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Sostenere il settore della pesca per superare le conseguenze di COVID-19

in Emergenza Covid-19

La pandemia mondiale del coronavirus, COVID-19, pone serie sfide a molti settori, ma colpisce in modo particolarmente duro la pesca e l’acquacoltura, settori già deboli, che in questa particolare fase storica si trovano a dover far fronte alla necessità di reddito e di vendita del prodotto. Le imprese di pesca hanno infatti  ridotto, e in molti casi azzerato, la propria attività.

La mancata attivazione delle stazioni di pesca (in particolare quelle già realizzate sulla costa Ionica) si pone come ulteriore limite allo sviluppo della commercializzazione diretta dei prodotti ittici ed in generale allo sviluppo delle attività legate al “Network della portualità diffusa”, una delle azioni portanti della Strategia di Sviluppo Locale.

Sulla base di quanto premesso, il FLAG Coast to Coast intende dar voce ai bisogni del settore per sostenerlo e creare nuove opportunità anche in questa particolare fase critica, per contribuire a rilanciare le economie locali legate al consumo di pesce fresco locale e favorire un’alimentazione più corretta che includa anche i prodotti ittici.

Con il duplice obiettivo di sostenere la popolazione in difficoltà economica e il settore della piccola pesca artigianale costiera ed insieme di promuovere il marchio “miglio zero”, il FLAG Coast to Coast ha sviluppato il progetto “Solidarietà alimentare a miglio zero”.

Il progetto, che prevede la costruzione di una rete territoriale di solidarietà e vendita diretta, vede coinvolti i pescatori della piccola pesca artigianale costiera della Basilicata, i Comuni costieri e le pescherie per sperimentare insieme una iniziativa di sostegno economico e di valorizzazione dei prodotti ittici.

Il FLAG Coast to Coast destinerà, ai Comuni costieri dell’area FLAG (fra quelli in cui è presente almeno una attività di pescheria), un contributo economico da devolvere alle famiglie più bisognose, individuate dai servizi sociali comunali secondo le modalità già in essere, per la distribuzione di buoni alimentari per l’acquisto di prodotti ittici locali presso le pescherie.

Hanno già aderito al progetto i Comuni di Bernalda, Nova Siri, Maratea insieme alle pescherie presenti nei territori; nei prossimi giorni saranno divulgate le modalità per la distribuzione dei buoni alimentari.

 

Castellaneta è la regina del turismo in Provincia di Taranto

in Economia

Non solo mare, raddoppiano le presenze del turismo lento e culturale

Gugliotti: “Iniziamo a raccogliere i primi frutti del brand Terra delle Gravine”
Tanzarella: “La rinnovata offerta turistica del territorio sta rispondendo bene ai cambiamenti del nuovo modo di viaggiare”

I dati pubblicati dall’Osservatorio turistico regionale certificano il ruolo di reginetta del turismo ionico a Castellaneta anche nel 2019, forte di 348.500 presenze (aumento del 2,5% rispetto al 2018), che consentono alla città di Valentino di scalare la classifica dei comuni pugliesi con più flussi turistici, posizionandosi in 14esima posizione, a ridosso di Ostuni.

Bilancio positivo dunque, nonostante il maltempo dei primi mesi estivi abbia danneggiato pesantemente Castellaneta Marina, una delle località pugliesi balneari più gettonate. E infatti, il balzo in avanti è stato fatto grazie agli ottimi dati in bassa stagione, che ha visto raddoppiare le presenze rispetto al 2018. Numeri che vanno oltre il mero dato statistico e che offrono un’interessante prospettiva per il territorio che, per la prima volta in maniera significativa, inizia a intercettare flussi turistici anche nell’entroterra, con un’offerta legata al paesaggio e alla cultura, con soggiorni più brevi ma che si interessano tutte le stagioni dell’anno, a vantaggio delle piccole strutture ricettive come b&b, affittacamere, agriturismi e case vacanze.

Basti pensare che nei mesi non propriamente balneari (da gennaio a maggio e da ottobre a dicembre), in cui tra l’altro le grandi strutture della costa sono chiuse, si passa dalle 20.000 presenze nel 2018 alle 43.000 nel 2019. Numeri ampiamente raddoppiati, che confermano la vocazione dell’intero territorio comunale al turismo legato ai borghi, al paesaggio e all’enogastronomia, grazie a un appeal sempre forte delle gravine e sfruttando anche la naturale posizione a cavallo tra Matera, Taranto e la Valle d’Itria. Una tipologia di turismo che porta in dote maggiori ricadute economiche sul territorio: infatti la spesa media per presenza del viaggio culturale è di € 133 contro gli € 89 del turismo balneare, secondo le analisi della Banca d’Italia sulla distribuzione della spesa nelle località turistiche italiane.

«Finalmente iniziamo a raccogliere i frutti di un lavoro partito da lontano sul brand Terra delle Gravine – commenta Giovanni Gugliotti, Sindaco di Castellaneta – per costruire una destinazione turistica d’appeal, al pari di altri territori a noi vicini e più blasonati. Con le amministrazioni comunali limitrofe abbiamo messo da parte il campanile e favorito il gioco di squadra, con l’obiettivo di portare avanti una proposta unica non solo sul turismo, ma anche sulla cultura, sulle infrastrutture e sullo sviluppo economico in generale. Stiamo costruendo insieme quel senso di comunità fra le nostre cittadine, l’orgoglio di appartenere ad unico territorio e di presentarci come cittadini della Terra delle Gravine. Un sentimento che prima mancava e che probabilmente è l’unico elemento che possiamo invidiare ad altri territori a noi vicini, penso al Salento e alla Valle d’Itria, che pur non avendo tanto più di noi, hanno saputo fare squadra da più tempo, portando a casa dei risultati importanti. La strada è ancora lunga, abbiamo tanto da lavorare, ma questi risultati confermano che siamo sulla strada giusta e ci motivano a fare ancora di più e meglio».

«Rispetto agli scorsi anni, non solo abbiamo avuto un incremento – aggiunge Roberto Tanzarella, Consigliere delegato al turismo del Comune di Castellaneta – ma rileviamo più arrivi con meno giorni di permanenza. Un segno inequivocabile di come il “turista” oggi sia cambiato: soggiorna 2/3 giorni, invece di una settimana come in passato, è alla ricerca di un turismo più itinerante. Un cambiamento a cui il territorio si sta facendo trovare pronto, grazie alla diversificazione dell’offerta turistica, non più legata solo ai villaggi e grandi alberghi, ma anche ai b&b, agriturismi e piccole strutture. D’altronde lo vediamo quotidianamente, sono sempre di più i turisti che incontriamo nel nostro centro storico o lungo i sentieri delle gravine. Nuovi posti letto, un’articolata offerta culturale, paesaggistica ed enogastronomica, con escursioni, percorsi, visite guidate anche grazie al lavoro delle associazioni locali, la promozione turistica che mettiamo in campo da tempo partecipando a tutte le fiere di settore, il lavoro quotidiano dei nostri infopoint in città e nella Marina per promuovere Castellaneta e il brand Terra delle Gravine, sono il segreto del successo di questo nuovo sviluppo turistico che sta interessando il nostro comune».

Mar Ionio e Metapontino in onda all’interno della trasmissione Unomattina – 27 Maggio 2019

in Appuntamenti

Lunedì 27 maggio su Raiuno (alle 7.30 circa) andrà in onda il quinto ed ultimo appuntamento – edizione primavera – con la rubrica “Made in Basilicata”, all’interno della trasmissione Unomattina e dedicato questa volta al Mar Ionio e al Metapontino. “Storia, mare e ambiente – spiega l’Ufficio Sistemi culturali e turistici del Dipartimento Presidenza della Giunta della Regione Basilicata – caratterizzano quest’area del territorio lucano, uno dei paesaggi più suggestivi della Basilicata, circondato dalla natura intatta e selvaggia dalla rara bellezza. Con la conformazione di una fascia pianeggiante, la costa ionica si estende per circa trentacinque chilometri unendo al blu del mare il verde intenso della macchia mediterranea. Chi decide di lasciarsi affascinare dai profumi portati dal vento e dal mare non resta deluso: dietro l’immensa distesa delle pinete litoranee lo aspettano spiagge di sabbia dorata e la distesa azzurra del mare. Si parte alla scoperta di questo piccolo paradiso terrestre dalla Torre Aragonese, nata per proteggere questi luoghi dalle invasioni dei Saraceni. Giuseppe Ferrara un giovane intraprendete imprenditore lucano ha scommesso su questo territorio e ha deciso di mettersi in gioco aprendo un moderno stabilimento balneare dove è possibile praticare golf, vela, canoa, windsurf, escursioni in barca, passeggiate a cavallo in riva al mare, fino a immergersi negli splendidi fondali del mar Ionio”. L’iniziativa nasce dall’accordo sottoscritto fra la Regione Basilicata e la Rai.

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