Sagra della Fragola a Scanzano Jonico: “l’obiettivo è farne la fiera più importante d’Italia”. Su Instagram la gallery fotografica dell’iniziativa
Per capire che la prima Sagra della Fragola di Scanzano Jonico sarebbe stato un successo sono due gli aspetti da considerare: dopo mezz’ora dall’inizio dell’evento Corso De Gasperi era pieno. Poi, il giorno dopo, cioè il 30 Aprile 2023, nemmeno la pioggia – a tratti insistente – ha bloccato il viavai dai tanti stand presenti. L’appuntamento, che “confina” con la festa patronale cittadina, ha riscosso un grande successo e ha seminato entusiasmo in città, un’energia che si spera darà vita dopo gli anni della pandemia e delle difficoltà ad essa connesse, ad un rilancio della città.
Il Comitato Feste, la Parrocchia, le aziende produttrici, “donne e uomini che si sono messi a disposizione”, come ha precisato Don Antonio Polidoro (nella foto d’apertura con Valchirio Piraccini), parroco di Scanzano Jonico che con la parrocchia e l’aiuto di Valchirio Piraccini hanno dato vita e reso possibile l’appuntamento.
“La sagra della Fragola e la festa patronale sono la testimonianza che la Chiesa sta per la strada e non è affatto chiusa in se stessa”, ha commentato Don Antonio.
E, ancora: “Già a dicembre scorso avevamo maturato l’idea, abbiamo voluto mettere insieme le cose per dare entusiasmo al territorio e valorizzare la sua vocazione agricola”.
“La comunità ha gradito e ha partecipato oltre ogni aspettativa e c’è già fermento per la prossima edizione. Ci sono state due cose che mi hanno fatto molto riflettere: alle 16.30 di ieri (29 Aprile, primo giorno di fiera, ndr) c’era già gente, Corso De Gasperi era già pieno. E oggi (30 Aprile, ndr) nonostante la pioggerellina insistente c’è ancora gente in giro a riempire gli stand”, così Don Antonio quando erano le 21.30 del 30 Aprile.
“La sagra è riuscita nei migliori dei modi, si è dimostrata un valido canale per lanciare valori come il bene comune, la solidarietà, la promozione del territorio e anche quello della giustizia. Desidero con tutto il cuore che ci sia la seconda edizione, non può restare un’opera incompiuta. Sono sicuro che ci sarà e avremo la partecipazione di tanti, anche di coloro i quali questa volta erano un po’ titubanti. Ma anche a loro va il nostro ringraziamento. Spero di avere, ancora una volta, aiuto reale dalle istituzioni”.
“La prima sagra della fragola di Scanzano Jonico è ‘figlia’ della torta più lunga del mondo entrata nel guinness dei primati. La pandemia si è messa di mezzo, ma quando quest’anno ci siamo visti a Dicembre ci siam detti che questo sarebbe stato l’anno buono”, così Valchirio Piraccini.
“Sono un ex attore delle fragole in questa zona, da quattro anni sono in pensione e ho cessato l’attività. Abbiamo scelto questo periodo perché è noto che proprio in questa fase si avverte la ‘crisi’, quindi si è pensato di sfruttare questa fase di flessione per dar vita a un evento capace di dare pubblicità, anche al nord, nella vendita della fragola coltivata in Basilicata”.
“La collaborazione con il parroco, che è un vulcano, persona precisa, squisita e intelligente, ha fatto sì che partisse la fase organizzativa. L’obiettivo è apportare i necessari correttivi, migliorare, coinvolgere quelli che non hanno potuto partecipare e nei prossimi 3 – 5 anni diventare la fiera più importante d’Italia della fragola in Basilicata. Coinvolgere tutto il territorio e far sì che Scanzano Jonico accolga in tutte le strade un evento epocale”.
“Essere qui, a Scanzano Jonico, è un piacere. Sono cittadino benemerito di Scanzano Jonico e mi sento uno scanzanese”, ha concluso Piraccini.