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Covid19 Basilicata: 96 nuovi contagi e 21 guariti

in Emergenza Covid-19

Covid19 Basilicata: 96 nuovi contagi e 21 guariti. Nel Metaponto 5 casi. A Matera città 24 nuovi casi

Covid19 Basilicata: 96 nuovi contagi e 21 guariti. Tasso di positività in regione all’8,9%. I tamponi molecolari processati nelle ultime 24 ore sono 1071. Un paziente in terapia intensiva. Nel Metapontino 5 nuovi casi: 2 a Nova Siri e 3 a Tursi. I guariti nel comprensorio jonico: 1 a Rotondella, 2 a Scanzano Jonico. A Matera città i nuovi contagiati sono 24.

Vaccinazioni e test covid-19, aggiornamento del 10/12 (dati 9/12)

La task force regionale comunica che nella giornata di ieri, 9 dicembre, sono state effettuate 6.293 vaccinazioni. A ieri sono 440.094 i lucani che hanno ricevuto la prima dose del vaccino (79,5 per cento) e 408.089 quelli che hanno ricevuto anche la seconda dose (73,8 per cento) e 86.246 (15,6 per cento) quelli che hanno ricevuto la terza dose per un totale di somministrazioni effettuate pari a 934.429 su 553.254 residenti (dati portale Poste italiane). Sempre nella giornata di ieri, sono stati processati 1.071 tamponi molecolari per la ricerca di contagio da Covid-19, di cui 99 (e di questi 96 relativi a residenti in Basilicata) sono risultati positivi. Nella stessa giornata si sono registrate 23 guarigioni, 21 delle quali di residenti in Basilicata. Il bollettino quotidiano con i dati riassuntivi consultabile collegandosi alla pagina web dedicata.

ISTANTANEA NAZIONALE: 6 MILIONI GLI ITALIANI NON VACCINATI

Sono oltre 6 milioni gli italiani che non hanno alcuna copertura contro il Covid. E’ quanto emerge dal report del governo sui vaccini, aggiornato a questa mattina, in base al quale ad oggi ci sono 6.103.160 persone che non hanno fatto la prima dose. In termini assoluti, il numero più alto di non vaccinati è tra i 40-49 anni (1.289.003) e in quella 50-59 anni (1.097.620); in percentuale è invece tra i 12-19enni che c’è la fetta più ampia: il 20,90%, che corrisponde a 967.264 persone su una platea di 4.627.514. “Siamo ancora in una fase non facile, questa nuova ondata di Covid sta toccando molto significativamente l’Europa e anche in Italia c’è una oggettiva crescita dei nuovi contagi, anche se siamo ancora uno dei Paesi con un quadro epidemiologico migliore, e ciò grazie alla campagna di vaccinazione che è la leva primaria. Dobbiamo avere fiducia nella scienza”. Lo ha detto il ministro della salute, Roberto Speranza, intervenendo all’Assemblea nazionale della Confederazione nazionale dell’artigianato e della piccola e media impresa (Cna), ricordando che ieri è stata superata la soglia dei 100 milioni di dosi somministrate. [ansa]

Il presepe monumentale di Franco Artese presentato Torino

in Cultura

Il presepe monumentale di Franco Artese presentato TorinoDuomo di Torino: dall’8 dicembre torna la magia del presepe

Ritorna la magia del presepe monumentale della Basilicata, realizzato dal maestro presepista Franco Artese, in scena al Duomo di Torino dall’8 dicembre

Dal prossimo 8 dicembre fino al 2 febbraio 2022, sarà visitabile al pubblico presso il Duomo di Torino

il Presepe Monumentale della Basilicata realizzato dal maestro presepista Francesco Artese su iniziativa dell’Agenzia di Promozione Territoriale della Basilicata con il patrocinio del Comune di Torino.

All’evento di presentazione sono intervenuti il direttore Apt Basilicata, Antonio Nicoletti, il presidente della Regione Basilicata,  Vito Bardi, l’assessore alla cultura del Comune di Torino, Rosanna Purchia, il parroco del Duomo, don Carlo Franco, il teologo don Giovanni Ferretti ed il presidente della federazione delle associazioni dei Lucani in Piemonte, Rocco Sabia.
A seguire l’inaugurazione vera e propria con la benedizione dell’opera presepiale alla presenza di Andrea Tronzano, assessore Regione Piemonte e Raffaele Ruberto, Prefetto di Torino. In questo momento lo spettacolo “HOPE. Viaggio in Basilicata, tra musica, danza e teatro” che concluderà la cerimonia inaugurale.

Secondo il presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi, “Il presepe della Basilicata è intriso di una carica di umanità che l’accompagna in ogni sua esposizione nelle città italiane e all’estero, è simbolo di fede e arte, immuni al tempo, ma anche del saper fare, del made in Basilicata che si fa apprezzare in tutto il mondo”.

“E’ un onore ospitare in Piemonte una delle più belle opere d’arte dedicate alla Natività che contiene con la sua grande umanità un messaggio di pace e di speranza – sottolineano il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio e l’assessore alla Cultura Vittoria Poggio – . Un faro sulle festività del Natale che abbraccia le nostre tradizioni più preziose in un momento in cui abbiamo bisogno di trovare anche nella fede e nella spiritualità la forza per accompagnare il cammino delle nostre vite”.

La Natività è rappresentata nel paesaggio sempre sorprendente dei Sassi di Matera, uno dei luoghi più antichi del mondo.

La Vergine richiama la scultura bronzea della Madonna del Pollino

realizzata dall’artista olandese Daphné du Barry nell’atto di donare il proprio Figlio all’umanità, mentre

la figura di San Giuseppe riprende quella del presepe cinquecentesco di Altobello Persio da Montescaglioso, esposto a Tursi.

Il presepe lucano è un’opera capace di raccontare, insieme al mistero della Nascita, la storia, la cultura di una Terra ricca di naturale spiritualità in un paesaggio caratterizzato da case scavate nel tufo e incastrate tra loro, abbazie, santuari, cattedrali, borghi, vicoli e scale, grotte e palazzotti signorili, archi e ballatoi, orti e terrazze, da cui sbucano, improvvisi, i caratteristici comignoli o i campanili delle chiese ipogee impreziosite da affreschi simboleggianti un’arte che lega l’uomo a Dio. Sulla scena del presepe un brulicare di vita, un racconto diffuso di quella cultura del vicinato, fatta di solidarietà e condivisione tra famiglie, con oltre 120 personaggi, che rappresentano diversi momenti della vita quotidiana, in un ambiente semplice e laborioso, che attinge a immagini tratte da riti e tradizioni della civiltà rurale lucana, ancora vive e sentite anche dai giovani, tra cui la rappresentazione del Maggio di Accettura, attraverso un gruppo di buoi che, aiutato dagli uomini, traina il tronco di un grande albero e una processione simbolo della forte devozione popolare per la Vergine Maria con fedeli che portano sulle loro teste i “cinti”, composizioni di ceri costruite come fossero architetture, ex voto in cui si compendiano speranze ed attese ma anche attestati di gratitudine per grazie ricevute.

Nel Presepe si trova anche l’omaggio che la Basilicata fa a Torino e al Piemonte, ospitando sulla scena la figura di San Giuseppe Cottolengo

– che nel 1832 aveva fondato a Torino la “Piccola Casa della Divina Provvidenza”, dove accoglieva disabili, invalidi e orfani, offrendo loro una casa, cure mediche, assistenza e istruzione – e che viene rappresentato nell’atto di accompagnare una persona invalida alla grotta, e dall’immagine del beato Pier Giorgio Frassati, i cui resti mortali sono conservati proprio nel Duomo di Torino, che trascina un carro su cui giungono al cospetto del Figlio di Dio “gli ultimi”. Di grande suggestione anche la scena di San Giovanni Bosco che, affiancato dal suo allievo San Domenico Savio, il Santo bambino che morì a soli quattordici anni, lasciando un segno indelebile nella comunità cristiana piemontese, indica la via a tre ragazzi, affinché tutti possano provare la gioia del Natale, nello spazio plastico di una memoria che si rinnova.
Particolarmente toccante è la scena della famiglia di emigranti con cui la Basilicata ha voluto omaggiare i tanti lucani che in passato attraversarono l’Italia per soddisfare la loro fame di lavoro e di futuro, approdando in Piemonte. Questo gruppo di personaggi è rappresentato in un unico blocco, per sottolineare l’unità di destino che li accomuna, con la valigia di cartone, icona dell’emigrazione italiana del ‘900, nella quale sono racchiuse le cose più care da cui non ci si vuole separare, e la coperta di lana che il padre porta sotto il braccio, quasi a trattenere il calore familiare con il quale scaldare i propri cari nei momenti più difficili.
Spiega il maestro presepista Franco Artese: “per me il presepe è una missione, portare attraverso le mie opere il messaggio evangelico che san Francesco ha rappresentato, portando nel mondo i nostri paesaggi del Sud e i nostri valori. Ringrazio APT Basilicata che ha creduto nella mia attività”.

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Covid19 Basilicata: positività al 5.4%

in Emergenza Covid-19

Covid19 Basilicata: positività al 5.4%. Dal dato aggregato del fine settimana risultano 63 nuovi positivi e 37 guariti. Nel Metapontino 4 nuovi casi a Bernalda e uno a Tursi. Sono 1162 i tamponi molecolari processati in regione nel week end.

 

La task force regionale comunica che nella giornata di ieri, 5 dicembre, sono state effettuate 55 vaccinazioni.
A ieri sono 438.910 i lucani che hanno ricevuto la prima dose del vaccino (79,3 per cento) e 406.919 quelli che hanno ricevuto anche la seconda dose (73,6 per cento) e 71.705 (13,00 per cento) quelli che hanno ricevuto la terza dose per un totale di somministrazioni effettuate pari a 917.534 su 553.254 residenti (dati portale Poste italiane).
Sempre nella giornata di ieri, sono stati processati 462 tamponi molecolari per la ricerca di contagio da Covid-19, di cui 4 (tutti relativi a residenti in Basilicata) sono risultati positivi. Nella stessa giornata si sono registrate 9 guarigioni, tutte di residenti in Basilicata.
Il bollettino quotidiano con i dati riassuntivi sarà consultabile dopo le ore 14,00 di oggi collegandosi alla pagina web: https://bit.ly/3fLEgGd

COVID19: ISTANTANEA NAZIONALE

Sono 9.503 i positivi ai test Covid individuati nelle ultime 24 ore, secondo i dati del ministero della Salute.
Ieri erano stati 15.021. Sono invece 92 le vittime in un giorno, ieri erano state 43. Sono 235.835 gli attualmente positivi al Covid in Italia, 3.835 in più nelle ultime 24 ore. Dall’inizio della pandemia i casi totali sono 5.118.576, i morti 134.287. I dimessi e i guariti sono invece 4.748.454, con un incremento di 5.567 rispetto a ieri.
Sono 301.560 i tamponi molecolari e antigenici per il coronavirus. Ieri erano stati 525.108. Il tasso di positività è al 3,1%, in aumento rispetto al 2,9% di ieri. Sono invece 743 i pazienti in terapia intensiva in Italia, 7 in più rispetto a ieri nel saldo tra entrate e uscite. Gli ingressi giornalieri sono 45. I ricoverati con sintomi nei reparti ordinari sono 5.879, ovvero 282 in più rispetto a ieri.
La buona notizia è che nelle ultime due settimane abbiamo ottenuto circa 390mila nuovi vaccinati”. Lo ha detto Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione Gimbe [ANSA]

 

 

A Tursi celebrazione indizione visita pastorale del vescovo Orofino

in Appuntamenti

A Tursi celebrazione indizione visita pastorale del vescovo Orofino, appuntamento nella Chiesa Cattedrale martedì 7 dicembre 2021 alle ore 17.00. La Visita Pastorale si inserisce nel cammino sinodale voluto da Papa Francesco, in ascolto di tutti i fedeli e delle istanze del territorio diocesano

Martedì 7 dicembre 2021 alle ore 17.00 nella Chiesa Cattedrale di Tursi con una solenne Concelebrazione Eucaristica, il Vescovo Monsignor Vincenzo Orofino darà inizio alla Visita Pastorale che si concluderà nel 2024 alla Vigilia dell’Anno Santo 2025.
Diversi i momenti previsti nei tre anni: la preparazione e la compilazione dei questionari da parte dei parroci e dei consigli pastorali parrocchiali alla luce di quanto emergerà dai “tavoli di ascolto”, esperienza già iniziata nel mese di novembre scorso e che segnerà la vita pastorale parrocchiale fino al mese di maggio prossimo, la previsita da parte della Commissione a tutte le parrocchie e la verifica amministrativa, la visita da parte del Vescovo che condividerà per alcuni giorni la vita di tutte le parrocchie della Diocesi di Tursi-Lagonegro tra gennaio 2023 e novembre 2024, la conclusione prevista l’8 dicembre 2024.
La Visita Pastorale si inserisce nel cammino sinodale voluto da Papa Francesco, in ascolto di tutti i fedeli e delle istanze del territorio diocesano. Il Vescovo indicherà a tutta la Diocesi su quali piste della nuova evangelizzazione camminare, con quale stile e immagine di Chiesa essere presenti nel territorio e con quale carità e amore accompagnare le persone, giovani e bambini, nella concretezza della loro vita.

don Giovanni Lo Pinto

Il Giubileo del 2025
Il prossimo Giubileo sarà nel 2025 e c’è grande attesa tra i fedeli di tutto il mondo. La sua importanza è riconosciuta e rispettata anche dalle altre fedi in tutto il mondo.
L’ultimo Giubileo è stato quello straordinario del 2015 voluto da Papa Francesco. Quello che si svolgerà nel 2025 sarà quindi il secondo con Papa Francesco.
Come molti sanno il Giubileo è un anno speciale di grazia, in cui la Chiesa cattolica offre ai fedeli la possibilità di chiedere l’indulgenza plenaria, cioé la remissione dei peccati per sé stessi o per parenti defunti.
Un Giubileo solitamente dura un anno e qualche giorno: inizia poco prima del Natale Cristiano e conclude l’Epifania dell’anno successivo.
Il rito più emozionante e conosciuto è sicuramente l’apertura della Porta Santa. Questa Porta viene aperta solo durante l’anno giubilare e le 4 principali sono le basiliche maggiori di Roma: San Pietro, San Giovanni in Laterano, San Paolo fuori le mura e Santa Maria Maggiore. La prima ad essere aperta è la Basilica di San Pietro, le altre porte vengono aperte nei giorni successivi e restano aperte fino al termine del Giubileo quando tornano ad essere murate [fonte: giubileo-2025 ]

Gli studenti dell’Itset di Tursi in Spagna per ampliare le competenze digitali

in Cultura

Gli studenti del Manlio in Spagna per l’Erasmus+ “Digital Literacy in 6 Steps” L’esperienza formativa si è svolta dal 5 al 9 Novembre 2021

Gli studenti dell’ITSET “M. Capitolo” di Tursi nuovamente all’estero! Si è svolta dal 5 al 9 novembre 2021 la nuova mobilità del progetto Erasmus+ “Digital Literacy in 6 Steps“. Il percorso, del quale il “M. Capitolo” è istituto capofila e che vede coinvolte nel partenariato scuole di Grecia, Portogallo, Lituania, Bulgaria e Spagna, ha l’obiettivo di introdurre e rafforzare le competenze digitali sia per alunni che per docenti tramite approfondimenti, incontri tematici con esperti, workshop e attività di laboratorio. Sette alunni, eccellenti nel rendimento, accompagnati dalla dirigente Rosa Schettini e dai docenti Rosanna La Padula e Antonio Fittipaldi, hanno preso parte presso l’istituto “IES Diego de Siloé” di Íllora in Andalusia, nel sud della Spagna, a un incontro di approfondimento sulla media literacy. Gli allievi hanno messo alla prova le proprie competenze linguistiche, lingua veicolare è stata quella inglese, per dibattere temi inerenti la digital footprint, le licenze sui contenuti digitali come la ben nota Creative Commons e la sicurezza in rete.

L’esperienza, densa di interessanti momenti disciplinari, ha avuto anche un’alta valenza culturale e sociale: splendida a tal proposito l’esplorazione della città di Granada senza tacere che tutta la permanenza è stata contraddistinta da una grande intesa umana tra ragazzi provenienti dalle varie nazioni. Da subito essi sono entrati in una perfetta sintonia, hanno familiarizzato ed è stato sorprendente il clima di serena naturalezza in cui si sono mossi. «L’esperienza didattico-educativa all’estero, rimane una delle opportunità formative più efficaci e significative in termini di crescita e di confronto per i nostri allievi-, afferma la DS Schettini- Il loro entusiasmo ha confermato le attese e ha rafforzato ulteriormente il valore del progetto. Gli studenti hanno preso parte ad ogni suo momento con puntuale interesse e si sono distinti per la disponibilità ad accogliere ogni stimolo culturale come arricchimento e valore aggiunto alla propria esperienza di vita. “Ammirevole – conclude la dirigente scolastica – la magistrale opera di supporto e la grande attenzione dei due docenti accompagnatori che hanno saputo curare non solo la competenza linguistica, ma anche ogni altro aspetto di coordinamento delle attività con le scuole partner”. Alunni e docenti si incontreranno nuovamente in Grecia il prossimo mese di febbraio.

“L’uno in ascolto dell’altro: tutti in ascolto dello Spirito”

in Appuntamenti

 

“L’uno in ascolto dell’altro, tutti in ascolto dello Spirito”.

Nel pomeriggio di Domenica 21 novembre tempo di ascolto aperto a tutte le persone di buona volontà

Nel pomeriggio di Domenica 21 novembre, in contemporanea (ore 19,00 – 20,30), in tutte le parrocchie, sotto la guida del parroco e con la collaborazione dei membri del Consiglio Pastorale Parrocchiale, attraverso i tavoli di ascolto (ogni tavolo sarà composto da 10/12 componenti), si terrà un tempo di ascolto aperto a tutte le persone di buona volontà che desiderano dialogare e confrontarsi sulle tematiche proposte.

Il Vescovo, Monsignor Vincenzo Orofino, (foto apertura), sostenuto dagli Organismi diocesani di partecipazione alla vita ecclesiale, è convinto che “la nostra Chiesa locale vuole mettersi in ascolto di tutti e di tutto il territorio, anche delle realtà sociali e culturali. Vogliamo ascoltare, tessere relazioni buone e costruttive con tutti per contribuire a far nascere spazi di vita buona, solidale, accogliente. Vogliamo metterci in ascolto della storia di questa regione e dei nostri paesi, quella passata e quella contemporanea, quella delle comunità e quella dei singoli, quella religiosa e quella sociale. Vogliamo ascoltare il nostro tempo, il nostro territorio, la cultura in cui siamo immersi.
Lo vogliamo fare perché ne avvertiamo tutta la fecondità e l’urgenza. Lo faremo anche nei prossimi mesi (dicembre, gennaio 2022, febbraio, marzo e maggio) perché Papa Francesco ci chiede con forza di “camminare insieme” per edificare una Chiesa tutta “sinodale”. Una Chiesa, cioè, che nella storia si manifesta come casa e scuola di comunione (una comunione vera, essenziale e creativa). Quella comunione che è armonia sinfonica, che rende liberi, che accoglie tutti, che non pretende niente e non giudica nessuno, che esalta i carismi, le attitudini e la storia di ognuno. Una Comunità sinodale che compie la sua missione evangelizzatrice nella diversità e nella complementarietà delle vocazioni, dei ministeri, dei carismi, delle responsabilità e delle condizioni di vita, poiché il Signore Gesù «ha stabilito alcuni come apostoli, altri come profeti, altri come evangelisti, altri come pastori e maestri» (Ef 4,7.11).
Vogliamo una Chiesa in cui tutti siano protagonisti e attori principali.
Una Chiesa sinodale è una Chiesa che «incarna lo stile di Dio, che cammina nella storia e condivide le vicende dell’umanità. (…) Che incontra, ascolta e discerne», ha detto Papa Francesco, durante l’omelia di apertura del Cammino Sinodale (Basilica di San Pietro, 10 ottobre 2021). Una Chiesa sinodale è una Chiesa che – libera da ogni ‘intimismo’ devozionale – promuove e favorisce il «passaggio dalla cultura dell’individualismo a una cultura di comunione e di solidarietà», indispensabile per la crescita globale della Comunità cristiana”.

L’ascolto comporta sempre la condivisione di vita, è sempre un coinvolgimento esistenziale, è sempre un incontro. Ascoltarsi significa riconoscersi, esprimersi, accogliersi.
La pandemia che stiamo vivendo e i vistosi cambiamenti climatici che stiamo subendo ci insegnano che è urgente e necessario un ascolto serio e attento di tutto il creato per non soccombere di fronte alla “minaccia attuale e potenziale all’habitat ecologico”.

La Chiesa sinodale di cui siamo chiamati a essere i protagonisti deve essere una Chiesa che cammina, non statica né bloccata. Una Chiesa in movimento, che cammina con le donne e con gli uomini del nostro tempo, che si pone al servizio del bene integrale delle persone e delle comunità di questo territorio con gesti concreti in ordine alla vita quotidiana di tutti, alla testimonianza della carità, al mondo del lavoro, al vasto e delicato compito educativo, all’amministrazione della ‘Cosa pubblica’ per promuovere il bene di tutti e di ciascuno.
Ascoltiamo la realtà e ascoltiamoci. Faremo qualche errore in meno! Rispettiamo le nostre tradizioni, ma non restiamo bloccati al ‘si è fatto sempre così’.
La pandemia che stiamo vivendo e i vistosi cambiamenti climatici che stiamo subendo ci insegnano che è urgente e necessario un ascolto serio e attento di tutto il creato per non soccombere di fronte alla «minaccia attuale e potenziale all’habitat ecologico» (come ha detto a Pisticci Papa Wojtyla nel 1991).

Curiosità e attesa si respirano già nel tessuto territoriale delle comunità parrocchiali che si preparano a vivere il gesto comune con piccoli adattamenti e con la creatività degli ambienti nei quali si terranno i “tavoli di ascolto” (locali parrocchiali, chiese o altri spazi resi disponibili per la circostanza). Un’occasione che indica una modalità vera di cammino comunitario, segnato dal desiderio di andare incontro a tutti e di permettere a ciascuno di dare il suo apporto per la vita della Chiesa, riconoscendola compagna di cammino a cui si appartiene, prima ancora che Madre e Maestra. Dalle sintesi che faranno i facilitatori, insieme ai Consigli pastorali parrocchiali, si giungerà alla compilazione dei questionari che prepareranno la Visita Pastorale del Vescovo Orofino che avrà inizio il prossimo 7 dicembre, nei primi vespri dell’Immacolata Concezione, con la Celebrazione che si terrà nella Cattedrale di Tursi e con la lettura del Decreto di Indizione della Santa Visita.

don Giovanni Lo Pinto

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All’Itset di Tursi il corso di formazione per la defibrillazione

in Cronaca

All’Itset di Tursi il corso di formazione per la defibrillazione. Il corso ha riguardato anche la rianimazione cardiopolmonare di base. Iniziativa voluta dalla dirigente Rosa Schettini

Sabato 30 ottobre presso l’auditorium dell’ITSET di Tursi si è tenuto il corso di formazione (BLS-D) per la rianimazione cardiopolmonare di base e defibrillazione precoce rivolto a operatori non sanitari che ha coinvolto sei tra docenti e esponenti del personale ATA dell’Istituto. L’iniziativa nata sotto l’egida dell’Italian Resuscitation Council e sponsorizzata dal Rotary Club Senise Sinnia, è stata fortemente voluta dalla dirigente Rosa Schettini che ha fatto gli onori di casa durante la manifestazione inaugurale cui hanno assistito con vivo interesse gli alunni della classi quarte dei corsi di Amministrazione e Turismo.
“E’ da sempre nostro intento promuovere iniziative da cui la collettività tragga vantaggio- commenta l’ingegnere Domenico Totaro presidente del Rotary- Non vogliamo rimanere insensibili ai dati sempre più allarmanti di decessi per arresto cardiaco e riteniamo nostro dovere offrire un contributo disinteressato alle comunità locali”.

Lo scopo del corso BLS-D è di divulgare le manovre opportune quando ci si trova di fronte ad una persona apparentemente senza vita: stabilire un contatto immediato con il 118, eseguire compressioni toraciche e ventilazioni e collegare il paziente al defibrillatore semi-automatico esterno.

L’intervento salvavita di chi assiste ad un arresto cardiaco è fondamentale per la sopravvivenza della persona, prima che giungano gli operatori sanitari delle centrali preposte. “La morte cardiaca improvvisa, vale a dire la cessazione dell’attività cardiaca in una persona apparentemente sana è la terza causa di morte più frequente nel mondo- spiega il dottor Giuseppe Caggiano durante l’incontro -In Europa, ogni anno muoiono circa 350.000 persone a causa di questo evento improvviso. Una vera emergenza… Le cause? Molteplici e di varia natura, da quelle organiche a quelle psico-emotive, in primis il famigerato stress.” Sulla base di quanto detto, si tratta dunque di mettere in atto una vera e propria catena della sopravvivenza avviata dal soccorritore che con una serie di azioni tempestive copre quel lasso di tempo che può essere fatale prima dell’arrivo dei sanitari.

“Sono dell’avviso che la Scuola mai come oggi debba aprirsi al territorio, da cui raccogliere stimoli fondamentali al suo operato educativo- conclude la professoressa Schettini- Nell’aumentata sensibilità alla salute, in cui docenti e ragazzi sono pienamente coinvolti la Scuola si allinea con la restante società civile nelle buone pratiche del vivere comune”

 

Riaperto il ponte Agri sulla provinciale 5

in Politica

Riaperto il ponte Agri sulla Strada Provinciale 5, in direzione del comune di Tursi. L’opera è rientrata in funzione lo scorso 22 settembre.

Il ponte era stato chiuso al transito lunedì 20 settembre scorso, su disposizione dell’Ufficio Tecnico della Provincia di Matera, ed è stato riaperto nel pomeriggio di mercoledì 22 settembre.
In particolare, sono stati effettuati interventi di bitumatura, rivestimento e consolidamento della pavimentazione stradale e di rifacimento delle caditoie per consentire un migliore deflusso delle acque piovane, attraverso l’utilizzo di materiale di ultima generazione.

“La Provincia è attenta alle esigenze di sicurezza delle strade, della circolazione dei mezzi e degli utenti, nonché di una ottimale comunicazione tra comuni.  Queste attività, e le numerose che abbiamo in programma sulle nostre strade, rientra in una programmazione volta a risolvere le problematiche riguardanti le arterie del territorio del materano, e che si innesta in un lavoro sinergico di collaborazione a livello istituzionale”, ha spiegato il presidente della Provincia di Matera e sindaco di Montalbano Jonico, Piero Marrese.

Nella categoria dedicata le principali notizie di politica del territorio.

A Tursi inaugurato il centro diurno

in Cronaca
A Tursi inaugurato il centro diurno. E’ stato realizzato con fondi POR FESR Basilicata 2014/2020 in materia di inclusione sociale
E’ stato inaugurato martedì 7 Settembre, dopo i lavori di adeguamento della struttura, il centro diurno socio educativo per disabili realizzato grazie al progetto candidato e finanziato con fondi POR FESR Basilicata 2014/2020 in materia di inclusione sociale, per un importo totale di 95mila euro.
L’importante struttura, gestita dalla società cooperativa sociale Fratello Sole di Irsina, servirà a dare sollievo a tante famiglie del Metaponto e della Collina Materana che fanno parte dell’Ambito territoriale associato per la gestione dei piani intercomunali e dei servizi sociali e socio-sanitari.
Nello specifico, presso il centro diurno si potranno svolgere attività educative, di socializzazione ed animazione, espressive, psicomotorie, ludiche, culturali e di formazione, socio sanitarie, riabilitative, di sostegno psico-socio-educative ed altre per garantire una maggiore inclusione sociale dei soggetti fragili che terminato il percorso in età scolare, rimangono nelle loro famiglie che spesso non riescono a fronteggiare a tutti i fabbisogni giornalieri che la vita ci richiede.
L’iter burocratico per consegnare alla nostra città una struttura efficiente e all’avanguardia sul territorio è iniziato nel 2018 quando la consigliera comunale Sara D’Alessandro con delega ai servizi sociali, si è impegnata al fianco del Sindaco per portare a Tursi il centro che interessa l’intero ambito territoriale composto dai comuni di di Accettura, Aliano, Cirigliano, Colobraro, Craco, Gorgoglione, Montalbano, Nova Siri, Pisticci, Policoro, Rotondella, San Giorgio Lucano, San Mauro Forte, Scanzano, Stigliano e Valsinni.
Causa Covid e procedure burocratiche, non appena insediata la nuova amministrazione, l’assessore Maria Montesano ha portato avanti in continuità questo progetto che oggi ha visto la luce con il fatidico taglio del nastro e la benedizione del nostro Vescovo Vincenzo Orofino.
La soddisfazione del Sindaco Cosma: “Finalmente questo centro che comunemente definiamo tutti centro smile, riuscirà a dare un sorriso a tanti ragazzi ed alle loro famiglie che dopo l’età scolare si sentono un po’ abbandonate nella gestione della quotidianità con i loro congiunti”.
L’impegno della mia amministrazione non è mutato da una legislatura all’altra e oggi cogliamo ancora di più l’importanza di portare avanti in continuità un progetto che ha preso il via con la consigliera D’Alessandro e che è stato completato con l’assessore Montesano. Rivolgo un ringraziamento sincero a queste due grandi donne per la loro sensibilità e il loro impegno quotidiano sempre al servizio della comunità e dei soggetti più fragili. Mi auguro che le famiglie di tutto l’ambito territoriale sappiano cogliere al meglio questa grande opportunità che sono convinto potrà essere di grande aiuto per i ragazzi e per tutti i loro cari”.
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Covid19 Basilicata: un decesso

in Emergenza Covid-19

Covid19 Basilicata: un decesso. Su 951 tamponi processati sono 34 i nuovi positivi, 58 le guarigioni. Nel Metapontino i nuovi contagi: a Policoro 5 nuovi casi, 1 a Nova Siri e 1 a Scanzano Jonico.

A ieri sono 408.361 i lucani che hanno ricevuto la prima dose del vaccino (73,8 per cento) e 336.248 quelli che hanno ricevuto anche la seconda dose (60,8 per cento) per un totale di somministrazioni effettuate pari a 744.609 su 553.254 residenti (dati portale Poste italiane).
Sempre nella giornata di ieri sono stati processati 951 tamponi molecolari per la ricerca di contagio da Covid-19, di cui 34 positivi (24 residenti, 4 domiciliati e 6 fuori regione). Nella stessa giornata sono state registrate 58 guarigioni (tutti residenti) e si è verificato un decesso.

Il bollettino quotidiano con i dati riassuntivi consultabile  collegandosi alla pagina web.

TERZA DOSE PER IMMUNODEPRESSI E TRAPIANTATI

E’ pronto, secondo quanto si apprende, il parere della Commissione tecnico scientifica (Cts) dell’Agenzia italiana del farmaco (Aifa) che dà il via libera alla terza dose per la vaccinazione anti-Covid. Priorità sarà data, in una prima fase, ai soggetti immunodepressi.
Soggetti immunodepressi, trapiantati, grandi anziani, ospiti delle Rsa e sanitari a maggiore rischio (ad esempio se in attività nei reparti Covid).
Per i richiami, secondo le indicazioni del parere della Cts Aifa, verranno utilizzati i vaccini a mRna, ovvero i vaccini Pfizer e Moderna.

La terza dose di richiamo del vaccino anti-Covid dovrebbe essere somministrata, secondo quanto si apprende, “almeno dopo 28 giorni” dalla seconda dose per quanto riguarda i soggetti immunodepressi ed i trapiantati.

Il richiamo andrebbe invece effettuato “almeno dopo sei mesi” per le altre categorie indicate, ovvero grandi anziani, ospiti delle Rsa e personale sanitario a rischio.

Sarebbe questa l’indicazione contenuta nel parere sulla terza dose elaborato dalla Commissione tecnica scientifica (Cts) dell’Agenzia italiana del farmaco (Aifa).

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