La lituana Raimonda Skabeikaitè ha vinto il Concorso Nino Rota. La serata finale ha visto i finalisti dirigere l’Orchestra Magna Grecia, con la collaborazione del soprano Miryam Marcone
La lituana Raimonda Skabeikaitè ha vinto la V edizione del Concorso Internazionale di Direzione d’Orchestra “Nino Rota”, svoltosi a Matera dal 24 al 29 maggio. Il premio, assegnato dalla giuria con una votazione non unanime, è arrivato al termine della serata finale svoltasi nell’Auditorium “Gervasio”, aperta al pubblico e condivisa anche in rete grazie alla diretta streaming. A Raimonda Skabeikaitè è andato un premio in denaro di € 2.000, oltre a tre concerti da dirigere nella stagione concertistica Orchestra Magna Grecia 2022/2023. Luping Dong (Cina) ha ricevuto il Premio dell’orchestra ICO della Magna Grecia: € 500 ed un concerto nella stagione concertistica Orchestra Magna Grecia 2022/2023. Infine, al tedesco Jasper Lecon è andato il Premio speciale del pubblico, Città di Matera, di € 500.La giuria della serata finale era composta da Dian Tchobanov, Oleg Michel Ange Caetani, Claire Suzanne Madeleine Gibault, Piero Romano, Saverio Vizziello. “E’ stata una edizione davvero speciale – ha commentato al termine della serata il M° Giuseppe Salatino, direttore del Concorso Internazionale di Direzione d’Orchestra “Nino Rota” – perché finalmente, dopo la pandemia, abbiamo potuto condividere le emozioni della musica insieme al pubblico. Siamo grati a quanti – partner istituzionali e privati – hanno reso possibile la buona riuscita di questo evento di portata internazionale, che ha portato nella Città dei Sassi 56 direttori d’orchestra da ogni angolo del mondo. Siamo pronti a lavorare sin da ora perché la prossima edizione possa raggiungere obiettivi ancora più ambiziosi”. La serata finale ha visto i finalisti dirigere l’Orchestra Magna Grecia, con la collaborazione del soprano Miryam Marcone per l’esecuzione di arie d’opera. Ottimi i riscontri numerici sulla diretta streaming dell’evento, che ha permesso di condividere questa serata con quanti erano a migliaia di chilometri da Matera e che non volevano perdere l’opportunità di vedere all’opera i direttori d’orchestra giunti alla fase finale.