Il centrodestra di Montalbano Jonico rappresentato da Rocco Tauro, Donato Pierro, Giuseppe Jacobellis, Giuseppe Fulco, Rossella Fortunato e Leonardo Giordano : “pericolo dissesto”
Domenica sera, in piazza Risorgimento, i rappresentanti in Consiglio comunale dei partiti del centrodestra di Montalbano Jonico, Rocco Tauro, Donato Pierro, Giuseppe Jacobellis, Giuseppe Fulco di Gioventù Nazionale Montalbano, Rossella Fortunato, unitamente a Leonardo Giordano, in rappresentanza del Movimento civico “Insieme per Montalbano”, hanno tenuto un “rapporto alla città” sullo stato delle finanze comunali in seguito alla Deliberazione della Corte dei Conti di censura sul conto consuntivo 2018, approvato dalla maggioranza guidata dal sindaco Marrese.
Questa deliberazione della magistratura contabile evidenzia punti di forte e grave criticità nel bilancio consuntivo 2018.
La manifestazione è iniziata con l’intervento del consigliere Donato Pierro che ha sottolineato come il cantiere del centrodestra montalbanese sia in ricostruzione, dopo il risultato delle elezioni amministrative 2020 e, dopo aver registrato la gravità dei rilievi della Corte dei Conti, dando la disponibilità a collaborare per trovare una soluzione, ha chiesto però le dimissioni dell’Assessore al Bilancio, il vicesindaco Di Sanzo.
L’avvocato Jacobellis, nel suo intervento ha evidenziato la carenza di trasparenza e l’estrema opacità del comportamento della maggioranza guidata da Piero Marrese e dal presidente del consiglio comunale Pietro Pierro. La Corte dei Conti infatti disponeva nel suo deliberato di comunicare al Consiglio l’esito del controllo sul bilancio consuntivo 2018 immediatamente per “le valutazioni di competenza” ed ancora il consiglio non è stato convocato. Ha aggiunto che il provvedimento è stato pubblicato con notevole ritardo anche sul sito web del comune alla voce “Amministrazione Trasparente”.
Leonardo Giordano ha trattato della gravità delle cose sostenute dalla Corte dei Conti “a cui si dovrà porre riparo entro l’8 dicembre altrimenti sarebbe dissesto finanziario”, è scritto nella nota congiunta del centrodestra cittadino.
E, ancora, Giordano ha informato inoltre il numerosissimo pubblico di un’altra gravissima situazione. Il comune di Montalbano sta attuando il Piano di riequilibrio finanziario (comunemente noto come “pre-dissesto”) la cui massa debitoria era stata calcolata a circa 5 milioni di euro. Il Comune ha ottenuto dalla Regione Basilicata, in forza della Legge Regionale n. 6 del 2017, art. 10, un contributo a fondo perduto di € 2.500.000,00 “allo scopo di sostenerne il riequilibrio finanziario pluriennale, deliberato con apposito piano dall’organismo consiliare dell’Ente”.
“Ebbene una buona parte di queste somme non sono state utilizzate per quegli scopi ma per altre spese non rientranti nel Piano di riequilibrio finanziario, approvato dal Consiglio nel 2017; per esempio: per le luminarie di Natale 2020, € 5.000,00, per n. 2 “panchine letterarie” €1.700,00, per lo spettacolo teatrale “Pachamama”, € 2.500,00 o per anticipazioni su lavori fatti ai privati e non ancora restituiti € 39.000,00”.
“E’ come se una persona stesse per fallire un generoso amico gli offre a fondo perduto la metà della somma necessaria per ripianare il debito e questi invece di pagare i debiti li utilizza per una settimana bianca a Cortina”, ha dichiarato Giordano
Il capogruppo Rocco Tauro si è occupato di trattare quanto rilevato e sancito dalla Corte dei Conti che innanzitutto avrebbe censurato il grave ritardo con il quale il Bilancio Consuntivo 2018 fu approvato dalla maggioranza “Marrese” rispetto al termine ultimo. Poi ha illustrato “il rilievo sul fatto che ripetutamente sono stati immessi in bilancio residui attivi, cioè previsioni di entrata, che non si sono verificate, creando uno squilibrio perché quei residui dovevano dare copertura ad alcune spese e non l’hanno fatto determinando anche un eccesso di “residui passivi” cioè di impegni contabili non onorati e pagati. Inoltre ha informato il pubblico su un’altra grave censura della magistratura contabile lucana: il ricorso continuo, ripetuto e frequente all’anticipazione di cassa da parte della banca-tesoriere del comune che comporta il pagamento di interessi (€ 25.000,00 nel 2020) ma anche uno stato cronico di mancanza di liquidità che porterebbe al dissesto finanziario. La Corte dei Conti, ha detto Tauro, esige che si ponga riparo accantonando nel Fondo crediti di dubbia esigibilità circa 2 milioni e mezzo di euro”.
Infine, ha censurato l’operato del Presidente del Consiglio Pietro Pierro che, in questa situazione, “non si è dimostrato terzo, rispetto a maggioranza e minoranza, e che non ha adempiuto ad un obbligo posto dalla Corte dei Conti: quello di darne “immediata comunicazione al Consiglio comunale per le valutazioni di competenza”, ha detto Tauro.
E, infine: “Si è preso un’enorme responsabilità per salvare il Sindaco Marrese e la sua amministrazione poco pensando agli interessi del comune”.
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