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Assegno sociale Inps: requisiti e condizioni

in Economia

Assegno sociale Inps: requisiti e condizioni. 67 anni di età; stato di bisogno economico; cittadinanza italiana e situazioni equiparate; residenza effettiva in Italia; requisito dei dieci anni di soggiorno legale e continuativo in Italia (dal 1° gennaio 2009)

L’assegno sociale è una prestazione economica, erogata a domanda, dedicata ai cittadini italiani e stranieri in condizioni economiche disagiate e con redditi inferiori alle soglie previste annualmente dalla legge. Dal 1° gennaio 1996, l’assegno sociale ha sostituito la pensione sociale. La prestazione ha natura assistenziale e non è esportabile; pertanto, non può essere riconosciuta se il titolare della prestazione risiede all’estero. Il beneficio economico non è reversibile ai familiari superstiti.

L’assegno sociale è rivolto ai cittadini italiani, ai cittadini comunitari iscritti all’anagrafe del comune di residenza, ai cittadini extracomunitari familiari di cittadino comunitario (articolo 19, commi 2 e 3, decreto legislativo 30/2007), ai cittadini extracomunitari titolati di permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo e ai cittadini stranieri o apolidi titolari dello status di rifugiato politico o di protezione sussidiaria. I beneficiari devono percepire un reddito al di sotto delle soglie stabilite annualmente dalla legge.

Il beneficio ha carattere provvisorio, e la verifica del possesso dei requisiti socioeconomici e della effettiva residenza avviene annualmente.L’importo dell’assegno per l’anno 2021 è pari a 460,28 euro per 13 mensilità. Il limite di reddito è pari a 5.983,64 euro annui e 11.967,28 euro, se il soggetto è coniugato.

Hanno diritto all’assegno in misura intera i soggetti non coniugati che non possiedono alcun reddito e i soggetti coniugati che hanno un reddito familiare inferiore al totale annuo dell’assegno. Hanno diritto all’assegno in misura ridotta i soggetti non coniugati che hanno un reddito inferiore all’importo annuo dell’assegno e i soggetti coniugati che hanno un reddito familiare compreso tra l’ammontare annuo dell’assegno e il doppio dell’importo annuo dell’assegno.

DECADENZA

L’assegno viene sospeso se il titolare soggiorna all’estero per più di 29 giorni. Dopo un anno dalla sospensione, la prestazione è revocata. A decorrere dal 1° gennaio 2019, per ottenere l’assegno, tutti i cittadini italiani e stranieri devono soddisfare i seguenti requisiti: 67 anni di età; stato di bisogno economico; cittadinanza italiana e situazioni equiparate; residenza effettiva in Italia; requisito dei dieci anni di soggiorno legale e continuativo in Italia (dal 1° gennaio 2009).

La domanda deve essere presentata online all’INPS attraverso il servizio dedicato, al cui interno è possibile scaricare il manuale contenente le istruzioni fondamentali per la compilazione.

In alternativa, si può fare la domanda tramite: Contact center al numero 803 164 (gratuito da rete fissa) oppure 06 164 164 da rete mobile; Enti di patronato e intermediari dell’Istituto, attraverso i servizi telematici offerti dagli stessi.

Assegno Unico e Universale

 

Fondo nazionale servizi sociali: risorse per la Basilicata

in Cronaca

Fondo e piano nazionale servizi sociali, Per la Basilicata sono previsti € 4.824.070,98 per il 2021 € 4.824.070,98 per il 2022 e € 4.824.070,98 per il 2023

Nei giorni scorsi il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali ha firmato il decreto di riparto del Fondo Nazionale per le Politiche Sociali, il riparto ha una nuova impostazione rispetto al passato perché prevede un coordinamento ed una armonizzazione delle diverse linee di finanziamento nazionale e delle relative pianificazioni ed avvia un più convincente processo di definizione dei livelli essenziali.
Pur a fronte di un persistente e generale sottofinanziamento delle politiche sociali, nell’ambito della corrente programmazione nazionale vengono individuati un primo gruppo di LEPS sia già definiti normativamente ed inoltre introdotti dalla programmazione stessa oltre alle relative modalità di finanziamento ai fini di assicurarne l’effettivo conseguimento sia con risorse nazionali che europee, come il Pnrr.
Le risorse complessivamente destinate da questo decreto al Fondo nazionale per le politiche sociali sono pari a € 390.925.678,00 per ognuna delle annualità 2021-2022-2023, viene confermato il precedente vincolo di destinazione degli interventi a favore dei minori per il 50% del finanziamento destinato alle Regioni.
Queste ultime dovranno procedere alla programmazione triennale degli impieghi delle risorse entro 60 giorni dalla emanazione del decreto stesso.
Per la Basilicata sono previsti € 4.824.070,98 per il 2021 € 4.824.070,98 per il 2022 e € 4.824.070,98 per il 2023. Le Regioni possono eventualmente destinare una quota non superiore all’1% del Fondo in via sperimentale per ciascuna annualità per realizzare azioni di sistema, a valenza regionale, da rendicontare in maniera specifica.
Le Regioni, nel rispetto dei modelli organizzativi regionali e di confronto con le autonomie locali, programmano, per il triennio 2021-2023, gli impieghi delle risorse complessivamente loro destinate in coerenza con il Piano sociale nazionale relativo al triennio 2021-2023.
Il nuovo impianto del piano nazionale dei servizi sociali consente una migliore governance, perché supera la frammentazione degli interventi e favorisce la strutturazione dei servizi sul territorio.
Per fare ciò è necessario che la Regione Basilicata eserciti a pieno la sua funzione di programmazione, di monitoraggio e di controllo e valutazione degli ambiti socio territoriali, che sono i luoghi in cui si realizzano e si mettono in campo le politiche sociali, ma che necessitano, come abbiamo sperimentato negli ultimi mesi, di una regia attenta e puntuale, ricordiamo infatti che l’erogazione delle risorse di ciascuna annualità è condizionata alla rendicontazione, nella sezione del Sistema informativo dell’offerta dei servizi sociali, da parte degli Ambiti territoriali dell’effettivo utilizzo di almeno il 75%, su base regionale, delle risorse ripartite nel secondo anno precedente.
Le politiche sociali sul territorio sono un pezzo fondamentale per realizzare quella prossimità, quella protezione e quella inclusività dei cittadini assolutamente essenziale per la qualità della vita dei cittadini e per arginare la vulnerabilità e le disuguaglianze che tanto caratterizzano la nostra regione ed il sud Italia.

Da ASM ok a “Centro per le Famiglie”

in Cronaca

Da ASM ok a “Centro per le Famiglie”: attività specifiche dell’area sociale e sanitaria a supporto delle famiglie

L’Azienda Sanitaria di Matera ha approvato il progetto “Centro per le Famiglie” e avviato attività specifiche di affiancamento e supporto alle famiglie, alle gestanti e, in generale, a persone in situazioni problematiche, che chiamano in campo diverse professionalità dell’area sociale e sanitaria. Presso i Consultori Familiari di Matera e Policoro è stato attivato uno “Spazio per la Famiglia”, pensato per dare risposte più adeguate ai bisogni della comunità in tema di genitorialità e dinamiche familiari. Inoltre, è stato istituito il servizio di Mediazione Familiare e attivato lo “Spazio Neutro”, in un ambiente appositamente strutturato, il cui obiettivo è quello di far recuperare, mantenere e migliorare la relazione parentale, sostenendo le capacità genitoriali, nel rispetto dei bisogni evolutivi dei minori. Lo Spazio Neutro, infatti, che si ispira ai principi enunciati dall’art. 9 della convenzione ONU dei Diritti dell’Infanzia, è un servizio che si attiva a seguito di un provvedimento dell’ Autorità Giudiziaria, per garantire incontri assistiti, tra genitori e figli.

Il progetto “ Centro per le Famiglie” ha permesso di potenziare le attività consultoriali in sede distrettuale.

Nello specifico, i servizi erogati riguardano: colloqui d’informazione e orientamento alle giovani coppie, sportello di ascolto genitori, sportello di ascolto genitori di minori adolescenti, corsi di preparazione alla nascita, promozione dell’allattamento al seno, interventi di psicoterapia di coppia .

“Il progetto Centri per le Famiglie – spiega il Dott. Gentile, prevede l’istituzione di spazi d’azione, in un’ottica multidisciplinare”.

Questi gli interventi:

  • sostegno alla genitorialità nelle fasi iniziali, tramite i percorsi nascita con il coinvolgimento di madri e padri;
  • sostegno alla genitorialità nei passaggi critici del ciclo di vita (infanzia, adolescenza, età adulta) con spazi di ascolto e supporto sociale,  psicologico,  medico e  gruppi di mutuo aiuto;
  • sostegno alla genitorialità in fase di crisi con percorsi di mediazione familiare;
  • sostegno alla genitorialità in fasi di complessi cambiamenti, quali l’affidamento e l’adozione con spazi di ascolto e supporto sociale e psicologico e conduzione di gruppi;
  • sostegno alla coniugalità, con interventi sociali integrati dalla consulenza legale stragiudiziale.

Il servizio di sportello del Centro è  aperto in orario pomeridiano dalle ore 15.00 alle ore 19.00 nei giorni di lunedì e mercoledì e ogni quindici giorni anche di sabato mattina, orario 8.30-13.30. Ma, in considerazione delle necessarie cautele derivanti dalla situazione pandemica, l’accesso è consentito previa prenotazione telefonica, ai numeri diretti dei due consultori:

  • Consultorio Familiare di Matera, via Montescaglioso, 2 . Tel. 0835/253690 – 0835/253833
  • Consultorio Familiare di Policoro, via Moncenisio, snc, Tel. 0836/986452 –  0835/986500

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