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Ospedale di Stigliano: lavori di riqualificazione per 1 milione di euro

in Cronaca

Ospedale di Stigliano: lavori di riqualificazione per 1 milione di euro: a marzo incominceranno i lavori

L’ospedale di Stigliano sarà riqualificato confermandosi presidio di riferimento sanitario per il Distretto della salute collina materana-metapontino. Con la delibera 889 dello scorso 27 dicembre 2022 l’Azienda Sanitaria locale di Matera ha aggiudicato la gara di appalto per l’esecuzione dei lavori di adeguamento funzionale e miglioramento sismico del fabbricato antistante l’ospedale che ospiterà il nuovo Presidio di Primo Intervento, oltre che il Presidio Territoriale di Soccorso. L’opera è finanziata con fondi del Programma Operativo Val d’Agri per un milione di euro, di cui 350mila per interventi strutturali e 650mila per strumentazioni tecnologiche e diagnostiche oltre che informatiche per la connessione in rete con le altre strutture sanitarie dalla regione. Il nuovo Presidio di Primo Intervento è stato concepito rispettando tutti i requisiti strutturali, tecnologici ed impiantistici previsti dalla normativa vigente. I lavori avranno inizio entro marzo 2023 e si concluderanno in 8 mesi.
Soddisfazione è stata espressa per la salvaguardia e la riqualificazione di questo importante presidio sanitario che abbraccia un grande numero di paesi nella provincia materana, dall’Assessore alla Salute e Politiche della persona Francesco Fanelli e dal Direttore Generale dell’Asm, Sabrina Pulvirenti.

“Si tratta di un ulteriore importante passo – ha dichiarato l’assessore Fanelli- verso il potenziamento dell’assistenza territoriale in tutta la Regione”. “Quello territoriale è un servizio di fondamentale importanza che è doveroso venga offerto al cittadino nelle strutture di prossimità. Stiamo attuando azioni concrete nei confronti di tutti i presidi sanitari che. di volta in volta. saranno coinvolti; strutture che vogliamo salvaguardare e potenziare sia nell’assetto infrastrutturale che nell’organico preposto affinché i cittadini possano avere riferimenti di cura ben dislocati sull’intero territorio e possano usufruire di un’assistenza efficiente e di prossimità”.

Un investimento che acquista ancora più valore se si considera che Stigliano è stato individuato dal PNRR (Programma nazionale di Ripresa e Resilienza) come ospedale di comunità, motivo per cui l’ASM sta acquistando (con delibere n. 810 del 25/11/2022 e n. 898 del 27/12/2022) le attrezzature tecnologiche, medicali, diagnostiche e ha concluso la procedura concorsuale (con delibera n. 872 del 20/12/2022) per l’individuazione del nuovo Direttore dell’Unità Operativa Complessa (UOC) di lungodegenza medica, di prossima apertura, non appena sarà completata la pianta organica prevista.

“Con l’aggiudicazione di questi lavori –sostiene il DG Pulvirenti- riconsegneremo al territorio un presidio sanitario di strategica importanza geografica per i paesi interni della collina materana e per quelli del metapontino. Dunque non è in atto nessuno smantellamento dei presidi sanitari di provincia che svolgono un ruolo fondamentale nei territori interni. Un risultato raggiunto in tempi record se si considera che i fondi assegnati per questa opera sono stati resi disponibili soltanto alla fine di luglio 2022. In soli 4 mesi l’ASM ha provveduto all’esecuzione della progettazione, all’avvio della gara ed alla conclusione della procedura di appalto come previsto dal Decreto Semplificazioni e dal Recovery plan. Se i lavori procedono secondo il cronoprogramma saremo in gradi di inaugurare la struttura entro il 2023, migliorando le performance sanitarie in provincia di Matera”.

In Piemonte la riqualificazione del Sangone è a firma lucana

in Cultura

In Piemonte la riqualificazione del Sangone è a firma lucana: nel team un’ingegnera, Grazia Bruna Albano, e le architette Grazia Albano
e Lidia Di Pinto

Grazia Bruna Albano, Lidia Di Pinto e Grazia Albano le progettiste del riverfront del Parco urbano fluviale”. A dar forma, funzionalità e sostanza al riverfront del torrente Sangone a Beinasco in provincia di Torino sarà il progetto di tre cervelli lucani: un’ingegnera, Grazia Bruna Albano, e le architette Grazia Albano e Lidia De Pinto, sono le autrici della proposta progettuale risultata vincente.Sì, perché il tutto è nato dalla partecipazione al “Concorso internazionale di idee per la riqualificazione del parco fluviale lungo il torrente Sangone” indetto dal comune piemontese e dalla Fondazione per l’Architettura di Torino. Autorevole iniziativa, dunque, che ha visto trionfare genio e creatività lucana che ha come interpreti tre progettiste che, come spesso accade, hanno trovato spazi e opportunità lontano dalla terra d’origine.La notizia del successo ottenuto dalle lucane è stata rilanciata dal portale web degli ingegneri di Matera. Nello specifico, il concorso di idee per la realizzazione del masterplan, come spiegato sul sito della Fondazione per l’Architettura è “finalizzato a valorizzare e riqualificare il territorio comunale di Beinasco, con particolare attenzione alle aree del parco fluviale del torrente Sangone”.

Lo studio paesaggistico riguarda il territorio in prossimità del torrente, punto di interesse e di sviluppo di itinerari turistici e naturalistici.

“Obiettivo del concorso è quello operare una riqualificazione del riverfront del Sangone, attraverso la progettazione di un parco urbano fluviale che, nel rispetto dell’ambiente, costituisca una fascia verde con attrezzature ludiche e sportive per la cittadinanza, collegate tra loro e con il torrente attraverso percorsi ciclopedonali.

L’area in questo modo diverrà fruibile sia dalla cittadinanza che dai turisti: particolare attenzione dovrà essere dedicata al sistema delle
aree verdi urbane, per le quali è essenziale garantire la massima accessibilità e la configurazione di una rete in modo tale da garantire
la creazione di percorsi di connessione”. Un progetto avvincente e che arricchirà di valore l’area e il patrimonio
infrastrutturale del Piemonte. L’auspicio è che anche la Basilicata ricorra sempre più spesso allo strumento dei “concorsi di idee”, una
strategia valida e che potrebbe dare opportunità ai tecnici e ai creativi. Lucani compresi.

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Riqualificazione ex Zuccherificio Policoro: bene la prima fase

in Economia

Riqualificazione ex Zuccherificio Policoro: bene la prima fase. Idee progettuali idonee alla seconda fase di valutazione”

Idee progettuali idonee alla seconda fase di valutazione”: primo step superato per i due progetti di riqualificazione dell’area dello Zuccherificio di Policoro candidati a finanziamento nel Piano Nazionale di Recupero e Resilienza. E’ quanto emerge dal sito dell’Agenzia per la Coesione Territoriale che ha pubblicato i primi esiti dell’Avviso Pubblico finalizzato al “Finanziamento di interventi di riqualificazione e rifunzionalizzazione di siti per la creazione di ecosistemi dell’innovazione nel Mezzogiorno”, da cui emerge che degli 8 progetti lucani che hanno superato la prima fase, ben due sono quelli che si intendono realizzare nell’area dell’ex Zuccherificio di Policoro. Il primo, di 47 mln di euro circa, si chiama “Società & energIa: il Futuro della bAsilicata – SI FA. Riqualificazione e rifunzionalizzazione dell’ex zuccherificio Eridania di Policoro”, ed è presentato dal Consorzio ENEA – TRAIN e vede coinvolti come partner il Comune di Policoro, La Cascina Costruzioni, A.N.C.I. Basilicata, ENFOR, I.I.S. Pitagora – Policoro, ATER Matera, Presidi Educativi srl; il secondo, “Demetra Hub”, di circa 17 mln di euro, è stato candidato dalla FONDAZIONE POIESIS con la collaborazione, oltre del Comune di Policoro, anche di Provincia di Matera, 012 Factory spa, Artemetra srl, Associazione per la sovranità alimentare aps, F.OR.S. coop, Medicert srl, Rete Perlaterra aps, Tecnovia srl e Terra Futura srl. “Buona la prima: una sfida entusiasmante”- sostiene il primo cittadino E. Mascia – “che vede la città proiettata in una dimensione futura che apre ad una molteplicità di opportunità per il territorio metapontino, nonché per l’intera regione. Diciamo che il primo step, ovvero la valutazione dell’idoneità delle proposte, è stato superato brillantemente. Chi ben comincia è a metà dell’opera! Per questo restiamo fiduciosi di raggiungere il traguardo finale, ovvero il finanziamento e la realizzazione dei progetti. Una attività che è stata possibile grazie ad un abile e pregevole lavoro di squadra tra pubblico e privato, che ha visto impegnata l’intera Amministrazione ed in particolare gli assessori Agresti (urbanistica e infrastrutture) e Pelazza (ambiente e politiche di sviluppo) per le rispettive competenze”. “Al centro del nostro agire”- sostengono il sindaco ed i due assessori– “resta sempre l’interesse per la nostra  comunità: ci fa ben sperare questa notizia giunta alla fine dell’anno 2021, soprattutto perché su 8 progetti lucani che hanno superato la prima fase, ben due sono calibrati a Policoro; attendiamo fiduciosi i tempi amministrativi delle successive fasi per raggiungere la tanto agognata realizzazione di un importantissimo obiettivo che questa Amministrazione si è prefissata: ridare decoro e dignità ad una delle aree più importanti della storia recente della Città”.

Foto Ufficio stampa comune di Policoro

Montalbano Jonico: recupero edilizio via Caracciolo

in Politica

Montalbano Jonico: recupero edilizio via Caracciolo.  L’intervento ha interessato anche l’area antistante del Belvedere a conclusione di un progetto specifico che rientra nel più ampio disegno politico-amministrativo di “Urban Regeneration” della “terra vecchia montalbanese”

“Un ulteriore passo per rendere Montalbano sempre più bella e vivibile. Sono orgoglioso del gran lavoro che si sta svolgendo e che ci ha portato a raggiungere un nuovo obiettivo. Grazie ai nostri sforzi potremo finalmente procedere all’assegnazione degli alloggi di edilizia residenziale pubblica”. Il sindaco di Montalbano Piero Marrese esprime la sua soddisfazione per un nuovo importante risultato raggiunto dalla sua amministrazione, rappresentato dal recupero del patrimonio edilizio in via Caracciolo, un’area che viveva in stato di degrado e che ora si presenta in una veste del tutto rinnovata e con una forte vocazione attrattiva.

Questa mattina sono stati ufficialmente inaugurati gli immobili di via Caracciolo e tutta l’area antistante del Belvedere a conclusione di un progetto specifico che rientra nel più ampio disegno politico-amministrativo di “Urban Regeneration” della “terra vecchia montalbanese”. Un intervento di riqualificazione del centro storico, che procede in parallelo con una serie di ulteriori azioni finalizzate al ripopolamento del cuore del centro montalbanese e all’incremento del numero delle attività presenti.

“Non era per nulla scontato che si raggiungesse un risultato così positivo”, aggiunge il primo cittadino, che ha sottolineato, nel corso della cerimonia di inaugurazione dell’area, come

l’intervento effettuato abbia consentito il recupero di 14 alloggi di edilizia residenziale pubblica nella centrale via Caracciolo, per un importo complessivo pari a un milione e 570 mila euro finanziato dall’Ater.

Le unità immobiliari in particolare, saranno destinate a scopi abitativi per le giovani coppie e le famiglie che versano in stato di bisogno.

“Abbiamo lavorato attraverso il recupero di alcuni edifici inutilizzati del centro storico e di un’area che versava in stato di degrado, al fine di dare un ulteriore impulso al patrimonio di edilizia pubblica – riprende il sindaco Marrese -. Il lavoro di riqualificazione effettuato servirà a dare nuova luce e nuovo vigore ad un’area degradata del centro storico di Montalbano, che risulta essere il biglietto da visita del paese, al fine di renderlo più organico e bello dal punto di vista estetico. Al contempo, alla luce di un calo demografico che abbiamo registrato con sempre maggiore evidenza negli anni, con questo importante intervento, che rientra in uno specifico progetto di rigenerazione urbana della vecchia terra montalbanese, andiamo a ripopolare e a far rivivere il centro storico, gli spazi degradati e gli immobili fatiscenti completamente ristrutturati e rigenerati, anche attraverso la presenza di una serie di attività che fungono anche da attrattiva e senza la quali avremmo un centro storico desolato”.

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Ex Zuccherificio Policoro: due progetti per la riqualificazione

in Cultura

Ex Zuccherificio Policoro: due progetti per la riqualificazione “SI-FA” e “DEMETRAHUB”

Utilizzare un importante canale di finanziamento del Piano Nazionale di Recupero e Resilienza per riqualificare l’area dell’ex Zuccherificio. È quanto ha predisposto l’Amministrazione Comunale di Policoro a guida Mascia, che ha approvato due delibere, su impulso degli Assessori Enzo Agresti e Vito Pelazza, rispettivamente con delega all’Urbanistica e all’Ambiente ed Attività Produttive, relative ad altrettanti progetti a valere sull’Avviso Pubblico emanato dall’Agenzia per la Coesione Territoriale finalizzato al “Finanziamento di interventi di riqualificazione e rifunzionalizzaizone di siti per la creazione di ecosistemi dell’innovazione nel Mezzogiorno”, che vede la partecipazione dedicata ad Organismi di ricerca in partnership con Enti Locali, imprese e altri soggetti pubblici o privati. Due gli importanti investimenti candidati che hanno come partner il Comune di Policoro:
il primo, di 47 mln di euro circa, si chiama “Società & energIa: il Futuro della bAsilicata – SI FA. Riqualificazione e rifunzionalizzazione dell’ex zuccherificio Eridania di Policoro”, è presentato dal Consorzio ENEA – TRAIN e vedrà coinvolti diversi partner tra cui il Comune di Policoro, La Cascina Costruzioni, A.N.C.I. Basilicata, ENFOR, I.I.S. Pitagora – Policoro, ATER Matera, Presidi Educativi srl;
il secondo, “Demetra Hub”, di circa 17 mln di euro, è candidato dalla FONDAZIONE POIESIS con la collaborazione, oltre del Comune di Policoro, anche di Provincia di Matera, 012 Factory spa, Artemetra srl, Associazione per la sovranità alimentare aps, F.OR.S. coop, Medicert srl, Rete Perlaterra aps, Tecnovia srl e Terra Futura srl.

Nello specifico, i due progetti prevedono due importanti opere di riqualificazione dell’area:

il primo, “SI-FA”, vedrà la realizzazione di un polo di Ricerca sul recupero energetico;

un vero e proprio passaggio da “orrenda bellezza” dell’imponente immobile centrale a Centro di riferimento sulla povertà energetica in cui attività di Ricerca e Sviluppo, formazione ed azione sociale concorreranno a risolvere il problema energetico, condizione che oramai interessa il quotidiano delle nostre Comunità.

Il secondo “DEMETRAHUB”, sarà un vero e proprio contenitore, un luogo di attività ad alta intensità di conoscenza,

specializzato nei servizi al settore agricolo e agroalimentare di tutto il Sud Italia, specializzato sul modello agri-ecologico. Tra le attività che saranno ospitate all’interno di DemetraHub: Ricerca e Sviluppo per l’innovazione dei processi in agricoltura; Trasferimento Tecnologico, ossia un’azione diretta alle imprese del settore agricolo- agroalimentare per consentire loro di trasferire le innovazioni all’interno del centro in collaborazione con le Università e i Centri di Ricerca; Incubazione d’Impresa, che intenderà offrire alle giovani start up un ambiente accogliente per sviluppare le proprie attività e idee imprenditoriali a stretto contatto con Università e Enti di Ricerca; altre Attività Complementari legate ad un uso pubblico del centro, quali la convegnistica, i servizi (ristorazione, ecc.), documentali (biblioteca), museali.
“Per anni la Città di Policoro – dichiarano il primo cittadino, Enrico Mascia ed i due assessori proponenti, Agresti e Pelazza – ha dovuto convivere, da un lato, con il ricordo di una industria fiorente che negli anni ’70/’80 ha dato lavoro a centinaia di famiglie dell’area, contribuendo alla crescita sociale ed allo sviluppo del territorio, dall’altro, con un enorme scheletro di ferro che per oltre 30 anni ha costituito una controversa e scomoda linea di congiunzione tra la Città e la sua zona lido”. “Oggi, con questi due progetti candidati a finanziamento, la nostra Città si appresta non solo a ridare dignità e decoro a quell’importante area, ricollocandola nella giusta dimensione attuale, con il recupero energetico, ma anche ad aprirsi all’innovazione e alla sperimentazione di nuove tecnologie in campo agroalimentare, uno dei settori trainanti dell’intero comparto nell’intero Mezzogiorno, aprendosi alla cittadinanza anche con la realizzazione di luoghi di aggregazione e di inclusione”. “Siamo certi – concludono gli amministratori – che entrambi i progetti, una volta finanziati e realizzati, faranno cambiare volto all’intera area che passerà da degrado locale a fiore all’occhiello territoriale”.

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Riqualificazione Pisticci Scalo: al via i lavori

in Politica

Riqualificazione Pisticci Scalo: al via i lavori. Programmazione cominciata lo scorso anno,  lavori affidati alla ditta  Morano Mario Antonio. Il progettista è l’architetto Domenico Martino.

I cittadini di Pisticci Scalo da molti anni chiedono a gran voce interventi di riqualificazione del quartiere, per restituirgli quel decoro e quella forte identità che lo hanno caratterizzato per molti anni.

È da questo principio che vogliamo partire per spiegare il percorso che ha condotto l’Amministrazione a ricercare nei meandri del bilancio comunale la parte residua, ammontante a 700.000 euro, dei fondi che la società ENI S.p.A. trasferì al Comune di Pisticci nei primi anni del 2000, quando la gestione dell’ex “villaggio ANIC” passò all’Ente comunale. Quei fondi, ammontanti complessivamente a circa 3 milioni di euro, furono stanziati proprio per compiere opere di urbanizzazione primaria e secondaria. La prima domanda che i cittadini dovrebbero porsi è: come sono stati utilizzati questi fondi? Un milione e centomila euro circa sono stati utilizzati per la progettazione, direzione lavori e realizzazione della rete idrica e fognaria, attività affidate ad Acquedotto Lucano (allo stato attuale la rete di distribuzione delle acque potabili è stata completata, ma non è ancora entrata in funzione, mentre resta da realizzare il collettamento delle acque reflue all’impianto di depurazione). Quattrocentomila euro circa sono stati utilizzati per porre fine al contenzioso instaurato dal professionista che aveva realizzato il primo progetto di urbanizzazione del quartiere. Un’altra parte dei fondi è stata utilizzata per opere di urbanizzazione primaria e secondaria quali l’impianto di illuminazione e la realizzazione di alcune strutture sportive nell’area.

Ad oggi sono ancora disponibili nelle casse comunali, a distanza di circa 20 anni dal loro stanziamento, ben 700.000 euro, delle quali 540.000 sono state utilizzate da questa Amministrazione per redigere e realizzare un progetto di riqualificazione del quartiere.

La restante parte, pari a 160.000 euro, è disponibile nelle casse dell’Ente per realizzare altri interventi di manutenzione del quartiere.

La seconda domanda che bisognerebbe porsi, quindi, è questa: perché si è arrivati solo nel 2021 a spendere ben 540.000 euro,

che sono rimasti a giacere nelle casse comunali, all’avvicendarsi di varie amministrazioni, senza che si arrivasse ad un concreto utilizzo?

Invece di porsi questa domanda c’è chi preferisce alimentare polemiche sterili, basate su ignoranza di fatti e soprattutto di atti, disinformazione e strumentalizzazione a danno nei cittadini. È proprio ai cittadini che, senza alcuna intenzione di invischiarci nel guano elettorale, intendiamo chiarire quali interventi verranno concretamente realizzati. 

Va precisato, innanzitutto, che l’avvio della progettazione è stato preceduto da accurate indagini sul tessuto urbano, condotte dal progettista incaricato, che ha raccolto anche le opinioni dei cittadini residenti. Da queste attività è emersa la necessità di ridare al quartiere una connotazione urbana che non fosse più di marginalità rispetto al resto del territorio, riqualificandone l’area centrale e collegandola alla nuova chiesa. L’implementazione di un percorso vita all’interno dell’area centrale, polmone verde del quartiere, lo renderà poi un punto di riferimento per quanti, già da tempo, scelgono gli ampi spazi di Pisticci Scalo per fare attività sportiva. 

Sono previsti i seguenti interventi:

  • realizzazione di una piazza da ubicare in posizione centrale – Area ex-Chiesa e realizzazione di “Percorsi pedonali” di collegamento con le diverse “Aree di sosta” attrezzate di nuova installazione e la Chiesa;
  • installazione di nuovo arredo urbano, consistente in sedute, fioriere, pattumiere, ecc;
  • miglioramento della copertura arborea, arbustiva ed erbacea;
  • recupero funzionale delle superfici sportive attualmente fruibili, ivi compreso il superamento delle barriere architettoniche;
  • installazione di nuovi giochi “bimbo”, adeguamento delle superfici calpestabili ed installazione di uno skate park;
  • installazione di nuova illuminazione pubblica per le nuove aree pedonali.

La ditta aggiudicataria dei lavori ha proposto, altresì, diverse migliorie al progetto esecutivo, tra cui il ripristino delle aree parcheggio antistanti l’area verde e l’installazione di video sorveglianza nel parco.

Tra poche settimane verranno avviati i lavori, frutto di una programmazione cominciata lo scorso anno, quando fu affidato l’incarico di progettazione definitiva ed esecutiva, cui ha fatto seguito

la gara per l’esecuzione dei lavori conclusasi pochi giorni fa con l’affidamento dei lavori alla ditta pisticcese Morano Mario Antonio,

tra i principali operatori del settore edile. Pisticcese anche il progettista, l’architetto Domenico Martino, giovane professionista apprezzato anche fuori dai confini lucani. Come tutte le opere pubbliche, anche questa sarà soggetta alla valutazione dei cittadini che ne sono i principali fruitori, ma crediamo che si possano esprimere giudizi soltanto su ciò che viene realizzato, non sulla base di narrazioni completamente autoreferenziali e avulse dalla realtà. L’Amministrazione è e resta a disposizione dei cittadini per fornire chiarimenti utili a diffondere informazioni corrette, scevre da strumentalizzazioni e protagonismi politici e non. 

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L’Amministrazione comunale di Pisticci

Pisticci: 5 nuovi progetti approvati

Ginosa Marina: riqualificazione lungomare, finanziato progetto per 1,5 mln

in Economia

Il Comune di Ginosa è aggiudicatario di finanziamento pari a 1,5 milioni di euro, con cofinanziamento dell’ente comunale di 80.000 euro, per la riqualificazione del lungomare di Marina di Ginosa, classificandosi secondo su 96 istanze pervenute.
Un risultato ottenuto grazie alla partecipazione dell’Amministrazione all’Avviso Pubblico FSC 2014-2020/ PATTO PER LA PUGLIA “Selezione di interventi strategici per la fruizione di aree ed infrastrutture, finalizzati prioritariamente al miglioramento della qualità dei sistemi e dei servizi di accoglienza nel settore turistico”.

Maggiore vivibilità del lungomare, decementificazione, abbattimento delle barriere architettoniche, più spazio per i più piccoli per poter giocare, piste ciclabili e pedonali, ripristino naturalistico dei sistemi costieri spiaggia-duna-pineta/macchia area umida retrodunale con la creazione di accessi alla spiaggia compatibili, riconnessione delle aree verdi dislocate lungo la costa:

ecco ciò che comprende la nuova progettazione esecutiva, che va ad unirsi a “Paesaggi costieri’’, progetto già aggiudicatario di 1,3 milioni di euro (avviso pubblico della Regione Puglia POR PUGLIA 2014-2020 – Asse VI – Azione 6.6-Sub-Azione 6.6.a) che mira a riqualificare e ristabilire una connessione ecologica costiera lungo i cordoni dunali dell’abitato di Marina di Ginosa.
<<L’aggiudicazione di questo bando rappresenta un ulteriore punto di svolta per lo sviluppo paesaggistico e turistico di Marina di Ginosa in chiave sostenibile – hanno dichiarato il Sindaco Vito Parisi e l’Assessore alla Rigenerazione Urbana Emiliana Bitetti – abbiamo lavorato su un progetto che viene dal cuore e che ha visto la partecipazione dei bambini di Marina di Ginosa a cui è stato chiesto come immaginavano il lungomare della loro città. Anche grazie alle loro idee si è dato vita a tale progettazione, che mira a modificare radicalmente l’immagine dell’attuale lungomare di Marina di Ginosa.
L’obiettivo è quello di riappropriarci delle nostre bellezze naturali e degli spazi pubblici, valorizzandoli e rendendoli realmente fruibili da tutti. Abbiamo bene in mente la nuova concezione di lungomare e paesaggio costiero della Marina, che vedrà una trasformazione anche grazie all’adozione del Piano delle Coste a cui stiamo lavorando, con cui si potrà dare via a nuovi investimenti, migliorando l’offerta turistica complessiva, garantendo a ciascun concessionario lo stesso spazio fronte mare sfruttando la spiaggia in profondità e dando vita a più lidi e spiagge libere.
Da qui agli anni a venire, Marina di Ginosa è destinata a cambiare volto e a esprimere maggiormente le sue potenzialità dal punto di vista attrattivo e turistico>>.

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