Scanzano Jonico. Correre o ricorrere: questo è il dilemma.

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Scanzano Jonico. Correre o ricorrere: questo è il dilemma. Il Consiglio di Stato respinge il ricorso di Mario Altieri. Dopo quella del Tar è la seconda bocciatura.

L’incandidabilità dell’aspirante sindaco scaturita da una condanna per abuso di ufficio che secondo i giudici non sarebbe stata oggetto di riabilitazione. Un infortunio giudiziario non contemplato fra gli altri oggetto di riabilitazione, come spiegato nella sentenza.

 

LA CRONACA. Ancora una nuova e sonora bocciatura per l’aspirante sindaco di Scanzano Jonico, Mario Altieri. Dopo il Tar a stabilirlo è stato il Consiglio di Stato che in sede giurisdizionale pronunciandosi definitivamente rispetto all’Appello lo ha respinto. La sentenza è stata pubblicata il 20 Maggio del 2022.

IL PERCORSO GIUDIZIARIO IN SEDE AMMINISTRATIVA. Il 7 Novembre del 2021 si sono svolte le elezioni amministrative a Scanzano Jonico, città che veniva fuori dalla gestione commissariale per presunte infiltrazioni mafiose.

In quella circostanza accadde che l’Adunanza dei presidenti delle sezioni elettorali del comune non proclamò l’aspirante sindaco Mario Altieri, uscito vincitore dalla tornata con il 52%. Altieri ha così proposto ricorso. Dalla ricostruzione fatta dai giudici del Consiglio di Stato, la mancata proclamazione dell’aspirante sindaco si fondava “sull’accertamento di una causa di incandidabilità in ragione di una condanna per abuso di ufficio”, è quanto riportato nella sentenza (fatto e diritto, ndr). Nel provvedimento è poi spiegato che la Prefettura – anche in vista dell’eventuale convalida degli eletti – ha effettuato i necessari riscontri sui candidati alla carica di sindaco acquisendo i relativi certificati del casellario giudiziale e dei carichi pendenti.

Dagli accertamenti è emersa la condanna per abuso di ufficio “per la quale non era intervenuta la riabilitazione” come confermato dal presidente del Tribunale di Sorveglianza. La causa di incandidabilità è stata comunicata alla Commissione elettorale circondariale, al presidente dell’Adunanza dei presidenti delle sezioni elettorali del comune di Scanzano Jonico che ha poi dichiarato l’incandidabilità dell’aspirante sindaco Mario Altieri.

Il Consiglio di Stato riprende anche la sentenza del Tribunale Amministrativo Regionale del Gennaio 2022 che aveva respinto la richiesta di Altieri e in cui è spiegato che

“qualora la condizione di incandidabilità sopravvenga o sia accertata successivamente alle operazioni di cui al comma 2, la condizione stessa viene rilevata ai fini della mancata proclamazione dall’ufficio preposto alle operazioni di proclamazione degli eletti”.

Sull’infondatezza dell’Appello, i giudici del Consiglio di Stato hanno spiegato: “La mancata proclamazione dell’appellato a sindaco si fonda su una causa di incandidabilità emergente sia dal certificato del casellario giudiziale che dall’ordinanza del Tribunale di Sorveglianza acquisita in data 5 novembre 2021. E’ quest’ultimo provvedimento, in particolare, che ha consentito di dissolvere in via definitiva ogni dubbio in merito alla mancata riabilitazione dell’appellante in relazione alla condanna per abuso d’ufficio della Corte d’Appello. La ridetta condanna, come precisato nella sentenza, è divenuta irrevocabile il 17 Gennaio 2014. Condanna ritenuta dai giudici “al di fuori del perimetro della riabilitazione”.

In sintesi la riabilitazione di Mario Altieri riguarda solo “le condanne inflitte e confluite nel seguente titolo giuridico: cumulo Procura della Repubblica presso il Tribunale di (omissis) 13.10.10, condanne tra le quali non è compresa quella per abuso di ufficio del 16 Novembre 2012 divenuta irrevocabile il 17 Gennaio del 2014”

IL COMMENTO. Al netto delle sacrosante facoltà riconosciute ad ogni cittadino di far valere in ogni sede giurisdizionale le proprie ragioni, c’è un dato di “socialità” che non può lasciare nessuno indifferente a Scanzano Jonico. Un dato oggettivo che vale sia per il 52% dei cittadini che hanno scelto Mario Altieri, sia per il 48% che ha scelto altro. Un dato che deve far riflettere anche gli aventi diritto che al voto non sono andati. E sono tantissimi. Un dato che se ignorato deve far perdere a chiunque la facoltà di “lamentarsi” della mancanza di prospettiva per la città, perché ignorare quel dato significa essere complici dello stallo.

Il dato è semplice e può essere così parafrasato: a Scanzano non importa che tu sia il 52%, il 48% o l’astenuto. Ogni mattina, se vuoi bene a Scanzano Jonico e al suo futuro, comincia a correre. Perché a ricorrere ne basta uno di cittadino.

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