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Autismo in età adulta: se n’è discusso a Bernalda

in Cronaca

Autismo in età adulta: se n’è discusso a Bernalda. L’appuntamento si è tenuto alla presenza di luminari del settore.

 

“Intervenire ed operare nell’ambito dell’autismo è molto difficile. Con l’iniziativa di Bernalda abbiamo voluto mettere in evidenza la delicatezza del lavoro svolto dagli operatori, l’importanza della formazione, la necessità di fare rete fra enti pubblici, centri accreditati, aziende sanitarie e famiglie”. Ad affermarlo, il rettore dei Centri di riabilitazione di Venosa e Bernalda dei Padri Trinitari, Vito Campanale, che ha introdotto i lavori del convegno Ecm di formazione e divulgazione dal tema “Disturbi dello spettro Autistico: diagnosi e strategie di intervento nell’adulto”, in programma oggi 3 giugno nella Domus di Bernalda.

Alla presenza di esponenti istituzionali e del sistema sanitario, di operatori del settore ed esperti di riferimento, al centro del dibattito coordinato dal giornalista Giovanni Rivelli, le tematiche che interessano i disturbi dello spettro autistico, con una particolare attenzione alla condizione degli adulti. “L’autismo – spiega Campanale – è caratterizzato da una sintomatologia eterogenea, che presenta comorbilità neurologiche, psichiatriche e mediche che necessitano di una programmazione negli interventi. Le difficoltà sono molteplici, anche perché le sintomatologie dell’autismo non terminano con l’infanzia, nonostante molti di noi tendano ad associarle alla giovane età. La realtà è molto più complessa, anche per questo sarebbe auspicabile un intervento a sostegno delle strutture che operano nel settore da parte delle istituzioni regionali”.

Nella prima parte del convegno sono intervenuti, tra gli altri, il sindaco di Bernalda, Domenico Tataranno, il presidente dell’Aris (Associazione Religiosa Istituti Socio-Sanitari), don Mimmo Laddaga, consiglieri regionali della Basilicata, Tommaso Coviello – promotore della legge n. 40 del 2021 “Norme in materia di tutela delle persone con disturbi dello spettro autistico” – e Roberto Cifarelli. In videoconferenza, invece, i contributi del Ministro per le Disabilità, Alessandra Locatelli, che ha sottolineato “l’importante operato dei Padri Trinitari, nel seguire da vicino il percorso di crescita della persona con autismo” e del direttore generale dell’Azienda sanitaria di il sindaco di Matera, Sabrina Pulvirenti.

Nel corso dell’evento, che ha consentito ai partecipanti di conseguire 6 crediti formativi Ecm per le professioni sanitarie (medici, infermieri, fisioterapisti, educatori, psicologi) è stato spiegato in dettaglio l’intero processo di presa in carico degli assistiti: dagli aspetti organizzativi e di formazione del personale alla gestione diretta degli interventi. Si è discusso inoltre di disturbi del comportamento, sessualità, affettività, epilessia, genetica. Per quanto riguarda l’autismo in età adulta è stato sottolineato che “non ne è facile l’individuazione, soprattutto per il fatto che spesso i sintomi sono diversi e meno evidenti, e non è raro che vengano confusi con diagnosi di altro tipo, come disturbi dell’attenzione, depressivi o di personalità. Cosa fondamentale del nostro impegno verso ogni persona autistica è certamente la necessità di garantirne la dignità individuale ed un progetto di vita”.

Ad aprire la sessione scientifica, il luminare Roberto Keller, direttore del Centro regionale Autismo Adulti Piemonte (e componente del gruppo di lavori dell’Istituto superiore di Sanità per la redazione delle linee guida per soggetti autistici in età adulta), con il suo intervento “Diagnosi e progetti di vita dall’adolescenza all’età avanzata”. A seguire, la relazione del responsabile dell’Uosd-Laboratorio Genetica Medica dell’Asm di Matera, Domenico Dell’Edera, che si è soffermato su “Genetica dell’autismo e neurosviluppo”, mentre il direttore dell’Uoc-Irccs “Ass. Oasi Maria SS” di Troina (Enna), Maurizio Elia, ha parlato di “Epilessia ed autismo nel corso della vita”. La psicologa Chiara Ferrari, dell’associazione Ideando di Modena, ha tenuto invece una lezione magistrale dal titolo “Intervenire sui problemi comportamentali dell’adulto”. I relatori del pomeriggio: la presidente del Centro Benedetta D’Intino di Milano, Aurelia Rivarola (“Utilizzo della Comunicazione aumentativa a nell’autismo”); il coordinatore sanitario del Centro di riabilitazione dei Padri Trinitari di Medea (Gorizia), Davide Carlino (“Autismo adulto e stress genitoriale”); lo psicologo dell’Istituto di riabilitazione Madre Divina Provvidenza di Arezzo, Fabrizio Giorgeschi (“Affettività e sessualità tra sfide e progetto vita”), in videoconferenza.

 

L’autismo in età adulta: convegno a Bernalda il 3 Giugno

in Appuntamenti

L’autismo in età adulta: se ne parlerà sabato 3 giugno a Bernalda in un convegno dei Padri Trinitari

Operatori, esperti del settore, docenti universitari e rappresentanti del mondo istituzionale ed ecclesiastico parteciperanno ad una giornata di formazione ed approfondimento sui disturbi dello spettro autistico

“L’eterogeneità della sintomatologia nell’autismo e la presenza, assai frequente, di comorbilità neurologiche, psichiatriche e mediche richiede grande attenzione nell’organizzazione dei servizi e degli interventi. La nostra iniziativa intende illustrare l’intero processo di presa in carico, con particolare attenzione alla sfera adulta dell’assistito”. Con queste parole, il rettore dei Centri di riabilitazione (Cdr) di Venosa e Bernalda, Vito Campanale, introduce il convegno di formazione e divulgazione dal tema “Disturbi dello spettro Autistico: diagnosi e strategie di intervento nell’adulto”. L’iniziativa, promossa dall’Istituto dei Padri Trinitari si svolgerà sabato 3 giugno, con inizio alle ore 9, nella Domus Padri Trinitari in contrada Scorzone a Bernalda, in provincia di Matera. Alla presenza di operatori del settore, di esponenti istituzionali, del mondo ecclesiastico e del sistema sanitario lucano interverranno luminari ed esperti di riferimento per affrontare tematiche che interessano i disturbi dello spettro autistico, con una particolare attenzione alla condizione degli adulti. Oltre ad offrire un significativo momento di approfondimento, il convegno consentirà ai partecipanti di conseguire 6 crediti formativi Ecm per le professioni sanitarie (medici, infermieri, fisioterapisti, educatori, psicologi)”.

Autismo nell’età adulta: convegno a Bernalda

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Autismo nell’età adulta: convegno a Bernalda dei Padri Trinitari. Diagnosi e strategie di intervento nell’adulto

Luminari, esperti, operatori del settore, ma anche esponenti delle istituzioni e del sistema sanitario, si daranno appuntamento alla Domus di Bernalda, per una giornata di formazione ed approfondimento sui disturbi dello spettro autistico

 

“Disturbi dello spettro Autistico: diagnosi e strategie di intervento nell’adulto”: è il titolo di un convegno di formazione e divulgazione in programma il 3 giugno in Basilicata, su iniziativa dell’Istituto dei Padri Trinitari di Venosa e Bernalda. L’iniziativa si terrà nella Domus Padri Trinitari in contrada Scorzone a Bernalda, in provincia di Matera, con inizio alle ore 9. Alla presenza di esponenti istituzionali e del sistema sanitario lucano e di operatori del settore, interverranno luminari ed esperti di riferimento per affrontare tematiche che interessano i disturbi dello spettro autistico, con una particolare attenzione alla condizione degli adulti. Oltre ad offrire un significativo momento di approfondimento, il convegno consentirà ai partecipanti di conseguire 6 crediti formativi Ecm per le professioni sanitarie (medici, infermieri, fisioterapisti, educatori, psicologi). “Il nostro obiettivo – spiega il rettore dei Centri di riabilitazione (Cdr) di Venosa e Bernalda, Vito Campanale – è quello di illustrare l’intero processo di presa in carico: dagli aspetti organizzativi che qualificano i servizi, declinati sia a livello nazionale che regionale, alla gestione degli interventi, con tutte le implicazioni di complessità in termini di strategie di intervento. Abbiamo voluto affrontare temi importanti, concentrando però l’attenzione sull’autismo in età adulta, di cui oggi si parla ancora poco”. Il convegno inizierà con i saluti del rettore dei Cdr di Venosa e Bernalda, Vito Campanale, del sindaco di Bernalda, Domenico Tataranno, del direttore generale dell’Azienda sanitaria di Matera, Sabrina Pulvirenti e dell’assessore regionale alla Sanità, Francesco Fanelli. Dopo un’introduzione ai lavori del direttore generale dell’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali (Agenas), Domenico Mantoan inizieranno le lezioni magistrali di luminari ed esperti del settore. Di “Diagnosi e progetti di vita dall’adolescenza all’età avanzata” parlerà Roberto Keller, direttore del Centro regionale Autismo Adulti Piemonte, mentre il responsabile dell’Uosd-Laboratorio Genetica Medica dell’Asm di Matera, Domenico Dell’Edera, si soffermerà su “Genetica dell’autismo e neurosviluppo” ed il direttore dell’Uoc-Irccs “Ass. Oasi Maria SS” di Troina (Enna), Maurizio Elia, illustrerà invece l’argomento “Epilessia ed autismo nel corso della vita”. Gli interventi riprenderanno nel pomeriggio con la psicologa Chiara Ferrari, dell’associazione Ideando di Modena, con la sua lezione magistrale dal titolo “Intervenire sui problemi comportamentali dell’adulto”. Toccherà poi al terapista della neuro e psicomotricità dell’età evolutiva del Centro Benedetta D’Intimo di Milano, Alessandro Chiari (“L’utilizzo della Comunicazione aumentativa alternativa nell’autismo”); allo psicologo dell’Istituto di riabilitazione Madre Divina Provvidenza di Arezzo, Fabrizio Giorgeschi (“Affettività e sessualità tra sfide e progetto vita”); e alla responsabile dell’Uosd-Psichiatria di Chiaromonte (Asp di Potenza), Laura Isgrò (“Intervento ambulatoriale-territoriale in Basilicata”). Le conclusioni dell’evento, moderato dal giornalista Giovanni Rivelli, saranno affidate al presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi.

“Crescere con l’autismo”: corso di formazione a Matera 5 e 6 Maggio

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“Crescere con l’autismo”: corso di formazione a Matera 5 e 6 Maggio

Il 5 e 6 Maggio, presso la Sala Consigliare del Palazzo della Provincia di Matera, si terrà un importante Corso di formazione sull’argomento del Disturbo dello spettro autistico, “Crescere con l’autismo”. “In Italia 1 bambino su 77 è autistico e ogni anno vediamo aumentare richieste d’aiuto – dice la Presidente Tonia Orlando – Oggi sono tante le famiglie con bambini, ragazzi e adulti con autismo che si rivolgono a noi e che seguiamo. Ci occupiamo anche di autismo affiancando le famiglie in un processo di crescita. Considerando sul territorio Lucano l’elevato disagio sul territorio per l’assenza di centri specializzati; la forte richiesta da parte delle famiglie di essere supportati e accompagnati da enti competenti nei progetti individualizzati della persona con autismo; le forti criticità sull’aspetto cognitivo-comportamentale e sul grado delle autonomie, che le famiglie vorrebbero migliorare per rendere una vita migliore al proprio caro; la forte necessità di un intervento idoneo per l’acquisizione di abilità, autonomia e aspetto sociale che hanno le famiglie; l’elevata necessità di vari interventi formativi sugli approcci di carattere scientifico nei vari contesti, quali la scuola, la famiglia e l’ambiente esterno legato alla quotidianità del bambino, ragazzo e adulto con autismo; auspichiamo che queste criticità vengano sempre più prese in considerazione dalle nostre istituzioni. Varie sono le azioni che potrebbero essere messe in campo per colmare questo gap – continua la Presidente – abbiamo le conoscenze scientifiche, abbiamo fondi che possono essere spesi, abbiamo le leggi che possiamo utilizzare per il bene di questi soggetti e di queste persone. Allinearci alle linee guida internazionali e nazionali, fare interventi veramente efficaci, fare tutto quello che serve per rendere l’esistenza di queste persone più facile e ABILITANTE. Le famiglie hanno bisogno di aiuto, non hanno più bisogno di essere lasciate sole. Abbiamo bisogno di strutture specializzate nei trattamenti per l’autismo, con personale qualificato e formato, perché l’autismo richiede un intervento con rapporto 1 a 1 e a volte 2 a 1. Dobbiamo fare tutti un cambiamento culturale. Dobbiamo raggiungere la CONSAPEVOLEZZA che il bambino autistico diventa ADULTO, destinato ad emigrare in altre regioni per mancanza di servizi.”
“Oggi noi vogliamo promuovere la cultura sull’autismo. Dobbiamo partire dalla formazione. La formazione cambia la cultura, cambia i modi di agire e di approcciarsi della gente – aggiunge la Vicepresidente Maria Chiara Di Maggio – Perché è importante formarsi? Senza conoscenza, nulla può essere modificato e cambiato. Questo corso, segue la linea del primo fatto a Marinagri nel 2019, dove l’affluenza è stata tantissima. La promessa fu quella di non fermarsi e continuare la collaborazione per creare rete e conoscenza nel territorio Lucano. L’associazione ALMO, nasce per continuare a dare voce alle conoscenze scientifiche del Prof. Lucio Moderato e di divulgare il messaggio che è possibile, attraverso strategie e metodologie innovative, far vivere una vita dignitosa a questi bambini, futuri adulti. Queste giornate di formazione daranno l’opportunità di conoscere, modificare e formare una nuova prospettiva di interazione, con la presenza di esperti nel settore che hanno affiancato il Professore in tutto il suo percorso di ricerca e sul campo.”
La Cooperativa Sociale Ability Form – servizi sulle abilità – e l’associazione Viviamo Insieme, di Policoro, che hanno fortemente voluto continuare questo percorso di formazione, ringraziano il Presidente della provincia di Matera Piero Marrese e l’Avis Regionale Basilicata sempre vicini e impegnati a promuovere e a diffondere la cultura al sostegno delle persone con fragilità, e invitano a partecipare a questo importante evento formativo i genitori, docenti e professionisti del settore scrivendosi seguendo le istruzioni sul sito www.abilityform.com. Gli approfondimenti saranno dedicati a tutti i target di età.

 

“Giornata mondiale consapevolezza autismo”: a Matera il 2 Aprile in piazza Duomo

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“Giornata mondiale consapevolezza autismo”: a Matera il 2 Aprile in piazza Duomo

Come ogni anno il 2 aprile in tutto il mondo si celebra la “giornata mondiale della consapevolezza sull’autismo”. Quest’anno tale giornata assume un particolare rilievo, cade in periodo pasquale, precisamente la Domenica delle Palme. Quale occasione migliore per fare un parallelismo, esclusivamente simbolico ed iconografico, tra la passione di Gesù Cristo e il ragazzo autistico, il come egli viene accolto ed accettato dalla società con lo scopo di favorirne l’inclusione sociale e quindi di migliorarne la qualità della vita, attraverso un lavoro di sensibilizzazione tale da scaturire un momento di riflessione in ognuno di noi e accrescere una maggior consapevolezza sulle differenze individuali.

Il termine “Passione” è inteso a 360°, non solo come esasperazione di un disagio fisico esistenziale, ma anche e soprattutto in senso positivo enfatizzando l’accettazione, l’amore, la dedizione come il prendersene cura, assistere e sostenere questi ragazzi e le loro famiglie nel miglior modo possibile per garantire loro una buona vita.

Tale concetto sarà rappresentato da ragazzi ed operatori del centro con una “Pantomimica”, ovvero una serie di azioni sceniche caratterizzate da una successione di gesti e di atteggiamenti, accompagnati da una musica e da una voce narrante e strutturata nel seguente modo: Prima scena, “ La domenica delle Palme”: fa riferimento all’ingresso di Gesù in Gerusalemme accolto dalle palme a simboleggiare l’ingresso del ragazzo nel mondo, il suo rapportarsi con la società a cui segue immediatamente la seconda scena, il cuore del racconto.

Seconda scena, “L’ultima Cena”: L’Ultima Cena è l’inizio della sofferenza di Gesù ma anche momento di istituzione dell’eucarestia e della lavanda dei piedi a simboleggiare, in una prima parte della scena, le difficoltà che un ragazzo autistico può provare e vivere all’interno di una società spesso distratta da motivi futili e poca attenta al bisognoso e a volte piena di stereotipi e convenzioni, che saranno presto superate nella seconda parte della scena dove prevarrà la condivisione, l’accettazione sempre associate all’amore e dove, soprattutto, si cercherà di porre l’attenzione sul bisogno di assistenza e sostegno continuo verso questi ragazzi e di come il lavoro degli operatori diventa di vitale importanza per la loro integrazione sociale, concludendo cosi con l’ultima scena

Terza scena “La Resurrezione”: L’immagine di Cristo che vince la morte è paragonabile al ragazzo autistico il quale, al centro di tutto e tutti, protagonista e partecipe vince ogni forma di difficoltà perché sostenuto e supportato, perché solo percorrendo la vita insieme e aiutandoci gli uni con gli altri può renderci unici nell’amore e nella “Passione”.

 

ASPETTI COREOGRAFICI E SCENOGRAFICI

Prima scena: i ragazzi accolgono il protagonista formando un corridoio e agitando le palme che saranno di colore blu; è prevista una prima narrazione con una musica di sottofondo.

Seconda scena: un lungo tavolo allestito con una tovaglia bianca con sopra una corona di spine blu andrà a simboleggiare le difficoltà , all’inizio il ragazzo apparirà solo, ma poi sarà raggiunto dagli altri ragazzi e da un paio di operatori in divisa e tutti insieme si sistemeranno intorno al tavolo sinonimo di sostegno, assistenza e accettazione; durante questo momento la corona di spine diventerà un meraviglioso fiore e i ragazzi, che indosseranno magliette di vario colore, posizioneranno un drappo che rappresenta il simbolo dell’autismo (puzzle colorato) sulla maglietta blu del protagonista portandolo al centro e aprendo così l’ultima scena. Durante la rappresentazione è prevista una narrazione alternata a una suggestiva musica di sottofondo tratta dal film LA PASSIONE di Mel Gibson.

Terza scena: il ragazzo con il drappo è posizionato al centro, gli altri intorno e tra i ragazzi ci saranno alcuni operatori, ognuno con la propria divisa simbolo di assistenza e supporto continuo; tutti insieme, all’unisono con in mano una palma blu, che verrà distribuita anche al pubblico per renderlo partecipe, si muoveranno sulle note della famosa canzone Le ti be (cover Marco Mengoni con i Kingdom CHOIR). Prima dell’ultima coreografia è prevista la narrazione della scena e la lettura di una frase estrapolata dal testo della canzone e tradotta in Italiano.

LABORATORI COINVOLTI

LABORATORIO PEDAGOGICO TEATRALE, come ausilio per la persona che ha difficolta di linguaggio e che, in particolare, oltre a disordini espressivo evocatori, presenta disarmonie nel dinamismo respiratorio che la mettono a volte in condizioni di esprimersi in modo confuso ostacolando la pronuncia di fonemi e la formazione di parole.

In tale contesto la FISIOTERAPIA, attraverso l’attività motoria, la danza e l’espressione corporea, assume un ruolo evidente sulla sintomatologia di soggetti con la sindrome dello spettro autistico, producendo effetti positivi su diverse aree del corpo deficitarie ed aiutano a tenere sotto controllo comportamenti inappropriati, scaricando le tensioni.

I LABORATORI di CARTAPESTA, CERAMICA, GIORNALINO, ARTI CREATIVE, MULTIMEDIALE, FALEGNAMERIA, CUCINA e MODULO AUTISMO hanno partecipato alla realizzazione degli oggetti di scena e di tutto il materiale necessario alla realizzazione dell’intero progetto.

 

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