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chirurgia

Al San Carlo a Potenza intervento su neonato con atresia

in Cronaca

Aor San Carlo, Spera: “Passi in avanti della Chirurgia pediatrica con primo e delicato intervento su neonato con atresia”

“Nelle sale operatorie dell’ospedale ‘San Carlo’ di Potenza è stato trattato il primo caso in Basilicata di neonato affetto da atresia duodenale”. Lo annuncia il direttore generale dell’Aor San Carlo di Potenza, Giuseppe Spera, dichiarandosi “soddisfatto perché il complesso intervento è il palpabile frutto dell’azione della direzione strategica volta ad implementare la qualità della proposta sanitaria anche attraverso la costituzione di équipe multispecialistica medica e infermieristica per la efficace presa in carico di neonati con malformazioni importanti. I risultati raggiunti dimostrano una rilevante crescita professionale e scientifica negli ultimi due anni, capace di garantire la migliore risposta ad una realtà, quella delle patologie chirurgiche neonatali, che fa segnalare purtroppo un costante incremento”. Un espresso ringraziamento va all’intero staff che ha seguito il neonato, dalla ginecologa dottoressa Curcio, all’equipe medico-infermieristica della Terapia intensiva neonatale coordinata dalla dottoressa Pesce, all’anestesista dottor Guarini, ai chirurghi dottor Caiazzo e dottor Di Lascio, agli infermieri di sala operatoria Curcio, Mecca e Ramaglia.

“L’atresia del duodeno –spiega il dottor Caiazzo- è una tra le malformazioni più serie del tratto gastrointestinale e registra una incidenza di 1:5000 nati vivi circa. Le malformazioni gastrointestinali mostrano un aumento esponenziale in Italia da alcuni anni, per cause ancora da accertare, ed anche in Basilicata assistiamo alla nascita di moltissimi bambini con tali anomalie anatomiche, che in quasi tutti in casi ne mettono a serio rischio la sopravvivenza a breve termine”. “Il piccolo –conclude il medico- nato con diagnosi prenatale di sospetta atresia duodenale, rappresentata dalla ostruzione del duodeno (primo tratto di intestino) con la conseguente impossibilità ad alimentarsi, è stato sottoposto al delicato intervento che prevede la ricanalizzazione di un tratto di intestino dove confluiscono vie biliari provenienti dal fegato, e dotti pancreatici, e quindi anatomicamente molto complesso e delicato. Finalmente, dopo sette giorni dall’intervento, il piccolo ha potuto alimentarsi con il latte della propria mamma. Senza complicanze, l’intera famiglia del piccolo è potuta rientrare felicemente a casa”.

 

Foto di  una rx che mostra il blocco [fonte Ufficio Stampa AOR San Carlo]

 

 

San Carlo Potenza: buona riuscita intervento di asportazione carcinoma colon con metastasi epatiche

in Cronaca

Eseguito ieri, nelle sale operatorie dell’Irccs Crob di Rionero, un complesso intervento chirurgico di asportazione di un carcinoma al colon con plurime metastasi epatiche sincrone, reso possibile grazie alla partecipazione dei medici dell’ospedale San Carlo di Potenza, gli unici in regione formati nel trattamento chirurgico delle patologie del fegato.
Lo rende noto la direzione strategica dell’Azienda ospedaliera regionale San Carlo di Potenza. L’intervento, realizzato grazie alla specializzata formazione chirurgica dei medici professionisti della Chirurgia generale del nosocomio potentino, Antonio Giuliani, direttore della unità operativa e Maria Lucia Izzo, è stato realizzato in due fasi: la resezione al colon eseguita dal direttore della Chirurgia oncologica del Crob Dario Scala, e le resezioni epatiche eseguite, invece, dal dottore Giuliani coadiuvato dalla dottoressa Izzo.
Il paziente è attualmente ricoverato, conducendo un regolare decorso post-operatorio al Crob di Rionero. “Ai medici e a tutti gli operatori che hanno reso possibile questo intervento chirurgico va il ringraziamento di questa direzione per l’importante risultato raggiunto che conferma quanto la collaborazione tra ospedali e aziende sia fondamentale per assicurare adeguate cure ai cittadini lucani, affinché la migrazione sanitaria verso altre regioni sia sempre meno un obbligo e, invece, cominci a diventare una opportunità quella di invertire la rotta rendendo più attrattivo il servizio sanitario della Basilicata nel suo complesso. L’evento conferma il contributo essenziale del San Carlo nella rete oncologica regionale, grazie anche alla esperienza nella chirurgia del fegato, del pancreas e dei trapianti di fegato, riconosciuta anche dalla partecipazione, per la prima volta dell’azienda San Carlo, ai convegni mensili sui trapianti di fegato che vedono coinvolti anche gli ospedali Cardarelli di Napoli e San Camillo Forlanini di Roma.

All’Università della Basilicata il corso di laurea magistrale in Medicina e Chirurgia

in Cronaca

“Per troppo tempo in Basilicata si sono sprecate tantissime parole intorno alla possibilità di istituire anche nella nostra regione il corso di laurea magistrale in Medicina e Chirurgia. La firma di questo accordo oggi a Roma pone la parola fine alle attese di tantissimi giovani che vogliono restare in Basilicata per avviare questi studi. Ad appena un anno dal nostro insediamento, il corso di laurea in medicina diventa realtà testimoniando l’impegno dell’intero governo regionale a trasformare le idee in fatti concreti”.
Lo ha detto il presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi, a margine dell’accordo firmato oggi anche dalla rettrice dell’Università degli studi della Basilicata, Aurelia Sole, dal Ministro dell’Università e della Ricerca scientifica, Gaetano Manfredi, e dal ministro della Salute, Roberto Speranza.
“E’ questa – ha aggiunto Bardi – la migliore risposta a chi, anche nelle ultime settimane ha avanzato dubbi sull’esito della nostra interlocuzione. Quello di oggi è un traguardo storico che abbiamo voluto raggiungere tutti insieme con uno sforzo notevole anche in termini economici. La Regione Basilicata, infatti, ha messo a disposizione 3 milioni di euro per il primo anno e 4 milioni di euro per gli anni successivi per il periodo di vigenza e ad integrazione del Piano dodicennale Regione / Università 2012–2024, somme che si aggiungono ai 10 milioni di euro all’anno già stanziati nell’ambito di questo Piano.
Il corso partirà già con il prossimo anno accademico, ma credo che già da oggi l’Università, insieme a tutti gli attori coinvolti, debbano già lavorare per avere docenti di alto profilo in grado di qualificare l’offerta formativa e di integrarla con il servizio sanitario regionale aprendo la strada a una nuova stagione della medicina e della salute in Basilicata”.  Al fine di sostenere i costi di funzionamento relativi all’avvio del corso di Laurea magistrale in Medicina e Chirurgia dell’Università, il Ministero dell’Università e della Ricerca si impegna ad assegnare un contributo finanziario a favore dell’Università per il triennio 2021-2023 pari a 2 milioni di euro annui. Al fine di implementare la ricerca sanitaria nonché l’ammodernamento del polo tecnologico sanitario connessi all’avvio della facoltà di Medicina, il Ministero della Salute si impegna, previa valutazione ed approvazione di un piano di investimenti, ad assegnare a favore dell’Università, per il triennio 2021 – 2023, una somma pari a 3 milioni di euro annui. Con l’obiettivo di monitorare l’attuazione dell’accordo e il percorso temporale per l’istituzione del corso, si è deciso di costituire presso il Ministero dell’Università e della Ricerca un apposito Comitato composto da 5 componenti, di cui 4 designati da ciascuno dei soggetti sottoscrittori del presente accordo, e da un Presidente designato dal Ministero dell’Università e della Ricerca.

Rettrice Unibas Sole, risultato storico per Ateneo e per Basilicata

“Oggi sono molto emozionata: chiudo il mio mandato con un risultato storico per il nostro Ateneo, l’avvio del percorso di istituzione del corso di laurea in Medicina nell’Università degli Studi della Basilicata. L’Ateneo prosegue nel suo progetto di crescita, a 40 anni dal terribile evento che ne ha segnato la nascita. Si tratta di una straordinaria opportunità per la nostra comunità regionale e per l’intero Mezzogiorno: l’investimento in ricerca e in alta formazione evidenzia la lungimiranza politica delle istituzioni coinvolte, perché, fra i tutti, il diritto al sapere e alla salute costituiscono la cornice coesiva di ogni società. Ringrazio per questo i ministri Ministri, Gaetano Manfredi e Roberto Speranza e il Presidente della Regione Vito Bardi. In tutti questi anni, il rapporto con il territorio lucano e l’investimento nei giovani e nello sviluppo sono state le mie priorità, che ho perseguito sia a livello locale che a livello nazionale, all’interno dell’ateneo e della CRUI. Tutto questo ha portato visibilità alla nostra comunità accademica, confermandone il peculiare protagonismo all’interno del sistema universitario nazionale”. Lo ha detto la Rettrice dell’Università degli studi della Basilicata, Aurelia Sole.

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