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Madonna delle Grazie Matera visite senologiche gratuite per le studentesse

in Appuntamenti

Ottobre Rosa: all’Ospedale Madonna delle Grazie di Matera visite senologiche gratuite per le studentesse

Si svolgeranno all’Ospedale Madonna delle Grazie di Matera le visite senologiche gratuite riservate alle studentesse dell’istituto di istruzione superiore “Duni-Levi” nell’ambito delle iniziative dell’Ottobre Rosa dedicato alla prevenzione femminile. Per il terzo anno consecutivo l’Azienda Sanitaria Locale di Matera con la LILT Sezione provinciale di Matera, i LIONS Clubs Matera Città dei sassi e Matera Host e l’AILD, in occasione della “Campagna Nastro Rosa LILT – Lilt for Women 23”, nel mese rosa garantiscono alle giovani studentesse, presso l’Ospedale Madonna della Grazie, non solo una visita senologica, ma anche una lezione ad personam sulle manovre corrette per un’efficace autopalpazione del seno finalizzata alla prevenzione e diagnosi precoce dei tumori alla mammella poiché questo semplice test di autovalutazione permette di cogliere precocemente cambiamenti della ghiandola mammaria.

L’iniziativa si è resa possibile grazie alla disponibilità dell’Unità Operativa Semplice Dipartimentale di Oncologia, con la collaborazione dell’Unità di Senologia, dell’Ospedale Madonna delle Grazie di Matera e dell’istituto scolastico “Duni-Levi”.

Tale iniziativa, durante l’anno scolastico, sarà arricchita anche da incontri educativi rivolti a tutti gli studenti, sulla cultura della prevenzione dei tumori, che da anni la LILT svolge, in collaborazione con i LIONS CLUB di Matera, grazie al Service Progetto Martina: “La lotta ai tumori inizia a scuola”.
Grazie a questo progetto sostenuto dall’Unità semplice Dipartimentale di Oncologia, con la collaborazione dell’unità di Senologia, dell’Ospedale Madonna delle Grazie di Matera, negli scorsi anni, tantissime studentesse hanno potuto far prevenzione in tempi velocissimi e gratuitamente e rappresenta una importante azione di screening da potenziare in futuro.

Medici e infermieri assunti al Madonna delle Grazie di Matera

in Cronaca

Medici e infermieri assunti al Madonna delle Grazie di Matera: si tratta di 7 professionisti

 

Sette unità lavorative entrano in servizio da oggi, 1 luglio, all’Ospedale Madonna delle Grazie di Matera. Lo rende noto l’Assessore regionale alla Salute e Politiche della Persona, Francesco Fanelli e la Direzione Generale dell’Azienda Sanitaria Locale di Matera. Si tratta di sei medici e una infermiera che andranno a rinforzare le diverse unità operative del nosocomio materano.

Dei nuovi professionisti assunti, tre medici sono stati assegnati al reparto di Ginecologia e Ostetricia, uno a quello di Chirurgia Generale uno al dipartimento di Emergenza Urgenza, uno alla Cardiologia. Ai medici si aggiunge una infermiera distaccata presso la casa circondariale di Matera.

“Con l’assunzione di questi nuovi medici e infermieri –sostiene l’assessore Fanelli- continua il potenziamento della dotazione organica dell’Azienda Sanitaria Locale di Matera. Un ulteriore investimento in professionalità che conferma il percorso iniziato dalla Direzione Strategica per rafforzare e valorizzare le attività e i servizi.

“Un percorso non privo di difficoltà –afferma il Direttore Generale, Sabrina Pulvirenti, considerata la cronica carenza sul mercato del lavoro di professionalità in ambito sanitario. Oltre al benvenuto nella nostra Azienda, formulo ai nuovi assunti l’augurio di un proficuo lavoro nelle Unità Operative a cui sono stati assegnati, ricordando sempre che il personale è il patrimonio aziendale più prezioso”.

Basilicata: positività 1.1

in Emergenza Covid-19

Basilicata: positività 1.1, vaccinazioni e test covid-19, aggiornamento del 29 giugno. Zero i decessi e i ricoveri in terapia intensiva. L’Asm ha comunicato che dai dati dell’ospedale Madonna delle Grazie, dove si eseguono esami di primo livello e sequenziamento genico, risulta che l’unica variante presente è quella inglese (B.1.1.7.)

Sono 7 i nuovi positivi su 642 tamponi molecolari processati

La task force regionale comunica che nella giornata di ieri, 28 giugno, sono state effettuate 3.642 vaccinazioni. A ieri sono 290.393 i lucani che hanno ricevuto la prima dose del vaccino (52,5 per cento) e 156.494 quelli che hanno ricevuto anche la seconda dose (28,3 per cento) per un totale di somministrazioni effettuate pari a 446.887 su 553.254 residenti (dati portale Poste italiane).

Sempre nella giornata di ieri, sono stati processati 642 tamponi molecolari per la ricerca di contagio da Covid-19, di cui 7 sono risultati positivi e riguardano tutti residenti in Basilicata. Nella stessa giornata sono state registrate 107 guarigioni (di cui 99 relative a residenti in Basilicata).

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Il precedente bollettino Covid19 in Basilicata

ASM: SCREENING SarsCoV2  ED EVENTUALI NUOVI VARIANTI

L’Azienda Sanitaria di Matera comunica che in tutto il territorio di sua competenza vengono eseguiti diversi screening, di primo e secondo livello, al fine di verificare la presenza del genoma virale. 

Esistono delle infezioni, però, in grado di nascondere eventuali varianti virali che si sono neoformate, come ad esempio la variante delta.

Gli esami di primo livello vengono effettuati dal “Laboratorio di Patologia Clinica” mentre il sequenziamento genico dal “Laboratorio di Genetica Medica” dell’Ospedale Madonna delle Grazie di Matera.

 Ad oggi, tutti i sequenziamenti eseguiti hanno confermato che l’unica variante presente è quella inglese (B.1.1.7.). 

L’ASM ha attivato il percorso completo riguardante la sorveglianza dei soggetti positivi da SarsCoV2 e, in questi, ha attuato la verifica del lineaggio che ad oggi risulta totalmente di tipo inglese. 

Tutto questo procedimento, soprattutto in occasione del G20, risulta di fondamentale importanza non solo per monitorare eventuali soggetti provenienti dalle varie nazioni ma anche per studiare, in caso di una positività al test di primo livello, una eventuale variante diversa da quella già presente in Basilicata. Questo processo consente di attivare non solo la prevenzione ma anche la sorveglianza completa anti- SarsCoV2.

 

Anticorpi monoconali per contrastare il Covid-19 anche al Madonna della Grazie a Matera

in Emergenza Covid-19

 I pazienti pur essendo non ospedalizzati possono ricevere questa terapia solo nei centri ospedalieri abilitati dalla Regione, che sono ASM e ASP

L’Azienda Sanitaria di Matera informa che dal 27 aprile, anche all’Ospedale Madonna delle Grazie, partirà la somministrazione degli anticorpi monoclonali in pazienti Covid non ospedalizzati e non in ossigenoterapia. Il Commissario, Sabrina Pulvirenti, ad un mese dal suo insediamento, a fronte delle difficoltà organizzative e logistiche rilevate, ha tempestivamente convocato una riunione congiunta con il dott. Francesco Dimona, Presidente dell’Ordine dei Medici di Matera e Direttore della Terapia Intensiva dell’Ospedale e il Direttore della UOC Interaziendale di Malattie Infettive dott. Giulio De Stefano, per la soluzione delle questioni emerse.  Nel corso della riunione si è giunti alla  programmazione dell’avvio della terapia monoclonale nell’ambulatorio covid dell’Ospedale Madonna delle Grazie. Il dott. Dimona spiega che la terapia verrà effettuata su

“soggetti non ospedalizzati e con caratteristiche della malattia che dovranno essere valutate dallo specialista infettivologo”.

Da quando l’Aifa – Agenzia Italiana del Farmaco – ha consentito il libero utilizzo della terapia monoclonale, l’ASM si è subito messa alla ricerca del personale sanitario per la somministrazione della terapia per la cura del covid.

La diagnosi precoce evidenzia l’importanza dei medici di famiglia, dei medici delle USCA, del PS e gli Infettivologi. I pazienti pur essendo non ospedalizzati possono ricevere questa terapia solo nei centri ospedalieri abilitati dalla Regione, che sono ASM e ASP.

Emergenza Covid-19, al Madonna delle Grazie di Matera le prime vaccinazioni

in Emergenza Covid-19

Il giorno che tutti aspettavamo è finalmente arrivato, sabato 2 Gennaio, all’Ospedale Madonna delle Grazie di Matera, sono iniziate le prime vaccinazioni.

I primi vaccinati sono stati i medici, gli infermieri e gli O.S.S. che lavorano nei reparti Covid di Rianimazione, Malattie Infettive, Pneumologia e Pronto Soccorso dove il rischio di essere contagiati è molto alto.

Tra qualche giorno sarà il turno degli USCA e degli Igienisti e dopo il 7 gennaio toccherà anche alle RSA. Il Direttore Generale, Gaetano Annese, invita tutto il personale dell’Azienda Sanitaria a vaccinarsi in quanto questo vaccino possiede tutte le caratteristiche  necessarie per poter essere effettuato in totale tranquillità essendo stato approvato dalla agenzia americana e dall’EMA, Agenzia Europea del Farmaco.

Questa è una giornata storica e piena di speranza. Non è una vaccinazione come tutte le altre in quanto questo passo in avanti della scienza potrebbe segnare finalmente la fine e la sconfitta del COVID. Il dottor Dimona, direttore dell’Unità Operativa di Anestesia e Rianimazione e presidente dell’ordine dei Medici, è stato il primo medico ad essere vaccinato. “Bisogna convincere tutti a vaccinarsi – commenta il dott. Dimona a fine vaccinazione – più alta sarà la percentuale dei vaccinati e più tranquilli saremo.” Non abbassiamo la guardia e continuiamo a lottare tutti insieme verso lo stesso obiettivo.

Attivazione reparto di pneumologia Covid-19 al Madonna delle Grazie

in Emergenza Covid-19

sono state create delle “zone filtro” dotate di lavandini nuovi e impianti dati per le apparecchiature elettromedicali. Particolare attenzione è stata dedicata ai canali di aerazione sia per il regime di depressione (malati covid) che di sovrapressione (immunodepressi)

Il 2 dicembre 2020, ci sarà la presentazione della nuova area Covid dell’Ospedale Madonna delle Grazie, interverranno l’Assessore alla Sanità, Dr. Rocco Leone, il Direttore Generale, Dr. Gaetano Annese e il Direttore Sanitario, Dr. Giovanni Santarsia.
Fortemente voluta dal Direttore Generale, Gaetano Annese, la nuova implementazione del reparto di pneumologia Covid, realizzata in tempi record, 50 giorni, grazie alla sinergia tra il dirigente U.O.C. Direzione Attività Tecniche e Gestione del Patrimonio, dr. Giovanni Donadio e il R.U.P. Ing. Cataldo Loiodice con l’impresa Lucana Manutenzioni Scarl.
Una bella e importante notizia considerando tutte le difficoltà che questa pandemia sta portando.

La nuova area, che si aggiunge alle altre zone Covid già esistenti, dispone di 34 posti letto, a massimo regime, di cui 12 dedicati alla terapia sub-intensiva, che vanno ad ampliare gli altri 74 posti dedicati alla degenza dei pazienti affetti da Sars-CoV-2.

I lavori sono stati svolti mettendo al primo piano le esigenze dei pazienti: nuovo impianto di areazione; implementazione impianto audio-video; adeguamento impianto chiamate infermieri; installazione quadro per la gestione in situ del regime pressorio per ogni singola stanza.

Inoltre sono state create delle “zone filtro” dotate di lavandini nuovi e impianti dati per le apparecchiature elettromedicali. Particolare attenzione è stata dedicata ai canali di aerazione sia per il regime di depressione (malati covid) che di sovrapressione (immunodepressi). E’ stato effettuato l’adeguamento dei gas medicali e sono state scelte apparecchiature sofisticate con standard elevati che, generalmente, sono presenti solo nelle sale operatorie.
Ancora una volta, l’azienda sanitaria di Matera sta dimostrando di mettere al centro del proprio operato i pazienti non solo fornendogli tutte le cure necessarie sia dal punto di vista sanitario che umano, ma anche mettendo e disposizione, nel giro di poco tempo, attrezzature e tecnologia all’avanguardia.

Ospedale Madonna delle Grazie, la lettera di Monsignor Caiazzo

in Cronaca

E’ inverosimile pensare che alcuni presidi sanitari, di fondamentale importanza, possano essere ridimensionati o trasferiti altrove

In questi giorni, sto seguendo con grande apprensione le vicende concernenti l’Ospedale “Madonna delle Grazie” di Matera. Sento di esprimere e condividere, in questo momento di forte emergenza sanitaria, la preoccupazione che tutti gli abitanti della città e provincia stanno manifestando di fronte alla fragilità e ai ritardi del sistema sanitario. Si avverte il bisogno di avere una sanità capace di contrastare con efficacia l’avanzare della diffusione del Covid 19 e preoccupa soprattutto il futuro. E’ inverosimile pensare che alcuni presidi sanitari, di fondamentale importanza, possano essere ridimensionati o trasferiti altrove. Ritengo che questo sia il tempo in cui le istituzioni tutte, incominciando da quelle nazionali, ognuna per quello che compete loro, si ritrovino a mostrare il volto della responsabilità, mettendo da parte ogni forma di divisione che non giova a nessuno. Non sta a me giudicare quali siano le inadempienze o i ritardi. Anch’io mi sento confuso e vorrei, per il bene della nostra gente, che venissero garantite prossimità e attenzione a tutte le fasce sociali, soprattutto le più deboli. Questa è l’eredità imperitura che ci lascia l’esperienza di Matera Capitale Europea della Cultura 2019. Cultura è soprattutto capacità di porsi a servizio delle membra più fragili della comunità così come espresso da un servizio sanitario in crescita, efficace e prossimo agli ammalati. Il territorio della nostra arcidiocesi di Matera-Irsina rischia di diventare vittima di grossi tagli al servizio sanitario. Non possiamo accettare un’eventuale scelta che vada in questa direzione: continuare a penalizzare il nostro territorio.

Come pastore, a nome della Chiesa che mi è stata affidata, invito il mondo della politica a proporre, a chi ha il potere decisionale, di fissare nuovi parametri e priorità nel fare le scelte.

Penso che non sia più il momento di studiare strategie sanitarie ma di attuarle per il bene della nostra gente. Tutto sarà possibile se, a mio umile parere, si ritornerà a riesaminare il piano della rete ospedaliera “Madonna delle Grazie” di Matera, senza dimenticare un inevitabile rilancio di tutti i servizi socio-sanitari e nello stesso tempo avere una gestione più efficace di tutti i processi di integrazione ospedale-medicina territoriale. Di fronte alle necessità sanitarie, che devono avere a cuore la salute di tutti, il criterio che guida le scelte non può essere economico: c’è un principio etico che lo sorpassa, cioè il bisogno di essere curati in loco, non emigrando. Incoraggio le istituzioni regionali, provinciali e comunali affinché si agisca compatti nel salvare ciò che è un diritto per tutti: curare e salvaguardare la salute. Nello stesso tempo ringrazio di cuore, ancora una volta, medici, farmacisti, operatori sanitari, infermieri che, nonostante i tanti problemi, stanno lavorando da veri professionisti con amore, dedizione, supplendo anche alla mancanza di personale sanitario. Fiducioso in una soluzione che salvaguardi gli interessi di tutti, all’inizio dell’Avvento, in preparazione al S. Natale di Gesù, invoco su tutti, per intercessione della Madonna delle Grazie, la benedizione dal cielo.

 

Don Pino

Matera, 29 novembre 2020, Prima Domenica di Avvento

Madonna delle Grazie, Montemurro: “Il ridimensionamento è un terremoto sanitario”

in Emergenza Covid-19

Dopo quarant’anni un altro terremoto si abbatte su Matera e la sua Provincia: quello della Sanità.Il provvedimento con cui la ASM ha fatto proprie le politiche regionali in tema di ristrutturazione della rete ospedaliera, in assenza di un piano sanitario regionale, non ha tenuto sufficiente conto della necessità di mantenere l’operatività delle strutture complesse e delle prestazioni di alto livello da esse garantite. Si pensi agli interventi destinati a pazienti oncologici, indispensabili ai fini della sopravvivenza (asportazione di linfonodi, interventi sui grossi vasi addominali) che non saranno più assicurati e ai trattamenti di chirurgica plastica ricostruttiva per donne operate di tumore al seno. Sorprende infine la decisione di sopprimere il reparto di Geriatria quando il Piano nazionale delle cronicità suggerisce di allargarne l’operatività con consulenze intraospedaliere a favore di altre specialità.

Con la soppressione delle unità complesse di Chirurgia vascolare, Chirurgia plastica e Geriatria i chirurghi generalisti perderebbero l’esperienza e la professionalità dei responsabili di tali unità operative; anche alla medicina del territorio verrebbe a mancare un importante supporto.

La pandemia Covid-19 ha fatto emergere molte criticità in ambito sanitario sulle quali l’Ordine dei Medici di Matera ha sempre richiamato l’attenzione: dalla necessità di sviluppare una medicina di eccellenza con   investimenti nel campo della formazione e dell’aggiornamento professionale, al bisogno di una integrazione non solo tra ospedale e territorio ma anche tra questi e la sanità pubblica e privata.

Sul tema della sicurezza sul lavoro del personale sanitario l’Ordine ritiene debba aprirsi un confronto a livello nazionale tra i responsabili della sicurezza e le organizzazioni di rappresentanza dei medici perché emergono  segnali preoccupanti di sottovalutazione del problema  mentre  oltre duecento sanitari hanno perso la vita dall’inizio della pandemia.

 

 

 

Dott. Severino Montemurro

Presidente dell’Ordine dei Medici di Matera

Vaccino Covid-19, dalla Regione Basilicata assicurano: “al lavoro sul piano vaccinale”

in Emergenza Covid-19

“La Basilicata è tra le Regioni che, entro i termini previsti, hanno indicato al commissario per l’emergenza, Domenico Arcuri, le strutture sanitarie che potranno provvedere alla conservazione e alla somministrazione del vaccino anti-covid, in linea con quello che sarà il piano nazionale per le vaccinazioni che si sta predisponendo”.

 Lo rende noto l’assessore regionale alla Salute, Rocco Leone.

 “Con l’obiettivo di definire gli aspetti organizzativi e logistici legati alla campagna vaccinale, a breve sull’argomento è in programma un ulteriore incontro tra i responsabili della task force lucana e i vertici delle aziende sanitarie.

Si parlerà, tra le altre cose, della possibilità di dotare alcuni presidi dei frigoriferi indispensabili per garantire al preparato la catena del freddo a meno 75 gradi, dal momento che l’apparecchiatura è attualmente disponibile all’ospedale Madonna delle Grazie di Matera e all’Irccs Crob di Rionero.

A fronte del fatto che la casa farmaceutica Pfizer – conclude Leone – ha assicurato la consegna del vaccino direttamente nei punti di somministrazione in apposite borse, contenenti 5 scatole da 975 dosi ciascuna, capaci di garantirne la conservazione per ben 15 giorni

Foto archivio, non si 

riferisce al fatto descritto nell’articolo

FIMMG: “tamponi rapidi, c’è l’accordo anche in Basilicata”

in Emergenza Covid-19

Gli esami riguarderanno esclusivamente pazienti asintomatici ma “contatti stretti” di positivi   e pazienti che abbiano completato il prescritto periodo di quarantena

E’ stato sottoscritto nei giorni scorsi e sarà pubblicato sul BUR l’accordo integrativo alla Convenzione nazionale dei medici di famiglia e pediatri di libera scelta che definisce, tra l’altro,  i destinatari e le modalità con cui saranno eseguiti i tamponi rapidi antigenici. Gli esami riguarderanno esclusivamente pazienti asintomatici ma “contatti stretti” di positivi   e pazienti che abbiano completato il prescritto periodo di quarantena.

Lo scopo è quello di individuare ed isolare precocemente persone sane ma a rischio di contagio e di permettere l’uscita dalla quarantena al termine di dieci giorni, senza dover attendere i tempi necessari per l’esecuzione del tampone molecolare e l’arrivo dei risultati.

Per garantire la sicurezza dei cittadini e degli operatori sanitari i test antigenici rapidi saranno effettuati negli studi medici solo se forniti  delle necessarie dotazioni strutturali ed organizzative o, in alternativa, presso locali idonei messi a disposizione dalla ASL o dai Comuni.

Con un documento a firma congiunta del Ministero della Salute, INAIL e Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici pubblicato lo scorso 8 novembre sono state definite nel dettaglio le modalità per operare in sicurezza.

Secondo quanto previsto dall’intesa Stato Regioni l’accordo per l’esecuzione dei tamponi rapidi, sottoscritto a livello regionale solo dalla FIMMG e dalla FIMP, è vincolante per tutti i medici, indipendentemente dall’appartenenza sindacale. Saranno esonerati dalla partecipazione ai test diagnostici  e senza alcuna sanzione  solo i medici in condizioni di fragilità per patologia o le colleghe in stato di gravidanza. La FIMMG regionale è consapevole che il tracciamento rapido dei contatti è la chiave di volta per contenere la diffusione del contagio , compito cui la medicina generale non intende sottrarsi.

Non meno importante è l’osservanza  della quarantena da parte dei  “contatti stretti” di soggetti positivi, la cui durata rimane di dieci giorni, non derogabili, anche in presenza di un tampone negativo.

La FIMMG non ignora le preoccupazioni di quanti, tra i propri iscritti, temono i rischi derivanti dall’assunzione di questo nuovo compito assistenziale sia per la mancanza di specifiche coperture assicurative (i medici convenzionati non godono della copertura INAIL) sia per il mancato rispetto da parte della Regione di un obbligo che aveva liberamente assunto, quello di sottoporre tutti i medici di famiglia a tampone preventivo e a cadenze regolari, progetto mai avviato. Questa omissione appare particolarmente grave  alla luce del preoccupante aumento di contagi tra i colleghi ospedalieri, in particolare quelli del Madonna delle Grazie di Matera, che riferiscono di perduranti resistenze all’adozione di misure di sicurezza, forse dettate da una lettura riduttiva delle norme sulla sorveglianza sanitaria del personale sanitario  (articolo 14 del Decreto Cura Italia).

 

 Dott. Antonio Santangelo

Segretario regionale della FIMMG

Federazione Italiana Medici di Medicina Generale

Foto archivio, non si riferisce al fatto descritto nell’articolo

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