Scanzano Jonico. Cariello: “Legalità e dialogo. Andremo avanti per la città”

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Scanzano Jonico. Cariello: “Legalità e dialogo. Andremo avanti per la città”. Stoccata del sindaco alle minoranze sulla vicenda D’Amico: “hanno messo la testa sotto la sabbia”. Poi il riferimento al 2021: “Anche in quel caso c’è stato chi ha detto di avere i requisiti per fare il sindaco”. L’ultimo riferimento è a Mario Altieri che dopo essere stato eletto non è stato proclamato in quella circostanza. In quella lista, Cariello, era un aspirante consigliere e consigliere regionale in carica.

“Il sindaco e cinque consiglieri hanno fatto una richiesta d’urgenza perché mercoledì scorso gli uffici hanno appurato che il consigliere Donato D’Amico è incompatibile”, così il sindaco di Scanzano Jonico, Pasquale Cariello (Scanzano Rinasce) dopo il consiglio comunale svoltosi questa mattina, un’assise che ha sancito una maggioranza aritmetica non sovrapponibile con quella politica. Ai quattro voti della minoranza infatti si sono aggiunti quelli di tre consiglieri di Scanzano Rinasce.

“Le minoranze (SìAmo Scanzano e Patto Civico per Scanzano) hanno protocollato una pregiudiziale che prevedeva l’annullamento del punto all’ordine del giorno, la richiesta ha avuto quattro voti dalla minoranza e tre voti dalla maggioranza”, ha raccontato Cariello ai registratori.

In sostanza la “maggioranza” aritmetica ha una fisionomia diversa da quella politica. “Alcuni componenti di Scanzano Rinasce hanno votato diversamente”.

“La pregiudiziale è passata, quindi si procederà con l’articolo 70: il Prefetto o qualsiasi cittadino potrà fare ricorso e far valere l’incompatibilità del consigliere Donato D’Amico”, ha aggiunto il sindaco.

Sindaco, riavvolgiamo i nastri a qualche settimana fa: in occasione del primo consiglio comunale c’è stata la convalida degli eletti, giusto?

“Il 5 Giugno abbiamo fatto il primo consiglio comunale e la convalida degli eletti. Ho condotto io i lavori e ho tenuto conto delle auto-dichiarazioni fatte dai consiglieri come previsto per legge. In questo caso evidentemente c’è stata una auto-dichiarazione non veritiera. Infatti, dopo qualche giorno il Prefetto scrive per sollevare l’incompatibilità relativamente a una somma importante nei confronti del comune da parte del consigliere D’Amico. Sono qui perché il popolo mi ha eletto. Per fare gli interessi di tutti i cittadini e non di un singolo. Voglio tenere alta la bandiera della legalità. Siamo qui a gestire le finanze dei cittadini e a programmare il loro futuro. Questa città può davvero rinascere se facciamo le persone serie”.
“Questa comunità ha già sofferto molto, ora ha un’amministrazione politica dopo tre anni di gestione commissariale. Oggi c’è il sindaco. Chi vorrà mandarmi a casa dovrà assumersi la responsabilità di un nuovo commissario. Io sarò qui e non abbandonerò la nave. Ai consigliere di maggioranza che hanno votato con la minoranza dico che se vogliono partecipare al decollo di questa città, la mia porta è aperta. Sono aperto al dialogo nell’interesse esclusivo della comunità di Scanzano Jonico”.

 

Dopo quello che è accaduto la città appare confusa, lo spettro di un naufragio amministrativo apre lo scenario a una nuova gestione commissariale: cosa vuol dire ai cittadini?

“Lavoreremo fianco a fianco con la Prefettura di Matera e la legalità animerà la nostra azione. La città è stata martoriata e delusa nel 2021 con qualcuno che non poteva candidarsi e invece si è candidato, nel 2023 ho deciso di candidarmi io con una squadra giovane e piena di energia. Se qualcuno ha interesse a non far crescere Scanzano Jonico faccia la mozione di sfiducia e mi mandi a casa”.

“Ai cittadini chiedo di stare con il sindaco di fare come una corazza per tenere lontano il rischio del commissariamento. Se necessario si faccia anche una petizione popolare. Scanzano sta dando un segnale chiaro sulla legalità. Personalmente non ho dubbi sull’aver agito nella legalità. Mi dispiace constatare che all’interno della minoranza ci sono giovani come me che il 5 Giugno hanno fatto l’accesso agli atti ma hanno poi deciso di mettere la testa sotto la sabbia e non sollevare il problema”

Ha mai avuto il sospetto che uno dei suoi potesse avere qualche motivo ostativo rispetto alla carica di consigliere?

“Assolutamente no. Mi sono basato sulla buona fede e le dichiarazioni delle persone. Ho creduto in loro e nella squadra. E ci credo ancora. Sono rammaricato per alcune questioni personali a quanto pare. A me interessa la legalità e su questo andrò avanti come un treno. Sento tutti i giorni il Prefetto e la casa comunale è una casa di vetro in cui si lavora no stop per i cittadini. Di azioni ne abbiamo messe in campo già tante, dal decoro urbano, lo sfalcio dell’erba e il programma estivo come promesso. Chi alzerà muri davanti alla nostra trasparenza e al nostro lavoro ci troverà pronti. I muri inutili li abbatteremo”.

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