All’ITSET “M. Capitolo” di Tursi, in seno ai Progetti PON FSE “Potenziamento dell’educazione all’imprenditorialità” si è appena concluso con successo il progetto dal titolo significativo “La nostra start up” ideato e coordinato da Maria Anna Cassavia, insegnante di economia aziendale presso l’Istituto, con i docenti M. R. Macagnino, R. Torchio e F. Vinciguerra in qualità di tutor. Il progetto ha visto inoltre il coinvolgimento nelle docenze sia di esperti interni, M. A. Cassavia e Antonio Fittipaldi, sia esperti esterni, d.ssa R. Caserta (psicologa) e dr. F. Santarsiero (formatore/ricercatore del laboratorio LIEG dell’Università degli studi della Basilicata). Ha avuto inoltre il piacere e l’onore di ospitare in due diversi momenti del percorso formativo, quali testimoni del mondo del lavoro, due ex studenti dell’Istituto – che cogliamo l’occasione di ringraziare ancora una volta per la disponibilità e l’entusiasmo con cui hanno accolto il nostro invito – il dr G. Navolio, attuale direttore di Banca Intesa Sanpaolo, e la d.ssa A. Calciano, in forza presso la CINEA – Agenzia Esecutiva per la Ricerca, per le PMI e per il Clima, l’Ambiente e le Infrastrutture della Commissione Europea. Tale percorso didattico, rivolto agli alunni delle classi terza, quarta e quinta AFM, terza Turismo, quarta CAT e quarta Informatica, ha avuto la finalità di promuovere la cultura d’impresa, sviluppare le capacità con cui si fa impresa tramite lo sviluppo delle competenze necessarie a favorire la crescita personale secondo le modalità dell’imparare ad imparare.
Il progetto si è articolato in tre moduli di 30 ore ciascuno: “Quale idea per la nostra start up”, “Quale via per la nostra start up” e “#startup”.
– Gli obiettivi dell’iniziativa – spiega la prof.ssa Cassavia – sono molteplici: promuovere nei partecipanti lo spirito d’iniziativa e di imprenditorialità; stimolare in loro la cultura dell’innovazione, intesa come capacità di leggere e rapportarsi alla realtà con occhi diversi; rafforzare la capacità di affrontare le varie fasi di un processo, dall’esplorazione attraverso il problem setting sino alla fase finale del problem solving, e della comunicazione; favorire lo sviluppo delle abilità relazionali, organizzative e gestionali – Il nostro Paese e, con esso, la nostra regione posseggono un patrimonio di risorse umane, economiche e culturali invidiabile: che esso vada valorizzato e promosso, perché divenga voce importante di bilancio, è condiviso sia dall’opinione pubblica quanto dagli amministratori. Tuttavia è sotto gli occhi di tutti quanto poco si faccia per percorrere tale strada conveniente non solo in termini economici ma anche per i fragili equilibri del nostro sistema sociale, si pensi al processo continuo di emigrazione che depaupera in maniera irreversibile i nostri territori oggetto di veri e propri saccheggi ad opera di interessi esterni legittimati da politiche governative strumentali. E’ inutile negare che storicamente poco ci appartengono principi quali la collaborazione, la condivisione, il coinvolgimento attivo personale e di gruppo ed è in tal senso che la formazione scolastica deve operare. Conclude la Dirigente Lucia Lombardi
“Le nuove generazioni devono essere artefici di tale sfida per un futuro più prospero. Vogliamo insegnare ai nostri ragazzi a mettere in atto attività imprenditoriali che valorizzino le risorse del nostro territorio, preziose ricchezze locali, senza cercarle altrove
in un momento mai come adesso propizio grazie al flusso di fondi europei del Next Generation EU; in questa fase di congiuntura internazionale critica occorre far comprendere loro che nella valorizzazione e promozione di tali risorse risiede il vero sviluppo economico e il futuro della nostra regione”.