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Emergenza cinghiali in Basilicata: aperta procedura telematica per affidamento servizi integrati

in Cronaca

Emergenza cinghiali in Basilicata: aperta procedura telematica per affidamento servizi integrati

“È aperta la procedura telematica per l’affidamento della fornitura di servizi integrati per la gestione dell’emergenza causata dall’eccessivo numero della popolazione della specie cinghiale.

Una notizia che do con immensa soddisfazione perché risultato di un lavoro importante degli uffici della direzione politiche agricole che va ad intervenire su un problema ormai diventato emergenza in Basilicata e non solo. È evidente che tra gli obiettivi prioritari dei piani di gestione della popolazione del cinghiale sul territorio regionale, nonché del Piano Regionale di Interventi Urgenti (PRIU), vi sono la gestione e il controllo della specie Cinghiale (Sus scrofa) al fine di tutelare le produzioni agricole, ridurre i sinistri stradali ed attenuare il rischio di introdurre la Peste Suina Africana (PSA) nel territorio della Regione Basilicata.

L’importo del bando è di 3 milioni di euro e la scadenza è il 07/08/2023 entro le 12:00.

La gestione della procedura di gara è in capo alla Direzione Generale della Stazione Unica Appaltante della Regione Basilicata (SUA.RB), che ringrazio moltissimo per il lavoro che ha fatto e che farà”.

Così in una nota l’assessore alle politiche agricole, alimentari e forestali della Regione Basilicata Alessandro Galella.

Il link per tutte le informazioni e la procedura 

Emergenza cinghiali: incontro al Dipartimento Ambiente regionale

in Politica

Emergenza cinghiali: incontro al Dipartimento Ambiente regionale. Servono maggiori risorse anche per il Metapontino

“L’emergenza cinghiali va affrontata con provvedimenti emergenziali e maggiori risorse”. E’ il parere del presidente della Provincia di Matera, Piero Marrese, che fa appello alle forze politiche affinché “lavorino sinergicamente per affrontare questa vicenda visto che la situazione è al collasso”.
Gli ungulati mettono a rischio l’incolumità delle persone, la sicurezza della circolazione stradale e danneggiano l’agricoltura. La loro presenza è sempre più un’emergenza da affrontare, quindi, sotto vari profili.
Lo ha ribadito il presidente della Provincia di Matera, Piero Marrese, che ha dichiarato:
“Per giovedì 25 maggio è stato convocato un incontro al Dipartimento Ambiente della Regione Basilicata: parteciperò e chiederò di valutare l’istituzione di un tavolo regionale permanente, che operi fino alla risoluzione del problema, al quale partecipino sia il Dipartimento Agricoltura che quello della Sanità, tenuto conto dell’aumento dei casi di peste suina.
Più in generale, l’emergenza cinghiali necessita di maggiori risorse: solo così si potrà affrontare con serietà la questione ed evitare che l’evolversi della situazione arrechi ulteriori danni.
C’è poi la questione relativa ai fondi per le opere di difesa a protezione dai cinghiali. “Il Metapontino, zona da sempre vocata alla produzione di colture di pregio – ha rimarcato Marrese – è penalizzato perché nel PSR il criterio di selezione per formare la graduatoria attribuisce a quest’area il punteggio in assoluto più basso rispetto al resto della regione.

Bisogna riconsiderare il sistema di attribuzione dei fondi perché anche nel Metapontino, purtroppo, la presenza dei cinghiali è considerevole”.

Per il Presidente della Provincia di Matera la questione dovrà interessare anche il Governo. “L’esecutivo nazionale lavori alla dichiarazione dello stato di emergenza. Faccio appello a tutte le forze politiche, affinché si crei un fronte comune per affrontare il problema e rinnovo la piena disponibilità di Provincia e Comuni a collaborare per valutare ogni azione utile ad adottare le misure necessarie”.
Infine, una proposta operativa: “Si dia ai selecontrollori la possibilità di essere operativi tutti i giorni, magari con la previsione di un indennizzo da corrispondere, legato al numero dei capi abbattuti”.

Covid-19,221 tamponi positivi sui 1586 processati in Basilicata che resta “arancione”

in Emergenza Covid-19

La task force regionale comunica che ieri, 27 novembre, sono stati processati 1.586 tamponi per la ricerca di contagio da Covid-19, di cui 221 (e fra questi 210 residenti in Basilicata) sono risultati positivi.
Le positività riscontrate riguardano: 5 persone residenti in Puglia e lì in isolamento, 1 persona residente in Campania, 1 persona residente in Campania e in isolamento a Potenza, 1 persona residente in Lombardia e in isolamento a Rotonda, due persone residenti in Calabria di cui 1 in isolamento a Rotonda e l’altra in isolamento a Lagonegro, 1 persona residente in Puglia ed in isolamento a Potenza, 6 di Avigliano di cui una in isolamento a Potenza, 4 di Barile, 1 di Bella, 3 di Bernalda di cui 1 in isolamento a Ferrandina, 9 di Calvello, 1 di Campomaggiore, 3 di Cancellara, 1 di Colobraro, 1 di Corleto, 3 di Ferrandina, 1 di Garaguso, 1 di Grassano, 4 di Lagonegro, 10 di Lauria, 1 di Marsiconuovo, 4 di Marsicovetere, 44 di Matera, 3 di Melfi di cui 1 in isolamento a Lavello, 1 di Montalbano Jonico, 1 di Montemilone, 5 di Montemurro, 6 di Montescaglioso, 4 di Muro Lucano, 2 di Nova Siri, 2 di Palazzo San Gervasio, 1 di Picerno, 4 di Pignola di cui 1 in isolamento a Potenza, 8 di Pisticci, 2 di Policoro di cui 1 in isolamento a Nova Siri, 54 di Potenza di cui 1 in isolamento a Lagonegro, 1 in isolamento a Pignola e 1 in isolamento a Rionero, 2 di Rapolla, 2 di Rivello, 1 di Rotonda, 1 di San Chirico Nuovo, 1 di Sant’Arcangelo, 1 di Sarconi, 1 di Sasso di Castalda, 2 di Satriano di cui 1 in isolamento a Potenza, 1 di Spinoso, 2 di Tito di cui 1 in isolamento a Potenza, 2 di Tricarico, 3 di Vaglio, 1 di Viggiano.
Sempre nella giornata di ieri risultano guarite 104 persone residenti: (1 di Accettura, 2 di Atella, 3 di Forenza, 13 di Genzano, 1 di Latronico, 1 di Lauria, 22 di Lavello, 1 di Marsiconuovo, 2 di Marsicovetere, 2 di Matera, 7 di Melfi, 8 di Moliterno, 6 di Montemilone, 1 di Montescaglioso, 12 di Palazzo San Gervasio, 1 di Paterno, 1 di Rionero in Vulture, 8 di Ripacandida, 1 di Sant’Arcangelo, 11 di Venosa)-
Ieri, inoltre, sono decedute 3 persone (1 di Vietri, 1 di Calvello, 1 di Venosa). Con questo aggiornamento i lucani attualmente positivi sono 5.886 (5.783 all’ultimo aggiornamento, a cui si aggiungono 210 positività di residenti e si sottraggono 104 guarigioni di residenti e 3 decessi di residenti) e di questi 5.722 si trovano in isolamento domiciliare.
Ai positivi vanno aggiunti nel complesso: 139 deceduti residenti (1 di Accettura; 1 di Aliano; 3 di Avigliano; 1 di Bella; 3 di Bernalda; 1 di Brienza; 1 di Calciano; 1 di Castelsaraceno; 1 di Craco; 2 di Calvello; 1 di Episcopia; 2 di Ferrandina; 2 di Grumento; 1 di Garaguso; 1 di Grottole; 2 di Irsina; 1 di Latronico; 1 di Lauria; 6 di Lavello; 2 di Lagonegro; 13 di Matera; 3 di Marsiconuovo; 6 di Melfi; 2 di Montemurro; 2 di Montescaglioso; 1 di Maschito; 4 di Moliterno; 4 di Montalbano Jonico; 1 di Nova Siri; 1 di Picerno; 1 di Pietrapertosa; 1 di Policoro; 5 di Paterno; 21 di Potenza; 3 di Pisticci; 1 di Rionero in Vulture; 1 di Ripacandida; 1 di Rotonda; 2 di Rapolla; 2 di Roccanova; 1 di S. Angelo le Fratte; 1 di Salandra; 1 di San Chirico Raparo; 1 di San Costantino Albanese; 1 di San Mauro Forte; 1 di Sarconi; 1 di Satriano; 1 di Stigliano; 2 di Spinoso; 3 di San Fele; 1 di Tolve; 2 di Tramutola; 2 di Tursi; 1 di Tricarico; 1 di Viggiano; 5 di Venosa; 1 di Vietri, 4 di Villa d’Agri / Marsicovetere); 3 deceduti non residenti (1 residente in Calabria, 1 in Puglia, 1 in Veneto); 1.573 guariti ed altre 141 persone, fra stranieri e residenti in altre regioni italiane che si trovano in isolamento in Basilicata e cittadini lucani positivi in isolamento in altre regioni (il dettaglio nel bollettino epidemiologico).
Sono 164 le persone attualmente ricoverate nelle strutture ospedaliere lucane: a Potenza 35 pazienti sono ricoverati nel reparto di Malattie infettive, 12 in Terapia intensiva, 34 in Pneumologia e 14 in Medicina d’urgenza dell’ospedale San Carlo; a Matera 49 persone si trovano nel reparto di Malattie infettive, 10 in Terapia intensiva e 10 in Pneumologia dell’ospedale ‘Madonna delle Grazie’. Dall’inizio dell’emergenza sanitaria sono stati analizzati 149.586 tamponi, di cui 140.668 risultati negativi.

Quanto ai dati nazionali, l’Rt (tasso di contagiosità) migliora ovunque in Italia, tanto che mediamente tutte le regioni potrebbero rientrare nella zona gialla, tuttavia occorre osservare le singole realtà territoriali e soprattutto valutare l’emergenza con i posti disponibili nei reparti di terapia intensiva. L’Rt nazionale è attualmente 1.03 a livello locale poi ci sono dati regionali:  Abruzzo 1,06, Basilicata 1,21, Calabria 0,92, Campania 1, Emilia-Romagna 1,07, Friuli 1,09, Lazio 0,88, Liguria 0,76, Lombardia 1,17, Marche 0,93, Molise 1,17, Piemonte 0,89, Provincia di Bolzano 1, Provincia Trento 0,81, Puglia 0,99, Sardegna 0,71, Sicilia 1,04, Toscana 1,2, Umbria 0,74, Val d’Aosta 0,99.

Per quanto riguarda l’occupazione dei posti letto in terapia intensiva occorre considerare che l’allarme scatta quando si raggiungono valori del 30 e del 40%. A tal proposito non vanno bene un po’ tutte le Regioni perché hanno tanti letti occupati dai pazienti Covid: Abruzzo 39% occupazione delle terapie intensive e 50% dei reparti internistici, Basilicata 21 e 36%, Calabria 28 e 50%, Campania 34 e 43%, Emilia 34 e 49%, Friuli 31 e 44%, Lazio 37 e 52%, Liguria 53 e 63%, Lombardia 64 e 53%, Marche 46 e 47%, Piemonte 64 e 88%, Provincia Bolzano 52 e 100%, Provincia Trento 47 e 72%, Puglia 45 e 45%, Sardegna 40 e 34%, Sicilia 29 e 38%, Toscana 48 e 35%, Umbria 55 e 51%, Val d’Aosta 38 e 68%, Veneto 30 e 39%.

Emergenza Covid-19, la Basilicata “arancione”, nuova ordinanza dal 3 Dicembre

in Emergenza Covid-19

“Ho firmato una nuova ordinanza con cui si rinnovano le misure restrittive relative alla zona rossa della Provincia Autonoma di Bolzano e alla zona arancione delle regioni Basilicata, Liguria e Umbria.
L’ordinanza è valida fino al 3 dicembre 2020, ferma restando la possibilità di nuova classificazione prevista dal decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 3 novembre 2020″, così il ministro della Salute, il lucano Roberto Speranza, ha comunicato dalla sua bacheca Facebook.

 

Ordinanza n. 40: In Basilicata solo didattica a distanza per gli istituti di scuola superiore

in Emergenza Covid-19

SCUOLE SUPERIORI. A partire dal 2 novembre solo didattica a distanza per le scuole superiori della Basilicata. E’ una delle disposizioni contenute nell’ordinanza n. 40 firmata dal presidente della Regione, Vito Bardi, allo scopo di contrastare e contenere il diffondersi del virus Covid-19, sull’intero territorio regionale. Per gli alunni con disabilità, con bisogni educativi speciali, ricoverati presso strutture ospedaliere o in cura presso le proprie abitazioni e gli alunni frequentanti le scuole carcerarie, resta fermo quanto previsto nelle “linee guida per la didattica digitale integrata” adottate con decreto del Ministro dell’Istruzione.

SPORT E TEMPO LIBERO. Sono sospese, inoltre, le attività dei parchi tematici e di divertimento, gli eventi e le competizioni sportive degli sport di contatto, individuali e di squadra, svolti in luoghi pubblici e privati, comprese le attività sportive di base, le scuole e le attività formative di avviamento agli sport di contatto e le relative attività, anche se organizzate a livello occasionale e ludico-amatoriale. Restano consentiti gli eventi e le competizioni sportive riconosciuti di interesse nazionale, nei settori professionistici e dilettantistici, ad eccezione del settore giovanile. Le sessioni di allenamento individuale degli atleti, professionisti e non professionisti, per sport di contatto che partecipano alle competizioni sportive sono consentite a porte chiuse. E ancor,a sono sospese le attività di palestre, piscine, centri natatori, centri benessere, strutture termali (fatta eccezione per quelle che erogano prestazioni rientranti nei livelli essenziali di assistenza o per quelli con presidio sanitario obbligatorio), centri culturali, centri sociali, centri e circoli ricreativi. Stesso divieto per le attività del ballo che abbiano luogo in discoteche, sale da ballo e locali assimilati destinati all’intrattenimento, ristoranti, bar, pub e locali assimilati, all’aperto o al chiuso.

FESTE E EVENTI. Vietate anche le feste, nei luoghi al chiuso o all’aperto, le sagre, le fiere di carattere locale e di comunità e le manifestazioni locali assimilabili. Sono sospesi gli eventi e gli spettacoli di qualsiasi natura svolti in ogni luogo, aperti al pubblico, quali sale cinematografiche, sale da concerto, teatri, circhi, teatri tenda e spettacoli in genere in altri spazi anche all’aperto. Sono sospesi i congressi, i convegni, convention aziendali ed eventi ad essi assimilabili, restando consentiti quelli che si svolgono con modalità a distanza. Stop anche le attività di sale giochi, sale slot, sale scommesse e sale bingo e le attività del gioco operato con dispositivi elettronici.

RISTORAZIONE. Le attività dei servizi di ristorazione (fra cui bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie, etc.), ad esclusione delle attività delle mense e del catering restano consentite dalle ore 5 alle ore 18. Il consumo al tavolo è consentito per un massimo di quattro persone, salvo che siano tutti conviventi. Resta sempre consentita la ristorazione con consegna a domicilio e, fino alle ore 24.00, la ristorazione con asporto con divieto di consumazione sul posto o nelle adiacenze. Restano consentite, senza limiti di orario, le attività di ristorazione negli alberghi e nelle altre strutture ricettive, limitatamente ai propri clienti. Dalle ore 18alle ore 5 è vietata la consumazione di bevande e alimenti nei luoghi pubblici o aperti al pubblico. Resta ferma la possibilità di acquistare alimenti e bevande dai distributori automatici “h24”.

VISITE AI PAZIENTI. L’ordinanza dispone misure per l’accesso di parenti e visitatori alle strutture delle unità di offerta residenziali e di lunga degenza della rete territoriale, residenze sanitarie assistite (RSA), hospice, strutture riabilitative e residenziali per anziani, autosufficienti e non, stabilendo che è limitata ai soli casi indicati dalla direzione sanitaria. E’ vietato l’accesso ai familiari o caregiver ovvero ai visitatori dei pazienti ricoverati in reparti di degenza Unità Operative (U.O. – Reparti) delle strutture sanitarie regionali, salvo autorizzazione del responsabile sanitario della struttura.
Eccetto le disposizioni per le scuole, le altre misure si applicano dalla data del 31 ottobre 2020. L’ ordinanza è pubblicata sullo speciale del Bur n. 96 del 30 ottobre e sul sito istituzionale.

Covid-19, Basilicata: dieci i tamponi risultati positivi in Basilicata

in Emergenza Covid-19

La task force regionale comunica che nelle giornate del 5 e del 6 settembre sono stati processati 516 tamponi per la ricerca di contagio da Covid-19, di cui 10 sono risultati positivi. Le positività riguardano 1 persona residente a Matera, 1 persona di nazionalità estera ospitata in una struttura di accoglienza a Matera, 4 persone residenti a Lauria, 2 persone residenti a Ferrandina, 1 persona residente a Ginestra e 1 persona residente a Potenza. Nelle stesse giornate sono state registrate le guarigioni di 1 persona residente a Matera e di 5 cittadini stranieri ospitati in strutture dedicate della regione. Inoltre, una persona residente a Ferrandina diagnosticata in Puglia risulta in isolamento in Basilicata. Con questo aggiornamento i lucani attualmente positivi sono 57 e di questi 53 si trovano in isolamento domiciliare. Attualmente sono 5 i ricoverati nelle strutture ospedaliere lucane: a Potenza 1 persona è ricoverata nel reparto di Malattie infettive dell’ospedale ‘San Carlo’, a Matera nell’ospedale ‘Madonna delle Grazie’ 3 persone sono ricoverate nel reparto di Malattie infettive e 1 persona nel reparto di Terapia intensiva. Ai positivi vanno aggiunti nel complesso 28 persone decedute (9 di Potenza, 2 di Paterno, 1 di Spinoso, 2 di Moliterno, 1 di Villa d’Agri, 2 di Rapolla, 1 di Irsina, 1 di Montemurro, 1 di Pisticci, 2 di Matera, 1 di San Costantino Albanese, 2 di Avigliano, 1 di Tursi, 1 di Aliano, 1 di Bernalda); 377 guariti; 1 persona residente nella regione Lazio ed in isolamento in Basilicata; 1 cittadino residente in Umbria in isolamento in Basilicata; 5 persone residenti in comuni della Toscana e in isolamento in Basilicata; 1 cittadino residente in Emilia Romagna e in isolamento Basilicata; 1 cittadino residente in Puglia e ricoverato al ‘Madonna delle Grazie’ di Matera; 8 persone di nazionalità estera e provenienti da Stato estero in isolamento in Basilicata; 26 cittadini stranieri in isolamento in Basilicata in una struttura dedicata, 1 cittadino residente in Basilicata in isolamento in Lazio. Dall’inizio dell’emergenza sanitaria sono stati analizzati 59.870 tamponi, di cui 59.272 risultati negativi.

Negativi i 414 tamponi analizzati. In Basilicata sono 93 i casi totali. Ieri, guarite 11 persone.

in Emergenza Covid-19

Emergenza Covid-19, aggiornamento del 18 maggio (dati 17 maggio)

La task force regionale comunica che in tutta la giornata di ieri, 17 maggio, sono stati effettuati 414 test per l’infezione da Covid – 19. Tutti i test sono risultati negativi. Nell’ambito dei 414 tamponi effettuati, 170 sono relativi alla indagine epidemiologica del comune di Tricarico.

Nella giornata di ieri sono guarite 11 persone.

Con questo aggiornamento i casi di contagio al momento attivi confermati in tutta la regione sono 93 perché ai 104 di ieri occorre sottrarre le 11 persone guarite.

Ai 93 positivi vanno aggiunti nel complesso 27 persone decedute (9 di Potenza, 2 di Paterno, 1 di Spinoso, 1 di Moliterno, 1 di Villa d’Agri, 2 di Rapolla, 1 di Irsina, 1 di Montemurro, 1 di Pisticci, 2 di Matera, 1 di San Costantino Albanese, 2 di Avigliano, 1 di Tursi, 1 di Aliano, 1 di Bernalda), 272 guariti, 1 paziente di Gravina di Puglia riscontrato dall’Asm, 1 paziente di Padula riscontrato dal San Carlo e 2 pazienti diagnosticati in altre regioni, residenti in Basilicata dove si trovano in isolamento domiciliare.

Dall’inizio dell’emergenza sanitaria sono stati analizzati 22.581 tamponi, di cui 22.170 risultati negativi.

Attualmente i pazienti ricoverati presso strutture ospedaliere lucane (Azienda ospedaliera San Carlo e Ospedale Madonna delle Grazie) sono 30 così suddivisi: Azienda ospedaliera San Carlo: malattie infettive 6, terapia intensiva 0, pneumologia 4; Ospedale Madonna delle Grazie: malattie infettive 17, terapia intensiva 1, pneumologia 2.

I lucani in isolamento domiciliare sono 63.

Sostenere il settore della pesca per superare le conseguenze di COVID-19

in Emergenza Covid-19

La pandemia mondiale del coronavirus, COVID-19, pone serie sfide a molti settori, ma colpisce in modo particolarmente duro la pesca e l’acquacoltura, settori già deboli, che in questa particolare fase storica si trovano a dover far fronte alla necessità di reddito e di vendita del prodotto. Le imprese di pesca hanno infatti  ridotto, e in molti casi azzerato, la propria attività.

La mancata attivazione delle stazioni di pesca (in particolare quelle già realizzate sulla costa Ionica) si pone come ulteriore limite allo sviluppo della commercializzazione diretta dei prodotti ittici ed in generale allo sviluppo delle attività legate al “Network della portualità diffusa”, una delle azioni portanti della Strategia di Sviluppo Locale.

Sulla base di quanto premesso, il FLAG Coast to Coast intende dar voce ai bisogni del settore per sostenerlo e creare nuove opportunità anche in questa particolare fase critica, per contribuire a rilanciare le economie locali legate al consumo di pesce fresco locale e favorire un’alimentazione più corretta che includa anche i prodotti ittici.

Con il duplice obiettivo di sostenere la popolazione in difficoltà economica e il settore della piccola pesca artigianale costiera ed insieme di promuovere il marchio “miglio zero”, il FLAG Coast to Coast ha sviluppato il progetto “Solidarietà alimentare a miglio zero”.

Il progetto, che prevede la costruzione di una rete territoriale di solidarietà e vendita diretta, vede coinvolti i pescatori della piccola pesca artigianale costiera della Basilicata, i Comuni costieri e le pescherie per sperimentare insieme una iniziativa di sostegno economico e di valorizzazione dei prodotti ittici.

Il FLAG Coast to Coast destinerà, ai Comuni costieri dell’area FLAG (fra quelli in cui è presente almeno una attività di pescheria), un contributo economico da devolvere alle famiglie più bisognose, individuate dai servizi sociali comunali secondo le modalità già in essere, per la distribuzione di buoni alimentari per l’acquisto di prodotti ittici locali presso le pescherie.

Hanno già aderito al progetto i Comuni di Bernalda, Nova Siri, Maratea insieme alle pescherie presenti nei territori; nei prossimi giorni saranno divulgate le modalità per la distribuzione dei buoni alimentari.

 

A Matera i due tamponi positivi, 13.722 tamponi analizzati dall’inizio dell’emergenza.

in Emergenza Covid-19

Emergenza Covid-19, aggiornamento del 2 maggio (dati primo aprile)

La task force regionale comunica che in tutta la giornata di ieri, primo maggio, sono stati effettuati 453 test per l’infezione da Covid-19. Di questi 451 sono risultati negativi e 2 positivi.

I 2 casi positivi riguardano entrambi il Comune di Matera.

Con questo aggiornamento i contagi confermati in tutta la regione sono 191 su un totale di 13.722 tamponi analizzati dall’inizio dell’emergenza. Ieri erano 193, ai quali si sommano i 2 casi positivi di Matera e si sottraggono i 4 guariti nella giornata di ieri.

Ai 191 positivi vanno aggiunti nel complesso 25 persone decedute (9 di Potenza, 2 di Paterno, 1 di Spinoso, 1 di Moliterno, 1 di Villa d’Agri, 2 di Rapolla, 1 di Irsina, 1 di Montemurro, 1 di Pisticci, 2 di Matera, 1 di San Costantino Albanese, 2 di Avigliano, 1 di Tursi), 164 guariti, 1 paziente di Gravina di Puglia riscontrato dall’Asm, 1 paziente di Padula riscontrato dal San Carlo e 8 pazienti diagnosticati in altre regioni, residenti in Basilicata dove si trovano in isolamento domiciliare.

Attualmente i pazienti ricoverati nelle strutture ospedaliere lucane sono 52, così suddivisi: all’ospedale ‘San Carlo’ di Potenza 14 sono in malattie infettive e 7 in pneumologia; all’ospedale ‘Madonna delle Grazie’ di Matera 27 sono in malattie infettive e 4 in terapia intensiva. I lucani in isolamento domiciliare sono 139.

I test positivi verranno inviati all’Istituto superiore di sanità per la conferma di seconda istanza. I Dipartimenti di prevenzione delle Asl hanno attivato tutte le procedure per l’acquisizione delle notizie anamnestiche ed epidemiologiche, finalizzate a rintracciare i contatti avuti dalla persona risultata positiva.

CGIL: “Regolarizzare gli immigrati in Basilicata, urge manodopera”

in Emergenza Covid-19

La Cgil di Matera, unitamente alla Flai Cgil sollecitano la Regione Basilicata ad intraprendere azioni nelle sedi istituzionali di confronto con il Governo che vadano verso la regolarizzazione degli immigrati irregolari presenti sul territorio nazionale e regionale. Il provvedimento avrebbe un’importante valenza per la riduzione del rischio di esposizione al contagio,   per il contrasto al lavoro nero  e per garantire l’accesso al sistema delle tutele e degli ammortizzatori sociali a migliaia di lavoratrici e lavoratori che si trovano attualmente in condizioni di estrema difficoltà.

Inoltre, risolverebbe anche l’emergenza dovuta  alla mancanza di manodopera che rischia di compromettere sia le coltivazioni che i raccolti, condizionare i cicli produttivi e determinare la perdita di fette di mercato, con il rischio di compromettere la stessa sopravvivenza delle aziende.

Considerato che in Italia,  gli immigrati regolari incidono per circa un punto di Pil attraverso 8 miliardi all’anno di contributi sociali, che i versamenti pensionistici sono pari a 3 miliardi, con un   saldo netto nelle casse dell’INPS di circa 5 miliardi, se ne deduce che,  il procrastinare la regolarizzazione,  risulterebbe esclusivamente annoverato ad aspetti di natura ideologica. L’emergenza Covid – 19 e la necessità della tenuta di una filiera essenziale come quella agroalimentare, ormai  ha creato una larga consapevolezza e condivisione nel ritenere che i  600.000 migranti  stagionali utilizzati in agricoltura, di cui una buona parte in nero, sono una incontrovertibile risorsa. Per queste ragioni, la Regione Basilicata, dal sostegno dei 25.000 residenti stranieri in Basilicata e dalla tutela dei  45.000 lavoratori e lavoratrici stagionali, riceverebbe importanti ricadute e vantaggi sul sistema economico e sociale della regione, essenziale anche per programmare un nuovo futuro. Si tratta di un lavoro importante per la Basilicata che impegna lavoratrici nel lavoro di cura, gli stagionali nell’area metapontina, nel settore zootecnico e nei servizi.

In particolare, l’agricoltura intensiva del Metapontino che, in questo momento emergenziale, rischia di avere notevoli ripercussioni per effetto delle disdette degli ordinativi operate dalla grande distribuzione e dalla chiusura dei mercati di quartiere, si aggraverebbe ulteriormente per la mancanza di manodopera stagionale che non garantirebbe la raccolta delle primizie primaverili.

Pertanto, il rilancio di un settore strategico quale è l’agricoltura passa attraverso interventi che mirino a regolarizzare, stabilizzare e contrattualizzare il mercato del lavoro ovviando così all’introduzione dei  voucher che, al contrario,  precarizzano  il lavoro utilizzando uno strumento improprio, in quanto il suo impiego è previsto per il solo lavoro accessorio e non per il lavoro ordinario. Risulterebbe altresì insopportabile e lesivo della dignità dei lavoratori agricoli e decontestualizzato perché, in un momento in cui vengono riconosciute le piene tutele contrattuali, si propone una misura inefficace.

 

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