A Policoro si è discusso di sanità: “Se paghi puoi curarti”

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A Policoro si è discusso di sanità: “Se paghi puoi curarti”. Sotto i riflettori delle associazioni la governance della Sanità in Basilicata

Un incontro con il Prefetto e l’inoltro delle segnalazioni alla Corte dei Conti: ad annunciarlo è stata Maria Antonietta Tarsia, presidente regionale Cittadinanza Attiva Basilicata, nel corso della conferenza pubblica svoltasi sabato pomeriggio nella sala consiliare di Policoro.

La disanima fatta nel corso dell’iniziativa “Sanità in Basilicata: dove andremo a curarci?” è stata impietosa: mancanza di interlocuzione con i cittadini, poco personale medico-santario, la “mancanza di date” per prestazione come Tac, risonanza, mammografia, urologia, turni assurdi e strutture mortificate nelle loro funzioni. “Il Pronto Soccorso di Policoro è utilizzato come centro di accettazione: i pazienti arrivano per essere poi accompagnati in altri presidi”, ha detto Maria Antonietta Tarsia. Che nel corso dell’intervento, nel parlare dell’insufficienza di personale, ha precisato:

“Un ringraziamento va a tutti gli operatori, medici, infermieri, OSS e personale in generale, tutti impegnati a fare ore di lavoro non programmate pur di fronteggiare la situazione”.

Nel parlare dell’ospedale di Tinchi (Pisticci) ha aggiunto: “E’ ormai una struttura vuota, svolge la funzione di poliambulatorio”.

La relazione ha toccato le diverse strutture sanitarie che operano in Basilicata e ha messo in evidenza le tantissime criticità e quelli che secondo Cittadinanza Attiva rappresentano sprechi finanziari meritevoli di essere posti all’attenzione dei magistrati della Corte dei Conti. “invieremo i dati in nostro possesso alla Corte dei Conti per segnalare lo spreco di denaro per la Riabilitazione Pneumologia territoriale di Matera fuori regione con 200 mila euro, visto che abbiamo una stanza super attrezzata nel Distretto di Matera”.

Infine la triste considerazione legata alle prestazioni e ai “tempi” necessari per erogarle: “Quando sono intramoenia vengono erogate subito. In sostanza chi ha i soldi può curarsi. Chi non li ha non può curarsi”.

Annamaria Lardo, Cittadinanza Attiva Policoro, ha messo in evidenza la mancanza di dialogo fra aziende sanitarie e cittadini.

I saluti iniziali sono stati affidati al vicesindaco di Policoro, Nicola Celano.

Hanno inoltre partecipato Francesco Labriola del Comitato cittadino Pro Ospedale, il quale, nel suo intervento,  ha sottolineato la carenza di personale: “l’ospedale di Policoro opera con la metà dei lavoratori che servirebbero. Endoscopia a Policoro si fonda su un medico e un infermiere sui quali gravano migliaia di prestazioni ogni anno”.

Fra gli altri relatori: Francesco Manolio, “Giustizia per i diritti” Cittadinanza Attiva, Francesca Picciani, coordinatrice regionale Tribunale per i diritti del malato e Anna Padula dell’associazione Autismo in Movimento. Il dibattito è stato moderato dal medico e giornalista, Filippo Mele.

 

 

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