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Turismo e ristorazione, manca manodopera

in Economia

Turismo e ristorazione, manca manodopera: difficile trovare chef, camerieri, lavapiatti, addetti pulizie. Al Sud: “buona parte dei  lavoratori  già contrattualizzati al centro-nord e in Paesi Europei

Adesso che gli operatori turistici cominciano ad intravedere la luce dentro il “tunnel” (prescrizioni allentate con l’avvio a regime dal primo giugno) si ripropone il solito problema, per questa stagione amplificato, della difficoltà di personale da assumere. Lo evidenzia un report del Centro Studi Turistici Thalia che ha rielaborato su scala regionale dati nazionali.

Secondo il Bollettino mensile del Sistema informativo Excelsior, realizzato da Unioncamere e Anpal, solo per questo mese di maggio in Basilicata sono programmate 2.680 assunzioni (in tutti i settori), con un incremento di 700 unità rispetto al mese di aprile e di 560 unità rispetto a maggio 2020. Almeno il 60% è personale da assumere con contratti stagionali belle imprese di ristorazione e turismo. La percentuale di figure professionali considerate di difficile reperimento raggiunge da  noi il 33,3% ed è tra le più alte d’Italia. “Le difficoltà maggiori – riferisce Michele Tropiano, Federalberghi Potenza – sono per chef ed addetti alla cucina, ma anche per manodopera non specializzata e qualificata. Persino lavapiatti o addetti alle pulizie.

Stiamo correndo ai ripari di intesa con la Federazione Cuochi e con gli Istituti Alberghieri della regione.

Purtroppo buona parte dei nostri giovani sono stati già contrattualizzati in strutture del centro-nord e in Paesi Europei dove la ripartenza è stata preparata in anticipo”.

La conferma delle difficoltà viene anche da Maratea dove dal Consorzio Turistico riferiscono che sono state accelerate le operazioni di reclutamento del personale. “Le candidature e i curricula arrivano – sottolinea Biagio Salerno, presidente del Consorzio – solo che non sono adeguati perché abbiamo bisogno per l’imminente stagione di personale già pronto. E’ sempre la stessa storia: le scuole, con qualche rara eccezione, non riescono a formare personale per le imprese”.

Sempre Excelsior segnala che entro luglio in tutte le strutture di alloggio, ristorazione e servizi turistici del Paese saranno necessarie 235.131 unità, 30mila in più solo rispetto a maggio 2020 e ben 188.730 addetti alle attività di ristorazione con il 28,5% di difficoltà a reperire. Gli avvisi-ricerca personale ad oggi sono oltre 70mila. Sul territorio si osserva, infine, come siano il Mezzogiorno, dove sono maggiori le attese per il settore turistico, e il Nord est manifatturiero le aree con il più elevato incremento sul mese precedente delle entrate programmate (rispettivamente, +26mila e +24mila ingressi previsti), sebbene proprio nel Mezzogiorno si registri ancora il più ampio divario rispetto ai livelli occupazionali di maggio 2019.

Federalberghi e Consorzi ripropongono due strumenti: protocolli di intesa con gli Istituti Alberghieri per “intercettare” i nostri studenti; stage e formazione direttamente in azienda. “La nostra – dicono all’unisono Tropiano e Salerno – è una corsa contro il tempo per trovarci pronti ad accogliere gli ospiti”.

Dal sito Federazione Italiana pubblici esercizi CCNL PUBBLICI ESERCIZI RIST. COLL. E COMM. E TURISMO 

Basilicata “lavoro e pandemia

Ordinanza n. 40: In Basilicata solo didattica a distanza per gli istituti di scuola superiore

in Emergenza Covid-19

SCUOLE SUPERIORI. A partire dal 2 novembre solo didattica a distanza per le scuole superiori della Basilicata. E’ una delle disposizioni contenute nell’ordinanza n. 40 firmata dal presidente della Regione, Vito Bardi, allo scopo di contrastare e contenere il diffondersi del virus Covid-19, sull’intero territorio regionale. Per gli alunni con disabilità, con bisogni educativi speciali, ricoverati presso strutture ospedaliere o in cura presso le proprie abitazioni e gli alunni frequentanti le scuole carcerarie, resta fermo quanto previsto nelle “linee guida per la didattica digitale integrata” adottate con decreto del Ministro dell’Istruzione.

SPORT E TEMPO LIBERO. Sono sospese, inoltre, le attività dei parchi tematici e di divertimento, gli eventi e le competizioni sportive degli sport di contatto, individuali e di squadra, svolti in luoghi pubblici e privati, comprese le attività sportive di base, le scuole e le attività formative di avviamento agli sport di contatto e le relative attività, anche se organizzate a livello occasionale e ludico-amatoriale. Restano consentiti gli eventi e le competizioni sportive riconosciuti di interesse nazionale, nei settori professionistici e dilettantistici, ad eccezione del settore giovanile. Le sessioni di allenamento individuale degli atleti, professionisti e non professionisti, per sport di contatto che partecipano alle competizioni sportive sono consentite a porte chiuse. E ancor,a sono sospese le attività di palestre, piscine, centri natatori, centri benessere, strutture termali (fatta eccezione per quelle che erogano prestazioni rientranti nei livelli essenziali di assistenza o per quelli con presidio sanitario obbligatorio), centri culturali, centri sociali, centri e circoli ricreativi. Stesso divieto per le attività del ballo che abbiano luogo in discoteche, sale da ballo e locali assimilati destinati all’intrattenimento, ristoranti, bar, pub e locali assimilati, all’aperto o al chiuso.

FESTE E EVENTI. Vietate anche le feste, nei luoghi al chiuso o all’aperto, le sagre, le fiere di carattere locale e di comunità e le manifestazioni locali assimilabili. Sono sospesi gli eventi e gli spettacoli di qualsiasi natura svolti in ogni luogo, aperti al pubblico, quali sale cinematografiche, sale da concerto, teatri, circhi, teatri tenda e spettacoli in genere in altri spazi anche all’aperto. Sono sospesi i congressi, i convegni, convention aziendali ed eventi ad essi assimilabili, restando consentiti quelli che si svolgono con modalità a distanza. Stop anche le attività di sale giochi, sale slot, sale scommesse e sale bingo e le attività del gioco operato con dispositivi elettronici.

RISTORAZIONE. Le attività dei servizi di ristorazione (fra cui bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie, etc.), ad esclusione delle attività delle mense e del catering restano consentite dalle ore 5 alle ore 18. Il consumo al tavolo è consentito per un massimo di quattro persone, salvo che siano tutti conviventi. Resta sempre consentita la ristorazione con consegna a domicilio e, fino alle ore 24.00, la ristorazione con asporto con divieto di consumazione sul posto o nelle adiacenze. Restano consentite, senza limiti di orario, le attività di ristorazione negli alberghi e nelle altre strutture ricettive, limitatamente ai propri clienti. Dalle ore 18alle ore 5 è vietata la consumazione di bevande e alimenti nei luoghi pubblici o aperti al pubblico. Resta ferma la possibilità di acquistare alimenti e bevande dai distributori automatici “h24”.

VISITE AI PAZIENTI. L’ordinanza dispone misure per l’accesso di parenti e visitatori alle strutture delle unità di offerta residenziali e di lunga degenza della rete territoriale, residenze sanitarie assistite (RSA), hospice, strutture riabilitative e residenziali per anziani, autosufficienti e non, stabilendo che è limitata ai soli casi indicati dalla direzione sanitaria. E’ vietato l’accesso ai familiari o caregiver ovvero ai visitatori dei pazienti ricoverati in reparti di degenza Unità Operative (U.O. – Reparti) delle strutture sanitarie regionali, salvo autorizzazione del responsabile sanitario della struttura.
Eccetto le disposizioni per le scuole, le altre misure si applicano dalla data del 31 ottobre 2020. L’ ordinanza è pubblicata sullo speciale del Bur n. 96 del 30 ottobre e sul sito istituzionale.

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