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Addetti pulizie Sogin Trisaia: i sindacati invocano l’intervento del governatore Bardi

in Economia

Addetti pulizie Sogin Trisaia: i sindacati invocano l’intervento del governatore Bardi. Al centro della vicenda il reddito di 10 famiglie

in data 1 agosto u.s. vi è stato il cambio di gestione dell’appalto del servizio di pulizie del Centro SOGIN di Rotondella (MT), che ha comportato un taglio del 31% delle ore contrattuali individuali dei lavoratori e delle lavoratrici.
L’azienda subentrante (La Lucente) ha assunto tutti e 10 gli aventi diritto, riducendo però i contratti part time con un conseguente ed importante decremento del salario e della relativa contribuzione.
Tale riduzione risulta illegittima e immotivata, considerato che non vi è una diminuzione né dei metri quadrati oggetto del servizio né delle frequenze; inoltre, il bando contiene un numero di unità oggetto di clausola sociale (“circa 7”) più basso rispetto al numero degli aventi diritto (10), circostanza che ha determinato l’obbligo in capo alla azienda subentrante (LA LUCENTE) di assorbire tutte e 10 le unità, riducendone l’orario di lavoro.
Le scriventi OO.SS. hanno immediatamente attivato la procedura di raffreddamento presso la Prefettura di Matera, al fine di cercare una soluzione conciliativa nell’interesse delle maestranze.
In quella sede, purtroppo, il confronto non ha dato esito positivo, tanto che il 28 agosto è stata proclamata una giornata di sciopero, a sostegno della quale il Sindaco di Rotondella ha convocato una riunione in seduta aperta del Consiglio Comunale, alla presenza del Presidente della Provincia di Matera.
Nella stessa giornata, le OO.SS. sono state convocate da SOGIN per una riunione che si è tenuta in data 1 settembre u.s. nel corso della quale la Società ha ribadito la correttezza del proprio operato, rappresentando l’impossibilità di ricercare una soluzione al problema occupazionale.
Considerato che è urgente dare risposta ai lavoratori ed alle lavoratrici, di fronte ad una decisione immotivata di SOGIN che pregiudica profondamente il reddito mensile di 10 famiglie, le scriventi chiedono al Presidente della Giunta Regionale la convocazione di un incontro per meglio rappresentare le ragioni a fondamento della vertenza.

 

Nota stampa firmata da

UILTUCS BASILICATA
– Fabio Tundo –

FILCAMS CGIL MATERA
– Marcella Conese –

 

Foto archivio, non si riferisce al fatto descritto nell’articolo

Sindacati: vietare il lavoro nei campi dalle 12 alle 16

in Economia

Sindacati: vietare il lavoro nei campi dalle 12 alle 16 vista la situazione climatica con forti ondate di calore

“Vista la situazione climatica che si sta verificando in questo periodo con forti ondate di calore”, è necessario vietare il lavoro “nei campi e nei cantieri forestali nelle ore più calde della giornata, dalle 12 alle 16”.
E’ la richiesta fatta dai sindacati Fai-Cisl, Flai-Cgil e Uila-Uil al presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi, “per una maggior tutela dei lavoratori agricoli e forestali”, “L’intervento – hanno sottolineato i segretari lucani di Fai, Flai e Uila, Lorenzo Roesel, Vincenzo Pellegrino e Gerardo Nardiello – si rende necessario per evitare incidenti sul luogo di lavoro, come purtroppo le cronache spesso ci consegnano.
In caso di allerta meteo, come sono anche le ondate di calore, il contratto collettivo nazionale del settore prevede, tra l’altro, la retribuzione delle ore non lavorate. Ciò – hanno concluso – a maggiore tutela di tutta la platea dei lavoratori e delle lavoratrici” [ansa]

 

Foto archivio, non si riferisce al fatto descritto nell’articolo

L’Asm comunica le 86 assunzioni ma i sindacalisti non ci stanno

in Economia

L’Asm comunica all’opinione pubblica le 86 assunzioni ma i sindacalisti Cgil precisano: “è il gioco delle tre carte

La Cgil e la Fp Cgil di Matera, con riferimento al comunicato stampa dell’ASM di Matera del 29 dicembre dal titolo: L’AZIENDA SANITARIA LOCALE DI MATERA POTENZIA LA STRUTTURA ASSUMENDO 86 UNITA’ LAVORATIVE, con il quale si annuncia che “Medici, infermieri, e personale amministrativo a tempo indeterminato: saranno immessi in ruolo già dal prossimo 1 gennaio 2023”, intervengono per fare chiarezza sul reale significato dei numeri divulgati dalla Direzione dell’Azienda Sanitaria di Matera.
Infatti, il Direttore Generale, mette a conoscenza l’opinione pubblica di aver “…. dato il via libera all’assunzione di nuovo personale sanitario e alla stabilizzazione di quello già in servizio…. “ e che “… in questi giorni ha firmato una serie di delibere per il potenziamento delle risorse umane in forza presso le strutture sanitarie di Matera e provincia, attraverso l’assunzione di nuovo personale medico, infermieristico, tecnico ed amministrativo e la stabilizzazione di quello interno, con la stipula di contratti a tempo indeterminato, per un totale di 61 unità…Delle 61 unità assunte, 41 derivano dalla procedura di stabilizzazione Covid, mentre 20 sono state assunte con la procedura di immissione in ruolo. L’ASM ha assunto, inoltre, 7 unità di personale amministrativo di livello C e 18 amministrativi di livello D che andranno a migliorare le performance dei servizi sanitari”.

Innanzitutto, scrivono i sindacalisti Cgil,  rileviamo che il comunicato stampa presenta un’articolazione di dati privi di specificazioni di dettaglio relativi alle specifiche professionalità oggetto delle assunzioni e alla destinazione delle risorse umane già assunte e da assumere. Con i dati viene fatto una sorta di gioco delle tre carte, rendendo difficile per i lettori la comprensione delle ricadute reali che questa operazione tanto sbandierata comporterà sull’aumento del personale in servizio e, conseguentemente, sull’erogazione dei servizi sanitari ai cittadini, sull’assicurazione del rispetto dei LEA e sull’abbattimento delle liste di attesa.
Per comprendere meglio è necessario mettere in fila i numeri e fare delle semplici operazioni matematiche, per fare chiarezza sulla composizione reale delle 86 assunzioni “già dal 1° gennaio 2023”.
Le 86 assunzioni sono costituite da 61 assunzioni a tempo indeterminato e 25 assunzioni a tempo determinato di personale amministrativo (18 collaboratori amministrativi e 7 assistenti amministrativi).
Le 61 assunzioni a tempo indeterminato sono così costituite:
• n. 41 unità si riferiscono al personale “stabilizzato”, cioè assunto a tempo indeterminato in applicazione delle norme nazionali per la stabilizzazione dei “precari COVID” e delle ripetute battaglie e sollecitazioni delle Organizzazioni Sindacali; si tratta di personale – prevalentemente non medico – e in gran parte già in servizio presso l’ASM;
• n. 20 unità sono il risultato della procedura di immissione in ruolo, ai sensi dell’art. 30, comma 2 bis, del D. Lgs. N.165/2001 di personale già in servizio presso l’ASM in comando o in assegnazione temporanea; hanno presentato domanda di immissione in ruolo n. 20 persone e n. 19 sono state dichiarate ammissibili (1 Dirigente Medico, 1 Dirigente Veterinario, 1 Dirigente Ingegnere, 1 Assistente Sociale, 1 Fisioterapista, 4 Infermieri, 6 Operatori Socio Sanitari, 3 figure Amministrative/tecniche, 1 Autista ambulanza); attualmente sono state assunte solo 5 unità di personale, le altre 14 potranno essere assunte dopo la concessione del nulla osta da parte delle Aziende di appartenenza.

Sempre secondo i sindacalisti:

“Facendo i conti per bene la maggior parte delle 86 unità di “nuovo personale” sono già in servizio presso l’ASM e sostanzialmente non si tratta delle risorse umane aggiuntive che servirebbero per l’erogazione dei servizi sanitari ai cittadini, sull’assicurazione del rispetto dei LEA e sull’abbattimento delle liste di attesa”.

Vorremmo inoltre sapere dall’ASM a quanto ammonta invece il numero delle unità di personale che sono cessate nel corso del 2022 per dimissioni volontarie, mobilità esterna e pensionamenti e quale sarà il saldo al 31 dicembre 2022 tra le (poche) entrate e le (tante) uscite di personale.
In questa totale assenza di chiarezza e trasparenza non possiamo associarci alla soddisfazione espressa dall’assessore regionale alla Salute e Politiche Sociali Francesco Fanelli, al quale riproponiamo la convocazione urgente del Tavolo regionale che affronti la grave situazione in cui versa la Sanità materana come sottolineata dalle manifestazioni e dalla Petizione “Contro il declino della sanità materana” sottoscritta da 13.000 cittadini.

Al di là di comunicati roboanti e furbeschi la collettività ha bisogno di azioni e numeri reali e trasparenti

sulle assunzioni di personale, perché l’erogazione dei servizi cammina sulle gambe degli uomini e delle donne che tutti i giorni sono in prima linea in tutte le strutture ospedaliere e territoriali dell’ASM a contatto con i cittadini/utenti, gli uni e gli altri oramai logorati ed esausti dalla situazione drammatica della sanità.

Sanità: in Basilicata 86 nuove assunzioni

Comunicato stampa:

Il Segretario generale

La Segretaria Generale
CGIL Matera FP CGIL Matera
Eustachio Nicoletti Giulia Adduce

Centri per l’Impiego, monta il malcontento. I sindacati attaccano la Giunta regionale

in Economia

La riorganizzazione dei Centri per l’impiego operata dalla Regione, ed approvata con delibera della Giunta n.213 del 27 Marzo 2020 relativamente ai livelli di responsabilità da individuare attraverso le Posizioni Organizzative, è  fortemente lesiva della dignità  dei lavoratori e non risponde affatto alle indicazioni della Corte dei Conti della Basilicata che ha richiamato la necessità di rafforzarli non solo in termini di nuove assunzioni, ma anche di riorganizzazione e di riconoscimento e valorizzazione delle responsabilità.

La Giunta Regionale sta operando in direzione opposta, trattenendo indebitamente  risorse economiche che il Ministero del Lavoro ha destinato, strutturalmente,  ai Centri per l’impiego.

È  quanto dichiarano Giuseppe Bollettino e Giovanni Sarli per la Cisl FP e Giuliana Scarano e Giulia Adduce per la  FP Cgil.

Poiché  le responsabilità  di ogni tipo, rivenienti dagli accresciuti adempimenti (reddito di cittadinanza, ecc.) ricadenti nei Centri e sub-Centri ben 15 tra Potenza e Matera, sono tutte in capo ai responsabili  dei Centri e sub-Centri, è  inaccettabile, continuano, avere previsto solo quattro Posizioni Organizzative, mortificando enormemente le responsabilità e non riconoscendo gli sforzi sostenuti da questi lavoratori.

E’ indispensabile prevedere una PO per ogni Centro e sub-Centro, differenziandole in relazione alla mole di lavoro, mentre sono medesime le responsabilità ai sensi del Decreto Legislativo n.150 del 2015 e del Decreto Legge n.4 del 2019, convertito dalla Legge n.26 del 2019.

Ricordiamo che  per la funzionalità  dei Centri per l’Impiego le risorse economiche, trasferite alla Regione Basilicata dal Ministero  del Lavoro con la legge di bilancio 2018,  n.205 del 2017, sono circa 6 milioni e mezzo di euro annui e coprono una spesa storica per il personale di ben 122 unità,mentre oggi sono in servizio solo 90 unità, quindi residuano  circa due milioni di euro che non possono essere distratti altrove.

Il ruolo dei centri per l’impiego èstrategico e di notevole importanza per far sì che domanda e offerta di lavoro si incontrino.Non è accettabile che la Regione trattenga risorse anziché promuoverne un potenziamentoattraverso un maggiore utilizzo delle nuove tecnologie e un’adeguata politica di investimenti. Privando i CPI delle congrue risorse per le P.O. individuate si percorre una strada diametralmente inversa.

Chiediamo quindi adeguate risorse per l’individuazione delle P.O. previste, in caso contrario metteremo in campo tutte le azioni necessarie, sia per garantire la funzionalità dei servizi, sia per la tutela della dignità di questi lavoratori, che sino ad oggi con senso di responsabilità e abnegazione si sono assunti responsabilità  senza riconoscimenti adeguati.

 

FP CGIL                                               CISL  FP

 

f.to G.Scarano- f.to G.Adduce                  f.to G. Bollettino-f.to G. Sarli

 

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