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Numero chiuso Medicina? Favorevole il governatore della Basilicata Vito Bardi

in Politica

Numero chiuso Medicina? Favorevole il governatore della Basilicata Vito Bardi

Sull’opportunità di rivedere il “numero chiuso” alla facoltà di Medicina, in  questi giorni,  si è espressa la sottosegretaria Augusta Montaruli, molto vicina alla premier Giorgia Meloni.“Abolire il test di ingresso alla facoltà di medicina? Lo vogliamo di sicuro rivedere” ha detto intervistata a Un giorno da pecora su Rai Radio2.
Il tema della carenza di medici è oggetto di attenzione ministeriale, l’Italia è sempre più a corto di camici bianchi e ora dal Ministero dell’Università “si studia il modo per superare il numero chiuso alla facoltà di Medicina”. Nei giorni scorsi, come riportato dalla stampa nazionale, la ministra Anna Maria Bernini con una lettera al Corsera – notizia ripresa anche da Repubblica –  ha annunciato l’istituzione di una commissione che dovrà fornire proposte sul “come” entro la primavera. Il gruppo di lavoro è presieduto da Eugenio Gaudio, ordinario all’Università La Sapienza di Roma.

 

“L’istituzione di una apposita commissione che, entro la prossima primavera, valuterà la possibilità di modificare l’accesso programmato alla facoltà di Medicina soddisfa finalmente una istanza che viene da più parti e che sosteniamo convintamente”. È quanto dichiara il presidente della Giunta regionale della Basilicata, Vito Bardi, commentando la recente iniziativa del ministro dell’Università Annamaria Bernini.

“La carenza di personale medico – aggiunge – sta mettendo a dura prova i sistemi sanitari regionali che spesso non riescono a garantire nei tempi sperati l’erogazione delle prestazioni ai cittadini, con tutto ciò che ne consegue anche in termini di carico di lavoro per gli stessi specialisti nei reparti ospedalieri. La pandemia con cui stiamo ancora convivendo – prosegue il presidente – ha messo maggiormente in evidenza la necessità di potenziare i sistemi sanitari, con particolare riguardo alla medicina territoriale. Tuttavia, per riuscire a raggiungere questo risultato, in linea con quanto è stato programmato nell’ambito del Piano nazionale di ripresa e resilienza che ridisegna la rete assistenziale e dei presidi territoriali, abbiamo bisogno di rivedere una volta per tutte i criteri legati all’accesso alla facoltà di Medicina – che grazie alla mia Giunta per la prima volta nella storia è anche in Basilicata – per disporre di un adeguato numero di specialisti da collocare sul territorio e negli ospedali. Nella fascia che va ai 23 ai 54 anni, proprio per effetto del numero programmato, è ben visibile il numero inferiore di medici rispetto agli specialisti con una età più avanzata. Inoltre, da qui ai prossimi 7 anni – conclude Bardi – andranno in pensione circa 48 mila medici che andranno sostituiti per evitare di appesantire il Sistema sanitario nazionale che invece deve essere potenziato per andare incontro ai bisogni di salute dei cittadini. Sono dati eloquenti che dimostrano l’utilità di un gruppo di lavoro che approfondisca la questione per assicurare una programmazione lungimirante in materia di reclutamento del personale nel comparto sanitario”.

Foto da PX

 

Inaugurato a Potenza il Corso di laurea in medicina dell’Unibas

in Cronaca

Inaugurato a Potenza il Corso di laurea in medicina dell’Unibas. La ministra dell’Università e della Ricerca Maria Cristina Messa: “un punto molto importante per lo sviluppo del futuro della medicina italiana”

“Oggi è un giorno importante per la nostra comunità e per l’Ateneo, che è un pezzo importante della Basilicata. Sono emozionato a tornare nell’Ateneo in cui ho vissuto un pezzo della mia vita. E’ un giorno bello, che tutta la comunità regionale deve rivendicare come un successo rilevante, e rappresenta una mattonella per il futuro, non un passo fine a se stesso ma un punto di partenza per migliorare la nostra comunità. Dentro questa crisi e questo tempo drammatico proviamo a indicare la strada di una opportunità. Spero che l’avvio di questo corso di laurea possa favorire un sistema di relazioni il più aperto possibile, internazionale e capace di connettersi con i grandi flussi e le dinamiche che si aprono a livello globale”. Così il ministro della Salute Roberto Speranza, che è intervenuto oggi nella cerimonia di inaugurazione del Corso di laurea magistrale in medicina e chirurgia dell’Unibas.

Una scelta che, come aveva sottolineato in precedenza il presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi, “potenzia l’offerta formativa, in un ambito peraltro cruciale per il nostro Paese, quale è quello della sanità. Un mondo chiamato a raccogliere grandi sfide, sia per i continui sviluppi nell’ambito dei saperi e delle conoscenze disciplinari, sia per le innovazioni apportate dalla disponibilità di sempre più avanzate tecnologie. Un mondo nel quale noi tutti riponiamo grandi speranze per vedere migliorare le nostre condizioni di vita, la nostra capacità di cura. Il futuro della Basilicata dipende anche dai medici che si formeranno in questa facoltà, ai quali auguriamo di poter costruire qui la propria vita professionale. Senza l’investimento in capitale umano non c’è futuro. Migliorare e rendere efficiente la sanità è dunque un obiettivo primario di questa legislatura”.

L’incontro, che si è svolto nell’aula magna dell’Unibas di Macchia Romana, è stato moderato dal caporedattore della TGR Rai Basilicata Oreste Lopomo, che ha sottolineato come il nuovo corso di laurea “è un ulteriore tassello di un progetto di sviluppo partito 30 anni fa, nel post terremoto, che va nell’ottica dello sviluppo delle coscienze in particolare nel campo sanitario”.

Alla presenza delle autorità civili, militari e religiose (fra gli altri il prefetto di Potenza Michele Campanaro, il vescovo di Potenza Mons. Salvatore Ligorio, gli assessori regionali Francesco Fanelli, Rocco Leone e Gianni Rosa, il presidente del Consiglio regionale Carmine Cicala, i consiglieri regionali Luca Braia, Roberto Cifarelli, Tommaso Coviello, Gianni Leggieri, Piergiorgio Quarto, Mario Polese, Carlo Trerotola e Massimo Zullino, il sindaco di Potenza Mario Guarente, il presidente della Provincia di Potenza Rocco Guarino), il rettore dell’Unibas Ignazio Marcello Mancini, che ha introdotto i lavori, ha parlato di “un evento di portata storica per la Basilicata”, invitando tutti “a spendersi con il massimo impegno nella consapevolezza dei grandi vantaggi che dal suo buon esito potranno derivare all’intera regione”.

Mentre la ministra dell’Università e della Ricerca Maria Cristina Messa, collegata in videoconferenza, ha parlato di “un punto molto importante per lo sviluppo del futuro della medicina italiana” e si è detta “convinta dell’importanza di una formazione che tenga conto dei grandi cambiamenti che abbiamo su tutti i territori italiani, per portare assistenza e aiuto a livello territoriale”. Ha inoltre insistito sul compito delle Facoltà di medicina: “Mantenere una tradizione che ci ha reso più attenti ai bisogni dell’uomo, ma con attenzione ai progressi tecnologici”, augurando “soprattutto alle nuove studentesse e ai nuovi studenti di poter gioire, come mi è capitato nel passato, di un percorso unico e fondamentale per la vita”.

Stefania Basili, presidente della Conferenza permanente dei Presidenti dei Consigli di Corso di Laurea Magistrale in Medicina e Chirurgia e professore ordinario di medicina interna alla Sapienza di Roma, ha tenuto una lectio magistralis su “Le tre ‘S’ per diventare un buon medico: l’esempio della medicina di genere”, sottolineando tra l’altro “quanto è importante che si producano medici in grado di entrare immediatamente in servizio, con la pandemia”, ed evidenziando la necessità di “aggiustare la spirale educativa, con un circolo virtuoso che riguarda i metodi di apprendimento ed i bisogni formativi”.

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Facoltà di medicina: anche in Basilicata i test

in Cronaca

Facoltà di medicina: anche in Basilicata i test. Il governatore Vito Bardi: “Apriamo una nuova stagione”

Dei 60 quesiti a cui rispondere in 100 minuti, 12 sono di cultura generale, 10 di logica, 18 di biologia, 12 di chimica e 8 di fisica e matematica.

 

“Con la somministrazione dei quiz agli aspiranti medici che hanno chiesto di frequentare in Basilicata il neonato corso di laurea mettiamo un altro importante tassello nel ricco mosaico di iniziative che il Governo regionale sta mettendo in campo per la crescita del nostro territorio, dei suoi giovani, delle sue intelligenze”. Lo afferma il presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi, alla vigilia dell’avvio dei test in programma il 3 settembre in contemporanea in tutta Italia.

“Era da molto tempo – aggiunge Bardi – che i lucani aspettavano l’avvio di questo importante corso di laurea che consentirà non solo di allargare l’offerta formativa dell’università degli studi della Basilicata e di offrire un’alternativa ai nostri giovani che vogliono diventare medici restando nella loro terra, ma anche di rafforzare la qualità del nostro sistema sanitario. E’ un obiettivo che abbiamo raggiunto con determinazione e spinti dal desiderio di dare una risposta concreta alle legittime aspettative della nostra comunità”.

La somministrazione dei quiz ricalca lo schema dell’anno scorso: dei 60 quesiti a cui rispondere in 100 minuti, 12 sono di cultura generale, 10 di logica, 18 di biologia, 12 di chimica e 8 di fisica e matematica.

A partecipare ai test in Basilicata saranno circa 300 aspiranti medici per 64 posti disponibili che potrebbero diventare 74 alla luce di un eventuale nuovo decreto da parte del Governo nazionale. “A loro, a queste ragazze ed a questi ragazzi, voglio rivolgere il saluto mio e di tutti i lucani e gli auguri di buon lavoro per le sfide importanti che stanno per affrontare”.

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Facoltà di medicina in Basilicata: via libera da Anvur

Facoltà di medicina in Basilicata: via libera da Anvur

in Cultura

Facoltà di medicina in Basilicata: via libera da Anvur. Vito Bardi: “Con l’accreditamento dell’Anvur il corso di laurea in Medicina e Chirurgia è realtà”

L’Agenzia Nazionale di valutazione del sistema universitario e della Ricerca (Anvur) ha espresso, in un suo documento, parere positivo sulla istituzione del corso di Laurea in medicina e chirurgia presso l’Università degli studi della Basilicata riconoscendo alla Regione Basilicata un ruolo chiave per il raggiungimento di questo obiettivo. Infatti, nel documento ANVUR si legge che “l’attivazione del Corso di Laurea in Medicina e Chirurgia assume una peculiare valenza strategica a livello regionale. Nasce da una precisa volontà della Regione Basilicata, che ha definito con il Ministero della Università e della Salute un accordo di programma (5 agosto 2020) ed a cui è seguito il parere positivo del Comitato Regionale Universitario di Coordinamento (22 Dicembre 2020) e della Regione (del 2 Febbraio 2021)”.

Inoltre, “il Documento di Progetto risulta ben strutturato e adeguatamente circostanziato, con un’analisi di Corsi della stessa classe di laurea di regioni limitrofe; riferiti anche i potenziali sbocchi occupazionali che giustificano l’attivazione del nuovo Corso”.

Nel documento si riconosce positivamente il ruolo svolto dalla Regione che “mette a disposizione dell’Università le strutture necessarie alle attività cliniche attraverso la predisposizione di specifici protocolli di intesa”.

In sede di visita è stata “confermata la disponibilità di strutture assistenziali accessibili entro il primo triennio, che appaiono coerenti per tipologia, volume di attività e dimensioni alle esigenze del progetto formativo. Iniziative per ulteriori accordi di programma/protocolli di intesa sono già in essere anche con riferimento al coinvolgimento della Medicina Generale e di altre strutture oltre all’Azienda Ospedaliera San Carlo e il Centro di Riferimento Oncologico della Basilicata (CROB)”.

“Con l’accreditamento dell’Anvur – sottolinea il presidente della Regione, Vito Bardi – il corso di laurea in Medicina e Chirurgia è ormai una realtà. Anche ANVUR riconosce il ruolo cruciale della Regione e conferma l’impegno di questa amministrazione per il raggiungimento di questo importante traguardo. Si tratta di un segnale storico, sia per la Basilicata sia perché arriva dopo la pandemia. Una bella notizia per tutti i lucani”.

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Facoltà medicina, in Basilicata presa d’atto accordo di programma

Rettore Unibas: “Valenza storica per comunità lucana”

Il Consiglio Direttivo dell’Anvur (Agenzia nazionale di valutazione del sistema universitario e della ricerca) ha formalizzato al Ministro dell’Università e della Ricerca, Maria Cristina Messa, e all’Ateneo lucano la propria valutazione positiva in merito all’accreditamento del Corso di Studi in Medicina e Chirurgia nell’Università degli Studi della Basilicata: “Sono estremamente soddisfatto – ha detto il Rettore, Ignazio Marcello Mancini – del risultato ottenuto dall’Ateneo che, mettendo in campo tutte le sue energie migliori, è riuscito, pur in tempi estremamente stretti, a portare a compimento tutti gli adempimenti di propria competenza. Un particolare ringraziamento è d’obbligo alla professoressa Aurelia Sole, al Presidente della Giunta Regionale, Vito Bardi, e ai Ministri Gaetano Manfredi e Roberto Speranza, che hanno posto le basi per un progetto che ha una valenza storica per l’intera comunità lucana”. Il percorso è iniziato ad agosto 2020, con la firma dell’Accordo di programma. L’Ateneo ha approvato la proposta di istituzione nel dicembre 2020 e l’ha sottoposta formalmente per l’accreditamento nel gennaio 2021. Il Consiglio Universitario Nazionale ha espresso lo scorso febbraio il proprio parere positivo, approvando il progetto didattico che, rispetto al classico corso di laurea per formare figure professionali adatte alla medicina generale, affianca alcune idee innovative che ne fanno un corso moderno e particolarmente adatto alle esigenze di un territorio come quello lucano. L’Anvur, nell’arco di tre mesi, da maggio a oggi, ha attentamente valutato tutti i requisiti didattici, di qualificazione della ricerca, strutturali, organizzativi e di sostenibilità economico-finanziaria definiti dal quadro normativo di riferimento, e ha fornito tutti gli elementi positivi perché il Ministero autorizzasse l’attivazione del corso che l’Università della Basilicata ha proposto. L’Ateneo è fiducioso che il Ministero dell’Università e della Ricerca vorrà condividere la proposta di accreditamento, assicurando la sua vicinanza al progetto. Analogo auspicio l’Ateneo esprime rispetto all’azione del Ministero della Salute e, soprattutto, della Regione Basilicata che è impegnata ad assicurare il proprio indispensabile sostegno sia nel triennio di avvio, sia nel dodicennio successivo.

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