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claudio scarnato

Scarnato (PD): “Il centrodestra dimostra di non avere alcun radicamento”

in Politica

Scarnato (PD): “Il centrodestra dimostra di non avere alcun radicamento”. E’ il commento del segretario provinciale del Pd dopo la candidatura unica di Piero Marrese a presidente della Provincia

 

Alle ore 12:00 di domenica 13 Novembre sono scaduti i termini per la presentazione delle candidature della più alta carica istituzionale della Provincia di Matera.
A quell’ora, abbiamo registrato una sola candidatura, quella di Piero Marrese, Presidente della provincia uscente. La candidatura di Piero, proposta dal PD a tutte le forze politiche di centro sinistra, ha trovato un largo consenso. Lo confermano le sottoscrizioni che contano le firme di 22 Sindaci su 31 e di 156 amministratori su una platea totale di 378 aventi diritto.
Piero è stato capace di instaurare rapporti di fiducia con tutte le amministrazioni comunali della Provincia. Un lavoro instancabile di quantità e qualità, una presenza importante ed insostituibile sul nostro territorio. Quattro anni di un ottimo lavoro gestendo la fase del Covid e tutte le emergenze sul territorio, passando per le varie calamità naturali e le crisi dei comparti economici, fino all’attuale crisi energetica.

Ringrazio i Consiglieri Provinciali, Sindaci e Amministratori del Partito Democratico e esprimo soddisfazione per il grande lavoro di affiancamento che ha accompagnato il percorso di Piero. Decisiva è stata l’unità e la compattezza della Federazione Provinciale che, dopo l’assemblea tenutasi il 30 ottobre, con la delegazione da me guidata, ha reso autorevole e convincente la proposta della riconferma di Piero ai partiti di centro-sinistra. Colgo l’occasione per ringraziare tutte le forze politiche di centro-sinistra per aver accolto tale proposta.

C’è un dato politico che intendo sottolineare: il Centro-Destra nonostante i proclami sulla stampa, dimostra di non aver nessun radicamento nei territori e non riesce ad indicare un candidato Presidente che possa competere alle elezioni provinciali.

Pur ritenendo che il principio democratico sia il valore assoluto di una competizione di qualsiasi livello, il centro-destra oggi strozza questo principio mostrando le proprie debolezze facendo emergere una grave disorganizzazione e una mancanza di presenza sul territorio. D’altronde con un governo regionale così debole e privo di visioni per il futuro non ci si poteva aspettare altro.
Ci aspettiamo che dopo questo fallimento politico anche Bardi tragga le proprie conclusione mettendo fine al suo mandato.

In bocca al lupo a Piero Marrese e avanti con il lavoro che ci attende per le prossime sfide elettorali.

Il segretario Provinciali Pd di Matera
Claudio Scarnato

Andrea Badursi segretario cittadino del Partito Democratico di Pisticci e Marconia

in Politica

“Priorità alla città e ai cittadini”

PISTICCI. Guiderà la segreteria cittadina fino al nuovo congresso ma nel mezzo dovrà accompagnare il partito cittadino verso l’importante appuntamento con le elezioni per il rinnovo del sindaco e del consiglio comunale: il Partito Democratico di Pisticci ha scelto come segretario Andrea Badursi , personalità nota per l’attivismo politico e per i ruoli amministrativi sia in consiglio comunale, dove attualmente siede in qualità di capogruppo PD, sia per le precedenti esperienze nel consiglio provinciale di Matera.

Andrea Badursi ha così commentato la sua elezione all’unanimità: “Non sarà una reggenza formale la mia, anzi tutt’altro, interpreterò il ruolo con la consueta passione e la dedizione alla causa: il benessere della città e dei suoi cittadini”, ha spiegato.

Badursi ha poi aggiunto: “Sono numerose le questioni sul tavolo, la città di Pisticci necessita oggi più che mai di progettualità, visione e lungimiranza, le troppe divisioni tra i gruppi politici locali hanno portato la città ad uno stallo che si ripercuote sulla vita sociale ed economica della nostra comunità.

L’ultimo anno e mezzo ha provato seriamente tutti, ora con senso di responsabilità e concretezza occorre essere molto attivi nel proporre soluzioni e andare incontro soprattutto a quelle fasce di popolazione più deboli. Purtroppo la pandemia ha contribuito ad allargare i solchi e le distanze sociali, e sarà compito delle nuove compagini di governo cittadino fronteggiare, gestire e risolvere le insopportabili disuguaglianze”.

Infine, Badursi ha aggiunto: “abbiamo l’ambizione di costruire un progetto capace di aggregare tutte le forze politiche e civiche che vogliono veramente bene a questa comunità, l’aggregazione deve avvenire intorno ai temi strategici: lo sviluppo turistico, agricolo, sociale e culturale, l’ambiente e la programmazione del territorio. Valore e attuazione sarà data al principio di sussidiarietà, inteso come vicinanza delle istituzionali municipali ai bisogni di cittadini, associazioni e parti sociali”.

Andrea Badursi succede ad Antonella Giasi. Al segretario uscente, Badursi ha porto il caloroso ringraziamento per l’impegno e la responsabilità profusi nell’esercizio del ruolo. All’evento online ha preso parte il segretario provinciale del Partito Democratico, Claudio Scarnato.

Partito Democratico, a Scanzano il nuovo segretario è Rocco Durante

in Politica

Sarà, inoltre, compito del nuovo segretario guidare il partito verso le prossime elezioni amministrative, momento cruciale e di svolta per il futuro del paese

Nella giornata di lunedì, sono stati convocati il direttivo e il resto degli iscritti della sezione PD di Scanzano Jonico. Il segretario cittadino, Salvatore Pecchia, ha dato le dimissioni dalla carica di segretario per ragioni personali e lavorative che non gli permettono di adempiere al suo mandato. Il dibattito che ha fatto seguito, presieduto dal segretario provinciale Claudio Scarnato, ha portato all’elezione del nuovo segretario, individuato nella persona di Rocco Durante, votato all’unanimità. Sarà, dunque, quest’ultimo a fare propria l’eredità di Salvatore Pecchia, che ringraziamo per quanto ha dato in questi due anni e mezzo da segretario e continuerà a dare al PD di Scanzano Jonico. Sarà, inoltre, compito del nuovo segretario guidare il partito verso le prossime elezioni amministrative, momento cruciale e di svolta per il futuro del paese. A lui e alla squadra che formerà va l’augurio di un buon lavoro per il partito e per la nostra cittadina.

1 Maggio, Scarnato (Pd): “Grande il senso di responsabilità dei lavoratori”

in Politica

Il Primo Maggio è la festa del lavoratori. Quest’anno purtroppo sarà una festa del lavoro insolita. Non tanto per la situazione sociale ed economica che stiamo vivendo quanto per le difficoltà che tutti stiamo vivendo dal punto di vista occupazionale in questo drammatico momento storico. Il lavoro nobilita l’uomo e non averne oppure doverci rinunciare a causa del virus, genera instabilità ed inquietudine che si ripercuote sulla vita sociale e familiare. Non ci saranno le piazze gremite di gente ma non dobbiamo rinunciare a rendere il Primo Maggio un giorno speciale.
Nel porgere i miei auguri a tutti per la festa dei lavoratori, spero che quanto prima possiamo tutti riprendere la nostra normalità, garantendo la salvaguardia e la ripresa delle attività lavorative per ridare dignità a uomini e donne che in questo momento storico stanno dimostrando grande responsabilità e senso civico per sconfiggere tutti insieme il Coronavirus.

Segretario Provinciale Partito Democratico,

Claudio Scarnato

Università e affitti, Scarnato: “Sì a contributi alle famiglie per le spese dei canoni”

in Emergenza Covid-19

Il Partito Democratico della Provincia di Matera, sostiene in maniera ferma e decisa la proposta avanzata dai Giovani Democratici e dal Consiglio degli studenti Unibas i quali, attraverso una petizione online, lanciano il loro appello alla Regione Basilicata per chiedere provvedimenti urgenti che prevedono l’abbattimento delle spese di locazione che le famiglie sostengono per i propri figli in questo periodo di distanza fisica dalle sedi universitarie – è quanto dichiara Claudio Scarnato, segretario provinciale PD Matera inviata alla stampa.

Siamo tutti consapevoli del momento difficile che stiamo attraversando e vorremmo che anche la politica, mostrando unità e compattezza d’intenti, faccia la sua parte senza lasciare indietro nessuno.

Per questo motivo – spiega Scarnato –  facciamo appello alla Regione Basilicata, affinché vengano prese le misure necessarie per venire incontro ad un’esigenza che tocca da vicino non solo i cittadini più giovani ma anche i loro nuclei familiari, già indeboliti economicamente dall’emergenza Covid-19.

Si prenda esempio dalla Regione Lazio e dalla Regione Campania in cui è stato disposto un contributo, seppur in misura parziale, di tre mensilità di affitto per le famiglie che hanno avuto una riduzione della propria capacità reddituale dovuta alla cessazione e/o alla interruzione dell’attività lavorativa. Solo con l’unità d’intenti – conclude nella sua nota – da parte di tutti gli attori impegnati nel fronteggiare la grave crisi economica oltre che sanitaria che ci sta attanagliando, si potrà pensare concretamente di intraprendere l’agognata Fase 2 dell’emergenza che deve garantire una ripartenza ed una ricostruzione concreta del tessuto economico e sociale dell’Italia e della nostra Basilicata.

Agricoltura, emergenza Covid19. Scarnato (PD): “Tutelare il Made in Italy”

in Emergenza Covid-19

È giunta l’ora che le istituzioni adottino misure di contenimento delle importazioni estere per consentire al tanto declamato made in Italy di poter trovare maggiore spazio sul mercato nazionale, specie nella grande distribuzione.

E’ forte e chiaro il messaggio che il segretario provinciale di Matera Claudio Scarnato lancia a sostegno dei produttori agricoli già duramente colpiti dalle ristrettezze dei provvedimenti anti contagio del Covid-19 a cui si aggiungono i disagi causati dal maltempo di questi giorni.
“Viviamo una situazione di stasi e di crisi profonda con una distribuzione rallentata e soggetta alle misure contingenti il diffondersi dell’epidemia da Coronavirus nel nostro Paese a cui, nelle ultime ore, si è aggiunto l’aggravante del maltempo con gelate, vento forte e piogge abbondanti che di fatto hanno messo in ginocchio le produzioni fruttifere e di ortaggi del nostro metapontino.
Nonostante le calamità da alluvione e vento, il prodotto fragola come altri, c’è ed è anche in abbondanza ma la GDO, che assorbe la maggior parte della nostra offerta, preferisce ritirare prodotto dall’estero e non quello italiano. Così facendo, si affossano gli agricoltori che hanno visto una riduzione quasi totale degli ordini, con conseguente calo dei prezzi e con l’aggravio dei costi di trasporto dei braccianti agricoli, nel rispetto delle distanze di sicurezza idonee durante il viaggio per raggiungere il posto di lavoro con i dovuti dispositivi di sicurezza.
È giunta l’ora – prosegue Scarnato – che le istituzioni adottino misure di contenimento delle importazioni estere per consentire al tanto declamato made in Italy di poter trovare maggiore spazio sul mercato nazionale, specie nella grande distribuzione.
Alla Regione Basilicata, per il tramite del vicepresidente ed assessore alle politiche agricole Fanelli, chiediamo che si adottino provvedimenti immediati ed urgenti da parte del Governo nazionale.
In caso contrario si opti per una scelta coraggiosa come può essere il blocco della produzione e della distribuzione con misure di sostegno alle imprese agricole per il mancato introito dovuto alla crisi più dura dal secondo dopoguerra.”

Scanzano Jonico, il Consiglio dei Ministri ha deliberato lo scioglimento. La maggioranza annuncia azioni per “tutelare la Comunità”

in Cronaca

La notizia dello scioglimento del comune di Scanzano Jonico sta occupando in queste ore le attenzioni di un’intera comunità che attende impaziente sviluppi e aggiornamenti. Il pomeriggio di ieri è stato all’insegna dell’incredulità, la fonte istituzionale che ha dato riscontro alle prime notizie fornite dalla stampa è rappresentata dal comunicato stampa apparso nella rassegna del Governo (Consiglio dei Ministri) consultabile al seguente link.  Non è stato possibile parlare telefonicamente con il primo cittadino di Scanzano Jonico, Raffaello Ripoli, nel pomeriggio di ieri e nella mattinata odierna, tuttavia nella tarda serata di ieri, sindaco e maggioranza hanno affidato il loro commento ad un comunicato stampa in cui annunciano, tra le altre azioni, quella di

“essere pronti a far valere la verità ed a tutelare in ogni sede e con tutte le nostre forze il buon nome del Comune e la dignità dell’intera Comunità”.

Tanti i commenti, perlopiù affidati ai rispettivi profili Facebook, degli altri componenti del consiglio comunale di Scanzano Jonico. Fermo restando che nessun consigliere comunale o dipendente risulta indagato, al momento dopo la delibera del Consiglio dei Ministri, la domanda ricorrente è cosa accadrà già da domani (lunedì 23 Dicembre 2019) al comune jonico?

 DAL GOVERNO. Di ufficiale c’è che sul sito del Governo Italiano – Presidenza del Consiglio dei Ministri, ieri (21 Dicembre 2019) è apparso fra gli altri comunicati stampa quello riguardante le “deliberazioni a norma del Testo unico degli Enti Locale” e in esso è riportato che “Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro dell’interno Luciana Lamorgese, a seguito di accertati condizionamenti da parte delle locali organizzazioni criminali, a norma dell’articolo 143 del Testo unico delle leggi sull’ordinamento degli enti locali (decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267), ha deliberato lo scioglimento per diciotto mesi dei Consigli comunali di San Giorgio Morgeto (RC) e Scanzano Jonico (MT), e il contestuale affidamento dell’amministrazione di ciascun ente a una Commissione di gestione straordinaria”.

Le fibrillazioni in città e nel comprensorio jonico sono iniziate quando è apparso un Tweet del Tgr Rai (edizione regionale – Basilicata) che riportava alle 17:44 la notizia del deliberato del Consiglio dei Ministri sullo scioglimento del Consiglio comunale di Scanzano Jonico.

IL SINDACO E LA MAGGIORANZA. Da quel momento si è attivato il tam tam, l’Ente comunale alle 20:39 del 21 Dicembre 2019 ha inviato alla stampa un comunicato firmato dal sindaco, Raffaello Ripoli e dalla Maggioranza: “Oggi pomeriggio, intorno alle 17.23, abbiamo appreso con sconcerto dalla stampa (TGR Rai Basilicata) dell’avvenuto scioglimento del Consiglio Comunale di Scanzano Jonico per “infiltrazioni mafiose”. La notizia è stata poi confermata anche da altre testate giornalistiche. Sta di fatto che, sino a questo momento, nessuna comunicazione ufficiale è pervenuta ad alcun organo del Comune (il che induce ad immaginare che eventuali “infiltrati”, semmai, potrebbero risiedere altrove e non certamente in questo Ente). Ovviamente attendiamo gli eventuali sviluppi della procedura con la tranquillità di chi ha la coscienza serena perché sa di essere distante mille miglia da qualsivoglia forma di criminalità ed, al contrario, di aver combattuto ogni genere di fenomeno delinquenziale e di aver lavorato, sin dal primo giorno, con onestà, nel pieno rispetto della legge e nell’interesse esclusivo della Comunità. In ogni caso, profondamente dispiaciuti per l’intera città che non merita affronti di questa portata, sui quali ci sarà comunque tempo e modo di fornire ogni particolare, preannunciamo di essere pronti a far valere la verità ed a tutelare in ogni sede e con tutte le nostre forze il buon nome del Comune e la dignità dell’intera Comunità”

LE MINORANZE. I consiglieri di minoranza del comune di Scanzano Jonico, dalle rispettive pagine social, hanno espresso la loro posizione. Claudio Scarnato e Rossana De Pascalis (Scanzano Conta), hanno così commentato: “Da cittadini della comunità di Scanzano Jonico, di cui tra l’altro abbiamo avuto l’onore di amministrare negli anni precedenti, esprimiamo il nostro più profondo rammarico per quanto accaduto in queste ore soprattutto pensando alla tanta gente onesta che lavora e vive nella nostra città. Rispettiamo la decisione del Ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese, e ci auguriamo che gli accertamenti delle autorità competenti, possano restituire l’integrità morale e sociale alla nostra comunità che non meritava di essere macchiata da questa notizia che ci lascia sgomenti. Già quando nel marzo scorso abbiamo appreso dell’insediamento della Commissione di accesso antimafia, l’organismo che, secondo quanto stabilito dell’art. 143 del decreto legislativo 267/2000, è composto da vice prefetti, funzionari di prefettura e funzionari delle forze dell’ordine che hanno avuto il compito di verificare l’eventuale infiltrazione e/o condizionamento di tipo mafioso all’interno del Consiglio Comunale, nonché degli uffici, si percepiva un clima di sconforto nella nostra cittadina. Oggi questa decisione scrive una delle pagine più nere della nostra breve storia, ma può rappresentare un momento di svolta e di rivincita sociale della comunità composta da persone perbene e che sicuramente saprà rialzarsi anche da questa batosta. Antonello Musillo (Movimento 5Stelle) ha scritto: “Una notizia sconcertante per la nostra piccola comunità. Ma come abbiamo sempre fatto la Scanzano onesta saprà riscattarsi a testa alta”. Il Gruppo Scanzano Libera, composto da Maria Giovanna Merlo e Sabino Giacco, dalle pagine ufficiali Facebook, ha fatto sapere di aver appreso la notizia da Twitter (TG Rai) e annunciato aggiornamenti. Il consigliere comunale Pasquale Cariello, dal suo profilo FB personale ha invece così commentato: “La notizia ha fatto velocemente il giro di tutta la Basilicata, e apprendiamo che il Comune di Scanzano Jonico è stato sciolto per infiltrazioni mafiose. Il provvedimento è stato deliberato ieri dal Consiglio dei ministri su proposta del ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese. Al momento è noto solo che la decisione è maturata dopo mesi di lavoro dedicati a un’area del Materano, il Metapontino, che mi onoro di rappresentare nell’assise regionale. Una decisione che apre profonde riflessioni e ci fa tenere alta la guardia. La disposizione arriva a pochi giorni dal Santo Natale e invito tutta la comunità Scanzanese ad avere fiducia nelle istituzioni tutte e a trascorrere le festività con la serenità di sempre. Sono sicuro e ottimista che gli organi preposti accerteranno con professionalità la vicenda per sincerarsi chi la legalità l’abbia rappresentata finora. Sono vicino alla comunità di Scanzano Jonico e a tutta la gente perbene che è la stragrande maggioranza, che non va avvolta insieme alle organizzazioni criminali, quella gente va rispettata e tutelata. Si dice che dopo ogni tempesta il sole sorriderà, Scanzano rinascerà anche dopo questa nube”.

L’ARTICOLO 143 DEL TESTO UNICO.  “Scioglimento dei consigli comunali e provinciali conseguente a fenomeni di infiltrazione e di condizionamento di tipo mafioso”.

L’articolo a cui fa riferimento il comunicato stampa presente sul bollettino ufficiale del Governo nella sua formulazione iniziale riporta: “Fuori dei casi previsti dall’articolo 141, i consigli comunali e provinciali sono sciolti quando, anche a seguito di accertamenti effettuati a norma dell’articolo 59, comma 7, emergono elementi su collegamenti diretti o indiretti degli amministratori con la criminalita’ organizzata o su forme di condizionamento degli amministratori stessi, che compromettono la libera determinazione degli organi elettivi e il buon andamento delle amministrazioni comunali e provinciali, nonche’ il regolare funzionamento dei servizi alle stesse affidati ovvero che risultano tali da arrecare grave e perdurante pregiudizio per lo stato della sicurezza pubblica. Lo scioglimento del consiglio comunale o provinciale comporta la cessazione dalla carica di consigliere, di sindaco, di presidente della provincia e di componente delle rispettive giunte, anche se diversamente disposto dalle leggi vigenti in materia di ordinamento e funzionamento degli organi predetti, nonche’ di ogni altro incarico comunque connesso alle cariche ricoperte”.

Il secondo comma dello stesso descrive gli aspetti più procedurali: Lo scioglimento e’ disposto con decreto del Presidente della Repubblica, su proposta del Ministro dell’interno, previa deliberazione del Consiglio dei Ministri. Il provvedimento di scioglimento deliberato dal Consiglio dei Ministri e’ trasmesso al Presidente della Repubblica per l’emanazione del decreto ed e’ contestualmente trasmesso alle Camere. Il procedimento e’ avviato dal prefetto della provincia con una relazione che tiene anche conto di elementi eventualmente acquisiti con i poteri delegati dal Ministro dell’interno ai sensi dell’articolo 2, comma 2-quater, del decreto-legge 29 ottobre 1991, n. 345, convertito, con modificazioni, dalla legge 330 dicembre 1991, n. 410, e successive modificazioni ed integrazioni. Nei casi in cui per i fatti oggetto degli accertamenti di cui al comma 1 o per eventi connessi sia pendente procedimento penale, il prefetto puo’ richiedere preventivamente informazioni al procuratore della repubblica competente, il quale, in deroga all’articolo 329 del codice di procedura penale, comunica tutte le informazioni che non ritiene debbano rimanere segrete per le esigenze del procedimento. Il decreto di scioglimento conserva i suoi effetti per un periodo da dodici a diciotto mesi prorogabili fino ad un massimo di ventiquattro mesi in casi eccezionali, dandone comunicazione alle commissioni parlamentari competenti, al fine di assicurare il buon andamento delle amministrazioni e il regolare funzionamento dei servizi ad esse affidati. Il decreto di scioglimento, con allegata la relazione del Ministro, e’ pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana”.

Per approfondireTesto unico delle leggi sull’ordinamento degli enti locali

 

Concorso sì, concorso no? A Scanzano monta la polemica

in Politica

Di seguito pubblichiamo le note integrali giunte in redazione. I consiglieri di Scanzano Conta, Claudio Sarnato e Rossana De Pascalis hanno chiesto le dimissioni della maggioranza per non aver al momento bandito concorso pubblico per l’assunzione di dipendenti comunali e aver preferito “lo scorrimento delle graduatorie”. In queste ore, il sindaco Ripoli a nome della maggioranza ha replicato.

Consiglieri comunali Claudio Scarnato e Rossana De Pascalis (Scanzano Conta) chiedono le dimissioni del Sindaco Ripoli e della sua giunta. 

Di recente il comune di Scanzano Jonico ha assunto due nuove unità attingendo dalle graduatori di altri comuni. Una pratica del tutto legale e a norma di legge, sulla cui legittimità non c’è nulla da dire. Tuttavia, esprimiamo un forte dissenso nei confronti di questo procedimento. Perché attingere dalle graduatorie di altri comuni? Perché piuttosto non bandire un concorso che avrebbe dato la possibilità ai nostri concittadini di mettersi alla prova e di ambire a un posto di lavoro nel proprio paese? Certamente non ci permettiamo di mettere in discussione il valore e la professionalità dei neo assunti, né un concorso, per la sua natura pubblica, può essere destinato o può automaticamente vedere vincitori i cittadini del comune che l’ha bandito, ma perché non dare anche una minima speranza agli scanzanesi? C’è stata una volontà politica ben precisa e tuttavia indecifrabile di non dare tale possibilità ai nostri concittadini! Né la giustificazione dell’emergenza delle assunzioni e dei tempi lunghi di un concorso sarebbe credibile, perché l’attuale situazione del personale del nostro comune, rappresentato da numero di unità ridotto all’osso, è sotto gli occhi di tutti ed era facilmente prevedibile già da diverso tempo. Ma l’amministrazione Ripoli non’è certo famosa per la sua lungimiranza! Farebbe meglio a dimettersi, dato che sembra non avere alcun riguardo nei confronti della cittadinanza. Ma in campagna elettorale non si parlava di long list? Gli incarichi non dovevano essere affidati a quelle personalità prese a rotazione dalle liste comunali proprio al fine di far lavorare tutti in nome della trasparenza? Anche in questo caso, gli incarichi vengono affidati a personalità esterne al nostro paese, mentre i professionisti di Scanzano preferiscono emigrare, avendo ben poche possibilità di crescere nella propria comunità. È evidente ormai che ogni decisione presa o non presa o ritardata da parte di questa amministrazione è puntualmente a discapito di cittadini. Alla fine della legislatura non manca molto, ma il sindaco Ripoli e la sua giunta farebbe più bella figura a dimettersi prima!

REPLICA AL GRUPPO DI MINORANZA “SCANZANO CONTA” SUI CONCORSI AL COMUNE DI SCANZANO JONICO

I consiglieri del gruppo Scanzano Conta, Scarnato e De Pascalis, chiedono addirittura le dimissioni della maggioranza “rea”, a loro dire, di non voler indire concorsi per assumere personale, negando agli scanzanesi (affermazione gravissima, seppur goffamente malcelata e condita da una giustificazione legata alla sola possibilità od opportunità) di trovare lavoro nel proprio paese e di aver, al contempo, assunto due unità scorrendo graduatorie di altri comuni. Mettendo furbescamente le mani avanti, sostengono altresì che, pur riconoscendo uno stato di emergenza assoluto legato alla cronica carenza di personale, ciò non possa costituire una giustificazione all’adozione del metodo più veloce per (almeno) tamponare l’emergenza, consistente per l’appunto nello scorrimento delle graduatorie di altri comuni, senza però indicare una soluzione alternativa (troppo facile)! Mi dicano i consiglieri come avrebbe potuto fare il Dirigente Responsabile del Personale a preparare e bandire i concorsi se, proprio a causa della carenza cronica di personale, si è dovuta occupare, personalmente e sino a pochi giorni fa, di migliaia di problematiche delle quali oggi, fortunatamente, si occupano i neo assunti, così da consentire alla Dirigente di preparare i concorsi. Ricordiamo ai consiglieri di opposizione che la pianificazione del fabbisogno del personale, fatta mesi fa e che prevede l’assunzione di 12 unità, è stata legata all’emergenza, imprevista ed imprevedibile al contrario di quanto loro sostengono, creatasi per la concomitanza della recente approvazione del decreto legge denominato “quota cento” che ha causato tanti pensionamenti anticipati (e non è un problema che riguarda solo il comune di Scanzano ma tutti gli enti pubblici, colti impreparati) ed a problematiche personali che hanno attinto altri dipendenti, aggravando la carenza di personale già di per sé grave. Nonostante ciò, grazie all’impegno ed alla professionalità del poco personale che abbiamo, al quale va il nostro ringraziamento, riusciamo ad espletare il lavoro ordinario e straordinario. Quindi, stiano sereni i consiglieri comunali giacché, dopo aver avviato (purtroppo invano) le procedure previste per legge di mobilità obbligatoria e volontaria, che portano via del tempo, e dopo lo scorrimento delle graduatorie (metodo celere e veloce per tamponare l’emergenza), smentendo quanto dagli stessi mendacemente sostenuto, i concorsi saranno banditi eccome ed anche a breve ed è, pertanto, inutile che con astuta malizia cerchino di attribuirsi la paternità di una decisione già assunta mesi fa in sede di programmazione, come agli stessi arcinoto. Altrettanto specioso è da ritenersi il tentativo di utilizzare un argomento così serio e delicato per affermare che questa amministrazione prende decisioni a discapito dei cittadini scanzanesi, e tanto poiché i concorsi non possono che essere banditi nei modi e nelle forme di legge, nella massima trasparenza pubblica, escludendo sin d’ora la loro visione miope e frutto di un becero populismo di basso profilo, potendovi partecipare sia scanzanesi che cittadini di altri comuni, come d’altronde anche gli scanzanesi possono partecipare, così come effettivamente è accaduto ed accade, in concorsi banditi da altri comuni. Non sfuggirà ai consiglieri che, magari in passato, sarà anche accaduto che qualche amministrazione pubblica abbia creato posti di lavoro superflui per sistemare amici, nonostante fosse possibile svolgere gli stessi servizi con personale interno, ma noi non apparteniamo a tale categoria e lo abbiamo già dimostrato. Quanto alle “long list”, per restare in tema di becero populismo, si rappresenta che gli uffici provvedono autonomamente ad affidare gli incarichi secondo legge, essendo loro esclusiva competenza, facendo in ogni caso rilevare che le stesse long list, ove istituite, non possono essere riservate a professionisti locali, come strumentalmente i consiglieri Scarnato e De Pascalis vogliono far credere. Nella speranza di aver sufficientemente chiarito e dissipato ogni dubbio ai consiglieri Scarnato e De Pascalis, auguriamo loro un buon natale ed un felice anno nuovo.

Giovani Democratici Scanzano Jonico, Mattia Sabato segretario cittadino (ALL’INTERNO LE VIDEO-INTERVISTE)

in Politica

Eletto all’unanimità questa mattina, Mattia Sabato, 19 anni, guiderà la segreteria cittadina dei GD di Scanzano. Al giovane gli auguri del lucano Michele Masulli, presidente nazionale della Giovanile Democratici, che in questa fase di riorganizzazione sta incontrando i giovani lucani attivi sui territori. Presenti, fra gli altri militanti e simpatizzanti,  questa mattina anche Salvatore Pecchia, segretario Partito Democratico Scanzano e Claudio Scarnato, segretario provinciale Partito Democratico.

Elezioni comunali nel Metapontino, fra riconferme e vittorie risicate

in Politica

Da chi ha vinto con soli tre voti di scarto, è il caso dell’uscente Gaetano Celano che con 376 voti  a Valsinni ha battuto l’avversaria Filomena Pinca che si è fermata a 373, a chi invece si è imposto in maniera plebiscitaria a Nova Siri per esempio Eugenio Lucio Stigliano (Nova Siri risplende, la lista) si è guadagnato la riconferma che in termini percentuali va oltre il 70% con un pacchetto di preferenze che arriva a 2993.  Il suo concorrente, Fedele Antonio Cirillo si è fermato al 28,5%.

A Bernalda bagno di voti per il riconfermato sindaco Domenico Tataranno della lista Più Bernalda e Metaponto, 4619 i voti conquistati che tradotti in percentuale fa 70,06. Nulla da fare per la sua avversaria Titti Pizzolla, la lista Scelta Comune si è fermata a poco meno del 30% con 1974 preferenze.

A Rotondella premiato il nuovo, Gianluca Palazzo (Fare Comunità) ha quasi raddoppiato le preferenze rispetto al sindaco uscente Vito Agresti di Impegno Comune, la partita è finita 990 a 513.

Anche a Craco è stato rinnovato il consiglio comunale, ad affermarsi Vincenzo Lacopeta che ha battuto Domenico Copeti.

 

Fra i primi a commentare i risultati Claudio Scarnato, segretario del Partito Democratico della Provincia di Matera, che in una nota ha scritto: “Esprimo la mia più totale soddisfazione per i risultati positivi ottenuti in questa tornata elettorale delle comunali della provincia di Matera.

“Il Cambiamento”, è quello che auspicano i cittadini ai nostri giorni e gli ottimi risultati di oggi dimostrano quanto sia stato importante avere individuato delle figure che questo cambiamento lo rappresentano e lo interpretano nel modo più esaustivo.

Ci tengo a sottolineare quanto sia stato trainante e determinante il partito democratico che è stato rappresentato dai candidati sindaci vincenti nei comuni di Nova Siri, Cirigliano, Pomarico e Garaguso;

Così come altrettanto importante è stata la rappresentanza del Pd presente comunque tra i candidati delle liste vincenti negli altri comuni.

Un fortissimo enplein si è registrato nel metapontino con la vittoria schiacciante nei comuni di Bernalda e Nova Siri, nonché i due più grandi nella provincia di Matera in questa tornata elettorale.

La strada è quella giusta. Andremo avanti determinati per raggiungere nuovi obbiettivi.

 

 

 

 

 

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