Basilicata: per i lavoratori socialmente utili prorogate le attività

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Basilicata: per i lavoratori socialmente utili prorogate le attività. Dai territori, Badursi (PD Pisticci): bene ma occorre anche pensare alla stabilizzazione

Con l’approvazione di una deliberazione di giunta è stata autorizzata la prosecuzione nel 2022 delle attività socialmente utili, in scadenza al 31 dicembre 2021, con una spesa complessiva a carico della Regione di poco inferiore ad un milione di euro. Ne dà notizia l’Assessore al Lavoro Francesco Cupparo, spiegando le modalità della prosecuzione per la platea degli Lsu.
Agli Enti utilizzatori che, dal 1° gennaio al 31 dicembre 2022, consentono la prosecuzione delle attività socialmente utili dei soggetti di cui all’art. 2, comma 3, lett. b) e c) della L.R. 19.01.2005, n. 2, è riconosciuto un contributo del 75% dell’importo complessivo a loro carico per il pagamento dell’assegno da corrispondere agli stessi nel periodo medesimo; agli Enti utilizzatori che, dal 1° gennaio al 31 dicembre 2022, consentono la prosecuzione delle attività socialmente utili ai soggetti percettori di mobilità o di trattamento di disoccupazione speciale di cui al comma 5 dell’art. 2 della L.R. 19.01.2005, n. 2 è riconosciuto un contributo del 75% dell’importo complessivo a loro carico per il periodo successivo alla scadenza della mobilità o di disoccupazione speciale edile; ai Comuni con popolazione inferiore ai tremila abitanti che, dal 1° gennaio al 31 dicembre 2022, consentono la prosecuzione delle attività socialmente utili dei soggetti di cui all’art. 2, comma 3, lett. b) e c) della L.R. 19.01.2005, n. 2, è riconosciuto un contributo del 90% dell’importo complessivo a loro carico per il pagamento dell’assegno da corrispondere agli stessi; agli Enti utilizzatori dei lavoratori socialmente utili trasferiti dalle Comunità Montane che, dal 1° gennaio al 31 dicembre 2022, consentono la prosecuzione delle attività socialmente utili dei soggetti di cui all’art. 4 comma 4 della L.R. n. 2/2005 è riconosciuto un contributo pari al 100% dell’importo complessivo per il pagamento dell’assegno da corrispondere agli stessi.
Le misure di incentivazione previste si applicano anche ai Comuni con popolazione superiore a 3.000 abitanti che, nel periodo di riferimento del provvedimento, attestano lo stato di dissesto finanziario o che presentino una condizione di squilibrio di bilancio, certificato con l’ultimo rendiconto della gestione, superiore ad un milione di euro.
Inoltre, agli Enti utilizzatori che, dal 1° gennaio al 31 dicembre 2022, consentono la prosecuzione delle attività socialmente utili ai soggetti in possesso dei requisiti di cui alle lettere a), b) e c) del Pagina 8 di 9 comma 1, art. 5, L.R.19.01.2005, n. 2, è riconosciuto un contributo pari all’intero importo complessivo necessario al pagamento dell’assegno per prestazioni socialmente utili.
Abbiamo inteso garantire la continuità di attività socialmente utili – sottolinea Cupparo – che risultato particolarmente significative specie per piccoli Comuni che con il proprio personale insufficiente non riescono a garantire servizi essenziali ai cittadini, oltre a tutelare le fasce deboli di lavoratori che per una serie di motivazioni anche soggettive non riescono a trovare un’occupazione stabile. Gli incentivi erogati negli anni – continua l’assessore – hanno prodotto la sensibile riduzione della platea sino all’attuale consistenza di oltre 150 unità. Il nostro obiettivo è di svuotare completamente questa platea di lavoratori precari.

 

Lavoratori socialmente utili, Badursi (PD): “Bene le misure messe in campo dalla Regione, ora si lavori di concerto con i comuni per misure che vadano nella direzione delle stabilizzazioni

PISTICCI. “Accogliamo con favore la deliberazione di Giunta regionale che autorizza la prosecuzione nel 2022 di quelle che sono le attività socialmente utili in scadenza al 31 Dicembre 2021, lavoratori che anche per la città di Pisticci rappresentano valore e efficienza”, ha spiegato Andrea Badursi, capogruppo in consiglio comunale nel centro jonico.

Badursi ha poi aggiunto: “Le misure messe in campo dalla Regione Basilicata rappresentano un buon risultato per i comuni, allo stesso tempo crediamo che occorra ampliare l’impegno sul fronte dei lavoratori socialmente utili e pensare a provvedimenti che mettano le amministrazioni nella condizione di favorire le stabilizzazioni”.

Badursi ha poi spiegato: “I comuni conoscono bene le situazioni territoriali e quindi dei nuclei familiari con a capo lavoratrici e lavoratori socialmente utili, persone che hanno acquisito professionalità, hanno saputo guadagnarsi la fiducia e l’apprezzamento delle comunità urbane in cui operano e hanno così maturato aspettative sociali che devono trovare tutela nelle politiche del lavoro e nelle misure legislative alle stesse dedicate”.

Infine, il capogruppo ha detto: “Come comune, diamo fin da subito la disponibilità a collaborare con la Regione per individuare i percorsi migliori per andare verso le stabilizzazioni secondo procedure trasparenti eque e che si fondino sul merito. Con l’azione sinergica, siamo sicuri che si amplierà sempre più l’orizzonte del lavoro inteso come certezza e non come situazione di precariato senza fine”.

Foto da gov it

 

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