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Impianti di depurazione Nova Siri. Latronico: progetto ammesso a finanziamento

in Politica

Impianti di depurazione Nova Siri. Latronico: progetto ammesso a finanziamento

E’ massima l’attenzione della Giunta Bardi alla salvaguardia del mare, con azioni concrete volte alla ottimizzazione del sistema fognario-depurativo fondamentale per la messa in sicurezza degli scarichi”. Lo ha detto l’assessore all’Ambiente della Regione Basilicata, Cosimo Latronico, nel corso della Festa della bandiera blu che si è svolta a Nova Siri. “E’ di recente approvazione, ad esito dell’istruttoria ministeriale – ha aggiunto Latronico – la proposta progettuale Egrib -Acquedotto Lucano presentata nell’ambito del Pnrr, per l’adeguamento degli impianti di depurazione di Nova Siri Centro e Nova Siri Scalo. Il progetto ammesso a finanziamento prevede un processo di ammodernamento ed efficientamento del sistema fognario – depurativo basato sull’applicazione delle ‘best practices’ internazionali, conformemente agli indirizzi adottati dall’Unione Europea, in coerenza con i principi e gli obiettivi della strategia nazionale per lo sviluppo sostenibile e l’efficientamento energetico. Al fine di valutare i profili di sostenibilità e compatibilità con la strategia di sviluppo territoriale di Nova Siri Marina e della marina di Rotondella – ha sottolineato l’assessore regionale – sono stati affidati con fondi regionali Fsc 2014-2020 due importanti progetti per un importo complessivo di 330 mila euro: il primo è finalizzato alla delocalizzazione dell’impianto di depurazione esistente che scarica i reflui depurati nel canale Toccacielo, il secondo riguarda l’adeguamento del sistema fognario a servizio della località marina di Nova Siri. Sono in corso – ha concluso Latronico – interlocuzioni con gli enti preposti, Egrib, AL e Provincia di Matera, utili alla risoluzione delle problematiche afferenti i profili autorizzativi degli scarichi, che costituiscono elemento di forte criticità, soprattutto per le tempistiche di rilascio”.

Agrifotovoltaico: coniugare Cibo e Energia

in Economia

Convegno “Agrifotovoltaico – coniugare Cibo & Energia”. Dal PNRR ingenti fonti di finanziamento per questi impianti

“Il decreto di recente approvazione in attuazione del Dlgs 199/21 reca criteri e modalità per incentivare la realizzazione entro il 30 giugno 2026 di sistemi agrivoltaici di natura sperimentale, in coerenza con le misure di sostegno agli investimenti previsti dal PNRR per una potenza complessiva pari almeno a 1,04 GW ed una produzione indicativa di almeno 1.300 GWh/anno a livello nazionale.
Si tratta di un traguardo ambizioso a cui la Regione Basilicata darà il proprio contributo.
L’assessorato e la Direzione Ambiente, Territorio ed Energia, alla luce del D.M stanno ponendo in essere gli strumenti normativi necessari per la realizzazione degli impianti anche alla luce dell’aggiornamento del Piano energetico regionale”.
Lo ha dichiarato Cosimo Latronico, assessore all’Ambiente, territorio ed energia della Regione Basilicata, nel suo intervento conclusivo dei lavori del convegno “AGRIFOTOVOLTAICO – CONIUGARE CIBO & ENERGIA”, che si è svolto questa mattina nell’Aula Sostenibilità del Campus Universitario Unibas di Macchia Romana.
“Gli impianti agrivoltaici – ha detto ancora Latronico – sono sistemi di produzione di energia rinnovabile in combinazione con la produzione di risorse alimentari di origine vegetale.
Rappresentano quindi una simbiosi di due fonti di produzione (energetica ed alimentare) che utilizzano lo stesso spazio fisico di terreno superando la tradizionale divisione tra diverse produzioni.
Questi nuovi sistemi di produzione, pertanto, rispondono ad esigenze importanti poiché supportano il processo di transizione energetica con la produzione di energia pulita abbattendo la concentrazione di gas climalteranti; non comportano riduzione di SAU (Superficie Agricola Utilizzabile)”.
“Il PNRR – ha sottolineato l’assessore Latronico – ha investito ingenti risorse finanziarie per la realizzazione degli impianti agrivoltaici e rappresenta una sfida per tutte le regioni, Basilicata compresa, a saper attrarre investimenti sui territori”.

Bando Idrogeno Verde: 12 le proposte progettuali

in Economia

Bando Idrogeno Verde: 12 le proposte progettuali. Latronico: Basilicata seconda per numero di progetti presentati. Entro il 31 marzo il competente ufficio del Dipartimento Ambiente, Territorio ed Energia approverà la proposta di graduatoria

 

Sono 12 le proposte progettuali presentate, entro la scadenza fissata alla data di ieri, per la realizzazione di siti di produzione di idrogeno rinnovabile in aree industriali dismesse, da finanziare nell’ambito dell’Investimento 3.1, previsto nella Missione 2 “Rivoluzione verde e transizione ecologica”, Componente 2 “Energia rinnovabile, idrogeno, rete e mobilità sostenibile” del PNRR.

Le risorse finanziarie disponibili per la concessione delle agevolazioni ammontano a 18,5 milioni di euro, a valere sulla dotazione finanziaria attribuita alla Regione Basilicata dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, mentre gli importi degli interventi presentati dalle imprese variano da 6,3 a 12,5 milioni di euro per un totale di 114 milioni di euro. Le agevolazioni saranno concesse sulla base di una procedura competitiva, valutativa a graduatoria, secondo i criteri stabiliti nell’Avviso. Le attività istruttorie saranno svolte da un’apposita Commissione formata da 5 componenti, di cui almeno 2 con comprovata competenza ed esperienza in materia energetica, appositamente individuati e nominati con provvedimento della Direzione generale del Dipartimento Ambiente, Territorio ed Energia.

Un risultato significativo per la Basilicata che risulta tra le regioni con il più alto numero di candidature presentate insieme a Lombardia (13), Campania (12) e Piemonte (11), come si desume dal report trasmesso Coordinamento Tecnico della Commissione Energia della Conferenza delle Regioni.

Le attività di istruttoria tecnica da parte della Commissione devono essere completate entro trenta giorni dal termine finale per la presentazione delle istanze. La proposta di graduatoria verrà approvata con provvedimento dell’Ufficio Energia della Direzione generale dell’Ambiente, Territorio ed Energia entro e non oltre il 31 marzo 2023.

Idrogeno, Latronico: “Basilicata seconda regione per numero progetti”

 

“Con la scadenza della data del bando idrogeno verde, la Basilicata ha dato dimostrazione di velocità ed efficienza amministrativa e di una vitalità imprenditoriale dall’altra, a conferma che l’impresa è la chiave di volta per superare le tante storiche criticità della nostra terra. Le domande pervenute e i relativi progetti sono secondi – mi riferisco al mero dato numerico – unicamente alla Lombardia, che ha 20 volte il numero dei nostri abitanti e un tessuto produttivo più sviluppato. Una buona notizia che speriamo possa essere completata dal finanziamento di quanti più progetti possibili da parte della struttura nazionale del PNRR. Dopo fossile ed eolico, la Basilicata vuole essere all’avanguardia anche sull’idrogeno”. Lo afferma in una nota l’assessore all’ambiente ed energia della Regione Basilicata, Cosimo Latronico

Idrogeno verde: presentato il bando della Regione Basilicata

in Economia

Idrogeno verde, presentato il bando della Regione Basilicata. 10 milioni di euro aggiuntivi rispetto ai 18,5 milioni assegnati inizialmente dal bando.

Una sala Inguscio piena in ogni ordine di posti ha ospitato oggi l’incontro promosso dalla Giunta regionale per presentare agli stakeholders i contenuti del bando per la produzione di idrogeno verde in aree industriali dismesse, finanziato nell’ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), che sarà pubblicato nei prossimi giorni.

Ad illustrare l’iniziativa il presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi, l’assessore regionale all’Ambiente, Territorio ed Energia, Cosimo Latronico, l’assessore regionale alle Attività produttive, Alessandro Galella e l’assessore regionale alle Infrastrutture e Mobilità, Donatella Merra.

“È stata una riunione molto costruttiva – ha detto Bardi concludendo l’incontro – abbiamo sentito diversi punti di vista ma ora bisogna passare ai fatti, progettualità come queste richiedono impegno ma anche tempi precisi e la velocità è d’obbligo considerati i tempi del PNRR. L’auspicio è che vengano presentati progetti validi che facciano anche da apripista per le altre regioni”. Aprendo i lavori il presidente della Regione aveva ricordato che la Basilicata è una delle cinque Regioni pilota che hanno siglato un protocollo con il Governo Draghi e riceverà per il proprio progetto bandiera di produzione di idrogeno green 10 milioni di euro aggiuntivi rispetto ai 18,5 milioni assegnati inizialmente dal bando.

“Nelle prossime settimane daremo vita ad una strategia regionale sull’idrogeno, saremo una regione in cui si sperimenta”, ha aggiunto il presidente spiegando che il bando, sul modello tipo definito dal Ministero dell’Ambiente, è destinato a tutte le tipologie di imprese che vogliono realizzare, anche congiuntamente, idrogeno green, con interventi della taglia massima di 10 milioni di euro. Sarà direttamente il Ministero ad assegnare le agevolazioni, attraverso una procedura competitiva che terrà conto del rapporto fra contributo richiesto e stima dell’idrogeno prodotto. La selezione sarà rapida, il bando va pubblicato entro il 31 gennaio, ed entro il 31 marzo deve essere definita la graduatoria dei progetti.

“Sono felicissimo di vedere una presenza così importante e significativa di soggetti interessati al bando – ha detto Galella – che conferma la sensibilità degli imprenditori. Questo incontro è utile per ricevere stimoli ed andare in sintonia con le esigenze degli imprenditori. Il Dipartimento è a vostra disposizione per ogni questione. Il settore dell’idrogeno è quello più interessante per il nostro futuro, siamo consapevoli che la Basilicata debba dotarsi di un piano strategico sull’idrogeno, per la ricerca, la produzione e lo stoccaggio. Con questo bando la Basilicata deve diventare una regione all’avanguardia in questo settore”. Rispondendo alle sollecitazioni di alcuni intervenuti, Galella ha inoltre precisato che le aree interessate alla realizzazione dei progetti non sono solo quelle dismesse ma il bando riguarda tutto lo spettro delle aree industriali e produttive.

“L’idrogeno – ha detto l’assessore Latronico – è un vettore che valorizza la vocazione del nostro territorio ad essere il fulcro delle energie alternative. Le energie devono essere il luogo dello sviluppo da produrre in condizioni di sostenibilità ambientale ed economica, con questo bando la Basilicata è una regione bandiera dove si possono sperimentare queste modalità, utilizzare le risorse del fossile per sperimentare metodi nuovi e andare oltre il fossile. Anche il Ministero punta moltissimo su questi progetti, che rientrano in una linea strategica sulla quale ci giochiamo il futuro della nostra regione”.

“Il sistema dei trasporti si pone a valle di questo investimento – ha detto l’assessore Merra – abbiamo previsto investimenti per 150 milioni di euro per il parco rotabile regionale che va di pari passo con l’energia ed in particolare con la produzione di energie rinnovabili, che vanno immesse nel sistema di trasporto locale. Siamo nelle condizioni di trattare nuove frontiere di trasporto e nuove tipologie di servizi di cui la parte di alimentazione rappresenta la parte fondamentale”.

All’incontro erano stati invitati a partecipare i rappresentanti di ANFIA – Associazione Nazionale Filiera Industria Automobilistica, CGIL Basilicata, CISL Basilicata, CONFIMI Basilicata, Cluster Lucano Aerospazio, Cluster Lucano automotive, Cluster Energia Basilicata, COLDIRETTI, CONFCOOPERATIVE BASILICATA, CONFAPI POTENZA, CONFAPI MATERA, CONFINDUSTRIA, ENI, ITALFLUID GEONERGY Srl, Mitsui E&P Italia, Società Energetica Lucana, TOTAL E&P ITALIA SpA, Shell, LegaCoop Basilicata, Ue.Coop Basilicata, UIL Basilicata, UGL Basilicata. Una decina gli interventi degli stakeholders intervenuti, che hanno chiesto qualche chiarimento ma soprattutto hanno evidenziato il carattere fortemente positivo di questa iniziativa.

Idrogeno: si avvia un percorso che vedrà la Basilicata protagonista

 

Idrogeno: il cronoprogramma della Regione Basilicata

in Economia

Idrogeno: il cronoprogramma della Regione Basilicata 10 gennaio si terrà il tavolo interdipartimentale poi incontro con stakeholder

 

 

“Come ente Regione siamo perfettamente in linea con il target di fine marzo per quanto riguarda l’idrogeno. Crediamo che la diversificazione energetica e produttiva sia un valore per la Basilicata, soprattutto per rivitalizzare le aree industriali dismesse. Dispiace leggere la solita disinformazione, ma ormai abbiamo capito che siamo in campagna elettorale”. Lo afferma in una nota il presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi.

Martedì 10 gennaio si terrà il tavolo interdipartimentale dell’idrogeno, con i rappresentanti dei dipartimenti energia e sviluppo economico. Successivamente ci sarà un confronto con gli stakeholder lucani e infine la pubblicazione dei bandi già predisposti dai due dipartimenti.

Per Cosimo Latronico, assessore regionale all’Energia e all’ambiente, “si tratta di una passaggio molto importante in vista della transizione energetica e la Basilicata è una delle regioni pilota sull’idrogeno. La sperimentazione sull’idrogeno accresce la capacità produttiva conseguita già oggi dalla Basilicata in materia di produzione da fonti rinnovabili, settore ove siamo impegnati a smaltire l’enorme arretrato di progetti presentati negli anni che attendono un’istruttoria”.

Secondo l’assessore regionale allo Sviluppo economico, Alessandro Galella, “ci troviamo di fronte a una grande opportunità per le imprese e le aree industriali della Basilicata. Come Regione siamo pronti, tutta la documentazione è stata redatta in grande anticipo rispetto alle scadenze e ringrazio i dipartimenti per il grande lavoro svolto. La Basilicata è pronta anche sul fronte dell’idrogeno”.

Foto PX

 

“Pertusillo”: alta l’attenzione sulle dighe di Basilicata

in Politica

“Pertusillo”: alta l’attenzione. L’assessore Latronico ha invitato il direttore dell’Arpab a mettere in campo ogni iniziativa utile

“E’ alta l’attenzione e la vigilanza della Regione Basilicata sulle dighe della Basilicata, per questo, dopo le segnalazione arrivate da alcune associazioni ambientaliste, ho subito allertato il direttore dell’Arpa di Basilicata affinché verificasse la situazione dell’invaso del Pertusillo”. E’ quanto fa sapere l’assessore regionale all’Ambiente e all’Energia, Cosimo Latronico. “Ho inviato il direttore dell’ArpaB, che già da ieri ha avviato con i tecnici dell’Agenzia dei sopralluoghi sull’area, che fino ad ora non hanno evidenziato criticità, a mettere in campo ogni iniziativa per garantire controlli accurati. Voglio, allo stesso tempo, ricordare che quotidianamente Acquedotto Lucano verifica con sistematici controlli sulla qualità dell’acqua” conclude Latronico.

Basilicata, Covid-19: 4 comuni in zona rossa. Scuola: Dad fino al 27 Marzo

in Emergenza Covid-19

Quattro comuni lucani – Francavilla in Sinni, Latronico, Senise (Potenza) e Montescaglioso (Matera) – saranno in zona rossa fino al 21 marzo. Lo ha reso noto l’ufficio stampa della Giunta regionale della Basilicata (da domani zona arancione) al termine di una riunione dell’unità di crisi sull’emergenza coronavirus.

Tra le decisioni prese dall’unità di crisi vi è anche quella presa “di concerto con i sindaci” di

tenere “sotto stretta osservazione i comuni di Grottole, Tursi, Stigliano (Matera), Moliterno e Rionero in Vulture (Potenza)”.

Per tutte le scuole lucane  – ad eccezione di quelle dell’Infanzia – sarà obbligatoria la didattica a distanza almeno fino al 27 marzo. La decisione è stata presa dal presidente della Regione, Vito Bardi (nella foto), al termine di una riunione dell’Unità di crisi.

In netto aumento, infine, da 136 a 174 in due soli giorni, il numero delle persone ricoverate negli ospedali lucani, delle quali 17 (tre in più rispetto al precedente bollettino) in terapia intensiva, otto al San Carlo di Potenza e nove al Madonna delle Grazie di Matera.

LA LETTERA. L’Anisap scrive a Bardi

in Emergenza Covid-19

Sono per ora tre i Comuni – Bernalda, Moliterno e Latronico – che si apprestano ad effettuare, autonomamente, test rapidi sierologici Covid-19, di cui si conosce poco circa le modalità di attuazione e soprattutto sul prodotto scelto. L’Anisap Basilicata ha inviato al Presidente Bardi una lettera aperta a firma del Presidente Roberto Cicchetti.

 

Covid-19 in Basilicata.Anisap, un esercito invisibile

 

Lettera aperta al Presidente Bardi

 

Illustrissimo Signor Presidente, la Associazione che mi onoro di presiedere si occupa della tutela di 20 strutture sanitarie private accreditate, dislocate in tutto il territorio regionale. Di queste 18 sono costituite da laboratori di analisi cliniche, nel cui organico sono operativi numerosi specialisti di laboratorio (biologi e medici), tecnici di laboratorio, infermieri oltre al personale amministrativo dedicato alla accoglienza.

Un esercito silenzioso e presente, che non si è mai fermato e non ha mai abbandonato i Cittadini, neppure, e soprattutto, nel gravissimo momento di crisi che l’Italia e la nostra Regione sta attraversando.

Mi permetto, dunque, di rivolgerLe questo mio semplice interrogativo, che non riesce a trovare risposta: perché questo esercito è tutt’ora invisibile?

Quale motivazione è sottesa al mancato utilizzo di questa importante e, a nostro avviso, fondamentale squadra di Professionisti, Biologi, Medici e Operatori Sanitari, capillarmente presenti sul territorio, muniti di specifiche competenze operanti in strutture che lo stesso Sistema Sanitario Regionale ha, prima autorizzato e poi accreditato, oggetto, da sempre, di minuziose attività di verifica e controlli di qualità?

Lei mi perdonerà, Signor Presidente, se non riesco a comprendere la causa di questa persistente e intenzionale volontà di ignorare questa Categoria di professionisti, proprio in un momento in cui la loro collaborazione si rivelerebbe più che preziosa per consentire la ripartenza della nostra Regione, permettendo una concreta, massiccia e analitica indagine epidemiologica su tutto il territorio regionale in tempi realmente utili e non dilazionati.

Questa Associazione ritiene, in merito, che uno “studio epidemiologico” debba essere il frutto di una valutazione preliminare da parte di un gruppo di studio (in questo caso regionale), che abbia uno specifico razionale e sia svolto, operativamente sul territorio, da soggetti/strutture di comprovata competenza ed esperienza in materia di test diagnostici.

Dalla stampa, invece, apprendiamo che sindaci di questa Regione hanno intrapreso in piena autonomia, ancorché in accordo con indicazioni regionali, la strada dello screening sierologico ai fini dello studio della sieroprevalenza nella popolazione del proprio comune.

Di fatto,iniziative come questa, che non hanno nulla dello studio epidemiologico in quanto prevede, in alcuni casi,una prestazione a totale carico del cittadino richiedente su base volontaria, si sostituisce, a nostro avviso, alla legittima, attività che i laboratori di analisi accreditati di Basilicata devono poter svolgere. Ovvero eseguire test diagnostici di laboratorio anche in ambito Covid-19, con la dovuta competenza e qualità di esperienza professionale.

A questi ultimi, però, capita, e questa volta sì sono visibili, di subire visite e controlli dei NAS volti proprio a stabilire se la struttura esegue esami diagnostici Covid-19. Ciò è alquanto paradossale.

In questo contesto, risulta ancor di più l’invisibilità di un complesso di strutture di Laboratorio accreditate, che hanno mezzi, competenze, personale e organizzazioni tali da consentire un intervento rapido ed efficace, capaci di svolgere le indagini di tipo sierologico, di cui tanto si sta discutendo, necessari per la rilevazione dei soggetti colpiti dal virus. Sono le stesse strutture a cui si rivolgono i cittadini di questa Regione quando necessitano di esami in ambito oncologico, infettivologico, nelle patologie croniche, esami di una complessità anche maggiore di quelli inerenti la diagnostica Covid-19.

Allo stato, le Regioni si stanno comportando in base a decisioni autonome, essendo prive di linee di indirizzo univoche da parte degli Organi di Governo. Eppure, il Comitato Tecnico Scientifico di cui si sta avvalendo il Governo centrale ha, a più riprese, auspicato fortemente l’utilizzo di una massiva indagine epidemiologica sul territorio, unica forma di identificazione di coloro che con il virus sono già venuti in contatto e dunque potrebbero aver sviluppato un’immunità che permetterebbe il ritorno alla vita lavorativa, necessaria per la ripresa della Regione.

Il“nemico” è invisibile, è sconosciuto e non vi sono certezze, tuttavia proprio non riesco a comprendere perché disperdere il prezioso apporto che gli Erogatori privati accreditati potrebbero fornire alla lotta al contagio.

E dunque, Signor Presidente, confido che, quale Garante della salute dei cittadini di questa Regione, possa prendere in seria considerazione la potenzialità e l’effettiva valenza del comparto delle strutture di laboratorio accreditate nel contrasto alla diffusione del Covid-19.

Dott. Roberto Cicchetti (nella foto d’apertura)

Presidente Anisap Basilicata

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