Elezioni Policoro. Lopatriello: “Possiamo vincere al primo turno”. Sono candidabile ed eleggibile, non ho cause ostative. Solo gossip che viene da esponenti politici dei paesi vicini e ripreso dai soliti noti. Auguro una campagna elettorale serena ma se esasperano i toni non mi sottrarrò”
Sono l’unico che può dire di aver fatto per la città di Policoro: il canile, il porto, il centro commerciale. Ho aperto alle aziende che hanno scelto Policoro per investire ”. E’ un fiume in piena Nicolino Lopatriello, aspirante sindaco di Policoro con a sostegno cinque liste. Si sofferma sull’emergenza ospedale e sul più volte paventato rischio ridimensionamento o chiusura. “Su quello sarò un maresciallo. Il primo consiglio comunale si farà dentro l’ospedale per far sentire forte la voce di quel presidio che va rinforzato. Valorizzato. E’ una struttura che serve anche le regioni vicine. Peccato che la Regione Basilicata di tutto ciò non se ne sia accorta. E oggi, gli esponenti politici della regione hanno pure il coraggio di presentarsi a chiedere voti per i loro candidati”. Poi l’affondo: “Devo vincere perché questa città ha bisogno di me”
Nel 2012 l’ultima esperienza amministrativa da sindaco, poi nessuna carica amministrativa: il tempo passato è un punto a tuo favore o un punto tuo sfavore?
“S’è sentita la mia assenza, basti vedere com’è ridotta la città. E’ decisamente un punto a mio favore: in tantissimi mi hanno chiesto di candidarmi. In tantissimi mi chiedono e ci chiedono di non essere abbandonati. Ce lo chiedono per favore. Non sono stato assente in questi anni. Ho seguito le vicende politiche. Ho osservato l’esperienza di Mascia, lui nella conferenza stampa conclusiva ha sostenuto di aver viaggiato controvento, effettivamente la sua amministrazione si è misurata con la pandemia. Devo dire che qualcosa l’hanno fatta. La cosa più importante che la nuova Amministrazione si troverà è il finanziamento della piazza centrale al Lido”.
Negli anni delle tue legislature ricordiamo alcuni dei tuoi cavalli di battaglia: Orogel, Pfanner Marinagri. In particolare un commento su quest’ultima?
“Dopo la Orogel che continua a investire sul territorio non dimentichiamoci la Pfanner, andai in Austria a prendere letteralmente l’azienda e portarla a Policoro. Marinagri ha avuto un momento di decozione legato alle vicende del sequestro. Tutti assolti per quella vicenda ma la storia giudiziaria e l’inadeguatezza di chi ha indagato ha pesato sulla società Marinagri. La gente non ha più comprato per paura di nuovi sequestri. Oggi però c’è una possibilità di rilancio molto concreta”.
Ecco, cosa potrebbe fare un’eventuale Amministrazione Lopatriello rispetto a Marinagri?
“Chiederei cosa ha già fatto Lopatriello. Credo e ne sono convinto che il presidente Vitale possa risolvere i problemi, so che ha trovato relazioni. Ma ci sono anche investitori che Nicola Lopatriello ha trovato. Investitori pronti a metterci cento milioni di euro per la struttura. Poi ci sono tanti altri investitori che aspettano Lopatriello sindaco per puntare su altri ambiti perché non c’è solo Marinagri”.
Tre cose che concretamente farai in caso di vittoria? La prima l’hai detta ed è il consiglio comunale in ospedale. Le altre due?
“Sostegno agli operatori turistici. Ciò che il comune può fare deve farlo e anche subito. L’estate è arrivata. Puntare su quelle iniziative che possano portare utenza e quindi economia sul territorio. L’altra è dare risposte alle strutture sportive chiuse, penso allo storico stadio comunale. Poi la cura del verde, la segnaletica. Lo stadio nuovo lo costruiremo, ironia della sorte Policoro fra due anni potrebbe avere due stadi ma il dato di fatto è che oggi la città non ne ha nemmeno uno”.
Ci sono cause ostative alla tua candidabilità o alla tua eleggibilità?
“Sono candidabile e eleggibile. Qualcuno, forse dai paesi qui vicino, si è preoccupato di danneggiarmi con questo gossip sui social. Poi la voce è stata ripresa dai soliti noti sui social. Io non ho condizioni di incompatibilità di nessun tipo. Avevo un debito col comune per spese legali, importo che ho pagato personalmente e qui ho la ricevuta (la mostra, ndr). Un importo da dividere in otto per un processo inventato”.
“Processo inventato”. Ti riferisci all’inchiesta sull’illuminazione pubblica. Ci dici com’è finita quella storia?
“In appello si è manifestata l’insostenibilità di una tesi accusatoria inesistente. E’ maturata così la prescrizione. L’impianto accusatorio faceva acqua da tutte le parti. Ci hanno accusati in tredici per 4 mila euro, poi la storia assurda della scatola dei sigari e poi la scoperta che quel giorno c’era addirittura Giunta.
Poco fa hai detto che devi vincere perché la città ha bisogno di te: vincerai al primo turno o al ballottaggio?
“Mio figlio è anche uno skipper, quindi prendo da quel mondo la metafora: c’è tanto buon vento che spira a nostro favore. La barca va molto veloce. Poi c’è chi alimenta i gossip che dicevamo prima. Auguro una campagna elettorale serena, se qualcuno vuole metterla in bagarre lo considererò un invito a nozze”.
Risposta secca: primo turno o ballottaggio?
“Sono convinto che possiamo vincere al primo turno”
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