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Basilicata cicloturismo: 16 milioni in arrivo

in Economia

Basilicata cicloturismo: 16 milioni in arrivo. Due i progetti: ciclovia della Magna Grecia e Ciclovia Acquedotto Pugliese. Il primo  unisce Puglia e Campania passando per il territorio lucano. L’altro, Magna Grecia,  ha un’estensione di circa 1.130 chilometri e che attraversa Basilicata, Calabria e Sicilia.

La Basilicata ha candidato e ottenuto risorse per due itinerari di straordinaria rilevanza storica e paesaggistica. In trattativa i percorsi riservati ai due comuni di Potenza e Matera

Favorire una mobilità dolce ed ecosostenibile, ma allo stesso tempo valorizzare le ricchezze ambientali, storiche e culturali della Basilicata attraverso il potenziamento dei percorsi cicloturistici: sono questi, gli obiettivi che l’assessore regionale ad Infrastrutture e Trasporti, Donatella Merra intende conseguire nell’immediato futuro, utilizzando fondi rivenienti dalle disposizioni sulle Ciclovie nazionali insieme a quelli derivanti dalle opportunità del Pnrr. Da qui, i due grandi progetti che interessano la Basilicata e la riconnettono a Puglia, Campania e Calabria. Il primo è la Ciclovia dell’Acquedotto Pugliese, che unisce Puglia e Campania passando per il territorio lucano. L’altro è la Ciclovia della Magna Grecia, che ha un’estensione di circa 1.130 chilometri e che attraversa Basilicata, Calabria e Sicilia. “Siamo riusciti – ha detto l’esponente della giunta lucana – non solo ad ottenere risorse aggiuntive per i tratti di competenza della Basilicata, ma anche ad inserire ulteriori percorsi per rendere gli itinerari più completi, prevedendo ad esempio, una parte del tragitto verso un centro culturalmente importante come Venosa, per quanto riguarda la Ciclovia dell’Acquedotto Pugliese o il collegamento da Maratea a Sibari per la Ciclovia della Magna Grecia”. L’assessore Merra ha parlato di risorse importanti a disposizione. Nello specifico si tratta di 5.269.482,70 euro di fondi statali e 2.830.517,30 euro di risorse del Pnrr (per un totale di 8,10 milioni di euro) per il percorso ciclabile dell’Acquedotto Pugliese e di 1.531.768 euro di fondi statali e 5.993.694,83 euro di risorse del Pnrr (per complessivi 7.525.462,83 euro) per la Ciclovia della Magna Grecia. “Per i tratti lucani delle due importanti Ciclovie del meridione – ha evidenziato quindi l’assessore Merra – la Basilicata beneficerà in tutto di ben 15 milioni e 625 mila euro circa. Per quanto riguarda la Ciclovia della Magna Grecia, che nel tratto principale percorre la costa ionica da Mataponto e Nova siri alla Calabria e che in quello secondario abbraccia i territori di Maratea, Lagonegro, Castelluccio e Rotonda abbiamo ottenuto risorse per completare l’itinerario fino al lato tirrenico e quindi a Maratea. La parte Ciclovia dell’Acquedotto invece – ha evidenziato quindi l’assessore – sviluppa oltre 81 chilometri che vanno da Rapone a Palazzo San Gervasio, attraversando i comuni di Ruvo del Monte, San Fele, Atella, Rionero in Vulture, Barile, Ripacandida, Ginestra fino a Venosa. La mobilità cosiddetta “dolce” a cui la nostra Basilicata è vocata più di ogni altra recupera finalmente nei nostri territori e con questi progetti il giusto rilievo e la nostra prospettiva, che nulla ha da invidiare alle altre regioni del Sud”. L’assessore, inoltre, preannuncia “il raggiungimento di un altro importante risultato: il recupero di risorse per piste ciclabili urbane nelle città universitarie, di cui beneficeranno Potenza e Matera per ulteriori due milioni di euro”.

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Basilicata Bike, promozione cicloturismo con Alessandro Ballan e Enrica Distefano

in Economia

Basilicata Bike, promozione cicloturismo: Dal 2 al 4 giugno il tour. Da un progetto europeo l’iniziativa per promuovere il cicloturismo sul territorio lucano.

Parte domani, 2 giugno 2021, l’itinerario “Basilicata Bike – Cultural Tourism is Green Tourism”, evento di promozione organizzato da Apt Basilicata e realizzato nell’ambito dell’European Green Week, promossa dalla Commissione Europea. L’iniziativa nasce nell’ambito del progetto europeo Thematic Tourism, di cui l’APT è partner all’interno una compagine internazionale che vede capofila l’Università della Basilicata. L’itinerario cicloturistico “Basilicata Bike” parte da Rotonda domani 2 giugno, con arrivo il 4 giugno a Matera. Ad attraversare la Basilicata sarà un gruppo di cicloamatori guidato dall’ex campione del mondo Alessandro Ballan e dalla giovane ciclista lucana Enrica Distefano, che durante questi tre giorni scopriranno e racconteranno luoghi d’arte, centri storici, enogastronomia locale e strutture ricettive bike-hotel presenti lungo il tracciato delineato. Il format è realizzato in collaborazione con l’emittente televisiva Sportitalia, impegnata con i propri service nella produzione e messa in onda di 3 episodi della durata di circa mezz’ora ognuno, che andranno successivamente in onda sul canale digitale terrestre (Canale 60) e 4 repliche a episodio. Sono previste inoltre azioni promo-pubblicitarie dell’iniziativa sia mediante spot e pillole video promozionali del territorio lucano e della sua offerta turistica sia sul sito di Sportitalia. La prima tappa, in partenza domani da Rotonda, prevede un itinerario che attraverserà borghi e territori di Viggianello, San Severino Lucano, Bosco Magnano, Francavilla in Sinni, Chiaromonte e arriverà a Senise.

Il 3 giugno, partenza da Senise, poi San Giorgio Lucano, Valsinni, Tursi, Craco vecchia, San Mauro Forte, con arrivo ad Accettura. Nell’ultima tappa, il 4 giugno, il gruppo partirà da Accettura, poi Garaguso, Grassano, lago di San Giuliano e si fermerà a Matera.

«È un’iniziativa dal valore forte – spiega il direttore generale dell’APT, Antonio Nicoletti – una sintesi di visione e di azione per la promozione del turismo lucano in questa stagione 2021. È anche una dimostrazione della capacità di valorizzare le reti internazionali per l’intercettazione di risorse, utilizzate in attività concrete di promozione, come nel nostro caso per il cicloturismo. In questa fase, infatti, accanto al format “Basilicata Bike – Cultural Tourism is Green Tourism”, selezionato dalla Commissione Europea per l’European Green Week, con il progetto Thematic stiamo producendo un’App per il cicloturismo, per promuovere una pratica “en plein air” alla quale la Basilicata è particolarmente vocata. Con il sostegno del presidente Bardi e dell’assessore Cupparo si è messo in atto un piano di accompagnamento alla ripresa delle imprese del settore turistico, ora che le restrizioni agli spostamenti si stanno riducendo. Il cicloturismo ha grandi potenzialità di crescita, in particolare in questo periodo in cui tutti cerchiamo di recuperare l’energia e il piacere che ci offre lo stare all’aperto e il godere delle bellezze del paesaggio. Territori unici come quelli lucani, dal Pollino a Matera passando per le bellezze attraversate dalla carovana di “Basilicata Bike”, sono una ricchezza che le due ruote ci consentono di apprezzare al meglio».

Furto di biciclette, un uomo è stato arrestato

in Cronaca

Gli agenti della Polizia di Stato hanno arrestato un uomo di 32 annidi Pisticci, accusato di  “furto di diverse biciclette. Da qualche settimana si registravano alcuni furti di biciclette parcheggiate per strada nel centro cittadino di Matera. Gli uomini della Squadra Mobile hanno sentito testimoni e visionato telecamere di sorveglianza poste nelle vicinanze dei luoghi in cui erano stati commessi i furti”, è riportato nel comunicato stampa diffuso in queste ore dalla Questura e in cui si legge: “A compierli era sempre lo stesso soggetto, immortalato nelle immagini con un cappello bianco e una tuta grigia con risvolti bianchi. La tecnica usata per commettere i furti era sempre la stessa: l’uomo si avvicinava alle biciclette,anche in piena mattinata e, dopo aver dato un rapido sguardo intorno a sé per assicurarsi di non essere osservato, con mossa fulminea e utilizzando una piccola tronchese, tagliava la catena di sicurezza e si dileguava inforcando il ciclo”.

“Gli agenti lo hanno individuato in una via dei Sassi riconoscendolo come lo stesso soggetto immortalato nei video. Vistosi scoperto, l’uomo si dava alla fuga per i vicoli del centro storico. Rincorso dai poliziotti, dopo qualche centinaio di metri è stato raggiunto e perquisito. Addosso aveva arnesi atti allo scasso, utilizzati per commettere i furti. Aveva anche un telefono cellulare che aveva da poco rubato e che è stato restituito alla vittima”. Come riferiscono gli investigatori: “L’uomo è un Sorvegliato Speciale con obbligo di soggiorno nel Comune di Pisticci”.

“Nel corso della perquisizione domiciliare effettuata successivamente nella sua abitazione a Pisticci, sono state ritrovate due biciclette, una elettrica del valore di circa 2.500 euro, l’altra da corsa del valore di circa 1.000 euro, rubate in centro a Matera lo scorso 4 Novembre. Di queste sono stati individuati i legittimi proprietari, ai quali sono state già restituite. Sempre nell’abitazione, sono stati inoltre trovati e sequestrati gli abiti indossati durante la perpetrazione dei furti. Il ladro è stato arrestato per le numerose violazioni della misura della Sorveglianza Speciale, per furto e ricettazione e, su disposizione del P.M. di turno, è stato sottoposto ai domiciliari.  Altre due biciclette elettriche di provenienza furtiva sono state rinvenute a casa di un altro soggetto, un 33enne sempre di Pisticci, che è stato pertanto denunciato per ricettazione. Di una di esse è stato individuato il legittimo proprietario.  Le foto sono pubblicate anche sulla pagina della Questura di Matera del sito www.poliziadistato.it e sulla pagina Facebook sempre della Questura”.

 

 

Accademia della ruralità: sostenere l’ospitalità rurale per salvare le aree interne

in Economia

Le aree interne della Basilicata rischiano di svuotarsi completamente nei prossimi mesi a causa del protrarsi delle restrizioni dovute all’emergenza Covid‐19. I fatti che stanno avvenendo in questi giorni segnalano una grave situazione di allarme di cui l’opinione pubblica non è consapevole. Nei comuni della Basilicata interna, gli operatori agrituristici e i ristoratori, che animano specificamente un turismo attivo ed esperienziale, raccontando il cibo e la storia delle comunità e dei luoghi, hanno rinunciato ad avviare le attività, nonostante il via libera del Governo e della Regione.

Questi operatori, infatti, soddisfano da sempre una domanda extraregionale ed estera di turismo alternativo a quello balneare e delle città. Una domanda che non potrà di nuovo formarsi fintanto che rimarranno le restrizioni alla circolazione interregionale ed a quella tra i diversi Paesi. Una domanda che non può essere sostituita spontaneamente da un’altra di dimensione regionale senza un’accurata e ben mirata promozione, anche mediante forme di incentivo da destinare alle famiglie. Aprire con la certezza che non ci saranno clienti significa per questi operatori sobbarcarsi ad un onere eccessivo e insopportabile.

Non basta aver autorizzato la circolazione nell’ambito della Regione per creare un’opportunità di lavoro alle tante trattorie e agli agriturismi dei piccoli comuni dell’alta collina e della montagna. In questi paesini il turismo non è di passaggio come nelle città. Coloro che li visitano ci vanno appositamente e per più giorni. E il motivo è molto semplice: essi non vanno in tali luoghi per mangiare frettolosamente un pasto e poi andarsene a fare altro; vanno invece a compiere un’esperienza esistenziale, che richiede il tempo necessario per l’ascolto, l’apprendimento e l’assimilazione. L’agriturismo o la trattoria è solamente il fulcro centrale della mappa di un percorso culturale, con una molteplicità di tappe nella spettacolarità della natura e della storia di queste comunità‐territori.

Purtroppo, i provvedimenti nazionali e regionali per l’emergenza e il rilancio dell’economia non tengono affatto conto di questa realtà. L’attenzione è rivolta esclusivamente alla ristorazione e al turismo culturale delle città. Viene invece del tutto ignorata l’ospitalità offerta dalle aree rurali e trascurato il suo indotto, costituito dalle attività agricole e alimentari, dall’agricoltura sociale, dall’artigianato artistico, dalle attività creative e di conservazione della memoria, dall’associazionismo dedicato al turismo attivo (trekking, bici, kayak), dai piccoli tour operator e dalle tante guide individuali. Un terziario civile fatto di ruralitudine innovativa che sta gradualmente diventando l’anima delle zone interne contemporanee.

Vi è, dunque, il fondato rischio che alcuni operatori si vedano costretti a trasferire le proprie attività nelle aree urbane e che altri le chiudano definitivamente dopo il lungo lockdown. Ma un esito siffatto significherebbe il totale svuotamento delle aree interne che vivono proprio di questo gracile e, tuttavia, irrinunciabile tessuto economico.

Come si può scongiurare che lo spettro dell’abbandono si aggiri e aggredisca i paesaggi agrari storici della nostra Basilicata e li condanni alla desertificazione e al degrado? Per evitare tale drammatica prospettiva, proponiamo alla Giunta regionale di adottare urgentemente due misure:

  1. a) un contributo straordinario agli operatori agrituristici e ai ristoratori che svolgono le loro attività nei piccoli comuni interni, a copertura delle spese di gestione;
    b) l’erogazione di voucher alle famiglie da spendere negli agriturismi e nei ristoranti dei piccoli comuni interni.

Questi due interventi vanno accompagnati da un’azione promozionale per far conoscere il patrimonio paesaggistico della Basilicata. I nostri paesaggi rurali che tutti ci invidiano sono, infatti, depositi di fatiche; di cultura materiale e immateriale; di valori e stili di vita continuamente rielaborati; di motivazioni e percorsi tecnologici per produrre, scambiare e consumare beni, organizzare servizi e attività di cura per le persone, le comunità e l’ambiente, conseguire obiettivi di sviluppo sostenibile.

Infine, è necessario organizzare nei piccoli comuni interni percorsi partecipativi dal basso che coinvolgano le amministrazioni comunali e la società civile (organizzazioni imprenditoriali e sindacali, soggetti del Terzo settore, ecc.), per elaborare e realizzare progetti di educazione alla cittadinanza. Tali progetti dovranno promuovere un’autonoma capacità tecnica, politica e giuridica dei cittadini a concorrere alla determinazione delle politiche di sviluppo sostenibile. Cardine dei progetti dovrà essere la trasmissione, da una generazione all’altra, della cultura del “saper fare” per promuovere nuove occasioni di lavoro. Solo se si creeranno istanze dinamiche di confronto e collaborazione, le differenze tra generazioni diverse potranno riconoscersi e interagire per generare e vivificare lo spirito dello sviluppo. Il documento è stato condiviso da:
Accademia Della Ruralità, Comunanza del Cibo Pollino, Consulta Regionale Piccoli Comuni della Basilicata, Turismo Verde Basilicata, AGIA Basilicata, Confesercenti Basilicata e inviato al Presidente della Regione Basilicata Vito Bardi, al VicePresidente Francesco Fanelli, all’Assessore Francesco Cupparo, alla Direzione dell’APT Basilicata.

 

Bicibicitalia, alla scoperta della bellezza nascosta: il format già passato dalla Basilicata è su Amazon Prime Video

in Cultura

Esplorare la bellezza in bicicletta: in maniera lenta, introspettiva e vivendo appieno l’esperienza. Così, il regista romano Stefano Gabriele, titolare di Framexs Multimedia, azienda che da anni svolge attività di produzioni cinematografiche e televisive, ha ideato il format Bicibiciitalia, distribuito da Zenit Distribution, che adesso è trasmesso da Amazon Prime. “L’idea di Bicibicitalia nasce dalla passione per il nostro territorio, per la natura e per la bici, un connubio ideale. Questa idea è stata poi intercettata dal produttore Mauro Venditti di Format srl che ha creduto nel progetto con uno sforzo produttivo immenso per uomini e mezzi impiegati.  La presenza dei due simpatici conduttori, Federico Perrotta e Valentina Olla ha fatto il resto”, ha spiegato Stefano nel corso della chiacchierata virtuale. Non molto tempo fa, Bicibicitalia è stata anche in Basilicata, un’esperienza che Stefano ricorda, anzi si augura di poter tornare:

“Ci stiamo muovendo per organizzare la ripartenza e molti sono i progetti sia di carattere televisivo che cinematografico, alcuni dei quali potrebbero coinvolgere di nuovo la Basilicata soprattutto in virtù della partnership con Amazon Prime Video”.

Bicibicitalia racconta “senza fretta” la bellezza presente in Italia e a volte “nascosta”: ecco quanto ci sarebbe ancora da esplorare?

Ci sarebbe moltissimo. In due anni di riprese in ogni regione italiana abbiamo scelto luoghi e situazioni meravigliose ma ci accorgevamo di tralasciarne altre di uguale bellezza ed interesse. Noi abbiamo coniato il concetto di slow-tv perché riteniamo che anche il linguaggio televisivo debba accompagnare la bellezza dei luoghi in modo lento, vivendo il territorio, le persone, la cultura, le tradizioni proprio senza fretta per poterle fruire al meglio. L’Italia è una miniera inesauribile di tutto ciò.

Il progetto, oggi, è arrivato su Prime, soddisfatti?

Ebbene sì. Devo dire che ci ha sorpreso molto la miopia di molte emittenti generaliste a cui il progetto è stato proposto in passato. Non hanno la capacità di guardare oltre i soliti orizzonti e vivono di schemi e gruppi di lavoro consolidati ma anche stantii e ripetitivi senza dare spazio ad altre realtà. Diverso è il caso di Prime Video e di altre piattaforme digitali che invece avendo fame di contenuti di qualità non hanno esitato un istante a inserire nel palinsesto un format completo e ben curato come Bicibicitalia. Ora si tratta di mettere a conoscenza l’utenza della disponibilità di tutti gli episodi della serie.

Facciamo qualche passo indietro nel tempo, fra le tappe c’è stata anche la Basilicata: i “calanchi” di Montalbano, Pisticci, poi le spiagge a Scanzano Jonico. Tornerete a farci visita? Ci racconti come è nata l’idea di venire in Basilicata. Sappiamo che un amico in comune, per giunta originario del Molise, ma che lavora in Basilicata nel settore turistico, Giulio Sansone, ve l’ha segnalata. Come vi è sembrata, che ricordo avete dei “lucani” e della Basilicata?

La Basilicata ha rappresentato una sorpresa non indifferente per noi. Sapevamo fosse bella ma davvero ci ha stupiti per la sua natura, per i suoi scorci e per l’accoglienza davvero senza compromessi. Giulio Sansone, direttore responsabile di Mondotondo Villaggi&Vacanze, persona lungimirante, ha sposato e appoggiato il progetto BBI sin dalle sue fasi embrionali e quindi è stato naturale per noi raggiungerlo a Scanzano Jonico nella meravigliosa struttura dell Hotel PortoGreco e villaggio Torre del Faro. Oltre alle facilities per la troupe ci siamo resi conto che quel territorio era proprio ciò che cercavamo per le puntate lucane per via delle caratteristiche naturali, ambientali e turistiche. Policoro, le oasi naturali gestite dal wwf, il villaggio neolitico, i calanchi e Pisticci hanno fatto il resto.

Ma se proprio devo porre l’accento su qualcosa senza tema di smentita è l’accoglienza e la cordialità dei lucani che ha fatto la differenza, sono loro molto grato.

Quali le prossime iniziative che avete in programma, ci sono date da appuntare: ci si rivede su Prime?

Di sicuro l’emergenza sanitaria e il conseguente lockdown ha penalizzato tutti ma in modo particolare il settori del turismo e dell’intrattenimento in senso generale. Tuttavia ci stiamo muovendo per organizzare la ripartenza e molti sono i progetti sia di carattere televisivo che cinematografico, alcuni dei quali potrebbero coinvolgere di nuovo la Basilicata soprattutto in virtù della partnership con Amazon Prime Video, sempre alla ricerca di contenuti di spessore e livello molto alto.

Infine, e in breve: dalla tua esperienza diretta quanto è pronta oggi l’Italia ad accogliere turisti-ciclisti? Mi spiego meglio: ci sono infrastrutture idonee, percorsi, ricoveri per accogliere chi sceglie questa formula slow?

Gli italiani sono un popolo sensibile alle tematiche ecologiche e ambientali e storicamente sono legati alla bicicletta come mezzo di trasporto green, salutare e soprattutto divertente. Fino a non molto tempo fa non tutte le istituzioni sono state sensibili al punto giusto per favorire ed incentivare l’uso della bici ma ultimamente le cose stanno cambiando. Ci si rende conto che un nuovo approccio alla mobilità urbana è possibile e passa attraverso la realizzazione di piste ciclabili fatte a regola d’arte, servizi dedicati ed incentivi economici per chi sceglie questo approccio. Noi di Bicibicitalia ce lo auguriamo di cuore.

 

L’intera gallery fotografica della tappa in Basilicata

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foto dal sito bicibicitalia

 

 

 

 

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