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L’Olio EVO di Ferrandina protagonista a “Pizza Doc”

in Storie di Frutta

L’Olio EVO di Ferrandina protagonista a “Pizza Doc”. La sesta puntata del programma condotto da Tinto e Monica Caradonna scopre le bellezze della Basilicata. Sabato 13 maggio dalle 11.10 alle 12.00 su Rai 2 e in diretta streaming su RaiPlay

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Sarà dedicata alla Basilicata e in particolare alla Città dell’Olio di Ferrandina, la sesta puntata di “Pizza Doc”, il programma condotto da Tinto e Monica Caradonna che andrà in onda sabato 13 maggio alle 11.10 su Rai2 e in diretta streaming su RaiPlay. Per realizzare la puntata, la troupe della trasmissione ha incontrato l’archeologo Antonio Pecci che ha raccontato la storia della città che sorge in collina su una delle sponde del fiume Basento, nella provincia di Matera. Qui, da sempre la coltivazione degli ulivi e la produzione dell’olio extravergine di oliva sono una particolarità di questo territorio; testimonianza “vivente” di una storia millenaria è il cosiddetto “Patriarca”, un albero di circa duemila anni. Considerato l’ulivo più vecchio della Basilicata, con i suoi 8 metri di circonferenza, giganteggia nel cuore di un antichissimo uliveto, a poca distanza dal luogo dove sono stati rinvenuti i resti di un frantoio oleario del IV secolo a.C.
L’approfondimento è proseguito con Pietro Bitonti, presidente di Assoprol Basilicata, che ha parlato dell’oliva “Majatica” figlia del clima e prodotto storico. Diffusa solo nel Comune di Ferrandina e nelle zone limitrofe, dà un olio extravergine di colore giallo-oro con riflessi verdi dal sapore particolarmente delicato e debolmente fruttato. Bitonti ha anche spiegato come, oltre alla produzione dell’olio, Ferrandina abbia raggiunto notorietà internazionale per la produzione delle famose olive infornate. Le prime testimonianze scritte sulle olive
infornate risalgono al 1700, ma tuttora la lavorazione avviene secondo il metodo tradizionale che prevede una prima scottatura in acqua per pochi minuti e una successiva salagione a secco per un breve periodo. Le olive, parzialmente disidratate, sono sistemate su graticci e avviate “all’infornata” negli essiccatoi. La tecnica di lavorazione delle olive infornate di Ferrandina accentua la naturale sapidità dei frutti, ma mantiene al tempo stesso la dolcezza caratteristica della majatica. Con l’olio EVO di Ferrandina gli chef pizzaioli Luca Fusacchia di “Bordo Pizzeria” e Gianluca Graci di “Fauzzeria” dovranno ideare e creare un antipasto e una pizza con a disposizione tre ingredienti base svelati all’ultimo secondo. Durante la preparazione Monica Caradonna, racconterà gli ingredienti scelti, facendoci scoprire i territori di origine attraverso aneddoti e curiosità, approfondendone gli aspetti organolettici,
nutrizionali e storico-geografici. La trasmissione si concluderà con l’assaggio dei piatti preparati dai maestri dell’arte bianca e il brindisi finale dedicato alle eccellenze italiane.
Queste le ricette della puntata: come antipasti sono previsti un bagel con l’impasto del culluriello preparato da Luca Fusacchia e una rivisitazione del Culluriello di Gianluca Graci; come pizze invece “Dalla terra al mare” di Luca Fusacchia e la “Zuppa di speranza” di Gianluca Graci. “Con questa iniziativa, abbiamo l’opportunità di far conoscere al grande pubblico le eccellenze olivicole italiane e le oltre 500 cultivar italiane, uno straordinario patrimonio di sapori e valori da salvaguardare e riscoprire che caratterizza la nostra identità culturale e ci rende unici al mondo" ha dichiarato Michele Sonnessa, Presidente delle Città dell’Olio: “Vogliamo far capire ai consumatori quanto è importante saper scegliere l’olio Evo da mettere in tavola e quanto è necessario proteggere il territorio dal rischio abbandono, dando nuovo slancio all’oleoturismo”. “La nostra città – ha dichiarato il sindaco di Ferrandina Carmine Lisanti- è orgogliosa di essere protagonista di “Pizza Doc”. Cogliamo sempre con entusiasmo, tutte le occasioni che ci permettono di mostrare e far conoscere le bellezze della Basilicata e del nostro territorio. La nostra terra è piena di sorprese e l’oleoturismo può essere un’opportunità ulteriore di conoscenza dello straordinario patrimonio storico e gastronomico di Ferrandina.” La prima tappa della puntata è in provincia di Siena con il prosciutto toscano, per conoscerne la storia
secolare. Si prosegue poi con il culluriello, uno dei simboli della Calabria, per vedere quanto questo prodotto, semplice e veloce da preparare, è radicato nelle tradizioni popolari. Ci si sposta in Abruzzo, dove l’impegno degli agricoltori permette la produzione di un prodotto delicato come il fagiolo tondino del tavo. E infine si arriva a Ferrandina, in Basilicata, dove le sue olive oltre a fornire un olio caratteristico della regione vengono servite anche infornate. La puntata si conclude nelle colline di Conegliano Valdobbiadene, dove il lavoro dei viticoltori ha permesso la creazione di un paesaggio agrario davvero unico, come il vino che vi viene realizzato.

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Canone tv 2022: domanda esonero entro il 31 gennaio

in Economia

Canone tv 2022: domanda esonero pagamento entro il 31 gennaio per chi ha più di 75 anni e reddito non superiore a euro 8.000. Oppure i cittadini che non posseggono un apparecchio TV o apparecchi predisposti alla ricezione di radioaudizioni televisive.

Pervengono alla sede dell’Adiconsum di Matera numerose richieste di informazioni in merito all’esenzione del Canone Rai. A tal proposito l’Adiconsum ricorda che l’importo da pagare è di euro 90,00 che vengono addebitate direttamente sulla bolletta della luce in 10 rate mensili. Possono essere esonerati dal pagamento, previa richiesta da inviare entro il 31 gennaio 2022 gli anziani con più di 75 anni e con un reddito non superiore a euro 8.000,00 oppure i cittadini che non posseggono un apparecchio TV o apparecchi predisposti alla ricezione di radioaudizioni televisive.

La richiesta di esonero dovrà essere presentata tramite l’applicazione web dell’Agenzia delle Entrate, o tramite un intermediario abilitato

oppure inviata tramite raccomandata senza busta, unitamente, allegando una copia di un documento di identità, a: “Agenzia delle Entrate – Direzione provinciale I di Torino – Ufficio Canone Tv – Casella Postale 22 – 10121 Torino”. Nel caso in cui non si ha un contratto di fornitura elettrica di tipo domestico residenziale, a esempio l’inquilino che vive in una casa in affitto e l’utenza elettrica è intestata al proprietario, il Canone TV dovrà essere pagato con il modello F24 entro il 31 gennaio, indicando il codice tributo “TVRI” per il rinnovo dell’abbonamento Rai già in essere e “TVNA” per i nuovi abbonamenti. Il precitato Canone potrà essere pagato in un unico versamento da euro 90,00, oppure in due rate semestrali pari a euro 45,94 ognuna o in quattro rate trimestrali pari a euro 23,93 l’una, da versare rispettivamente entro il 31 gennaio, il 30 aprile, il 31 luglio e il 31 ottobre. Per ulteriori informazioni e richieste è possibile rivolgersi all’Adiconsum di Matera.

L’agevolazione spetta per l’intero anno se il compimento del 75° anno è avvenuto entro il 31 gennaio dell’anno stesso. Se il compimento del 75° anno è avvenuto dal 1° febbraio al 31 luglio dell’anno, l’agevolazione spetta per il secondo semestre.
Inoltre, sempre nella pagina dedicata del sito dell’Agenzia delle Entrate è riportato inoltre che: “i cittadini che hanno pagato il canone TV, pur essendo in possesso dei requisiti previsti dalla legge, possono chiederne il rimborso mediante il modello per la richiesta di rimborso che contiene anche la dichiarazione sostitutiva attestante la sussistenza delle condizioni e dei requisiti che danno diritto all’esenzione”.

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“Mercati esteri sempre più attenti alla Basilicata e a Matera”

in Economia

La costante crescita di attenzione dei mercati esteri per la Basilicata e per Matera continua a stimolare azioni di promozione nei luoghi e negli eventi di particolare efficacia per il turismo. Il World Travel Market di Londra, la cui 40esima edizione quest’anno si è svolta nei giorni dal 4 al 6 novembre scorsi, è uno dei principali avvenimenti di settore ed è stata l’occasione per l’Agenzia di Promozione Territoriale della Basilicata per promuovere i prodotti dell’offerta lucana. Inoltre, il WTM di Londra arricchisce il programma di azioni che l’Apt ha posto in essere in collaborazione con ENIT, l’Agenzia Nazionale Turismo, quali, tra l’altro, la presenza al workshop sul luxury tourism, svoltosi a New York nelle scorse settimane, che ha visto maggiormente rappresentato il territorio di Matera e dintorni.

Occasioni utili per far conoscere ai numerosissimi operatori internazionali del settore le peculiarità sia della Capitale Europea della Cultura che dell’intero territorio regionale, contemplando dunque gli aspetti culturali, storico-archeologici, architettonici, paesaggistici, naturalistici, senza tralasciare naturalmente il turismo attivo, religioso, del folklore e quello eno-gastronomico.

È stata anche l’occasione colta dall’Apt per presentare al grande pubblico le numerose opportunità della Basilicata in un’ottica di destagionalizzazione: dalla vacanza attiva, che può contare ormai su attrattori dal forte appeal, al turismo lento, che nella nostra regione trova una sempre maggiore rilevanza, accanto alla Città dei Sassi che è e continuerà ad essere porta di ingresso del turismo lucano.

Il WTM di Londra ha intercettato non solo il mercato del Regno Unito ma più in generale quello europeo, considerando in particolare anche Francia, Germania e Paesi Bassi, per rimanere ai mercati principali. Una crescita registrata già da alcuni anni e che nel 2019 – in base ai dati provvisori dei primi 7 mesi, confrontati con il periodo analogo del 2018 –  ha visto in questi quattro mercati europei un incremento degli arrivi di circa il 6% e di circa il 5% delle presenze. A Matera il dato è ancor più significativo con oltre il 20% degli arrivi in più e quasi il 30% di incremento delle presenze.

La Capitale Europea della Cultura dunque si conferma la più importante area di intervento promozionale, da anni punto focale e trainante di una costante azione, anche in collaborazione con gli uffici regionali e con altre istituzioni a ciò deputate. È il caso, ad esempio, della campagna di comunicazione radiotelevisiva “Become Culture” sui canali Rai, frutto di un accordo di collaborazione con partner istituzionali, tra cui la Presidenza del Consiglio dei Ministri e la Regione Basilicata, che ha portato a oltre 423 milioni di contatti lordi; come è il caso delle attività all’interno dell’aeroporto di Bari-Palese e dell’Apertura dell’Openspace Basilicata nel centro di Matera, luogo non temporaneo destinato ad azioni di comunicazione e promozione che perdurino oltre l’anno 2019.

Sono solo alcune delle azioni che si affiancano ad altre attività online e offline, che segnano l’impegno costante per Matera e testimoniano come l’Apt sia da anni impegnata, in maniera strategica e in condivisione con gli uffici regionali preposti e l’intero sistema territoriale: una collaborazione che deve andare oltre le piccole polemiche legate – ad esempio – alla vendita in un determinato posto fisico o in un altro, di titoli di ingresso ad eventi, i cui risultati, in un mondo soprattutto fatto da e-commerce ed altri canali, vanno probabilmente addebitati più ad una progettazione a monte che ridotti al mero desk dove vendere in loco.

Abbiamo davanti infatti la sfida del 2020 con Matera che deve mantenere e consolidare i risultati raggiunti e la Basilicata deve ancora crescere e per farlo è inevitabile che la governance turistica intera sia consapevole dei problemi da affrontare ma anche del positivo momento che stiamo vivendo ed in cui, come è ragionevole che sia, siamo tutti chiamati a raccogliere sia i meriti che gli stimoli per migliorare.

Canone Rai, secondo la Guardia di Finanza “il 70% degli esercizi non lo paga”

in Cronaca

GUARDIA DI FINANZA MATERA: 

IL 70% DEGLI ESERCIZI COMMERCIALI CONTROLLATI

EVADE IL CANONE RAI

 

 I militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Matera hanno intensificato l’attività di controllo economico del territorio, mettendo in atto un articolato dispositivo a contrasto delle illecite fenomenologie dell’evasione fiscale, ivi compresa quella del “Canone Speciale Rai” dovuto dagli esercizi pubblici in locali aperti al pubblico o, comunque, fuori dall’ambito familiare.

 Quest’ultima tipologia evasiva è stata oggetto di un attento monitoraggio, sin dall’inizio dell’anno, con specifico riferimento alle spettanze dovute dagli esercizi commerciali aperti al pubblico, ove il televisore non manca mai.

La ragione è ampiamente giustificata, se si considera l’evidente scopo di lucro per il quale un esercente sceglie di attrarre la clientela fornendogli la visione di partite di calcio, eventi sportivi in genere, spettacoli e quant’altro altro, attraverso l’istallazione di uno o più televisori nei propri locali.

Dall’inizio dell’anno, in tutta la Provincia, sono stati effettuati circa 100 interventi che hanno riguardato un’ampia e diversificata platea di esercizi commerciali (alberghi, B&B, affittacamere, bar, pizzerie, ristoranti, ecc.), riscontrando che il 70% delle attività controllate hanno omesso il pagamento del “Canone Speciale Rai”.

A differenza del canone ordinario (c.d. “familiare”), che a partire dall’anno 2016 viene inserito nella bolletta della luce, il “Canone Speciale Rai” non è addebitato nelle bollette dell’energia elettrica del contribuente e non ha un valore fisso, ma cambia a seconda del tipo di esercizio pubblico (impresa, ente, associazione), della categoria (hotel di lusso, alberghi, agriturismi, b&b) e del numero di apparecchi detenuti, variando dagli oltre 6000 euro dovuti da un hotel di lusso ai 200 euro per strutture ricettizie con un solo televisore.

Gli effetti distorsivi causati da tali forme di illecito fiscale alterano le regole del mercato, creando un indebito vantaggio competitivo per i commercianti non in regola, in danno di quelli onesti. Inoltre, l’evasione delle imposte produce effetti negativi per l’intera economia, danneggiando le risorse economiche dello Stato ed accrescendo il carico fiscale per i contribuenti che operano nel rispetto della legalità.

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