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Rotondella, zona rossa prorogata

in Emergenza Covid-19

Rotondella, zona rossa prorogata, anche per Acerenza. L’ordinanza del presidente Vito Bardi n. 31 dispone zona rossa per Montemilone

Il presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi, ha firmato l’ordinanza n. 31 con la quale, a partire da domani 29 maggio 2021 e fino al giorno 6 giugno 2021, si dispone la zona rossa nel Comune di Montemilone. Fino al 6 giugno sono inoltre prorogate le misure previste per la zona rossa nei Comuni di Acerenza e Rotondella.
Con la stessa ordinanza è stata disposta la revoca, a partire oggi, della zona rossa nel Comune di Rivello. L’ordinanza del presidente Bardi è stata pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Basilicata (Speciale) n. 53 del 28 maggio 2021 ed è consultabile sul sito istituzionale della Giunta Regionale, collegandosi a questo indirizzo 

Per proseguire gli screening finalizzati alla ricerca del Covid19 è possibile eseguire gratuitamente il tampone molecolare anche all’Ospedale Madonna delle Grazie di Matera e all’Ospedale di Policoro.

LE NUOVE LINEE GUIDA IN ITALIA

Aprono i ristoranti al chiuso, al tavolo più di quattro. In spiaggia va garantita una superficie di 10 metri quadri per ogni ombrellone e sono consentiti surf, windsurf, kitesurf e racchettoni mentre restano vietate tutte quelle attività “ludico-sportive che possono dar luogo ad assembramenti.

Cresce il numero degli italiani vaccinati, si va verso il superamento delle misure restrittive e dei protocolli che regolamentano da oltre un anno e mezzo le attività di bar, ristoranti, cinema, palestre e piscine. I dati migliorano “- 3.300 casi”, è riportato sul sito Ansa,  “i ricoveri in terapia intensiva che si apprestano a scendere sotto i mille e le vittime che per la terza volta nel 2021 scendono sotto le cento in 24 ore (sono 83) – e la riapertura martedì dei ristoranti al chiuso in tutta Italia, l’auspicio è messo nero su bianco nelle linee guida delle Regioni con le quali vengono introdotte alcune modifiche ai protocolli fino ad oggi in vigore: non ci sarà più il limite di massimo 4 persone al tavolo al ristorante anche se andrà sempre definito il numero massimo di presenza.

Si potrà usufruire delle docce nelle piscine termali e nei centri benessere.

Non cambia nulla, invece, per le feste relative a matrimoni, battesimi, cresime e comunioni: sia che la cerimonia si svolga in area bianca, sia – dal 15 giugno – che si celebri in zona gialla, i partecipanti dovranno avere il green pass, vale a dire il certificato di vaccinazione, di avvenuta guarigione o un tampone con esito negativo effettuato nelle 48 ore precedenti la partecipazione all’evento previsto dal decreto del 18 maggio.

La precisazione è arrivata in una nota della Conferenza delle Regioni e del ministero della Salute dopo che fonti degli enti locali avevano sostenuto che non fosse necessario. Al ristorante resta il metro di distanza tra i tavoli e l’obbligo di utilizzo della mascherina per andare in bagno, pagare il conto, entrare o uscire dalla sala. L’altra novità riguarda le piscine termali e i centri benessere: sarà possibile utilizzare le docce purché sia garantita una distanza di due metri, un adeguato ricambio dell’aria e una ripetuta pulizia dei locali nel corso della giornata. Per le spiagge, va garantita una superficie di 10 metri quadri per ogni ombrellone e sono consentiti surf, windsurf, kitesurf e racchettoni mentre restano vietate tutte quelle attività “ludico-sportive che possono dar luogo ad assembramenti.

Tra gli impianti di risalita, infine, potranno viaggiare al 100% della capienza solo le seggiovie, mentre cabinovie e funivie dovranno andare al 50%. In tutti sarà obbligatoria la mascherina.

Per approfondire: Ansa 

 

 

 

Covid-19, in Basilicata 140 nuovi positivi, un decesso. Sono 232 i guariti.

in Emergenza Covid-19

Emergenza Covid-19, aggiornamento del 6 maggio, dati 5 maggio. Nel Metapontino: 3  a Bernalda, 1 a Montalbano Jonico, 3 a Nova Siri, 3 a Pisticci, 8 a Policoro, 1 a Rotondella, 3 a Scanzano Jonico, 3 a Tursi. Sempre nella fascia jonica della Basilicata,  Rotondella diventa zona rossa, misura confermata per Craco. Le altre zone rosse in regione: Balvano, Castelluccio Inferiore, Castelluccio Superiore, Castelmezzano, Lavello, Rionero in Vulture, Garaguso. Invece, misura revocata per i comuni di Abriola, Atella, Castelmezzano, Filiano e Tolve

 

La task force regionale comunica che ieri, 5 maggio, sono stati processati 1.436 tamponi molecolari per la ricerca di contagio da Covid-19, di cui 140 (e fra questi 137 relativi a residenti in Basilicata) sono risultati positivi.
Le positività riguardano: 1 persona residente ad Abriola, 4 ad Acerenza (di cui 1 in isolamento a Potenza), 1 ad Anzi, 1 ad Atella, 11 ad Avigliano (di cui 1 in isolamento a Pietragalla), 4 a Balvano, 1 a Baragiano, 4 a Bella, 3 a Bernalda (di cui 1 in isolamento a Montescaglioso), 1 a Brienza, 1 a Calciano, 1 a Calvello, 3 a Cancellara, 1 a Castelluccio Inferiore, 1 a Ferrandina, 1 a Filiano, 4 a Garaguso, 3 a Genzano di Lucania, 1 a Laurenzana, 2 a Lavello, 2 a Marsicovetere, 8 a Matera, 5 a Melfi, 1 a Montalbano Jonico, 1 a Montemurro, 2 a Muro Lucano, 3 a Nova Siri, 1 a Pescopagano, 1 a Pietragalla, 1 a Pignola, 3 a Pisticci, 8 a Policoro, 10 a Potenza, 3 a Rapolla, 9 a Rionero in Vulture, 6 a Ripacandida, 1 a Rivello, 1 a Rotondella, 3 a Salandra, 6 a Sant’Arcangelo, 3 a Scanzano Jonico, 5 a Stigliano, 2 a Tolve, 3 a Tursi, 1 persona residente in Stato estero in isolamento a Rotondella, 1 persona residente in Campania in isolamento a Lavello, 1 persona residente in Puglia in isolamento a Palazzo San Gervasio.

Nella stessa giornata è deceduta 1 persona, residente a Montalbano Jonico.

Le persone guarite sono 232, di cui 228 residenti in Basilicata:

27 residenti ad Abriola, 1 ad Anzi, 13 ad Atella, 13 ad Avigliano, 3 a Barile, 24 a Castelmezzano, 1 a Episcopia, 14 a Ferrandina, 1 a Garaguso, 5 a Grassano, 2 a Irsina, 3 a Lauria, 20 a Matera, 5 a Melfi, 1 a Miglionico, 1 a Moliterno, 2 a Montalbano Jonico, 1 a Muro Lucano, 9 a Picerno, 1 a Pietragalla, 8 a Pignola, 3 a Pisticci (di cui 1 in isolamento a Ferrandina), 1 a Policoro, 3 a Pomarico, 10 a Potenza (di cui 2 in isolamento a Pignola), 2 a Rapolla, 4 a Rapone (di cui 2 in isolamento a Ruvo del Monte), 17 a Rionero in Vulture (di cui 1 in isolamento a Melfi), 3 a Ripacandida, 2 a Ruoti, 15 a san Fele (di cui 2 in isolamento a Ruvo del Monte), 1 a Scanzano Jonico (in isolamento a Matera), 1 a Stigliano (in isolamento a Melfi), 3 a Tito, 2 a Tolve, 2 a Tricarico, 1 a Viggianello, 3 a Viggiano, 1 persona residente in Friuli Venezia Giulia in isolamento ad Avigliano, 1 residente in Lombardia in isolamento a Ripacandida, 1 residente in Puglia in isolamento a Garaguso, 1 residente in Puglia e lì in isolamento.Con questo aggiornamento i lucani attualmente positivi sono 5.961, di cui 5.797 in isolamento domiciliare. Sono 17.579 le persone residenti in Basilicata guarite dall’inizio dell’emergenza sanitaria e 524 quelle decedute.
Le persone attualmente ricoverate nelle strutture ospedaliere lucane sono 164: a Potenza 34 pazienti sono ricoverati nel reparto di Malattie infettive, 34 in Pneumologia, 12 in Medicina d’urgenza, 15 nel reparto di Medicina interna Covid e 4 in Terapia intensiva dell’ospedale San Carlo; a Matera 33 persone si trovano nel reparto di Malattie infettive, 16 in Pneumologia, 10 nel reparto di Medicina interna Covid e 6 in Terapia intensiva dell’ospedale ‘Madonna delle Grazie’.
Dall’inizio dell’emergenza sanitaria sono stati analizzati 330.685 tamponi molecolari, di cui 303.438 sono risultati negativi, e sono state testate 191.705 persone.

Il Presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi, con apposita ordinanza (n. 24/2021) ha disposto la zona rossa

per il Comune di Rotondella da domani, 7 maggio, e fino al giorno 16 maggio 2021.

Resta la zona rossa fino al 16 maggio per i territori comunali di Balvano, Castelluccio Inferiore, Castelluccio Superiore, Lavello, Rionero in Vulture, Craco e Garaguso.

Da domani, inoltre, per i territori comunali di Abriola, Atella, Castelmezzano, Montalbano Jonico, Filiano e Tolve si dispone la revoca della zona rossa.

Emergenza Covid-19, al via attività di screening nella “zona rossa” di Moliterno

in Emergenza Covid-19

Emergenza Covid-19: partita l’attività di screening nel Comune di Moliterno

È iniziata oggi nel Comune di Moliterno, “zona rossa” sottoposta ad Ordinanza del Presidente della Giunta della Regione Basilicata per il “divieto di allontanamento e di accesso dal territorio comunale”, l’attività dell’Asp di mappatura della popolazione residente nell’ambito di un progetto condiviso con la Regione Basilicata ed esteso a più centri abitati.

Sono state trecento le persone alle quali è stato effettuato il tampone naso-faringeo e il test sierologico. L’attività di screening continuerà fino a domenica 26 aprile e riguarderà mille abitanti, uno per ogni nucleo familiare dell’intero Comune, scelti come componenti più “attivi” incaricati di uscire dalle abitazioni per le esigenze di vita e quindi potenziali vettori del contagio.

“Oggi diamo avvio ad un progetto innovativo voluto dall’Azienda Sanitaria di Potenza e concordato con la Regione Basilicata in quanto affianca due diverse tecniche di indagine – ha spiegato il direttore amministrativo dell’Asp, Giuseppe Spera – la tecnica classica basta sulla ricerca dell’Rna del virus attraverso il tampone oro-faringeo, e una tecnica finalizzata ad individuare lo sviluppo di anticorpi nei cittadini che hanno contratto l’infezione da Covid-19, attraverso un prelievo ematico. Raggiungiamo in questo modo un duplice scopo: quello di individuare persone asintomatiche o paucisintomatiche e quello di capire quanto il virus si è sviluppato all’interno della popolazione di riferimento”.

“Per la prima volta in Italia si svolge un’indagine epidemiologica di questo genere – ha affermato il direttore generale dell’Asp, Lorenzo Bochicchio – proviamo in questo modo a tracciare le direttrici di diffusione del virus e valutare, sulla base di dati statistici, il grado di immunizzazione della popolazione; elemento di conoscenza quanto mai necessario per gestire in maniera corretta la Fase 2”. “Questo screening rappresenta l’ultimo tassello di un percorso virtuoso avviato con l’istituzione delle Unità Speciali Covid-19 – ha aggiunto il direttore generale – che stanno svolgendo in maniera estremamente puntuale e con continuità l’attività di sorveglianza clinica sui cittadini in isolamento domiciliare. Con le USCO abbiamo, altresì, potenziato le squadre deputate all’effettuazione dei tamponi, che offrono risposte tempestive alle istanze di test diagnostici, ed avviato, in maniera massiva, la mappatura delle strutture sanitarie che ospitano condizioni di comorbilità e, più in generale, di fragilità. Ai nostri operatori va il sentito ringraziamento dell’Azienda tutta per la professionalità e il senso di responsabilità che li sta animando in questa stagione di gravi difficoltà”, ha concluso Bochicchio.

“La valenza dello studio che stiamo effettuando ci consentirà, per la prima volta, di vedere e provare a conoscere cosa c’è sotto la punta dell’iceberg, ossia i positivi asintomatici che sono il motivo del perpetuarsi dell’infezione – ha spiegato il direttore sanitario dell’ASP, Luigi D’Angola – Il nostro compito, in previsione dell’avvio della Fase 2, sarà quello di studiare tutto ciò che, fino ad oggi, non è stato possibile analizzare”.

“Moliterno – ha detto l’assessore regionale alla Sanità Rocco Leone – diventa un laboratorio non solo lucano ma addirittura nazionale, perché indagini di questo genere nel corso dell’epidemia non sono state fatte. C’è un lavoro fatto a Vo, sui Colli Euganei, dove sono stati fatti solo i tamponi, mentre a Moliterno ai tamponi aggiungiamo l’esame ematico per vedere ciò che è accaduto nei giorni precedenti, per valutare cioè se ci sono soggetti asintomatici nella popolazione che hanno avuto il coronavirus. Quindi un momento importante che potrà servire a livello nazionale come studio epidemiologico. Con questo tipo di lavoro comincia la fase 2, un momento che arriva dopo i tanti sacrifici dei lucani, che sono stati bravi a stare in casa. Ma anche la Regione ha fatto un grandissimo lavoro: il 50 per cento della mortalità per coronavirus a livello europeo si registra nelle residenze per anziani, in Basilicata attraverso il monitoraggio di tutte le residenze per anziani abbiamo scoperto i focolai a Tricarico e a San Giorgio lucano. È il segno che abbiamo programmato e lavorato bene, evitando tante morti nelle residenze per anziani. Come pure l’istituzione delle unità speciali è stata un’altra eccellenza che ci ha permesso di non snaturare gli equilibri familiari e non ospedalizzare molte persone, che sono rimaste a casa per fare la terapia domiciliare con un monitoraggio continuo da parte del personale sanitario”.

“Questa indagine ci darà risultati importanti – ha affermato il dirigente generale del Dipartimento Politiche della Persona Ernesto Esposito – e stiamo pensando già di estenderla ai reparti di terapia intensiva e di rianimazione. I dati di tutto il campione esaminato avranno un grosso peso a livello nazionale. Siamo la regione a più bassa incidenza di mortalità e siamo pronti a riprendere. Questo vuol dire che, al di là dei numeri contenuti, abbiamo retto bene come servizio sanitario regionale”.

I risultati dei test sugli abitanti di Moliterno saranno disponibili nella prima metà della prossima settimana.

Irsina, Tricarico, Grassano: istituita la zona rossa. Più del 15% dei pazienti lucani Covid-19 è concentrato in quell’area

in Emergenza Covid-19

La nuova zona rossa va da Irsina a Tricarico e coinvolge in parte la città di Grassano, in quel perimetro virtuale si concentrano 21 casi di positività all’infezione da Covid-19. Del totale, undici pazienti risultati positivi erano dell’Istituto Don Gnocchi di Tricarico ora chiuso.

Al 27 Marzo i pazienti positivi al Covid in tutta la Regione Basilicata sono 144, vale a dire che poco più del 15% totale dei pazienti lucani è localizzato in quell’area.

La situazione di assoluta emergenza ha indotto il governatore della Basilicata, Vito Bardi a emettere ordinanza creando così delle zone rosse da cui è categoricamente vietato entrare e uscire.

L’ordinanza prevede che con decorrenza immediata e fino al 26 aprile 2020, fatte salve le misure statali, regionali e commissariali di contenimento del rischio sanitario di diffusione del COVID-19, con riferimento al territorio del Comune di Tricarico – esclusa l’isola amministrativa interclusa tra i Comuni di Vaglio Basilicata, Brindisi Montagna e Albano di Lucania – e del Comune di Irsina, nonché il territorio del Comune di Grassano intercluso tra i Comuni di Tricarico e Irsina, delimitato a sud dalla strada vicinale in prossimità della masseria Vignola sono adottate le seguenti ulteriori misure urgenti: divieto di allontanamento dall’area intercomunale che interessa in tutto o in parte i Comuni di Tricarico, Irsina e Grassano, da parte di tutti gli individui ivi presenti; divieto di ingresso nel medesimo territorio di cui alla lettera a), fatta eccezione per il rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza di coloro i quali, all’entrata in vigore dell’ordinanza, fossero fuori dal comune per i motivi previsti dall’articolo 1, comma 1, lett. b) del DPCM 22 marzo 2020 e dell’articolo 1, comma 1, lett a) del DPCM 8 marzo 2020.

E’ fatta salva la possibilità di transito, in ingresso e in uscita dall’area intercomunale da parte degli operatori sanitari e socio-sanitari, compresi farmacisti e veterinari, del personale militare, del personale impegnato nei controlli e nell’assistenza nelle attività relative all’emergenza da COVID-19, nonché degli esercenti delle attività consentite sul territorio comunale e quelle strettamente funzionali  ad assicurare la continuità  delle filiere delle attività consentite, ivi compreso il trasporto finalizzato al rifornimento e alla continuità delle predette attività, nonché le attività necessarie a garantire l’allevamento di animali e le attività non differibili in quanto connesse al ciclo biologico di piante e animali, con obbligo di utilizzo dei dispositivi di protezione individuale. Salvo che il fatto non costituisca più grave reato, il mancato rispetto delle misure di contenimento dell’ordinanza è punito ai sensi dell’articolo 4, comma 1, del decreto-legge 25 marzo 2020, n. 19.

 

 

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