e responsabile di tutela dei fiumi, di sviluppo sostenibile e di governo condiviso del territorio”, finalizzato a realizzare interventi nei bacini idrografici del Noce e del Sinni, nell’ambito del processo “Verso i Contratti di fiume (Cdf)” di cui il Flag è soggetto attuatore.

I progetti ammessi a finanziamento per un totale di 894.773,00 sono quattro. Il primo “Progetto pilota di valorizzazione del fiume Noce in Località “ponte grande”” è proposto dai comuni di Rivello, in qualità di capofila, Lauria, Lagonegro, Nemoli e Trecchina e prevede la dismissione di un’isola ecologica e la creazione di un’area verde in un punto di grande valenza storico, identitaria e naturalistica del corso d’acqua. Il secondo, proposto dai comuni di Senise e Chiaramonte si concentra sull’ambito della Diga di Monte Cotugno e prevede “Interventi di riqualificazione ambientale, recupero e miglioramento di aree attrezzate e didattico-formative, conservazione e rispristino habitat”; per l’ambito Val Sarmento/Alto Sinni è stata poi finanziata la proposta del comune di Fardella “Lavori di accessibilità e fruizione del laghetto collinare sito in C.da Cannalia del Parco Barbattavio”. “Dalle terre ai fiumi, verso un nuovo concetto di sostenibilità ambientale nella cornice partecipata dell’Agenda 2030” è il titolo del progetto dell’ambito Basso Sinni, proposto dai comuni di Tursi, Colobraro, Rotondella, Valsinni, Policoro che hanno inteso legare in un percorso di sostenibilità il territorio per una maggiore fruizione dello stesso.

“La logica di promuovere progetti di area vasta, secondo lo spirito del Contratto di fiume che si basa sulla coesione e concertazione territoriale e sull’assunto del fiume come bene comune è stato per noi un elemento prioritario dell’Avviso pubblico – spiega il Presidente del Flag Coast to Coast, Nicola Mastromarino – le progettualità che verranno realizzate rappresentano per noi piccoli segni tangibili di una valorizzazione possibile e sostenibile degli ambiti fluviali ed un esempio di comunità. E’ – conclude il Presidente – una tappa fondamentale verso la costruzione del Piano di Azione dei Contratti di Fiume, obiettivo principale del nostro percorso”.

L’avviso pubblico, lo ricordiamo, è stato pubblicato dopo una fase di ascolto del territorio nell’ambito del processo “Verso i Contratti di Fiume delle Valli del Noce e del Sinni” attraverso tavoli di confronto chiamati “Agorà” ed ha visto poi incontri di accompagnamento per condividere la natura dimostrativa ma soprattutto collettiva dei progetti.

A partire dalle prossime settimane dunque, saranno organizzati degli incontri nei quattro ambiti fluviali, con lo scopo non solo di presentare i progetti alle comunità ma di rinsaldare l’impegno nel processo verso i Contratti e dei risultati tangibili che produce, in vista della stesura del Piano d’Azione dei Cdf.

Contratti di Fiume, 900 mila euro per il Noce ed il Sinni

in Economia

Contratti di Fiume, 900 mila euro per il Noce ed il Sinni. Lo scopo è quello di recuperare le attività legate ai fiumi ad un’antica cultura territoriale

Il Flag Coast to Coast ha pubblicato un avviso pubblico finalizzato alla realizzazione di interventi nei due bacini fluviali.
E’ stato pubblicato l’Avviso pubblico “Favorire la partecipazione locale per innescare una coscienza collettiva e responsabile di tutela dei fiumi, di sviluppo sostenibile e di governo condiviso del territorio”, finalizzato alla realizzazione di interventi nei due bacini del Noce e del Sinni.L’ammontare delle risorse a disposizione è pari a 900 mila euro, suddivisi per i quattro ambiti così individuati: Noce, Alto Sinni/Val Sarmento, Diga di Monte Cotugno, Basso Sinni, e finanzieranno interventi di riqualificazione ambientale e recupero della biodiversità; attività culturali legate alla vita, ai costumi ed alle tradizioni delle popolazioni fluviali (realizzazione di ecomusei/etnomusei, centri visite, aule didattiche all’aperto, centri dieducazione ambientale/fluviale; etc.); interventi di accessibilità ad aree di pertinenza per la fruizione dei beni e dei luoghi del paesaggio fluviale, quale componente sociale e turistica (percorsi escursionistici ciclopedonali; aree attrezzate; attività e servizi sportivi, ludico-ricreativi, didattico-formativi; etc.).

“L’idea generale – spiega Nicola Mastromarino, Presidente del Flag – è quella di dare ai territori coinvolti la possibilità di realizzare interventi dove materializzare una propria visione di qualità ambientale e paesaggistica dei fiumi, in connubio con una fruibilità e gestione del bene comune di natura culturale e identitaria.”

L’avviso si rivolge agli Enti locali, singoli o associati, alle Provincie, Enti Parco, Aree Programma, Unioni di Comuni, che abbiano sottoscritto il Manifesto d’Intenti “Verso i Contratti di Fiume della Valli del Noce e del Sinni”. Beneficiari indiretti sono le associazioni culturali, sportive, ambientali, etc., in qualità di partner organizzatori e gestori delle attività e degli interventi previsti.

“Questo bando arriva – spiega ancora Mastromarino – dopo una intensa fase di ascolto del territorio, durante la quale sono emerse criticità legate al Noce e al Sinni e al contempo idee di valorizzazione e tutela degli stessi. Tutto quello che si realizzerà grazie a questo avviso, rappresenta dunque per noi un piccolo avamposto che, ci auguriamo, diventi esempio di comunità, esempio di come vivere e servire i luoghi. Ed è – conclude il Presidente del Flag – una tappa fondamentale verso la costruzione del Piano di Azione dei Contratti di Fiume, obiettivo principale del nostro percorso”.

Intanto, è possibile consultare i dettagli dell’Avviso Pubblico sul sito del Flag Coast to Coast alla sezione Avvisi e Bandi.
La presentazione delle domande di finanziamento dovrà avvenire, a pena di esclusione, tramite PEC all’indirizzo: contrattidifiume.basilicata@pec.it, entro e non oltre le ore 13:00 del giorno 25 luglio 2022.

Lo scopo del “Contratto di fiume” è quello di recuperare le attività legate ai fiumi insieme ad un’antica cultura territoriale, per scongiurare l’abbandono di un ecosistema, già afflitto dai cambiamenti climatici, minacciato da fenomeni di inondazioni e siccità e contribuire allo sviluppo locale. In sintesi: “Restituire i corsi d’acqua al territorio e il territorio ai corsi d’acqua”.

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Al via interventi per il pieno ripristino della Canna del Sinni

in Cronaca

Gli interventi interesseranno una condotta di un diametro di 3 metri in tre tratti: Valsinni, Colobraro e Marconi di Pisticci e a valle della diga di Monte Cotugno

Per ripristinare la completa funzionalità della Canna del Sinni, la conduttura che porta acqua da Senise alla Puglia, si è tenuta questa mattina in Regione una videoconferenza alla presenza del direttore generale del Dipartimento Ambiente, Giuseppe Galante.
Gli interventi di manutenzione e riparazione sono finanziati dalla Regione Basilicata con Fondi Fesr e Fsc per 2 milioni e 150 mila euro e fanno parte di un programma finalizzato all’aumento della capacità di invaso delle dighe di Basilicata.

“La riunione di oggi si è resa necessaria – spiega l’assessore Gianni Rosa – per raccordare tutti i soggetti coinvolti nelle articolate attività che sono: Acquedotto Pugliese, Acquedotto Lucano, Consorzio di Bonifica della Basilicata, Consorzio Jonico Cosentino, ArcelorMittal ex Ilva, Consorzio di Bonifica Stornara e Tara e l’E.i.p.l.i. che ha redatto i progetti e appaltato gli interventi. Per circoscrivere gli enti interessati alle operazioni previste dall’interruzione idrica – aggiunge Rosa – abbiamo fissato un calendario di interventi da attuare entro la fine di marzo. Ciò anche per non determinare disagi alle popolazioni di Basilicata e Puglia e impatti sulla stagione irrigua”.

“Per un efficace coordinamento delle attività – spiega il direttore generale del Dipartimento Ambiente, Giuseppe Galante- sono state previste tre interruzioni rispettivamente di 24, 44 e 60 ore. Le interruzioni sono fissate a partire dal 23 febbraio la prima, a partire dal 9 marzo la seconda è l’ultima di 60 ore dal 23 marzo. Solo quest’ultima – sottolinea Galante- potrebbe comportare la riduzione di erogazione all’utenza che sarà preventivamente comunicata. Per rispettare questo calendario confidiamo in condizioni meteo clementi. Per verificare l’andamento delle temperature e confermare le date ci siamo dati appuntamento al prossimo 18 febbraio”.
Gli interventi interesseranno una condotta di un diametro di 3 metri in tre tratti: Valsinni, Colobraro e Marconi di Pisticci e a valle della diga di Monte Cotugno.
La perdita da riparare è invece al confine tra Puglia e Basilicata nel punto di massima depressione del fiume Bradano e interessa un bacino d’utenza totale di cinque milioni di abitanti tra Puglia, Basilicata e Calabria.
E.i.p.l.i. effettuerà inoltre altri interventi sulla stessa condotta per l’efficientamento delle centraline oleodinamiche e per la protezione delle tubazioni in alcuni tratti interessati dall’attraversamento di torrenti. Data la rilevanza degli accordi a carattere interregionale tra i vari soggetti coinvolti, la riunione di oggi è stata coordinata dall’Autorità di Bacino Distrettuale dell’Appennino Meridionale.

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