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Cronaca - page 76

Sciopero generale Vigili del Fuoco

in Cronaca

CGIL CISL UIL dei Vigili del Fuoco hanno indetto lo sciopero generale della categoria per il giorno 15 Novembre 2019 ed organizzato, per la mattinata della stessa giornata, una manifestazione nazionale presso Piazza Montecitorio e presidi presso tutte le Prefetture del Paese.
Le iniziative messe in campo sono scaturite dalla vertenza unitaria dello scorso mese di giugno con cui abbiamo rappresentato ai Governi le problematiche che coinvolgono i Vigili del fuoco e il servizio da assicurare alla cittadinanza.
In particolare, abbiamo richiesto:
– una valorizzazione effettiva dal punto di vista retributivo e previdenziale del lavoro, unico ed insostituibile, dei Vigili del Fuoco;
– una maggior tutela e garanzia degli infortuni e delle malattie professionali tipiche del lavoro dei Vigili del Fuoco;
– un riconoscimento reale della specificità e dell’alta professionalità dei Vigili del Fuoco;
– risorse adeguate per il rinnovo del contratto di lavoro;
– potenziamento degli organici del Corpo Nazionale finalizzato a diffondere il servizio sul territorio e a tutela della sicurezza dei Vigili del Fuoco.
Poiché dette risposte non trovano il giusto riscontro nella legge di bilancio in discussione in Parlamento, CGIL CISL UIL VV.F. sono costrette a far sentire il grido di dolore dei Vigili del Fuoco a tutti i cittadini e a tutti i rappresentati del popolo in Parlamento.

FP CGIL VVF FNS CISL UIL PA VVF
M. GIULIANELLA P. MANNONE A. LUPO

Vaccinazioni, Asm: “Influenza più contagiosa degli altri anni”

in Cronaca

A seguito delle note pervenute dall’Istituto Superiore di Sanità e dalle Società Scientifiche circa la previsione per questa stagione della recrudescenza dell’influenza che annuncia più contagi rispetto agli anni passati, al fine di garantire e tutelare il diritto alla salute collettiva e individuale, il dr Giulio De Stefano – Direttore Struttura della Complessa Interaziendale ASM- San Carlo (PZ) di Malattie Infettive e il dr Francesco Massimo Romito – Responsabile UOSD Terapia Intensiva Generale Ospedale Madonna delle Grazie – Matera ASM BASILICATA invitano tutte le categorie a rischio ad effettuare la vaccinazione antiinfluenzale. Ribadiscono che le infezioni rappresentino potenziali fattori di rischio intermedi capaci di aumentare la gravità delle singole patologie ed é lo strumento di profilassi più efficace, in grado di ridurre la morbilità e la mortalità nelle popolazioni più deboli.

La vaccinazione stagionale ed antipneumococcica (per la prevenzione della malattia invasiva da pneumococco), come già comunicato dal dr. Espedito Moliterni, Direttore del Dipartimento Prevenzione, Igiene e Sanità Pubblica, si può effettuare in tutti gli Uffici Sanitari dell’ASM ed anche presso gli studi dei Medici di Medicina Generale e dei Pediatri di Libera scelta.

La vaccinazione stagionale è prioritaria per i cittadini di età pari o superiore ai 65 anni e per i bambini di età superiore ai 6 mesi, ragazzi e adulti affetti da malattie croniche a carico dell’apparato respiratorio (incluso l’asma, la displasia broncopolmonare, la fibrosi cistica e la broncopatia cronico-ostruttiva),  malattie dell’apparato cardio-circolatorio, comprese le cardiopatie congenite e acquisite: da diabete mellito e altre malattie metaboliche,  malattie renali con insufficienza renale; malattie degli organi emopoietici ed emoglobinopatie; tumori; malattie congenite o acquisite che comportino carente produzione di anticorpi, immunosoppressione indotta da farmaci o da HIV; malattie infiammatorie croniche e sindromi da malassorbimento intestinale; patologie per le quali sono programmati importanti interventi chirurgici; patologie associate ad un aumentato rischio di aspirazione delle secrezioni respiratorie (ad esempio malattie neuromuscolari).

Devono vaccinarsi con priorità anche: bambini ed adolescenti in trattamento a lungo termine con acido acetilsalicilico, a rischio di sindrome di Reye in caso di infezione influenzale; donne che all’inizio della stagione epidemica (influenza stagionale) si trovino nel secondo e terzo trimestre di gravidanza; individui di qualunque età ricoverati presso strutture di lungodegenza; medici e personale sanitario di assistenza; familiari a contatto di soggetti ad alto rischio; soggetti addetti a servizi pubblici di primario interesse collettivo; personale che, per motivi di lavoro, è a contatto con animali che potrebbero costituire fonte di infezione da virus influenzali non umani (allevatori, addetti alle attività di allevamento, addetti al trasporto di animali vivi, macellatori e vaccinatori, veterinari pubblici).

I competenti Uffici dell’Asm, i medici di medicina generale ed i pediatri sono a completa disposizione per ogni ulteriore informazione.

Scanzano, questione rifiuti: il sindaco revoca l’affidamento

in Cronaca

La ditta Teknoservice s.r.l. si occuperà, nell’urgenza, di bonificare la città

Si comunica che con ordinanza sindacale contingibile ed urgente n.161, adottata in data odierna ai sensi dell’articolo 191 del d. lgs. n.152/2006, al fine di assicurare la regolare attività di gestione del servizio di raccolta rifiuti, il Comune di Scanzano Jonico ha revocato con effetto immediato l’affidamento del relativo servizio alla ditta Sogesa srl, attuale gestore. Preso atto, infatti, che da alcuni giorni la raccolta non viene effettuata secondo le condizioni previste e viste le relazioni del Comando di Polizia Municipale, del Dirigente del Settore Tecnico Manutentivo e soprattutto del Dirigente Medico Sanitario il quale segnalava la criticità e l’emergenza dal punto di vista igienico sanitario, tutte pervenute in data odierna, il Sindaco ha proceduto alla revoca dell’affidamento del servizio alla ridetta ditta Sogesa s.r.l. affidandolo con urgenza alla ditta Teknoservice s.r.l.. Nel giro di un paio di giorni (il tempo di espletare le pratiche di rito) riprenderà il servizio e sarà accuratamente bonificata l’intera Città. Nell’arco massimo di un paio di mesi (ma si spera anche prima e salvo ulteriori complicazioni) si partirà inoltre con il nuovo servizio di raccolta differenziata.

(Nota stampa Amministrazione comunale Scanzano Jonico)

Maltempo, tromba d’aria nella notte nel Metapontino. A Matera Pronto soccorso allagato

in Cronaca

Alberi, in alcuni casi tettoie crollate, segnalazioni a Scanzano Jonico,  in zona Montesano,  di macchine travolte da alberi che non hanno retto alla tromba d’aria della notte scorsa che si è abbattuta sul comprensorio Metapontino. Sempre a Scanzano è crollato uno dei muri di cinta dello stadio comunale, a Matera invece “è come se alcune strade cittadine si fossero trasformate in veri e propri torrenti”. Inoltre, all’ospedale Madonna delle Grazie della città Capitale Europea della Cultura 2019, i locali del pronto soccorso hanno registrato importanti allagamenti. E a tal proposito, il sindacato Fials Matera in una nota diffusa alla stampa chiede perché non siano stati effettuati i lavori di ammodernamento già previsti. Si legge nel comunicato: “Non era mai successo che il Pronto soccorso fosse completamente allagato mettendo a rischio l’incolumità di pazienti e operatori. Ricordiamo che per il Pronto Soccorso erano stati stanziati dei fondi in vista di Matera 2019 per lavori di ristrutturazione e ampliamento in previsione dell’afflusso di utenza nell’anno della Capitale Europea della Cultura. Ma questi lavori non sono mia partiti”.

Danni anche a numerosi impianti agricoli, serre rase al suolo e colture pesantemente danneggiate dal forte vento. Danni anche alle attività turistiche poste a ridosso delle spiagge joniche.

A Policoro sono stati chiusi i sottopassaggi che portano a mare. Forti disagi anche Pisticci, interventi per ripristinare il traffico sulla Pozzitello – San Basilio, la sede stradale è risultata “immelmata” in diversi tratti.

A Colobraro, Valsinni, Tursi e Montalbano Jonico potrebbero inoltre verificarsi cali di pressione o la sospensione idrica domestica perché le forti piogge hanno intorbidito le acque della sorgente del Frida.

A lavoro i Vigili del Fuoco, Forze dell’Ordine e volontari della Protezione civile. L’allerta sia a Matera che nel Metapontino resta altissima, lungo la fascia jonica la criticità è “rossa”.

Avviso pubblico per promozione e sostegno a patrimonio tartuficolo lucano

in Cronaca

Fanelli: “Con l’avviso pubblico appena approvato, messo a punto dall’Ufficio Foreste e Tutela del territorio del Dipartimento Politiche agricole e forestali della Regione Basilicata, pur nella consapevolezza dei limiti delle risorse appostate in bilancio, si è voluto dare un primo segnale concreto al mondo della tartuficoltura lucana, partendo dal basso e dall’ascolto di chi opera nel settore”
Il programma annuale per il 2019 diretto a promuovere e sostenere la conoscenza e salvaguardia del patrimonio tartuficolo e l’incremento della produzione, nonchè Avviso pubblico per la manifestazione di interesse finalizzato all’individuazione di soggetti beneficiari per iniziative promozionali, pubblicitarie, informative e culturali, è stato approvato dalla Giunta regionale nel corso dell’ultima seduta e pubblicato sul n. 42 Bur speciale del 8 novembre 2019. Lo rende noto l’assessore alle Politiche agricole e forestali, Francesco Fanelli.
Il provvedimento è stato approvato ai sensi dell’articolo 18 della legge regionale n. 35 del 27 marzo 1995 denominata “Disciplina della raccolta, coltivazione, conservazione e commercializzazione dei tartufi” che, in particolare, prevede la concessione di contributi in conto capitale per progetti finalizzati al raggiungimento di alcuni fondamentali obiettivi: promozionali, attraverso la tutela, la promozione e la valorizzazione del tartufo e dei suoi ambienti, nonché la formazione e qualificazione dei raccoglitori di tartufi;
culturali, mediante una serie di corsi formativi sul tartufo, finalizzati alla conoscenza e salvaguardia del patrimonio tartuficolo lucano e al suo potenziamento attraverso l’impianto di tartufaie controllate e coltivate da utilizzare in futuro, come modelli di riferimento, oppure ad esempio stage di qualificazione culturale, anche attraverso impianti di tartufaia “Pilota” che permetta il coordinamento delle attività culturali e formative con quelle territoriali vocate alla produzione del tartufo;
pubblicitari e promozionali, attraverso eventi fieristici regionali e nazionali, mostre-mercato regionali del tartufo lucano, siti internet, brochure ed opuscoli sulle specie commestibili dei tartufi presenti sul territorio in ambito locale e nazionale, nonché, workshop tra i diversi operatori del settore.
I termini per la presentazione delle manifestazioni di interesse, in risposta dell’Avviso, avranno scadenza 30 (trenta) giorni dopo la pubblicazione su Bollettino Ufficiale della Regione Basilicata.
I beneficiari cui è destinato l’Avviso sono le associazioni di cercatori di tartufi; le associazioni di protezione ambientale tra quelle individuate con decreto del Ministero dell’Ambiente di cui all’articolo 13 della legge n. 349/86. La disponibilità finanziaria destinata alle attività previste dall’Avviso è pari a 35.000 (trentacinquemila) euro.
“Con l’avviso pubblico appena approvato, messo a punto dall’Ufficio Foreste e Tutela del territorio del Dipartimento Politiche Agricole e Forestali della Regione Basilicata, dichiara l’assessore Francesco Fanelli – pur nella consapevolezza dei limiti delle risorse appostate in bilancio, si è voluto dare un primo segnale concreto al mondo della tartuficoltura lucana, partendo dal basso e dall’ascolto di chi opera nel settore. Una volta ben consolidata la riconoscibilità del prodotto lucano e la sua peculiarità, sarà utile la partecipazione a iniziative nazionali e internazionali che lascino un segnale duraturo per l’eccellente tartufo bianco di Basilicata e soprattutto che venga incontro ai veri tartuficoltori della nostra regione e che non duri lo spazio di un singolo evento con benefici solo per pochi che spesso nulla hanno a che fare con il settore”.

Esperti WWF provano il salvataggio delle tartarughe del nido di Torricella (TA)

in Cronaca

Trasferimento d’urgenza a Policoro nel Centro di recupero

Il nido tardivo del 17 agosto purtroppo è andato semidistrutto, nonostante barriere anti mareggiate e teli antipioggia
91 uova presenti con 3 piccoli morti nell’uovo già aperto e 3 piccoli poco vitali trasferiti d’urgenza al Centro Recupero Tartarughe Marine WWF di Policoro. Questo il bilancio del nido del 17 agosto in provincia di Taranto. Le altre uova appaiono danneggiate da muffe, con feti non maturati o di dimensioni ridotte. Alcune uova, apparentemente vitali, sono state messe in incubatrice, nel tentativo disperato di riattivarle. Dopo il fortunato nido ritrovato e traslocato del 27 luglio scorso, sempre a Trullo di mare, in cui 80 tartarughe su 81 raggiunsero il mare, un esempio di come i fenomeni atmosferici intensi e improvvisi possano arrecare danni a cicli biologici di alcune specie, alterandone il successo riproduttivo e la sopravvivenza in natura. Le attività di monitoraggio e sorveglianza dei nidi sono realizzate anche grazie al progetto EU Life Euroturtles, che per il terzo anno si svolge in collaborazione con altri cinque paesi del Mediterraneo.

LA STORIA. Il 17 agosto una tartaruga marina Caretta caretta viene vista deporre le uova intorno alle 20 in località Trullo di mare (le villette) nel Comune di Torricella (Taranto). Le uova, deposte a distanza di sicurezza dal mare, vengono individuate grazie all’intervento degli operatori del Centro Recupero Tartarughe Marine WWF Italia di Policoro. Con l’aiuto degli operai del Comune di Torricella e di Oreste Ippolito (associazione Amici del Mare), viene creata la recinzione a protezione del nido e incomincia il controllo quotidiano del sito, attendendo come da protocollo il 45 giorno per la guardiania continua e creazione del corridoio di schiusa. Preoccupano le temperature che cominciano ad abbassarsi le prime settimane di settembre insieme all’avvicendarsi di temporali. Al 65° giorno non emerge nulla. Tutto appare normale visto le temperature di 25 gradi di media, ma il meteo continua a peggiorare: si incominciano a registrare temperature di 14 gradi con escursioni di oltre 10 gradi tra giorno e notte. Nonostante le protezioni attuate (telo anti pioggia posizionato se necessario e barriera contro eventuali mareggiate) all’80° giorno di incubazione venerdì 8 novembre, con la presenza e il supporto dell’ASL di Taranto, viene effettuato come da prassi il digging, cioè l’apertura e lo scavo del nido.

Il WWF ringrazia l’amministrazione di Torricella nella persona del sindaco Michele Schifone e la cittadinanza di Torricella. Inoltre un ringraziamento speciale a Oreste Ippolito, cittadino generoso, per le numerose notti dedicate alla tutela delle uova di Caretta caretta.

Vaccino antinfluenzale, al via la campagna in Basilicata

in Cronaca

L’influenza è una malattia respiratoria che può manifestarsi in forme di diversa gravità, che in alcuni casi, possono comportare ricovero in ambiente ospedaliero o addirittura exitus. Alcune fasce di popolazione possono essere maggiormente a rischio di gravi complicanze quali polmonite virale o batterica secondaria o peggioramento delle condizioni cliniche preesistenti. Costituisce un notevole problema di Sanità Pubblica poiché, a causa della sua elevata trasmissibilità, colpisce un elevato numero di persone in un ristretto lasso di tempo, determinando quindi costi diretti ed indiretti, soprattutto in ragione delle complicanze ad essa correlate. Fermo restando che le forme più severe interessano in genere gli anziani ed i soggetti di qualunque età con presenza di patologie di base, si richiama l’attenzione circa l’importanza di vaccinare oltre ad essi anche gli operatori sanitari a contatto diretto con pazienti a più alto rischio di acquisizione/trasmissione dell’infezione influenzale. Si ricorda che le donne in gravidanza rappresentano il più importante dei gruppi a rischio per le complicanze che possono interessare se stesse ed il feto. Pertanto, la vaccinazione ritenuta la forma più efficace di prevenzione dell’influenza, verrà condotta sull’intero territorio della ASP a partire dal 8/11/2019 coi seguenti obiettivi:

– Riduzione del rischio individuale di malattia, ospedalizzazione e decesso
– Riduzione del rischio di trasmissione a soggetti ad alto rischio di complicanze ed ospedalizzazioni
– Riduzione dei costi sociali connessi con morbosità e mortalità

Nella riunione annuale svoltasi a Ginevra il 21 febbraio 2019, l’OMS ha raccomandato la seguente composizione del vaccino quadrivalente per l’emisfero settentrionale nella stagione 2019-2020:

• Antigene analogo al ceppo A/Brisbane/02/2018 (H1N1) pdm09;
• Antigene analogo al ceppo A/Kansas/14/2017 (H3N2);
• Antigene analogo al ceppo B/Colorado/06//2017(lineaggio B/Victoria/2/87);
• Antigene analogo al ceppo B/Phuket/3073/2013-like (lineaggio B/Yamagata/16/88)

• Nel caso di vaccini trivalenti, l’OMS raccomanda, per il virus dell’influenza B, l’inserimento dell’antigene analogo al ceppo B/Colorado/06/2017(lineaggio B/Victoria/2/87)

 

Il periodo elettivo per la vaccinazione antinfluenzale, nella nostra situazione climatica ed in base all’andamento delle precedenti epidemie in Italia, è quello autunnale da metà ottobre a fine dicembre. Una sola dose di vaccino antinfluenzale è sufficiente per soggetti di tutte le età, con esclusione dell’età infantile, da 36 mesi a 9 anni, qualora si tratti di soggetti mai vaccinati in precedenza. E’ opportuno ricordare che la protezione indotta dal vaccino inizia dopo due settimane dalla somministrazione e perdura per 6 – 8 mesi.

Ai sensi della Deliberazione del Direttore Generale ASP n.673 del 15.10.2019 è prevista la partecipazione all’offerta dei MMG che provvederanno alla somministrazione dei vaccini anti-influenzale ed anti-pneumococcico, al fine di aumentare le coperture vaccinali dei propri assistiti. Sarà cura degli stessi MMG reclutare i soggetti eleggibili alla vaccinazione e stabilire le modalità operative.
La vaccinazione antinfluenzale è gratuita solo per i soggetti rientranti nella tabella* allegata. Presso i punti vaccinali ASP occorrerà esibire all’atto della vaccinazione la tessera sanitaria per soggetti di età ≥ 65, mentre soggetti di età inferiore a 65 anni dovranno essere in possesso anche della richiesta del Medico Curante. Alle persone che per motivi di salute siano impossibilitate a lasciare il proprio domicilio i vaccini antinfluenzale ed antipneumococcico dovranno essere dispensati dal proprio medico curante.
Si sottolinea inoltre che la vaccinazione antipneumcoccica ai soggetti di età superiore a 64 anni ed agli appartenenti alle categorie a rischio potrà essere praticata, oltre che durante la campagna antinfluenzale, in tutti i periodi dell’anno, come da DGR Basilicata n.696 dell’11/06/2013 “Programma di campagna vaccinale con vaccino antipneumococcico 13 valente.

La presenza di patologie predisponenti, come di seguito elencato, può indurre un aumentato rischio di infezione pneumococcica severa e delle sue complicanze, pertanto, i soggetti affetti da patologie di seguito indicate, di età inferiore a 65 anni, sono eleggibili alla vaccinazione antipneumococcica:

• cardiopatie croniche
• malattie polmonari croniche
• cirrosi epatica, epatopatie croniche evolutive
• alcoolismo
• diabete mellito, in particolare se in difficile compenso
• soggetti con perdite liquorali da traumi o intervento
• anemia falciforme e talassemia
• immunodeficienze congenite o acquisite
• asplenia anatomica o funzionale e pazienti candidati alla splenectomia
• leucemie, linfomi, mieloma multiplo
• neoplasie diffuse
• trapianto d’organo o di midollo
• immunosoppressione iatrogena clinicamente significativa
• insufficienza renale cronica, sindrome nefrosica
• H.I.V. positivi
• portatori di impianto cocleare

Tabella 1. * Elenco delle categorie per le quali la vaccinazione stagionale è raccomandata e offerta attivamente e gratuitamente.

Persone ad alto rischio di complicanze o ricoveri correlati all’influenza:
‐ Donne che all’inizio della stagione epidemica si trovano in gravidanza.
‐ Soggetti dai 6 mesi ai 65 anni di età affetti da patologie che aumentano il rischio di complicanze da influenza:
a) malattie croniche a carico dell’apparato respiratorio (inclusa l’asma grave, la displasia
broncopolmonare, la fibrosi cistica e la broncopatia cronico ostruttiva-BPCO);
b) malattie dell’apparato cardio-circolatorio, comprese le cardiopatie congenite e acquisite;
c) diabete mellito e altre malattie metaboliche (inclusi gli obesi con BMI >30);
d) insufficienza renale/surrenale cronica;
e) malattie degli organi emopoietici ed emoglobinopatie;
f) tumori;
g) malattie congenite o acquisite che comportino carente produzione di anticorpi,
immunosoppressione indotta da farmaci o da HIV;
h) malattie infiammatorie croniche e sindromi da malassorbimento intestinali;
i) patologie per le quali sono programmati importanti interventi chirurgici;
j) patologie associate a un aumentato rischio di aspirazione delle secrezioni respiratorie (ad es.
malattie neuromuscolari);
k) epatopatie croniche.
‐ Soggetti di età pari o superiore a 65 anni.
‐ Bambini e adolescenti in trattamento a lungo termine con acido acetilsalicilico, a rischio di Sindrome
di Reye in caso di infezione influenzale.
‐ Individui di qualunque età ricoverati presso strutture per lungodegenti.
– Familiari e contatti (adulti e bambini) di soggetti ad alto rischio di complicanze (indipendentemente dal fatto che il soggetto a rischio sia stato o meno vaccinato).

Soggetti addetti a servizi pubblici di primario interesse collettivo e categorie di lavoratori:
– Medici e personale sanitario di assistenza in strutture che, attraverso le loro attività, sono in grado di trasmettere l’influenza a chi è ad alto rischio di complicanze influenzale.
‐ Forze di polizia
‐ Vigili del fuoco
‐ Altre categorie socialmente utili potrebbero avvantaggiarsi della vaccinazione, per motivi vincolati
allo svolgimento della loro attività lavorativa; a tale riguardo, è facoltà delle Regioni/PP.AA. definire
i principi e le modalità dell’offerta a tali categorie.
‐ Infine, è pratica internazionalmente diffusa l’offerta attiva e gratuita della vaccinazione
antinfluenzale da parte dei datori di lavoro ai lavoratori particolarmente esposti per attività svolta e al
fine di contenere ricadute negative sulla produttività.

Personale che, per motivi di lavoro, è a contatto con animali che potrebbero costituire fonte di
infezione da virus influenzali non umani:
‐ Allevatori
‐ Addetti all’attività di allevamento
‐ Addetti al trasporto di animali vivi
‐ Macellatori e vaccinatori
‐ Veterinari pubblici e libero-professionisti

Altre categorie:
– Donatori di sangue

Per approfondimenti si rimanda al contenuto della Circolare del Ministero della Salute
“Prevenzione e controllo dell’influenza: raccomandazioni per la stagione 2019/2020”

Nella città di Potenza il servizio verrà erogato come di seguito indicato

• DAL LUNEDI AL VENERDI DALLE ORE 9.00 ALLE ORE 12.00
• IL MARTEDI E IL GIOVEDI ANCHE DALLE ORE 15.30 ALLE ORE 17.00

In tutte le altre sedi come da orario indicato sul sito ASP www.aspbasilicata.it

Sigarette di contrabbando, eseguito un sequestro sulla 106 Jonica

in Cronaca

I Finanzieri della Tenenza di Metaponto, con l’ausilio delle unità cinofile della Compagnia di Matera, hanno intercettato e sottoposto a controllo un’autovettura in transito sulla S.S. 106 “Jonica” diretta a Taranto, con stivati a bordo ben 5.510 pacchetti di sigarette di contrabbando, per un totale di Kg. 110,200.
Sin dalle prime fasi del controllo, il conducente del veicolo, un cittadino italiano di 59 anni, manifestava evidente imbarazzo e nervosismo, sicché le Fiamme Gialle decidevano di estendere l’ispezione a tutta l’autovettura; il controllo dei pacchi trasportati sui sedili posteriori e nel bagagliaio consentiva di rinvenire le sigarette contrabbandate.
Pertanto, gli oltre 110 chilogrammi di tabacco lavorato estero di contrabbando e l’autovettura utilizzata per il trasporto venivano sottoposti a sequestro, mentre il 59enne, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, veniva tratto in arresto per contrabbando di t.l.e..
Resta alto il livello di attenzione della Guardia di Finanza per la repressione delle attività illecite ed in particolar modo per reprimere ogni forma di riorganizzazione da parte dei sodalizi criminali nel settore del contrabbando di tabacchi lavorati esteri.

Noleggio con conducente, a Matera “individuati 4 noleggiatori abusivi”

in Cronaca

Le Fiamme Gialle della Compagnia di Matera hanno individuato quattro noleggiatori abusivi mentre svolgevano il servizio di noleggio con conducente (c.d. N.C.C.) nei confronti di alcuni turisti utilizzando grossi veicoli da 7 a 9 posti, in assenza di qualsivoglia requisito normativo/professionale, ossia privi del prescritto certificato di abilitazione professionale.

Due di loro, tra l’altro, utilizzavano veicoli con destinazione d’uso differente rispetto a quella prescritta sulla carta di circolazione, condotte, queste, in contrasto con il contenuto del “Regolamento Comunale per il Trasporto di Persone mediante Autoservizi Pubblici non di linea con Autovettura” del Comune di Matera.

Al termine dei controlli, i Finanzieri hanno sottoposto gli automezzi a fermo amministrativo e ritirato le relative carte di circolazione ai rispettivi proprietari, elevando, per ognuno dei quattro soggetti, le sanzioni previste dal Codice della Strada.

L’intensificazione dell’attività di “controllo economico del territorio”, disposta dal Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Matera, costituisce presidio costante del Corpo a tutela del consumatore, al contrasto degli illeciti economici ed all’economia sommersa.

Infatti, chi organizza attività commerciali in assenza dei requisiti di legge previsti, non solo provoca un danno ingentissimo alla collettività in ragione delle imposte non versate (giacché opera “all’oscuro del Fisco”), ma rovina l’intero circuito economico in virtù degli effetti distorsivi provocati sui sani meccanismi concorrenziali.

“All’estero vive quasi un terzo dell’attuale popolazione lucana”

in Cronaca

“Il nostro auspicio è che dopo la diffusione dei dati della XIV edizione del “Rapporto Italiani nel Mondo” da parte della Fondazione Migrantes, in Regione – con la consapevolezza che all’estero vive quasi un terzo dell’attuale popolazione lucana – si passi dalla retorica ad azioni, misure, provvedimenti a favore delle comunità dei nostri corregionali emigrati”. A sostenerlo è Giovanni Baldantoni, presidente Palazzo Italia Bucarest e Associazione Lucani nei Balcani per il quale “per ora registriamo dalla Regione, ad opera di chi ha responsabilità istituzionali in organismi voluti per affrontare le tematiche dei lucani all’estero, i soliti atteggiamenti di studio e di retorica. C’è poco ancora da studiare. Bisogna rendersi conto che le generazioni di lucani all’estero sono profondamente cambiate e che la prima cosa che chiedono è un rapporto con la massima istituzione regionale improntato sulla piena dignità. Basta con le visite istituzionali alle nostre comunità che si risolvono in gite turistiche per poi tornare a Potenza dimenticando ogni impegno”. Per Baldantoni tra le tante esigenze che avvertono le differenti comunità di lucani in Europa e nel resto del Mondo due su tutte: servizi di assistenza specie per gli over 65 anni dei Paesi dell’America Latina (e non solo) che risentono delle pesanti crisi dei Paesi di residenza; servizi di consulenza per l’attività di lavoro dei giovani che hanno voglia di avviare imprese per la promozione e la commercializzazione di prodotti in Basilicata o comunque di import ed export che hanno ricadute e benefici diretti sull’economia dei nostri piccoli paesi.

Le attività dei lucani (italiani) all’estero – dice ancora Baldantoni – vanno ricondotte a “sistema” con la regia istituzionale della Giunta Bardi e della Camera di Commercio della Basilicata per valorizzare le eccellenze del territorio e favorire i processi di internazionalizzazione del “made in Basilicata” (made in Italy)”. “Non si può affrontare il tema dell’internazionalizzazione delle nostre imprese senza chi già da tempo all’estero sostiene il Paese, supporta i risultati, ne accresce gli obiettivi.

I dati pubblicati dall’AIRE nel 2018 presentano un quadro preciso del Paese in cui oltre 5 milioni 300 mila di italiani risiedono oltre i confini nazionali. Con essi una vasta presenza di concittadini di seconda e terza generazione: perfettamente integrati eppure legati a radici e tradizioni. Sono indispensabili ed eccellenti ambasciatori e consumatori made in Italy: trend maker nella comunità italiana ma, indiscutibilmente, in quella straniera. Da queste necessità è nata a Palazzo Italia-Bucarest la piattaforma alimentare “Marketing Italian Food” che, non a caso, ha scelto nel logo la dizione “top quality”.

“Palazzo Italia – continua Baldantoni – dopo l’apertura di “desk” dedicati a Comuni e settori di attività, intensificherà la propria attività per promuovere la cooperazione e lo scambio tra il mercato lucano-italiano e quello romeno-balcanico. Si aprono adesso i mercati dell’Est Europa e dei Balcani non solo per favorire l’arrivo di visitatori in Basilicata e nel Sud d’Italia ma anche per nuove opportunità per le attività produttive, specialmente del settore alimentare e della piccola e media impresa. Offriamo un’assistenza globale all’internazionalizzazione, servizi commerciali e logistici – aggiunge – come  supporto delle attività imprenditoriali sociali, culturali, ricreative a servizio delle aziende italiane in Europa, a partire dai Balcani a sostegno del Made in Italy e nello specifico di tutto ciò che è prodotto in Basilicata. Abbiamo creduto e continuiamo a credere nella promozione culturale, storica, economica, turistica dei nostri borghi. Dinamismo, passione sono la risposta: sostengono il Paese, supportano i risultati, ne accrescono gli obiettivi e agevolano il benessere di tutti. Entusiasmo, messaggi proattivi, piccoli investimenti: chiavi di volta per un incredibile ritorno economico per l’Italia e gli italiani”.

(Nella foto Baldantoni con Briasoli all’ambasciata italiana a Bucarest)

 

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