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L’assessore regionale Donatella Merra lascia: “mancano le condizioni politiche”

in Politica

L’assessore regionale Donatella Merra lascia: “mancano le condizioni politiche”

La storia di questa stagione politica, almeno al suo epilogo avrebbe potuto essere scritta diversamente, provando a portare a termine il programma che abbiamo faticosamente disegnato e in parte realizzato. Purtroppo, da tempo sono ormai venute meno le condizioni minime di autonomia e di autorevolezza necessarie a raggiungere traguardi ambiziosi ma sicuramente alla nostra portata. Al momento di raccogliere le principali sfide o semplicemente fronteggiare, con alto senso di responsabilità, emergenze e priorità invocate da tutto il territorio non ci si può ridurre, o meglio, non si possono ridurre alcune parti politiche alla mera gestione dell’ordinario.

“Non ci sono più le condizioni per esercitare pienamente e degnamente il mio mandato politico”.

La Basilicata aveva deciso di cambiare scegliendo persone in grado e con la volontà di sovvertire un destino apparentemente segnato con la forza delle grandi opere e delle scelte coraggiose; se questo principio è venuto meno si sta tradendo il mandato che ci era stato consegnato dai cittadini, i quali hanno creduto nel rinnovamento e nella trasformazione dopo decenni di ossificazione del quadro politico e sociale.

È giunta l’ora di essere franchi con noi stessi e con i lucani. È necessario avviare una schietta e onesta riflessione politica che riporti al centro del dibattito pubblico gli interessi della Basilicata, dei cittadini, delle comunità e dei territori. Da questi ultimi ci si sta allontanando per inseguire vecchie e logore logiche di Palazzo che squalificano la nostra missione, quella di dare ai lucani un futuro di sviluppo e di crescita economica e occupazionale non più procrastinabile.

Sta venendo meno quello slancio indispensabile a concretizzare i grandi progetti e i grandi investimenti di cui la Basilicata non può fare più a meno, pena lo scivolamento verso maggiore arretratezza e isolamento. Tutto ciò è inammissibile alla luce delle aspettative che sono state riposte in questa esperienza che sta dimostrando adesso di aver esaurito l’energia e la voglia di trasformazione.

Al netto del ruolo di rinnovata centralità che nelle trattive ministeriali la Basilicata ha acquisito, con notevoli risultati sul piano degli investimenti, non è pensabile inibire questi processi virtuosi ai Tavoli regionali, quelli delle massime decisioni e delle scelte strategiche.

I bonus e sostegni a famiglie e imprese, in chiave energetica e sostenibile, hanno consentito di dare ossigeno all’economia in una congiuntura complicata, segnata da crisi epidemiche e internazionali, ma esclusivamente soluzioni sistematiche e sistemiche strutturate possono arginare lo spopolamento, la riduzione drastica delle partite IVA, delle piccole e medie imprese, l’emigrazione dei cervelli migliori di questa terra. È divenuto lungo l’elenco dei provvedimenti non rinviabili e non contendibili, ai quali è stata sbarrata la strada con metodi politicamente poco ortodossi e discutibili sotto il profilo della lealtà di squadra. Ci sono limiti da non travalicare soprattutto quando è in ballo la salute dei territori e l’ incolumità e il benessere delle persone: dalla viabilità aree interne, ai piani straordinari per il risanamento delle emergenze da dissesto idrogeologico, al bando per dotare la città di Potenza di uno studentato, alle politiche per il bike sharing e la mobilità sostenibile, alla tutela e la valorizzazione del patrimonio culturale degli edifici di culto, al rinnovo del parco rotabile automobilistico e ferroviario, fino ad una programmazione dedicata e condivisa per le grandi infrastrutture con i fondi che dovrebbero essere connaturati al principio dei grandi investimenti e dello sviluppo del territorio, in particolare Fondo Sviluppo e Coesione e royalties; il più alto compito della Politica è valorizzare, tutelare spingere alla massima velocità le intenzioni e le strategie più virtuose; se il freno a queste iniziative elaborate nel tempo e con la fatica è rappresentato da un Assessore o da una parte politica è il momento di prenderne atto e renderne conto purché non si freni la corsa di una comunità in una fase di delicata e fragile ma orgogliosa risalita.

Noi non vogliamo e non possiamo renderci partecipi di questa resa che va contro i nostri valori politici, etici ed esistenziali. Ho condotto finora battaglie difficili e solitarie, ma non impossibili. Ma “ad impossibilia nemo tenetur”: se non esistono più le condizioni per proseguire, per tenere fede al patto stretto con i lucani, è doveroso da parte mia un passo indietro.

 

La segreteria dell’Assessore, arch. Donatella Merra

Giunta Regionale: Galella passa all’Agricoltura. Michele Casino entra nell’esecutivo

in Politica

Giunta Regionale: Galella passa all’Agricoltura. Michele Casino (Forza Italia) entra nell’esecutivo

Alessandro Galella (Fratelli d’Italia) dalle Attività Produttive passa all’Agricoltura, sarà sostituito da Michele Casino (Forza Italia). La notizia della nuova Giunta regionale è di questa mattina.

La composizione della Giunta regionale è cambiata e secondo Bardi si è rinforzata per quello che sarà l’ultimo anno di consiliatura prima del sopravvenire della scadenza naturale e le successive elezioni.

L’assessore all’Agricoltura regionale mancava dallo scorso autunno dopo le dimissioni di Francesco Cupparo per vicende legate alle indagini sulla sanità regionale, da quel momento è stato il governatore Vito Bardi a ricoprire “ad interim” la delega.

Come annunciato anche dalla Ministra Elisabetta Casellati (FI), eletta proprio in Basilicata e in visita nei giorni scorsi per le amministrative, al partito è stato assegnato un posto in Giunta.

 

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Bardi: on line le date dei concorsi pubblici in Regione

in Economia

Bardi: on line le date dei concorsi pubblici in Regione. Iniziativa per l’assunzione di cdi personale non dirigenziale di categoria C – posizione economica C1 e di 93 unità di personale non dirigenziale di categoria D

 

Sono stati pubblicati oggi sul Bollettino Ufficiale e sul sito della Regione Basilicata l’avviso di convocazione, il calendario e le istruzioni dei bandi di concorso pubblico, per titoli ed esami, per l’assunzione a tempo pieno e indeterminato presso la Regione Basilicata di 30 unità di personale non dirigenziale di categoria C – posizione economica C1 e di 93 unità di personale non dirigenziale di categoria D – posizione economica D1 del Comparto Funzioni locali.

Le prove scritte si svolgeranno, secondo il calendario pubblicato sul BUR, dal 20 al 24 marzo 2023 a Matera e Lagopesole (Avigliano).

“Promesso. Fatto. Con l’avvio dei concorsi – dichiara il presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi – diamo il via al ricambio generazionale in Regione, sicuri che l’Ente potrà arricchirsi di nuove competenze e ammodernarsi. Per garantire legalità e merito – aggiunge Bardi – abbiamo affidato la procedura concorsuale a un ente terzo. Stiamo lavorando per ricreare quel clima di fiducia verso la Regione – conclude Bardi – come segnale di speranza per chi decide di costruire il proprio futuro in Basilicata”.

I candidati con residenza a Potenza e provincia e in tutte le altre regioni italiane, fatta esclusione Puglia e Calabria svolgeranno le prove presso l’Area Fiere di Lagopesole, Zona Paip Miracolo Lagopesole, Avigliano (PZ).

I candidati con residenza a Matera e provincia e in Puglia e Calabria svolgeranno le prove presso Unahotels Mt, Via Germania 10/0 – Matera.

La prova scritta consiste in un test di 40 (quaranta) domande con risposta a scelta multipla di cui 8 quesiti situazionali e 32 quesiti tematici ovvero quesiti che vertono sulle materie previste dai rispettivi bandi per ognuno dei codici concorso. La prova ha una durata di 60 (sessanta) minuti cui andrà un tempo aggiuntivo per i candidati che ne hanno diritto, pari al massimo ad ulteriori 30 (trenta) minuti, per un punteggio massimo attribuibile di 30 (trenta) punti. La prova scritta, che si intenderà superata con una votazione minima di 21/30 (ventuno/trentesimi), sarà volta a verificare la conoscenza teorica e pratica delle materie previste dall’articolo 6 dei bandi nonché della lingua inglese e delle tecnologie informatiche.

Carenza di geometri: in Basilicata attivo l’avviso pubblico per i tirocini

in Economia

Carenza di geometri: in Basilicata attivo l’avviso pubblico per i tirocini. La dotazione finanziaria stanziata dalla Regione p di 400 mila euro

“Dal 9 gennaio sarà possibile accedere all’avviso pubblico per la candidatura da parte dei Comuni della Basilicata per attivare tirocini professionali dei geometri”.

È quanto annuncia l’assessore allo Sviluppo economico, lavoro e servizi alla comunità Alessandro Galella che sottolinea: “la Regione, al fine di dare una risposta concreta alla carenza di tecnici geometri nei Comuni della Basilicata, con priorità per quelli di minori dimensioni, nonché al fine di arginare il fenomeno dello spopolamento, intende favorire il tirocinio professionale dei geometri, residenti in Basilicata, grazie ad una dotazione finanziaria di 400.000 euro.

Ad ogni Comune, con priorità per quelli inferiori a 5.000 euro, potranno essere assegnati fino a due tirocinanti, con retribuzione di 1.000 euro mensili per tutta la durata del periodo di formazione pari a sei mesi.

Un’iniziativa che si pone l’obiettivo di colmare la carenza di tecnici negli uffici in specie nei Comuni più piccoli, a fronte della necessità di attuare le misure del Pnrr, della programmazione statale e regionale 2021/2027 e del Piano strategico regionale 2021-2030.

La ragione sottesa a questa misura, che ricordo è attuativa di una norma approvata con la legge di bilancio in Consiglio regionale, è quella di rappresentare un’evidente azione di contrasto allo spopolamento lucano, nel contesto di una politica mirata a questo obiettivo che l’intero governo regionale sta mettendo in campo.

È del tutto evidente, altresì, che i geometri potranno formarsi in base alle esigenze proprie di una pubblica amministrazione, trovando anche maggiori opportunità lavorative con una formazione completa e idonea per successivi percorsi professionali”.

 

Foto PX

Servizi e Infrastrutture sociale: più di 17 mln di euro per il territorio lucano

in Politica

Servizi e Infrastrutture Sociali € 17.127.861,50 per il territorio regionale. Nel Metapontino a Tursi € 699.913,88  per lo stadio comunale

Sono 37 gli interventi ammessi a finanziamento nell’ambito dell’avviso pubblico Servizi e Infrastrutture Sociali PNRR, M5 C3 I1.1.1 “Potenziamento dei servizi e delle infrastrutture sociali di comunità” ricadenti nel territorio della Regione Basilicata per un importo complessivo di € 17.127.861,50.

Di questi ben 13 sono interventi che riguardano infrastrutture sportive:

– € 1.000.000,00 al Comune di Montescaglioso per centro per disabili integrato con servizi culturali e sportivi;

– € 600.000,00 all’unione dei Comuni di Nemoli e Rivello per il recupero, riqualificazione ed efficientamento energetico della piscina comunale di Rivello;

– € 300.000,00 al Comune di Spinoso per intervento di riqualificazione del campo sportivo Contrada Piantani;

– € 1.000.000,00 al Comune di Senise per completamento, ristrutturazione, adeguamento e messa a norma del campo sportivo G.B. Rossi;

– € 800.000,00 al Comune di Viggiano per intervento di riqualificazione area ex piscina da destinare ad attività sportive e servizi connessi;

– € 300.000,00 al Comune di Calvello per interventi di riqualificazione ed efficientamento energetico del campo sportivo comunale Lello Cambriglia;

– € 300.000,00 al Comune di Sarconi per completamento ed efficientamento energetico impianti sportivi comunali e servizi annessi;

– € 249.997,01 al Comune di Vietri di Potenza per copertura piscina comunale;

– € 978.500,00 al Comune di Irsina per lavori di potenziamento infrastrutture campo sportivo comunale;

– € 699.913,88 al Comune di Tursi per lavori di riqualificazione dello stadio comunale;

– € 300.000,00 al Comune di Campomaggiore per lavori di riqualificazione area polifunzionale sportiva comunale;

– € 750.000,00 al Comune di Ferrandina per intervento di riqualificazione ed efficientamento energetico della piscina comunale di Ferrandina;

– € 300.000,00 al Comune di Salandra per lavori di riqualificazione area polifunzionale sportiva in località Varre a Salandra.

“Un nuovo riconoscimento di fondi Pnrr per la Regione Basilicata,

in specie per i progetti di impianti sportivi, per un importo complessivo di ben 7.578.410,89 di euro – sottolinea l’assessore regionale allo Sviluppo economico, Scuola, Formazione, Sport, Lavoro, Alessandro Galella – ancora un grande successo, il PNRR dà altre grandi soddisfazioni al settore impiantistico sportivo in Basilicata,

e un ringraziamento va agli uffici comunali ed ai tecnici per il lavoro certosino e per le progettualità che curano. La Regione Basilicata e i Comuni riescono ancora una volta ad intercettare finanziamenti grazie al lavoro di tecnici capaci e di settori che hanno interagito fra di essi, come in questo caso uffici competenti in Lavori Pubblici, Politiche Comunitarie e Sport che ringrazio. Oltre a quelli già riconosciuti, questi nuovi fondi di oggi sono la dimostrazione di come competenze e progettualità valide possono veramente sostenere opere di grande importanza per l’intera regione. Avere efficienti strutture sportive indoor è la dimostrazione dell’attenzione delle amministrazioni locali e regionali alla socialità per bambini, giovani e famiglie, per cui lo sport costituisce un importante collante di aggregazione e crescita umana”.

[Fonte: Ufficio Stampa Giunta Basilicata]

Inchiesta sanità: si sgonfiano le ipotesi accusatorie mosse verso Cupparo Dilascio e Spera

in Cronaca

Inchiesta sanità: si sgonfiano le posizioni di Cupparo, Dilascio e Spera. Sono attesi i pronunciamenti sulle istanze di Leone e Piro che in caso di esito per loro positivo potrebbero rientrare in consiglio regionale

Non sarebbe stata valutata la “credibilità” degli accusatori, quindi la “piattaforma indiziaria” appare inconsistente, sono alcune delle motivazioni che hanno indotto il Riesame ad annullare le misure nei confronti dell’ex consigliere regionale e assessore, Francesco Cupparo, dell’ex sindaco di Lagonegro, Maria Di Lascio, e di Giuseppe Spera, direttore generale dell’ospedale San Carlo di Potenza.

Secondo i giudici, dalle carte risulterebbe ridimensionata la consistenza dell’accusa che sarebbe quella di “corruzione elettorale”, delitto punibile fino a tre anni di reclusione. Ciò determinerebbe una sproporzione con le misure cautelari applicate inizialmente nei confronti degli indagati. Non tengono, sempre secondo il collegio giudicante, le accuse verso Spera relativamente a presunti rapporti di favoritismo con la politica.

Gli altri indagati, i consiglieri regionali Rocco Leone (FdI) e Francesco Piro (FI), attraverso i rispettivi avvocati, hanno presentato al gip la richiesta di revoca delle misure cautelari inflitte nei loro confronti.

Martedì prossimo sono attesi i pronunciamenti, se le posizioni di Leone e Piro dovessero essere accolte è verosimile che potranno tornare in Consigio regionale e ristabilire la maggioranza con 11 voti su 21.

Vizziello e Zullino fuori dalla Lega e dalla maggioranza: tutti a casa?

in Politica

Vizziello e Zullino fuori dalla Lega e dalla maggioranza: tutti a casa? All’orizzonte – per la “maggioranza” Bardi – un accordo politico di maggioranza con Italia Viva?

Vizziello e Zullino hanno lasciato il centrodestra. In conferenza stampa, stamani, hanno annunciato di voler mollare la Lega e la maggioranza. La notizia ha spinto il governatore Vito Bardi a ribadire la “ferma volontà di andare avanti”.

Vizziello e Zullino hanno cominciato a ritagliarsi il ruolo di “dissidenti” dal momento della presentazione delle candidature in occasione delle elezioni politiche del 25 settembre. Ad allargare il solco fra i due consiglieri (ex leghisti) e la maggioranza anche la bocciatura della loro proposta di ampliare il beneficio del bonus gas alle imprese, circostanza che assume contorni beffardi stando all’attualità. Infatti la stessa proposta è stata presentata all’ordine del giorno dai consiglieri di Italia Viva, Braia e Polese, ed è stata accolta dal consiglio regionale. L’estensione del beneficio, ironia della sorte, ha “incassato” l’astensione di Italia Viva e il voto determinante di Zullino e Vizziello.

I due consiglieri hanno inoltre espresso rammarico per il disinteresse verso una riforma del Consorzio di Bonifica e la sanità materana che è “stata mortificata” a detta dei consiglieri.

Hanno manifestato l’intenzione di restare in consiglio regionale per sostenere, di volta in volta, i provvedimenti che saranno utili ai cittadini lucani.

Vito Bardi ha commentato: “Non inseguo nessuno, le mie porte sono aperte a tutti coloro che vogliano dare un contributo sulle cose concrete, nell’esclusivo interesse dei lucani”.

Il fatto, di là dalle rispettive legittime posizioni, è che senza Zullino e Vizziello e le assenze dei consiglieri Francesco Piro e Rocco Leone, indagati nell’ambito della recente inchiesta giudiziaria che intende far chiarezza su Sanità e elezioni politiche 2022, il governatore dovrà ristabilire il perimetro della maggioranza e rivedere i rapporti di forza, diversamente sarà matematicamente impossibile governare con la conseguenza di paralizzare un’intera regione.

Italia Viva – in teoria forza di minoranza – ha garantito i numeri a Bardi, da qui l’urlo all’inciucio gli stessi Vizziello e Zullino.

Alla luce dei recenti fatti sembra inevitabile pensare al supporto di Italia Viva con un eventuale accordo politico di maggioranza: ma c’è la reale intenzione delle parti o finirà con il governatore che staccherà la spina e tutti a casa?

Coopbox Valbasento: si torna in produzione

in Economia

Coopbox Valbasento, da lunedì 21 si torna in produzione. L’assessore ha comunicato che saranno trasferite ai dirigenti aziendali documentazioni complete delle misure messe in campo dalla Regione per la reindustrializzazione e lo sviluppo industriale della Val Basento

Da lunedì 21 febbraio alla Coopbox di Ferrandina riprenderà la produzione. E’ il risultato dell’incontro che si è tenuto in serata al Dipartimento Attività Produttive presieduto dall’assessore Francesco Cupparo alla presenza dei rappresentanti sindacali, di una delegazione di lavoratori, di rappresentanti del Gruppo Happy di Cremona, dei sindaci di Ferrandina, Miglionico, Pomarico e Pisticci e dei consiglieri regionali Acito, Braia e Perrino. In apertura di riunione l’assessore Cupparo ha chiesto ai rappresentanti dell’azienda – che da tempo ha interrotto l’attività produttiva dello stabilimento creando grandi apprensioni tra lavoratori ed amministratori locali – di conoscere le esigenze reali del Gruppo per garantire la continuità di produzione e per assicurare gli attuali livelli occupazionali (35 unità). L’assessore ha comunicato che saranno trasferite ai dirigenti aziendali documentazioni complete delle misure messe in campo dalla Regione per la reindustrializzazione e lo sviluppo industriale della Val Basento e saranno anticipate alcune azioni già in programma a sostegno dell’apparato industriale. Di qui l’annuncio dei vertici aziendali di riavviare la produzione in attesa di studiare ed approfondire le soluzioni più idonee da adottare. Per Cupparo si è trattato di un incontro efficace perché – ha detto – non abbiamo concesso più nessun alibi per l’interruzione specie in riferimento al prodotto che esce dallo stabilimento di Ferrandina che ha un buon mercato. E’ anche questa la testimonianza che la cooperazione tra Regione, sindacati, lavoratori, Amministrazioni Comunali dà buoni risultati in quanto le misure che abbiamo deciso per la Val Basento sono un forte incoraggiamento non solo a proseguire le attività esistenti ma soprattutto per nuovi investimenti.

Foto archivio, non si riferisce al fatto descritto nell’articolo

Basilicata: per i lavoratori socialmente utili prorogate le attività

in Politica

Basilicata: per i lavoratori socialmente utili prorogate le attività. Dai territori, Badursi (PD Pisticci): bene ma occorre anche pensare alla stabilizzazione

Con l’approvazione di una deliberazione di giunta è stata autorizzata la prosecuzione nel 2022 delle attività socialmente utili, in scadenza al 31 dicembre 2021, con una spesa complessiva a carico della Regione di poco inferiore ad un milione di euro. Ne dà notizia l’Assessore al Lavoro Francesco Cupparo, spiegando le modalità della prosecuzione per la platea degli Lsu.
Agli Enti utilizzatori che, dal 1° gennaio al 31 dicembre 2022, consentono la prosecuzione delle attività socialmente utili dei soggetti di cui all’art. 2, comma 3, lett. b) e c) della L.R. 19.01.2005, n. 2, è riconosciuto un contributo del 75% dell’importo complessivo a loro carico per il pagamento dell’assegno da corrispondere agli stessi nel periodo medesimo; agli Enti utilizzatori che, dal 1° gennaio al 31 dicembre 2022, consentono la prosecuzione delle attività socialmente utili ai soggetti percettori di mobilità o di trattamento di disoccupazione speciale di cui al comma 5 dell’art. 2 della L.R. 19.01.2005, n. 2 è riconosciuto un contributo del 75% dell’importo complessivo a loro carico per il periodo successivo alla scadenza della mobilità o di disoccupazione speciale edile; ai Comuni con popolazione inferiore ai tremila abitanti che, dal 1° gennaio al 31 dicembre 2022, consentono la prosecuzione delle attività socialmente utili dei soggetti di cui all’art. 2, comma 3, lett. b) e c) della L.R. 19.01.2005, n. 2, è riconosciuto un contributo del 90% dell’importo complessivo a loro carico per il pagamento dell’assegno da corrispondere agli stessi; agli Enti utilizzatori dei lavoratori socialmente utili trasferiti dalle Comunità Montane che, dal 1° gennaio al 31 dicembre 2022, consentono la prosecuzione delle attività socialmente utili dei soggetti di cui all’art. 4 comma 4 della L.R. n. 2/2005 è riconosciuto un contributo pari al 100% dell’importo complessivo per il pagamento dell’assegno da corrispondere agli stessi.
Le misure di incentivazione previste si applicano anche ai Comuni con popolazione superiore a 3.000 abitanti che, nel periodo di riferimento del provvedimento, attestano lo stato di dissesto finanziario o che presentino una condizione di squilibrio di bilancio, certificato con l’ultimo rendiconto della gestione, superiore ad un milione di euro.
Inoltre, agli Enti utilizzatori che, dal 1° gennaio al 31 dicembre 2022, consentono la prosecuzione delle attività socialmente utili ai soggetti in possesso dei requisiti di cui alle lettere a), b) e c) del Pagina 8 di 9 comma 1, art. 5, L.R.19.01.2005, n. 2, è riconosciuto un contributo pari all’intero importo complessivo necessario al pagamento dell’assegno per prestazioni socialmente utili.
Abbiamo inteso garantire la continuità di attività socialmente utili – sottolinea Cupparo – che risultato particolarmente significative specie per piccoli Comuni che con il proprio personale insufficiente non riescono a garantire servizi essenziali ai cittadini, oltre a tutelare le fasce deboli di lavoratori che per una serie di motivazioni anche soggettive non riescono a trovare un’occupazione stabile. Gli incentivi erogati negli anni – continua l’assessore – hanno prodotto la sensibile riduzione della platea sino all’attuale consistenza di oltre 150 unità. Il nostro obiettivo è di svuotare completamente questa platea di lavoratori precari.

 

Lavoratori socialmente utili, Badursi (PD): “Bene le misure messe in campo dalla Regione, ora si lavori di concerto con i comuni per misure che vadano nella direzione delle stabilizzazioni

PISTICCI. “Accogliamo con favore la deliberazione di Giunta regionale che autorizza la prosecuzione nel 2022 di quelle che sono le attività socialmente utili in scadenza al 31 Dicembre 2021, lavoratori che anche per la città di Pisticci rappresentano valore e efficienza”, ha spiegato Andrea Badursi, capogruppo in consiglio comunale nel centro jonico.

Badursi ha poi aggiunto: “Le misure messe in campo dalla Regione Basilicata rappresentano un buon risultato per i comuni, allo stesso tempo crediamo che occorra ampliare l’impegno sul fronte dei lavoratori socialmente utili e pensare a provvedimenti che mettano le amministrazioni nella condizione di favorire le stabilizzazioni”.

Badursi ha poi spiegato: “I comuni conoscono bene le situazioni territoriali e quindi dei nuclei familiari con a capo lavoratrici e lavoratori socialmente utili, persone che hanno acquisito professionalità, hanno saputo guadagnarsi la fiducia e l’apprezzamento delle comunità urbane in cui operano e hanno così maturato aspettative sociali che devono trovare tutela nelle politiche del lavoro e nelle misure legislative alle stesse dedicate”.

Infine, il capogruppo ha detto: “Come comune, diamo fin da subito la disponibilità a collaborare con la Regione per individuare i percorsi migliori per andare verso le stabilizzazioni secondo procedure trasparenti eque e che si fondino sul merito. Con l’azione sinergica, siamo sicuri che si amplierà sempre più l’orizzonte del lavoro inteso come certezza e non come situazione di precariato senza fine”.

Foto da gov it

 

Metapontum Agrobios per i sindacati “ingiusto il concorso”

in Economia

Metapontum Agrobios per i sindacati “ingiusto il concorso”. Femca Cisl, Filctem Cgil e Uiltec Uil contro la Giunta regionale: “soluzione ingiusta e discriminatoria”

Potenza, 18 novembre 2021 – “È una scelta ingiusta e discriminatoria”. Così giudicano i sindacati di categoria Femca Cisl, Filctem Cgil e Uiltec Uil la volontà della Giunta regionale di procedere sulla strada del concorso pubblico anche per i lavoratori ex Metapontum Agrobios attualmente impiegati in Alsia e Arpab. Secondo i sindacati – che nei giorni scorsi sono stati ascoltati dalle commissioni prima, seconda e terza del Consiglio regionale – “molti lavoratori potrebbero ritrovarsi al di fuori della dotazione organica dei due enti per effetto della procedura concorsuale prevista dall’art. 12 del collegato alla legge di stabilità regionale”. Per i rappresentanti di Femca, Filctem e Uiltec “bene hanno fatto le commissioni consiliari a stralciare l’art. 12 e a chiedere alla Giunta regionale di avviare le necessarie interlocuzioni con il governo nazionale e la Corte dei conti per individuare una soluzione che

salvaguardi i livelli occupazionali e i diritti di questi lavoratori che dopo trent’anni di servizio nel campo della ricerca e dello sviluppo dell’agricoltura ora rischiano il benservito a causa di formalismi giuridici.

Non è ammissibile fare dei concorsi dopo tanti anni di servizio, tantomeno annullare una legge fatta 10 anni fa con una procedura concorsuale. Noi come sigle sindacali abbiamo avanzato delle proposte concrete finalizzate ad una definitiva integrazione dei lavoratori nelle piante organiche di Alsia e Arpab con la definizione di compiti, ruoli e funzioni a supporto dei due enti con l’obiettivo di ampliarne le competenze. Altra proposta riguarda l’applicazione di un contratto privato nel pubblico in ragione della lunga esperienza e professionalità maturata in due settori altamente critici come l’agricoltura e l’ambiente che mai come adesso hanno bisogno di investire su innovazione e ricerca”.

IL CENTRO DI RICERCHE

Il Centro Ricerche Metapontum Agrobios è impegnato in attività per lo sviluppo ed il trasferimento dell’innovazione in agricoltura e nel sistema agro-industriale attraverso progetti di ricerca e servizi agronomici ed analitici con approcci propri delle biotecnologie vegetali.
I progetti di punta in campo biotecnologico sono rivolti allo sviluppo ed all’applicazione di tecnologie innovative per la protezione delle colture da virus, insetti, patogeni, per il miglioramento della qualità di piante di interesse agrario ed industriale (pomodoro, frumento, oleaginose, riso, orzo) e per l’ottenimento di sostanze ad alto valore aggiunto da specie vegetali da impiegare in settori industriali (es: chimica verde, farmaceutica, cosmetica, nutraceutica).
Inoltre ha al suo attivo linee di ricerca per l’identificazione varietale e per la selezione genomica, assistita da marcatori molecolari e da tecnologie TILLING, di specie di interesse agrario.

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