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Matera 2019, presentati i risultati dell’indagine sulla percezione della Capitale Europea della Cultura

in Cultura

Secondo l’indagine “Rispetto a come era Matera prima della candidatura a Capitale europea della cultura” il 96,8 percento ha risposto che oggi è più famosa e il 92,8 percento più internazionale. Ma per l’80 percento degli intervistati è anche più caotica.

Sono stati presentati oggi, a Matera, nella sala conferenze della Camera di commercio della Basilicata, i risultati di una indagine condotta da Datacontact e voluta dalla Fondazione Matera Basilicata 2019 per comprendere “Il vissuto del 2019 e l’eredità della Capitale europea della cultura”. L’incontro è stato condotto dalla giornalista della redazione cultura del TG3, Luciana Parisi.
Il monitoraggio si articola in cinque capitoli: Domande introduttive (target residenti), eventi e Passaporto Matera 2019 (target residenti e turisti), soddisfazione programma e location (target residenti e turisti), aspettative per il futuro (target residenti), vissuto e opinioni dei turisti (target turisti).
A presentare i risultati è stata Rossella Tosto, vicepresidente di Datacontact. Due le modalità di interviste, effettuate dal 14 dicembre 2019 al 9 gennaio 2020: una modalità face to face con interviste ai residenti e turisti in visita a Matera e l’altra con domande effettuate alle persone iscritte alla newsletter di Matera 2019. Sono state 4609 le interviste effettuate così distribuite: 2866 a residenti (1700 face to face e 1166 interviste online); 1743 a turisti (845 face to face e 898 online).
Secondo l’indagine “Rispetto a come era Matera prima della candidatura a Capitale europea della cultura” il 96,8 percento ha risposto che oggi è più famosa e il 92,8 percento più internazionale. Ma per l’80 percento degli intervistati è anche più caotica.
“Tanti i cittadini che, dopo l’esperienza di Matera 2019 si sentono cambiati. L’84,8 percento ha affermato di essere orgoglioso per il percorso che la città ha compiuto, il 66,8 percento ha detto di essere disponibile ad impegnarsi per rendere la città migliore anche facendo volontariato e quasi il 62 percento ha espresso la volontà di mettersi in gioco in prima persona rispetto a progetti culturali. Mentre l’82,5 percento ha risposto che è più aperto nei confronti di chi è diverso e di chi ha capacità diverse”.
Un dato molto importante riguarda una delle principali sfide di Matera 2019, quello dell’allargamento del pubblico e di portare la cultura nelle mani di tutti.
Secondo l’83,5 percento degli intervistati agli eventi di Matera 2019 ha partecipato un tipo di pubblico che in precedenza non frequentava questo genere di iniziative come teatro, danza e opera.
In particolare, rispetto a prima del 2019, circa un intervistato su due ha affermato di aver partecipato alle mostre più di prima, mentre una persona su tre è andata a teatro più di prima.
“Quasi il 70 percento degli intervistati ha affermato che grazie al Passaporto per Matera 2019 è stato stimolato a partecipare a un maggior numero di eventi rispetto a quello che avrebbe fatto senza Passaporto. E sempre secondo il 70 percento degli intervistati il Passaporto ha facilitato l’allargamento del numero degli spettatori agli eventi culturali in generale”.
Positivi anche i commenti relativi al programma culturale. Infatti, il 70,4 percento degli intervistati ha affermato di essere soddisfatto della manifestazione Matera 2019 esprimendo gradimento soprattutto per la varietà e la ricchezza del programma (66,3 percento), per l’originalità dei contenuti prodotti (63,8 percento) e per i contenitori culturali (72 percento).
Non mancano le criticità emerse e segnalate dai cittadini come il sistema di prenotazione agli eventi (53,1 percento), il sistema dei parcheggi (47,9 percento), la gestione dei flussi turistici (35,8 percento) e la richiesta di spazi di dimensione maggiore (28,7 percento). In ogni caso, secondo il 75,2 percento degli intervistati Matera ha saputo sfruttare al meglio questa opportunità per promuovere e valorizzare la sua immagine.
Particolarmente interessanti, infine, i dati relativi alle opinioni dei turisti sulla città e alle aspettative per il futuro dei cittadini materani.
Solo l’8 percento dei turisti intervistati ha detto che la visita alla città di Matera è stato al di sotto delle aspettative, mentre per il 36 percento è stata superiore alle aspettative e il 55,8 percento in linea con le aspettative.
La maggior parte dei turisti intervistati ha saputo di Matera Capitale europea della cultura dai media tradizionali, tv e stampa (59 percento), e molto ha inciso nella scelta di visita il titolo di Capitale europea della cultura (68,1 percento).
Infine, ma altrettanto importante, è il sentimento che Matera 2019 ha seminato fra i cittadini. “L’anno di Matera 2019 che sensazione le lascia?”. In prevalenza felicità perché è stato un anno eccezionale (36,8 percento), tristezza perché è già finito e vorrei che continuasse (31,7 percento).
Interventi:
Michele Somma, Presidente della Camera di Commercio della Basilicata: “L’ordinario per Matera non basta più. La città ha dimostrato di saperci fare. Ormai non si può tornare indietro, e tutti noi abbiamo una responsabilità sul futuro”.
Carmelo Petraglia, professore associato di economia politica dell’Università degli Studi della Basilicata: “Dall’indagine risulta una percezione positiva dell’evento, ma emergono anche delle forti aspettative sul post 2019. Esistono diversi segnali di incremento della domanda di fruizione di servizi culturali da parte dei residenti. Questo chiama in causa le politiche, che devono contribuire a rafforzare strutturalmente l’offerta di servizi culturali e su questi basare l’idea di sviluppo che sia inclusiva e che riesca a creare in loco altre professionalità connesse all’attività culturale”.
Rossella Tarantino, manager sviluppo e relazioni della Fondazione Matera Basilicata 2019: “I dati sono positivi in generale e in particolare su alcuni aspetti che possono essere forieri per gli anni a venire, come la percezione di come il Passaporto per Matera 2019 abbia accresciuto l’accesso alla cultura di chi generalmente non la frequenta. Questo è un riconoscimento di come si è cercato di lavorare sull’abbattimento delle disuguaglianze nell’accesso alla cultura, che è un indicatore importante per le Capitali europee della cultura ma anche un criterio di selezione per il titolo di Capitale italiana della cultura. Interessante è anche l’aspettativa su quello che si vuole si lasci per il futuro, ovvero che Matera si attesti come luogo in cui fare cultura, anche da un punto di vista economico. Questo in estrema analogia con il Piano per il Sud, in cui tra l’altro, si riconosce a Matera questo tipo di ruolo, come esempio per le città non solo del Sud ma di tutta Italia”.
Valentina Montalto, analista di politiche pubbliche per Joint Research centre della Commissione Europea, in collegamento da Parigi, si è soffermata su tre aspetti fondamentali per le nuove strategie di politiche culturali europee, a cominciare dalla partecipazione dei cittadini: “Da questo monitoraggio emerge chiaramente la capacità del progetto di coinvolgere i cittadini in piena coerenza con le nuove strategie europee che mettono al primo posto proprio la co-creazione. Un altro aspetto centrale è il tema del cultural divide e dalla ricerca emerge che a Matera c’è stato un grande allargamento di pubblico. Caratteristica importante è infine la “fame” di cultura, a cui le prossime politiche nazioni ed europee dovranno dare una risposta”.
Salvatore Adduce, Presidente Fondazione Matera Basilicata 2019: “I risultati emersi dall’indagine sono estremamente utili poiché ci danno sia indicazioni per apportare delle correzioni in corso d’opera, ma fungono anche da sprone rispetto al lavoro intrapreso, a partire dalle cose più interessanti evidenziate da cittadini e turisti. La vera sfida inizia oggi”.

Matera 2019, sono stati presentati a Bruxelles i risultati

in Cultura

Venduti circa 80 mila passaporti (54 percento cittadini permanenti, 46 percento cittadini temporanei), circa 312 mila accessi a 940 eventi. Gli artisti coinvolti sono stati ad oggi 450, dei quali 193 internazionali. I cittadini coinvolti attivamente sono stati 16 mila coinvolgendo 325 luoghi della Basilicata. Il budget impegnato (non ancora interamente speso) nel periodo 2015-2019 ammonta a circa 46 milioni di euro.

La Fondazione Matera Basilicata 2019, nell’ambito della Settimana della cucina italiana organizzata dall’Ambasciata a Bruxelles, ha organizzato una serie di attività collaterali finalizzate a far conoscere il viaggio di Matera Capitale europea della cultura svolto nel 2019 e le prossime iniziative in programma nel mese di dicembre.
In particolare, il 19 novembre, alla presenza di Paolo Sabbatini, direttore dell’Istituto Italiano di cultura a Bruxelles, sono state inaugurate, nella prestigiosa e centrale Galleria d’arte Dauwens & Bernaert, due esposizioni: la mostra “La città EUemozionale” comprendente i video delle principali iniziative svolte a Matera e in Basilicata nell’ambito del programma culturale di Matera 2019 e una selezione di foto della mostra “Visions from Europe” prodotta insieme a Canon, Matera European Photography in partnership con Matera diffusa. Le due mostre resteranno aperte per una settimana.
Nello stesso spazio, il 20 novembre, il direttore della Fondazione, Paolo Verri, e la manager Sviluppo e relazioni internazionali, Rossella Tarantino, hanno presentato il lavoro svolto fino ad oggi caratterizzato dalla vendita di circa 80 mila passaporti (54 percento cittadini permanenti, 46 percento cittadini temporanei), circa 312 mila accessi a 940 eventi. Gli artisti coinvolti sono stati ad oggi 450, dei quali 193 internazionali. I cittadini coinvolti attivamente sono stati 16 mila coinvolgendo 325 luoghi della Basilicata. Il budget impegnato (non ancora interamente speso) nel periodo 2015-2019 ammonta a circa 46 milioni di euro.
“Abbiamo rispettato tutto quello che avevamo scritto nel dossier”, ha detto Verri. “Il risultato è sotto gli occhi di tutti in termini di visibilità della città a livello internazionale. Matera oggi è una città riconosciuta ovunque e i dati ci dicono che siamo la capitale europea della cultura che più di altre ha sviluppato una maggiore attrattività”. Rossella Tarantino si è invece soffermata sulla originalità dei progetti messi in campo, l’85 percento del programma culturale, e su alcuni principali elementi come la co-creazione sperimentata con alcune fra le più prestigiose istituzioni culturali europee, la partecipazione dei cittadini e le residenze artistiche che in questi giorni stanno portando nelle case di 11 comuni della Basilicata produzioni di straordinario livello”.
All’incontro hanno portato i saluti istituzionali il vicesindaco di Matera, Giampaolo D’Andrea, il direttore dell’Istituto Italiano di cultura, Paolo Sabbatini, il responsabile della sede Enit di Bruxelles, Alfonso Santagata, Gregorio De Felice, chief economist di Banca Intesa, Gold Partner di Matera 2019.
D’Andrea ha ricordato la specificità dell’Italia che, attraverso una decisione del ministro Dario Franceschini, ha istituito la competizione per diventare capitale italiana della cultura. “Una competizione che ci consente – ha detto D’Andrea – di monitorare i territori sul piano della effettiva produzione e distribuzione culturale”.
Subito dopo si è tenuto un focus sulla comunicazione di Matera 2019. In particolare, il coordinatore dell’Ufficio stampa, Serafino Paternoster, davanti alla platea di funzionari della commissione e del parlamento europeo, giornalisti, associazioni ed aziende, ha raccontato la strategia comunicativa, che ha consentito a Matera 2019 di essere raccontata a livello locale, nazionale, europeo e internazionale. Nel suo intervento ha espresso inoltre la necessità che le istituzioni europee governino la comunicazione delle Capitali europee della cultura mettendo a disposizione specifici servizi come un sito internet dove far confluire i dossier, i programmi e le attività delle Ecoc, e organizzando incontri per rendere più forte la rete della comunicazione delle città e gli scambi di buone pratiche. Ad esempio, le istituzioni europee potrebbero individuare, attraverso un bando pubblico, un’unica emittente televisiva europea capace di raccontare il lavoro fatto in ciascuna Ecoc.
Subito dopo è intervenuta Rita Echeverria, international account manager di Euronews, l’emittente televisiva internazionale che nel 2019 ha raccontato attraverso la tv e  i suoi canali digitali in tutta Europa e in 12 lingue, il lavoro di Matera 2019 svolto fino ad oggi. Un’attività di racconto seguita da 10.6 milioni di persone raggiunte in Europa, 122 milioni di contatti generati.
Euronews ha anche anticipato i primi dati di un sondaggio condotto per una verifica dei risultati della campagna promozionale. In particolare, Euronews ha intervistato circa 1000 cittadini europei ai quali ha posto una serie di domande. Dai risultati è emerso che il 44 percento dei telespettatori di Euronews ha visto la campagna promozionale, mentre il 61 percento ha riconosciuto Matera. Il 75 percento ha riconosciuto in Matera un brand assolutamente positivo, mentre il 30 percento dei gruppi intervistati consiglierebbero Matera come destinazione. Le caratteristiche più diffuse associate a Matera sono: una città di qualità, che ispira, emozionante, affidabile, creativa e collaborativa. Per quel che riguarda la parte social sono state raggiunte oltre 6 milioni di persone, soprattutto da Italia, Francia e Germania.
Fra i 6 episodi dedicati a Matera hanno destato maggiore interesse quelli relativi alla cerimonia inaugurale e alla settimana dedicata alla luna.
Nella stessa serata il direttore della Fondazione, Paolo Verri, ha mostrato i risultati di Matera 2019 nel corso di una cena di gala organizzata dall’Ambasciata italiana a Bruxelles, davanti ad alcune fra le principali cariche istituzionali e politiche del Belgio.

“Ospita un artista”, a Rotondella iniziativa di comunità

in Cultura

La neonata Associazione Culturale Le Vorie ha presentato, Domenica 10 Novembre,  a Rotondella il Progetto di Comunità di Matera 2019 “Rotondella e la sua gente- People and landscapes” . Ospita un artista, ideato dalla stessa Associazione Le Vorie con Fondazione Matera-Basilicata 2019. Il gruppo fondatore de Le Vorie, già operativo sul territorio, ma ufficialmente costituitosi lo scorso 20 Ottobre, ha partecipato al bando promosso dalla Fondazione Matera-Basilicata 2019, risultando tra i 5 selezionati nell’ultima chiamata pubblica. Un progetto ambizioso, che si fonda sulla naturale predisposizione dei cittadini rotondellesi all’ospitalità. Si attiverà dal prossimo 11 Novembre una open call for artists, tramite bando presente sul sito web del Comune di Rotondella, e saranno selezionati 3/5 artisti (performer, videomaker, pittori, scultori, compositori, fotografi, street artist) che vivranno per circa una settimana presso le famiglie. La giuria verrà resa nota nelle prossime settimane e la selezione degli artisti si basa su tre criteri fondamentali:

  • disponibilità a svolgere workshop formativi inclusivi
  • l’opera deve essere compiuta nel breve periodo dell’ospitalità e, ove possibile, “partecipata”
  • l’opera realizzata rimane di proprietà intellettuale dell’artista, ma resterà a disposizione della cittadina di Rotondella

L’obiettivo è di generare sia un percorso di trasformazione del contesto ambientale, in quanto le opere saranno fruibili in maniera permanente, che un processo di familiarità con il linguaggio dell’arte contemporanea. Completamente aderente ai principi richiesti dalla Fondazione, poiché esprime i valori della condivisione, attraverso l’ospitalità, e del dono, poichè gli artisti offrono la propria creatività e il proprio ingegno, di apertura, in quanto ci sarà collaborazione tra l’intera comunità e gli artisti. Ma anche i principi di frugalità e di generosità, visto che la comunità condividerà il proprio tempo e lo spazio mentre gli artisti offrono il proprio ingegno e la propria creatività. Fondamentale sarà la collaborazione con le Associazioni Basilicata Adventure, Rotondella Greeters, Rainbow Dance e Fidas Rotondella per la riuscita del progetto. La partnership con il Comune di Rotondella consente l’impiego di spazi pubblici chiusi e/o aperti per svolgere le attività sia durante il periodo di ospitalità che per le esposizioni successive. L’evento finale è la “Festa di Comunità” che si svolgerà a Gennaio al termine del periodo di ospitalità.

Dalì a Matera: tutto esaurito per il ponte dell’Immacolata

in Cronaca

Nelle strutture turistiche di Matera, per il Ponte dell’Immacolata, c’è il ‘tutto esaurito’ favorito dal Presepe vivente nei Sassi e dall’interesse creato dalla mostra su Salvador Dali “La persistenza degli Opposti”.
Visitatori e materani sono incuriositi anche dalle tradizioni dell’Immacolata, come la deposizione, con bambini e Vigili del Fuoco protagonisti, di una corona di rose bianche e gialle al monumento alla “Madonnina” di via Nazionale, all’ingresso del rione Piccianello [ansa]

Il presepe della Basilicata al Palazzo del Quirinale

in Appuntamenti

La Luce della Natività tra i Sassi di Matera.

Roma – Palazzo del Quirinale, Sala d’Ercole – 12 dicembre 2018 – 5 gennaio 2019

Prosegue il cammino dei presepi monumentali della Basilicata, iniziato nel 2009 ad Assisi, nell’anno in cui la donazione dell’olio a S. Francesco fu affidata ai Lucani, con una tappa prestigiosa: il Quirinale. La “Casa degli Italiani” ospiterà infatti dal 12 dicembre 2018 al 5 gennaio 2019 un nuovo allestimento del prestigioso presepe lucano ideato dal maestro presepista Franco Artese, reso possibile e organizzato dall’Agenzia di Promozione Territoriale della Basilicata. Anche questa volta i numeri danno evidenza del grande impegno intellettuale e spirituale del presepe lucano che dopo l’allestimento in Piazza San Pietro del 2012 torna a Roma in un altro contesto eccezionale, la Sala D’Ercole nel Palazzo del Quirinale.

L’opera di quest’anno misura un’area di quaranta metri quadri per un’altezza di circa sei metri, realizzata in polistirene, pietra, legno e ferro, con circa centoventi personaggi in terracotta.

Il presepe del maestro Franco Artese è il racconto della nascita di Gesù nel contesto di un paesaggio che non ha eguali, dei borghi della Basilicata e dei Sassi di Matera, quelli che Pasolini scelse per il suo “Vangelo” affermando di aver ritrovato qui i volti e i luoghi “intatti” che in Palestina erano andati perduti.

Il presepe lucano è un’opera capace di raccontare, insieme al mistero della Nascita, la storia, la cultura e il paesaggio di una Terra ricca di naturale spiritualità, millenario crocevia di popoli e tradizioni, che oggi si offre ai visitatori per sorprenderli in un viaggio senza tempo fra chiese rupestri, abbazie, santuari, cattedrali, borghi, in cui rivive la storia dell’umanità intera.

Sulla scena si compone un insieme di quadri che rappresentano diversi momenti della vita quotidiana, in un ambiente semplice e laborioso, che attinge a immagini tratte da riti e tradizioni della civiltà rurale lucana.

Ogni anno, tuttavia, l’opera presepiale si rinnova con l’inserimento di una scena che trae occasione dal luogo che la ospita.

Quest’anno l’allestimento in una delle Sale storiche del Palazzo del Quirinale, sede della massima Istituzione della Repubblica, ha suggerito la creazione di una scena avulsa dal contesto abituale ma piuttosto simbolica di un fondamentale e costantemente auspicato legame tra la comunità lucana e lo Stato, proponendo il ricordo di un importante evento per la Basilicata, la visita del Presidente del Consiglio Giuseppe Zanardelli, fatta su sollecitazione dell’amico Giustino Fortunato e di altri parlamentari lucani, nel settembre del 1902.

Non esitò egli a sopportare tutti i disagi di un viaggio a tratti “avventuroso”, pur di conoscere de visu la tragica realtà di una remota regione del Mezzogiorno d’Italia. Da quella esplorazione maturò la Legge speciale per la Basilicata, emanata di lì a poco.

Il frammento di storia che il presepe racconta è quello in cui Zanardelli accarezza con tenera comprensione una bambina che gli dona un piccolo mazzo di fiori, mentre intorno assistono partecipi la madre e altre donne.

Una immagine, questa, poco nota, ma che evidenzia tutta l’attenzione che il Presidente del Consiglio riservò, in particolare, alle donne della «tanto diletta terra Lucana», di cui elogiò “la prestanza”, la forza e il coraggio.

«La disponibilità del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella – commenta il Direttore Generale dell’APT Mariano Schiavone- ha reso possibile questo ambito traguardo;

la Basilicata e il suo presepe si collocano quest’anno in un contesto di inestimabile valore storico, culturale e artistico, coniugando insieme la forza di un gesto altamente simbolico.

L’avvenimento si presenta di forte impatto, perché preannuncia, nel modo migliore, il grande evento di Matera Capitale europea della Cultura 2019, grazie al quale la nostra Regione vivrà un’esperienza irripetibile di centralità e protagonismo.

La nascita di Gesù, collocata nel cuore dei Sassi di Matera Patrimonio dell’Umanità, aumenta a dismisura l’incanto di un paesaggio unico al mondo. La storia rievoca tradizioni e simboli universali di fede e convivenza tra i popoli; allo stesso tempo, la “piazza” offre l’armonia del vivere senza barriere, dinamica e aperta. Come nello spirito di Matera 2019. La Basilicata intera si riconosce nel presepe, nei volti e nei gesti delle donne, degli uomini e dei bambini che animano la platea davanti alla grotta della Natività».

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