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Lavoro agricolo di qualità: la “rete” sarà presentata a Policoro

in Economia

Lavoro agricolo di qualità: la “rete” sarà presentata a Policoro: incentivare l’iscrizione delle aziende alla Rete. Favorire azioni di contrasto al lavoro sommerso e all’evasione contributiva

 

Con Protocollo d’intesa del 2 dicembre u.s., siglato tra la Prefettura di Matera, INPS, lNAIL, Regione Basilicata, Ispettorato Territoriale del Lavoro, Organizzazioni rappresentative datoriali e dei lavoratori ed Ente Bilaterale di settore, è stata costituita la Sezione Territoriale Provinciale della Rete del Lavoro Agricolo di Qualità. L’iniziativa, che si inserisce nell’ambito delle disposizioni in materia di contrasto ai fenomeni del lavoro nero, dello sfruttamento lavorativo in agricoltura e di riallineamento retributivo nel settore agricolo, nasce per rispondere alle esigenze e alle problematiche del territorio, in particolare in quelle aree con una maggiore diffusione del rischio di sfruttamento lavorativo.

La Sezione Provinciale della Rete del Lavoro Agricolo di Qualità, la cui Cabina di regia nazionale è istituita presso la Direzione Generale dell’INPS, attraverso le sinergie dei soggetti istituzionali coinvolti, riconosce l’importanza di promuovere un tessuto di aziende agricole fondato su presupposti etici ed organizzativi in grado di garantire la qualità dei processi e dei prodotti, valorizzare il proprio potenziale economico e promuovere la crescita e il benessere del territorio.

Finalità ed attività promozionali della Rete saranno illustrate nel corso della conferenza stampa che si terrà il prossimo martedì 29 marzo alle ore 12:00 a Policoro, presso la sala consiliare del Comune, cui prenderanno parte anche il Presidente della Provincia di Matera e il Sindaco del Comune di Policoro.

Con lo scopo di contribuire attivamente al presidio della qualità e della legalità nel mondo agricolo, la neocostituita Sezione provinciale si pone quali principali obiettivi:

  • la promozione di iniziative volte ad incentivare l’iscrizione delle aziende alla Rete che, ad oggi, nella provincia materana, conta già diverse presenze;
  • la definizione di proposte finalizzate all’introduzione di meccanismi premianti in favore delle aziende aderenti nell’accesso ai contributi ed ai benefici resi disponibili nel settore agricolo;
  • il monitoraggio del mercato del lavoro e l’individuazione di buone prassi operative che possano favorire l’incontro tra domanda e offerta di lavoro in una cornice di legalità;
  • il rafforzamento delle attività di vigilanza attraverso l’azione congiunta di INPS, INAIL, Ispettorato del Lavoro e Forze dell’Ordine;
  • l’individuazione di proposte ed iniziative dirette ad assicurare idonee condizioni logistiche e di trasporto dei lavoratori agricoli, anche mediante la stipula di convenzioni con gli enti locali;
  • l’adozione di ogni utile iniziativa, in collaborazione con tutti i soggetti istituzionali interessati, per favorire azioni di contrasto al lavoro sommerso e all’evasione contributiva e per promuovere la cultura della legalità e della sicurezza sul lavoro.

 

Al fine di definire e coordinare la propria attività, la Sezione si prefigge di riunirsi periodicamente, anche per promuovere tavoli tecnici, eventualmente allargati ad altri soggetti che operano sul territorio a tutela del settore agricolo.

Assegno sociale Inps: requisiti e condizioni

in Economia

Assegno sociale Inps: requisiti e condizioni. 67 anni di età; stato di bisogno economico; cittadinanza italiana e situazioni equiparate; residenza effettiva in Italia; requisito dei dieci anni di soggiorno legale e continuativo in Italia (dal 1° gennaio 2009)

L’assegno sociale è una prestazione economica, erogata a domanda, dedicata ai cittadini italiani e stranieri in condizioni economiche disagiate e con redditi inferiori alle soglie previste annualmente dalla legge. Dal 1° gennaio 1996, l’assegno sociale ha sostituito la pensione sociale. La prestazione ha natura assistenziale e non è esportabile; pertanto, non può essere riconosciuta se il titolare della prestazione risiede all’estero. Il beneficio economico non è reversibile ai familiari superstiti.

L’assegno sociale è rivolto ai cittadini italiani, ai cittadini comunitari iscritti all’anagrafe del comune di residenza, ai cittadini extracomunitari familiari di cittadino comunitario (articolo 19, commi 2 e 3, decreto legislativo 30/2007), ai cittadini extracomunitari titolati di permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo e ai cittadini stranieri o apolidi titolari dello status di rifugiato politico o di protezione sussidiaria. I beneficiari devono percepire un reddito al di sotto delle soglie stabilite annualmente dalla legge.

Il beneficio ha carattere provvisorio, e la verifica del possesso dei requisiti socioeconomici e della effettiva residenza avviene annualmente.L’importo dell’assegno per l’anno 2021 è pari a 460,28 euro per 13 mensilità. Il limite di reddito è pari a 5.983,64 euro annui e 11.967,28 euro, se il soggetto è coniugato.

Hanno diritto all’assegno in misura intera i soggetti non coniugati che non possiedono alcun reddito e i soggetti coniugati che hanno un reddito familiare inferiore al totale annuo dell’assegno. Hanno diritto all’assegno in misura ridotta i soggetti non coniugati che hanno un reddito inferiore all’importo annuo dell’assegno e i soggetti coniugati che hanno un reddito familiare compreso tra l’ammontare annuo dell’assegno e il doppio dell’importo annuo dell’assegno.

DECADENZA

L’assegno viene sospeso se il titolare soggiorna all’estero per più di 29 giorni. Dopo un anno dalla sospensione, la prestazione è revocata. A decorrere dal 1° gennaio 2019, per ottenere l’assegno, tutti i cittadini italiani e stranieri devono soddisfare i seguenti requisiti: 67 anni di età; stato di bisogno economico; cittadinanza italiana e situazioni equiparate; residenza effettiva in Italia; requisito dei dieci anni di soggiorno legale e continuativo in Italia (dal 1° gennaio 2009).

La domanda deve essere presentata online all’INPS attraverso il servizio dedicato, al cui interno è possibile scaricare il manuale contenente le istruzioni fondamentali per la compilazione.

In alternativa, si può fare la domanda tramite: Contact center al numero 803 164 (gratuito da rete fissa) oppure 06 164 164 da rete mobile; Enti di patronato e intermediari dell’Istituto, attraverso i servizi telematici offerti dagli stessi.

Assegno Unico e Universale

 

Assegno unico e universale: domande all’Inps o ai patronati

in Economia

Assegno unico e universale: domande all’Inps o ai patronati. E’ importante avere l’ISEE, l’importo può variare dai 50 ai 175 euro per figlio

Dal primo Gennaio è possibile fare domanda, all’Inps o tramite i patronati, dell’assegno unico e universale. Si tratta di uno strumento che semplifica le misure per quanto riguarda i figli a carico, per presentare l’istanza è necessario essere in possesso dell’ISEE. L’assegno può essere richiesto per tutti i figli e l’importo può variare da 50 a 175 euro.  Più nello specifico, l’Assegno unico e universale – come spiegato nel sito Inps – è un sostegno economico alle famiglie

attribuito per ogni figlio minorenne a carico e fino alla maggiore età e, al ricorrere di determinate condizioni, fino al compimento dei 21 anni di età.

L’Assegno unico è riconosciuto anche per ogni figlio a carico con disabilità senza limiti di età. È “unico” perché mira a semplificare e potenziare gli interventi in favore della genitorialità e della natalità, è “universale” perché è garantito a tutte le famiglie con figli a carico residenti e domiciliate in Italia.

Le prestazioni assorbite

L’Assegno unico assorbe le seguenti prestazioni: il premio alla nascita o all’adozione (Bonus mamma domani); l’assegno ai nuclei familiari con almeno tre figli minori; gli assegni familiari ai nuclei familiari con figli e orfanili; l’assegno di natalità (cd. Bonus bebè); le detrazioni fiscali per figli fino a 21 anni.

La prestazione non assorbe né limita gli importi del bonus asilo nido.

I tempi per presentare le domande

Chi presenta la domanda entro il 30 giugno 2022 avrà comunque gli arretrati da marzo. Per le domande presentate dal 1° gennaio al 28 febbraio 2022 il pagamento è previsto a marzo, per le domande presentate successivamente il pagamento sarà effettuato il mese successivo alla presentazione delle stesse. Per i nuovi nati l’Assegno unico decorre dal settimo mese di gravidanza.

L’importo varia in base all’ ISEE

L’importo dell’Assegno unico, che non concorre alla formazione del reddito complessivo imponibile ai fini IRPEF , è determinato secondo il valore ISEE che, quindi serve per fare la domanda anche se non è obbligatorio.

Chi non presenta l’ ISEE avrà l’importo minimo e potrà comunque presentarlo in un secondo momento.

La domanda si presenta nelle stesse modalità dell’Assegno temporaneo.

Assegno unico compatibile con il Reddito di Cittadinanza

L’Assegno unico è compatibile con la fruizione di altre misure in denaro a favore dei figli a carico erogate dalle regioni, province autonome di Trento e di Bolzano e dagli enti locali, ed è compatibile con il Reddito di Cittadinanza nei termini e secondo i vincoli indicati. Ai nuclei familiari percettori del Reddito di Cittadinanza l’Assegno unico sarà corrisposto dall’INPS, senza necessità di presentare domanda.

A Policoro lo sportello Invalidi Civili

in Cronaca

A Policoro lo sportello Invalidi Civili: da domani, 01 dicembre 2021 il servizio sarà attivo per le visite della Commissione Invalidi Civili.

“Lo sportello potrà contare inizialmente su una commissione medico legale a settimana, con l’intenzione di portarla a due visite settimanali”

Aprirà i battenti domani, mercoledì 1 dicembre 2021, a partire dalle ore 11.30, presso la sede INPS di Piazza Aldo Moro di Policoro, il Centro Medico Legale della Commissione Invalidi Civili. L’importante servizio è frutto di una intesa raggiunta lo scorso settembre, tra il Sindaco della Città, Enrico Mascia, e il Direttore Regionale dell’INPS di Basilicata, Roberto Bafundi. Lo sportello viene avviato a partire da domani con una commissione medico legale a settimana, con l’intenzione di implementarla a due visite settimanali. Lo sportello garantirà la presenza territoriale della Commissione Invalidi Civili dell’Istituito Nazionale di Previdenza Sociale ad una vasta area dell’entroterra del materano ed assicurerà l’importante servizio ad una utenza fragile e maggiormente esposta alle problematiche legate alla distanza.

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Nella categoria dedicata le principali notizie di cronaca della Basilicata del comprensorio jonico lucano.

Artigianato, in Basilicata oltre 8,3 milioni al settore

in Economia

Alla data del 26 novembre scorso per la Basilicata sono state erogate in otto mesi dal Fondo di Solidarietà Bilaterale dell’Artigianato (unico soggetto che paga la cassa integrazione nel Comparto) complessivamente 8.346.244,16 di euro per la cassa integrazione guadagni. A riferirlo la presidente e il vice presidente Ebab (Ente Bilaterale Artigianato Basilicata) Rosa Gentile (in rappresentanza della parte datoriale) ed Enzo Iacovino (in rappresentanza della parte sindacale) aggiungendo che sono in media circa 3mila i lavoratori dipendenti di imprese artigiane beneficiari del sostegno al reddito. In dettaglio questo l’andamento delle erogazioni:

Marzo 1.794.525,94 per 3485 lavoratori

Aprile 3.025.395,76 per 3705 lavoratori

Maggio 1.681.866,94 per 2950 lavoratori

Giugno 915.907,45 per 1661 lavoratori

Luglio 405.654,39 per 823 lavoratori

Agosto 257.796,72  per 462 lavoratori

Settembre 176.232,25 per 405 lavoratori

Ottobre 88.864,71 per 207 lavoratori

Orgoglioso dell’efficienza della macchina operativa del Fondo di Solidarietà Bilaterale dell’Artigianato è il Presidente nazionale Dario Bruni.“L’avevamo detto che saremmo stati tempestivi, e così abbiamo fatto: abbiamo speso tutto. FSBA, che ha ricevuto ieri mattina la dotazione economica di 448 milioni, ora ha distribuito l’intera somma alle lavoratrici e lavoratori sospesi dal lavoro, tramite le aziende in talune regioni, e agli Enti bilaterali che provvedono direttamente, che pure stanno alacremente lavorando.”   È stato lui, in questi mesi, a tenere il filo diretto con la Ministra Catalfo, “sempre disponibile ed attenta”, per sollecitare il conferimento delle somme, per vedersi assicurato ogni impegno nella predisposizione dei decreti, perché le procedure e la burocrazia non l’avessero vinta sui diritti e le legittime aspettative dei lavoratori.“Anche se, davvero, 100 giorni, per ricevere le somme messe a disposizione dal decreto a ferragosto, sono troppi, tanto più perché c’è chi aspetta questo sostegno economico da giugno, in qualche caso anche per i periodi anteriori. Al di là della volontà politica, la burocrazia corre il rischio di frenare l’azione e vanificare l’impegno di Parti sociali, Enti bilaterali, Ministra stessa.”

Con il lavoro di questi due giorni, notte compresa, il Fondo degli Artigiani si è messo in pari: i pagamenti sono stati effettuati fino agli inizi di ottobre. Gentile, presidente Ebab, sottolinea “il grande lavoro fatto dal personale dell’Ente, ridotto all’osso” e non nasconde che comunque ci sono problemi aperti, tra cui il pagamento delle prestazioni di famiglia (perché anche questi lavoratori ne hanno diritto), la velocizzazione del versamento della contribuzione all’Inps (perché da qui dipende anche, per molti, la possibilità di andare in pensione), il pretestuoso contenzioso legale avanzato da talune ditte che vorrebbero prestazioni e tutele senza rispettare, né prima né ora, l’obbligo previsto per legge della contribuzione. D’altra parte, negli anni si è dimostrato che la bilateralità artigiana è in grado di assicurare il sostegno economico ai lavoratori sospesi dal lavoro per cause non dipendenti dalla volontà aziendale ma dal mercato o da accadimenti straordinari.

Per il vice Presidente nazionale Mauro Sasso: “l’artigianato sta vivendo una stagione tanto difficile sul piano economico/produttivo/occupazionale quanto invece strategica per la ripresa dell’intero Comparto e per le stesse relazioni sindacali che qui si esprimono. Questa mattina Fondartigianato, il fondo interprofessionale del settore che sostiene la qualificazione dei lavoratori, ha pianificato l’iniziativa per l’anno a venire: 32 milioni a disposizione su una decina di filoni. Quando si dice: la formazione che aiuta a crescere. Ieri pomeriggio San.Arti., il fondo per la sanità integrativa a favore di 550.000 lavoratrici e lavoratori dipendenti ma anche datori di lavoro, ha deciso di mettere in protezione i figli minorenni di costoro, offrendo loro da subito alcune prestazioni senza un aggravio di costi per aziende e iscritti.”

Bonus lavoratori autonomi emergenza Covid-19

in Emergenza Covid-19

IL “MESSAGGIO 1381” DELL’INPS PER L’ACCESSO AI SERVIZI INPS ONLINE E ATTRIBUZIONE DEL PIN:  Messaggio numero 1381 del 26-03-2020

L’articolo 27 D.L. n. 18 del 17/03/2020 prevede un bonus per i lavoratori autonomi – Partite Iva – vista l’emergenza Covid-19.
Nella disposizione è riportato che: “i liberi professionisti titolari di partita iva, nonché ai lavoratori titolari di rapporti di collaborazione coordinata e continuativa in attività alla data del 23 febbraio 2020 e, iscritti alla Gestione separata non titolari di pensione e non iscritti ad altre forme previdenziali obbligatorie, è riconosciuta un’indennità per il mese di marzo pari a € 600”.
L’indennità, inoltre, non concorre alla formazione del reddito e sarà erogata dall’Inps previa domanda.
Sono esclusi i pensionati e coloro che risultano iscritti a enti di previdenza privata. Per quanto riguarda gli agenti di commercio l’esclusione è motivata dal fatto che rientrano fra i beneficiari del reddito di ultima istanza, motivo che farebbe supporre un trattamento separato del caso con eventuali altre disposizioni normative che vadano a regolare la questione.

E’ inoltre previsto il sostegno al reddito per i lavoratori dipendenti e autonomi che in conseguenza dell’emergenza epidemiologica da Covid 19 hanno cessato, ridotto o sospeso la loro attività o il loro rapporto di lavoro
L’istituzione del fondo per il reddito di ultima istanza a favore dei lavoratori danneggiati dal virus Covid-19 è prevista dall’Art. 44 D.L. n. 18 del 17/03/2020.

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