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Basilicata, Covid 19: didattica a distanza estesa fino all’8 dicembre

in Emergenza Covid-19

Il Presidente della Giunta Regionale, sentito il parere del Dipartimento politiche della persona dal quale si evidenzia chiaramente l’inversione di tendenza relativa all’incremento dei casi positivi a partire dai primi giorni di sospensione della didattica in presenza, ha deciso di estendere la DAD fino all’8 dicembre 2020. Questa a seguito della ordinanza regionale che invitava le scuole di ogni ordine e grado ad adottare la didattica a distanza già oggetto di ricorso al TAR Basilicata.

In particolare, proprio nelle fasce di età che vanno dai 6 ai 10 anni e dagli 11 ai 16 si è notato un decremento del 50% dei casi. Quindi, secondo i tecnici della sanità regionale la sospensione della didattica in presenza è risultata efficace e necessaria per ridurre l’incremento dei casi positivi ed invertire il trend dei contagi. “Dopo aver sentito il parere dei tecnici, e dopo aver valutato che in questa fase è prioritario tutelare la salute della comunità lucana ho deciso di estendere la didattica a distanza per le scuole primarie e secondarie di ogni grado fino all’8 dicembre”.

Lo ha dichiarato il Presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi, che ha aggiunto: “È mio interesse che l’apertura delle scuole avvenga in sicurezza per tutelare non solo la comunità scolastica, ma l’intera comunità regionale. Ed è per questo che ho invitato i sindaci di Potenza e Matera, le città che saranno oggetto di uno screening di massa, a dare la precedenza al mondo della scuola così come pure ho invitato anche gli altri sindaci a seguire questa impostazione. Spero che superato questo momento di crisi i dati ci consentano di ritornare alla didattica in presenza. Ed è su questo obiettivo che stiamo lavorando come giunta regionale”.

Ok al bando per acquisto libri scolastici e dotazioni tecnologiche

in Cultura

Sono state individuate due fasce di beneficiari in base ad ISEE: da 0 a 15.748,78 (fascia 1) e da 15.748,79 a 20.000 (fascia 2). Per gli studenti appartenenti alla prima fascia il contributo, compatibilmente con le risorse disponibili, è volto alla copertura dell’intera spesa

Su proposta di Francesco Cupparo, assessore alle Politiche di sviluppo, lavoro, formazione e ricerca la Giunta regionale ha approvato il bando per l’acquisto di libri di testo e strumenti didattici alternativi indicati dalle istituzioni scolastiche nell’ambito dei programmi di studio da svolgere nell’anno scolastico in corso. La spesa complessiva è di poco superiore ai 5 milioni di euro.
Possono essere acquistati oltre a libri di testo ed ogni altro tipo di elaborato didattico (dispense, programmi specifici) scelti dalla scuola, ausili indispensabili alla didattica (audiolibri o traduzione testi in braille per i non vedenti) e dotazioni tecnologiche (computer, tablet, lettori di libri digitali, video ingranditori da tavolo, ecc.) fino ad un massimo di 200 euro.
Sono state individuate due fasce di beneficiari in base ad ISEE: da 0 a 15.748,78 (fascia 1) e da 15.748,79 a 20.000 (fascia 2). Per gli studenti appartenenti alla prima fascia il contributo, compatibilmente con le risorse disponibili, è volto alla copertura dell’intera spesa; per gli studenti appartenenti alla seconda fascia il contributo sarà calcolato in base alla proporzione diretta tra spesa sostenuta ed eventuali risorse disponibili dopo la copertura della prima fascia e comunque non potrà superare il 60% della spesa sostenuta e documentata.
Inoltre, la spesa per l’acquisto delle dotazioni tecnologiche può essere riconosciuta esclusivamente agli studenti che rientrano nell’obbligo di istruzione (fino al II° anno della scuola secondaria di secondo grado) e per consentire un più equo accesso al beneficio il contributo per l’acquisto delle dotazioni tecnologiche non può essere richiesto dagli studenti che ne abbiano già usufruito nel precedente anno scolastico.
L’assessore Cupparo ha spiegato che dal Ministero all’Istruzione sono stati assegnati alla Regione Basilicata per la fornitura di libri di testo in favore degli studenti meno abbienti delle scuole dell’obbligo e secondarie superiori circa 1,7 milioni di euro a cui aggiungere meno di 100 mila euro per dotazioni tecnologiche, mentre l’utilizzo da parte dei Comuni lucani dei fondi ministeriali sempre per la fornitura di testo relativi agli anni precedenti ha prodotto economie di spesa pari a 3,190 milioni di euro.
“Abbiamo voluto pertanto mettere a disposizione tutte le risorse ad oggi disponibili – ha precisato – per favorire in questa fase di incremento della didattica a distanza le dotazioni tecnologiche oppure libri di testo specie per gli studenti con famiglie a più basso reddito. Ho dato incarico al nostro Ufficio Sistema Scolastico ed Universitario di monitorare la fase di attuazione dell’avviso per verificare l’eventuale necessità di impiegare ulteriori fondi perché nessun ragazzo e nessuna ragazza siano sprovvisti degli strumenti didattici indispensabili. E’ anche un segnale, dopo le parole di grande attenzione del Presidente Bardi, che la Giunta è vicina a studenti, famiglie e mondo della scuola, perchè la qualità della didattica non risenta della situazione determinata dalla emergenza sanitaria”.
La procedura di presentazione delle domande avverrà accedendo al portale istituzionale della Regione alla sezione Avvisi e Bandi, non appena il bando sarà pubblicato.

Test sierologici su base volontaria per il rientro a scuola in Basilicata

in Emergenza Covid-19

Avviati in Basilicata i test sierologici su base volontaria per il rientro a scuola in sicurezza del personale docente ed il personale ATA delle scuole pubbliche e private. I medici di famiglia della FIMMG hanno aderito in larga misura e con alto senso di responsabilità al progetto promosso dal Ministero della Salute per testare il personale scolastico prima dell’avvio delle attività didattiche.

Grazie alla pronta consegna dei kit diagnostici e degli indispensabili  dispositivi di sicurezza (camici, guanti e mascherine) da parte delle Aziende sanitarie di Potenza e Matera per il tramite della Croce Rossa Italiana , della VIM e delle farmacie aderenti a Federfarma, i prelievi presso gli studi dei medici di famiglia sono iniziati il giorno 24 agosto e si concluderanno il 7 settembre, come da calendario ministeriale.  Per sottoporsi al test, che ricordiamo è su base volontaria, gli interessati devono contattare telefonicamente il  medico curante che, ove aderisca al progetto, fisserà loro un appuntamento in studio in una fascia protetta e con adeguato distanziamento temporale. L’esame richiede  il prelievo di una goccia di sangue dal dito e fornisce il risultato in 10-15 minuti, non è necessario il digiuno o altra preparazione particolare.

Il test permette di rilevare la presenza nel sangue di anticorpi specifici contro il coronavirus che attestano l’avvenuto “contatto con il virus”: gli anticorpi di tipo IgM sono i primi a comparire (al 7-10 giorno dal contagio) ma persistono per un breve periodo e, se presenti, suggeriscono una infezione relativamente recente o ancora in atto; dal 15 giorno dal contagio in poi compaiono nel sangue gli anticorpi di tipo IgG che possono persistere per settimane, mesi fino ad un massimo di 2 anni  e possono essere indicativi di raggiunta immunità.

Se il test rivelasse la presenza di uno o di entrambi gli anticorpi il paziente sarà sottoposto entro 24 ore  a tampone nasofaringeo per escludere la presenza di una infezione in atto e dovrà rimanere in isolamento fino all’esito dell’esame.

In caso di positività confermata al tampone non sarà necessario per il medico chiudere il proprio studio a patto che abbia adottato tutte le misure di contenimento previste.

La probabilità di riscontrare un test sierologico positivo nella popolazione della nostra regione è appena dello 0,4%, secondo quanto emerso dall’indagine epidemiologica nazionale da poco conclusa.

 

Dott. Erasmo Bitetti

responsabile comunicazione FIMMG

Scuola in Basilicata, Cupparo: “L’orientamento è la riapertura il 14 Settembre”

in Politica

“L’orientamento delle Regioni è di accogliere la proposta del ministro all’Istruzione Azzolina per l’avvio al 14 settembre dell’anno scolastico 2020-2021 e la conclusione all’8 giugno 2021, protratta al 30 giugno 2021 per la scuola di infanzia”. A comunicarlo è l’assessore Francesco Cupparo (con delega all’Istruzione-Formazione) che ha partecipato in videoconferenza al Coordinamento degli assessori regionali all’Istruzione. “Siamo comunque in attesa – ha aggiunto – delle linee guida per la riapertura delle scuole che lo stesso ministro ci ha annunciato, in modo da predisporre con l’Ufficio Scolastico regionale, i dirigenti degli istituti scolastici di ogni ordine e grado e con i Comuni tutto quanto è necessario per garantire, in totale sicurezza, la normale attività didattica. Con i dirigenti scolastici degli istituti comprensivi e omnicomprensivi della Basilicata intendo riprendere il confronto che – evidenzia l’assessore – ho avviato nel mese di gennaio scorso sul tema delle attrezzature innovative, sino a proporre l’istituzione di una task force di consultazione permanente, confronto che l’emergenza sanitaria ha purtroppo interrotto”. Nel sottolineare che “insieme al presidente Bardi è stato individuato un fondo di 6 milioni di euro, derivanti dalle royalties del petrolio, finalizzato a dotare gli istituti scolastici di più idonee attrezzature e strumentazioni”, Cupparo aggiunge che “bisogna trovarsi pronti a gestire in particolare attività didattiche a distanza, proprio come è accaduto nella fase di lockdown che ha caratterizzato tutta la fase conclusiva di quest’anno scolastico. Diventa pertanto necessario aggiornare il monitoraggio sulle esigenze per le misure di sicurezza e la piena applicazione delle linee guida che arriveranno dal Ministero e sui bisogni di strumenti informatici e tecnologici degli istituti scolastici per verificare prima di tutto le risorse finanziarie occorrenti”. Quanto all’impegno del Dipartimento, l’assessore ha ricordato che “sono stati finanziati interventi volti alla realizzazione, o riqualificazione / potenziamento degli ambienti laboratoriali di settore (meccanica, chimica, elettronica, odontotecnica, robotica, costruzione, cucina, ecc..) esclusivamente delle Istituzioni Scolastiche Tecniche e Professionali. La spesa complessiva è di circa 1,5 milioni di euro a valere sulle risorse FSC 2007/2013 assegnate all’Obiettivo di Servizio n. 1 – Istruzione, intervento n. 7 – Erogazione di finanziamenti e aiuti alle scuole per il potenziamento e la realizzazione di laboratori per Istituti Tecnici e professionali ed Infrastrutture di Servizio”.
“La scuola – ha concluso – riveste priorità perché dalla formazione dei nostri ragazzi dipende il futuro delle giovani generazioni e della regione”.

Progetto Erasmus+ “Digital Literacy in 6 Steps” al “Manlio Capitolo” di Tursi

in Cultura

C’è un’atmosfera europeista all’ITSET M. Capitolo di Tursi:  tutto è pronto per l’inizio di Digital Literacy in 6 Steps, progetto Erasmus+ organizzato dall’Istituto tursitano. L’iniziativa di alto valore formativo e culturale, dopo la fase progettuale e organizzativa  avviata durante lo scorso anno scolastico, entra ora nel vivo con la prima mobilità che vedrà i docenti partner provenienti da Portogallo, Spagna, Grecia, Lituania e Bulgaria giungere in Italia il prossimo 25 novembre per un meeting introduttivo sul tema.  «Sarà una quattro giorni ricca di workshop e occasioni di confronto» spiegano  Rosanna La Padula, Ciro Battifarano e Antonio Fittipaldi,  i docenti autori del  progetto, «i temi da discutere saranno di sicuro interesse  per noi docenti che arricchiremo le nostre risorse didattiche da utilizzare nel quotidiano lavoro in classe.

Digital Literacy in 6 Steps

Abbiamo infatti deciso di approfondire i molteplici aspetti della cosiddetta digital literacy, ossia dell’alfabetizzazione digitale che è ormai requisito imprescindibile per qualsiasi individuo e cittadino che voglia essere attivo e consapevole rispetto ai temi dell’ICT. In questa prima mobilità qui in Italia,» continuano i docenti,  «il nostro Istituto nel ruolo di  scuola coordinatrice proporrà approfondimenti sull’uso critico dei social media mentre presso i paesi partner, a chiudere il cerchio dei 6 Steps (sei fasi come recita il titolo), la tematica della digital literacy verrà discussa sotto altre prospettive».

 

È ormai un dato inconfutabile che il mondo digitale ci abbia pienamente coinvolti interessando tutti gli ambiti del vivere quotidiano, non a caso se ne parla come di una rivoluzione, ma è altrettanto vero che  esso può rappresentare una profonda insidia soprattutto per le giovani generazioni talvolta prive di una forma mentis matura e responsabile nel suo utilizzo. L’obiettivo di tale percorso è di fornire una chiave di lettura della realtà in cui la moderna scienza informatica sia al servizio dell’uomo e non si sostituisca ad esso.

 

Nel quadro del progetto vi sarà un pieno coinvolgimento anche degli studenti, protagonisti delle attività di accoglienza: essi  interagiranno con i docenti stranieri, per meglio conoscerne le realtà in cui operano con la possibilità dunque di affinare le loro competenze linguistiche e relazionali. La prospettiva, per gli alunni dell’Istituto di Tursi è quella di prendere parte alle mobilità successive (la prossima tappa è prevista in Grecia, a marzo 2020) e di approfondire le tematiche del progetto assieme ai loro coetanei all’estero. Un’opportunità  di crescita culturale e umana nella quale il dirigente scolastico  Leonardo Giordano crede fermamente: «È quanto mai importante fornire ai nostri ragazzi gli strumenti adeguati per essere protagonisti dell’era digitale, l’opportunità di crescere mediante (anche) il confronto tra pari, ancora meglio se ciò avviene in contesti sovranazionali e questo progetto va esattamente in tale direzione» egli conclude.

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