Tursi: Progetto Erasmus + It’s our World Take Care of it
Tursi: Progetto Erasmus + It’s our World Take Care of it. “Favorire il dialogo tra studenti appartenenti a realtà scolastiche di diversa nazionalità”
E’ nella sua terza fase di svolgimento presso l’ITSET ‘Capitolo’ a Tursi il progetto Erasmus + It’s our World Take Care of it (Il mondo è nostro prendiamocene cura). Si tratta di un’attività che si svolge sotto l’egida dell’Unione Europea, erogatrice dei fondi, che vuole favorire il dialogo tra studenti appartenenti a realtà scolastiche di diversa nazionalità su modo argomenti riguardanti la moderna sensibilità ecologica come lo stesso titolo recita.
Assieme all’Istituto tursitano partecipano tre Istituti di istruzione superiore provenienti dalla Repubblica Ceca, dalla Polonia e dalla Spagna. A seguito dei due soggiorni nella Repubblica Ceca e in Polonia, è la volta della Scuola di Tursi accogliere a partire dal 14 marzo, per una settimana, i partner stranieri, offrire loro ospitalità e far conoscere le tipicità storico-artistiche del nostro territorio. A maggio è previsto l’incontro conclusivo in Spagna.
Spiegano i docenti promotori e principali animatori del progetto Rosanna La Padula e Antonio Fittipaldi: ”Il tema prescelto dai partecipanti all’evento è l’acqua, intesa come risorsa preziosa del Pianeta Terra che va preservata a beneficio delle future generazioni; l’intento è di sensibilizzare i nostri ragazzi al rispetto dell’ambiente naturale e in ultima analisi del consesso civile di cui sono parte”.
Ancora una volta l’ITSET fa respirare ai propri studenti un’aria che va oltre i ristretti confini del proprio paese e li proietta in Europa coniugando localismo ed europeismo. Inutile dire che i veri protagonisti dell’esperienza sono i ragazzi che presenteranno e dibatteranno i propri lavori secondo le forme didattiche più al passo con i tempi.
A fare gli onori di casa è la DS Rosa Schettini che ha fortemente voluto tale esperienza e che dichiara: “Proprio in momento storico buio per la cultura europea e mondiale la comunità educante deve dare segnali concreti di speranza; quale migliore occasione di questa per far incontrare i nostri ragazzi, far sì che condividano in serenità momenti di studio e di svago. Noi educatori dobbiamo essere promotori di libertà e pace di cui la guerra è negazione”. La permanenza dei partner stranieri, docenti e alunni, si atterrà a un calendario puntualmente stilato che vede attività di studio a scuola alternarsi con momenti di esplorazione del territorio. Il team organizzatore ha messo in campo il meglio delle proprie risorse per non smentire la proverbiale ospitalità italiana e di sicuro tale soggiorno rimarrà a lungo nella memoria dei partecipanti.