L’Italia di Mancini: la Fiaba di una Rinascita
L’Italia di Mancini: la Fiaba di una Rinascita. Mancini ha infatti saputo implementare una filosofia di gioco avanguardistica, basata sul controllo della palla e sulla riaggressione.
La trama è di quelle degne dei più grandi romanzi epici, una storia che innalza a piena potenza il senso di patriottismo di un’intera nazione, e che ha riportato il sogno e la speranza nelle menti di adulti e bambini. Sono passati quasi quattro anni dall’incubo sportivo che ha coinvolto i nostri colori, un disastro che per lungo tempo ha affossato entusiasmi e convinzioni, rischiando di allontanare la gente dall’appassionato tifo azzurro. Quando però si raschia il fondo del barile esiste una sola possibilità, la risalita, e la nazionale italiana l’ha compiuta nel migliore dei modi, regalando al mondo intero una delle più belle favole sportive degli ultimi anni. Alla base di una rinascita vi è da sempre un valore fondamentale, la fiducia, un attributo che Roberto Mancini ha da subito elargito a tutto il gruppo, generando un clima di unione ed entusiasmo. L’Italia si è rialzata a piccoli passi, attraverso una crescita costruita e rifinita dalla competenza dell’intero staff azzurro, un lavoro di restaurazione che ha riportato grande consapevolezza nell’ambiente, una virtù che la nostra nazionale aveva perso per lungo tempo. Oggi i ragazzi del “Mancio” sono la in alto, a giocarsi la finale di un Europeo conquistata con le unghie e con i denti, imponendo la propria voglia di rivalsa su potenze come Spagna e Belgio, e riprendendosi con forza il proprio posto fra le protagoniste assolute di questo sport. Dalla mancata qualificazione ai campionati mondiali all’Olimpo delle più grandi, un triennio dal sapore di magia e dai toni a dir poco fiabeschi, in cui i colori azzurri sono tornati a splendere con grande vivacità. Non sono stati solo i valori umani a ritrasformare l’Italia in una squadra di spessore. Mancini ha infatti saputo implementare una filosofia di gioco avanguardistica, basata sul controllo della palla e sulla riaggressione, portando un calcio non solo estremamente offensivo, ma anche stilisticamente elegante e raffinato. Gli azzurri si schierano con ordine, organizzazione ed una maniacale gestione del pallone, con l’intento di imporre la propria qualità su ogni avversario. I nostri ragazzi sono dei pregevoli martelli, ma sanno essere anche dei perfetti incudini, in grado di adattarsi con grande efficacia all’avversario e prendere le giuste contromisure con intelligenza e pragmatismo. Una squadra camaleontica e moderna, in grado di reggere il confronto con chiunque, senza temere nessuno. Altro importante tassello che impreziosisce il mosaico “manciniano”
è la valorizzazione dei giovani, un punto focale del progetto, che ha portato ben 35 calciatori ad esordire in maglia azzurra, fra cui Locatelli, Barella, Pessina, Zaniolo, Raspadori e tanti altri.
Questo tipo di gestione ha notevolmente innalzato la fiducia verso i nostri giovani ed i settori giovanili italiani, dando una vera e propria sterzata rispetto alla mentalità più conservativa e gestionale del passato, incentrata sull’esperienza ed il puro status dei calciatori.
Questi ragazzi ci hanno ridato l’orgoglio di essere italiani e di gioire per questi colori, ed i risultati che continuano a susseguirsi, ormai da tre anni, valgono più di mille parole. Noi tifosi azzurri non possiamo che ringraziarli per tutti i valori che stanno riportando alla nostra nazione, e per tutto il prestigio che hanno riconquistato, con gambe, piedi e soprattutto cuore, arricchito da quel sano ed impattante senso d’appartenenza che ci contraddistingue da sempre. Grazie ragazzi, grazie per averci ridato la gioia di essere italiani.
FRANCESCO LIONETTI
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Foto da goal.com