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Cronaca - page 65

Policoro, quattro avvisi di conclusione indagini, secondo la Guardia di Finanza si tratterebbe di un “crac societario”

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Le Fiamme Gialle della Compagnia di Policoro hanno notificato quattro avvisi di conclusione delle indagini a soggetti appartenenti al medesimo nucleo familiare, nei confronti dei quali hanno svolto “approfondite indagini in relazione all’ipotesi di reato di bancarotta fraudolenta riconducibile al fallimento di una società cooperativa operante nel settore agroalimentare”, si legge nella nota diffusa dalla Guardia di Finanza.

E, ancora:  “Le indagini svolte dai finanzieri di Policoro hanno messo in luce un imponente crac societario conseguente a condotte distrattive per oltre 10 milioni di euro”.

Nel comunicato è poi riportato: “Gli approfondimenti operati dai militari della Compagnia Guardia di Finanza di Policoro, attraverso l’acquisizione di documentazione, la consultazione di banche dati, l’escussione in atti dei soggetti interessati e vari controlli incrociati, hanno permesso di appurare come l’illecito ipotizzato fosse stato commesso, nei due anni precedenti la dichiarazione di fallimento, con lo scopo di distrarre ed occultare i beni della cooperativa (immobili, bestiame, mezzi agricoli, impianti), gravata da debiti, in favore di un’impresa avente sede in Puglia, costituita ad hoc e riconducibile allo stesso gruppo imprenditoriale.
Inoltre è stato appurato come, in violazione della par condicio creditorum, a discapito dell’intera massa creditizia e dei creditori privilegiati (dipendenti, Stato, Istituti di Credito, Equitalia) fossero stati effettuati pagamenti a società creditrici intestate allo stesso gruppo familiare.
L’operazione si inserisce in un ampio contesto operativo che vede la Guardia di Finanza impegnata in prima linea per la tutela dei mercati, della libera concorrenza, e delle imprese che operano nella piena osservanza delle leggi”.

Canone Rai, secondo la Guardia di Finanza “il 70% degli esercizi non lo paga”

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GUARDIA DI FINANZA MATERA: 

IL 70% DEGLI ESERCIZI COMMERCIALI CONTROLLATI

EVADE IL CANONE RAI

 

 I militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Matera hanno intensificato l’attività di controllo economico del territorio, mettendo in atto un articolato dispositivo a contrasto delle illecite fenomenologie dell’evasione fiscale, ivi compresa quella del “Canone Speciale Rai” dovuto dagli esercizi pubblici in locali aperti al pubblico o, comunque, fuori dall’ambito familiare.

 Quest’ultima tipologia evasiva è stata oggetto di un attento monitoraggio, sin dall’inizio dell’anno, con specifico riferimento alle spettanze dovute dagli esercizi commerciali aperti al pubblico, ove il televisore non manca mai.

La ragione è ampiamente giustificata, se si considera l’evidente scopo di lucro per il quale un esercente sceglie di attrarre la clientela fornendogli la visione di partite di calcio, eventi sportivi in genere, spettacoli e quant’altro altro, attraverso l’istallazione di uno o più televisori nei propri locali.

Dall’inizio dell’anno, in tutta la Provincia, sono stati effettuati circa 100 interventi che hanno riguardato un’ampia e diversificata platea di esercizi commerciali (alberghi, B&B, affittacamere, bar, pizzerie, ristoranti, ecc.), riscontrando che il 70% delle attività controllate hanno omesso il pagamento del “Canone Speciale Rai”.

A differenza del canone ordinario (c.d. “familiare”), che a partire dall’anno 2016 viene inserito nella bolletta della luce, il “Canone Speciale Rai” non è addebitato nelle bollette dell’energia elettrica del contribuente e non ha un valore fisso, ma cambia a seconda del tipo di esercizio pubblico (impresa, ente, associazione), della categoria (hotel di lusso, alberghi, agriturismi, b&b) e del numero di apparecchi detenuti, variando dagli oltre 6000 euro dovuti da un hotel di lusso ai 200 euro per strutture ricettizie con un solo televisore.

Gli effetti distorsivi causati da tali forme di illecito fiscale alterano le regole del mercato, creando un indebito vantaggio competitivo per i commercianti non in regola, in danno di quelli onesti. Inoltre, l’evasione delle imposte produce effetti negativi per l’intera economia, danneggiando le risorse economiche dello Stato ed accrescendo il carico fiscale per i contribuenti che operano nel rispetto della legalità.

LA LETTERA. “ASM, una buona sanità all’Hospice di Stigliano”

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La mail pervenuta alla Direzione dell’Azienda Sanitaria di Matera è solo l’ultima di una serie di testimonianze sul buon funzionamento dell’Hospice di Stigliano.

Una signora della provincia di Matera ha scritto al Direttore Generale dr. Joseph Polimenti: “ Voglio esprimere la mia gratitudine all’Asm di Matera per l’ottima organizzazione dell’Hospice di Stigliano.

Ho accompagnato il mio amato papà negli ultimi giorni della sua vita e ho trovato nel personale medico e in tutta l’équipe dell’Hospice tanta professionalità e solidarietà. Dare senso e dignità alla vita di mio padre fino alla fine è stato per me veramente importante.

In un momento in cui si mette in discussione tutto e tutti incontrare professionisti con impegno, serietà, e umanità , mi riempie di speranza e di fiducia per un futuro migliore. Grande è stato l’affetto e la vicinanza che abbiamo ricevuto  da tutto il personale; resterà indelebile nel mio cuore questa esperienza di grande sofferenza ma anche di grande umanità.”

Nell’Hospice vengono ricoverati pazienti che necessitano di cure palliative nell’ultimo tratto della loro esistenza.

Il Direttore Generale ha rivolto un ringraziamento al dr. Giuseppe Agneta, responsabile dell’Hospice ed a tutto il personale “quotidianamente impegnato in una struttura che per sua stessa natura presuppone una grande professionalità e delle capacità non comuni. Le testimonianze dei cittadini – ha proseguito- rappresentano anche per noi un incentivo a profondere un maggiore impegno in un percorso di miglioramento continuo.”

Pescavano granchi; multati dai Carabinieri Forestali di Scanzano Jonico.

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A Policoro, in località Torre Mozza, i Carabinieri Forestali di Scanzano Jonico hanno sorpreso alcuni cittadini di nazionalità cinese intenti a pescare granchi e specie marine protette all’interno di alcuni laghetti artificiali di acqua salmastra nei pressi della foce del fiume Agri. Ai pescatori, che erano sprovvisti di autorizzazione alla pesca, è stata irrogata una sanzione amministrativa.

Il pescato è stato sequestrato, unitamente all’attrezzatura utilizzata per la pesca, e rigettato in mare, rientrando così a far parte dell’ecosistema dell’ area protetta. L’operazione si inserisce nella vasta attività di prevenzione e repressione, svolta costantemente dai Carabinieri Forestali, della pesca illegale a salvaguardia dell’ecosistema marino e dell’ambiente.

Sequestro orologi con brand di lusso contraffatti

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 Orologi griffati, ma in realtà contraffatti, sono stati sequestrati, durante la settimana di ferragosto, dalle Fiamme Gialle della Compagnia di Matera. Durante una serie di interventi a tutela del mercato dei beni e servizi, predisposti in concomitanza con i maggiori flussi turistici e eventi rientranti tra le iniziative connesse alla nomina di Matera a Capitale Europea della Cultura 2019, i finanzieri hanno individuato, nella centralissima piazza Vittorio Veneto di Matera, un banco – regolarmente tenuto – che poneva in vendita, tra vari oggetti usati e chincaglierie, anche orologi di noti brand di lusso, tra cui “Rolex”, “Omega”, “Pryngeps”, “Armani” e “Liu Jo”, risultati apparentemente ben contraffatti. I 16 orologi, la cui vendita avrebbe fruttato circa 2.000 euro, sono stati immediatamente sequestrati e l’ambulante che li deteneva, un 53enne italiano, è stato denunciato a piede libero all’Autorità Giudiziaria per i reati di commercio di prodotti con segni mendaci e ricettazione.

 

Metaponto, un arresto dopo il ritrovamento di 142 grammi di hashish

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Le Fiamme Gialle della Tenenza di Metaponto, con un’operazione di polizia economico-finanziaria predisposta per la prevenzione e la repressione del traffico di sostanze stupefacenti e psicotrope, concomitante lo svolgimento di vari eventi programmati nel fine settimana che hanno richiamato un enorme afflusso di pubblico, hanno sottoposto a controllo un’autovettura che transitava lungo la Strada Statale 106 “Jonica” – direzione Reggio Calabria – con a bordo quattro persone della provincia di Potenza.

“All’alt del finanzieri, il passeggero che occupava  il sedile anteriore dell’autovettura cercava di disfarsi di due involucri passandoli a quello che sedeva alle sue spalle”, è riportato nel comunicato stampa diffuso dalla Guardia di Finanza. E, ancora: “Il gesto, però, non è sfuggito ai militari della Guardia di Finanza, i quali hanno recuperato i due involucri, constatando che contenevano hashish per un peso complessivo pari a circa 142 grammi.

Pertanto, l’hashish veniva sottoposto a sequestro e il possessore della sostanza stupefacente veniva tratto in arresto in flagranza del reato di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti.

I recenti arresti e sequestri, oltre ad essere un chiaro riconoscimento all’impegno profuso dalla Guardia di Finanza nella lotta al traffico di sostanze stupefacenti, confermano come il territorio della provincia di Matera continui ad essere punto nevralgico per i traffici e lo smistamento di droghe dirette sia in Puglia che Calabria”.

Obesità, terapie e trattamenti. Villa Lucia Hospital ottiene l’importante riconoscimento SICOB

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L’ospedale di GVM a Conversano è il primo della Puglia nella rete nazionale

Villa Lucia Hospital Conversano è diventato Centro di eccellenza SICOB, Società Italiana di Chirurgia dell’Obesità e delle malattie metaboliche. L’ospedale di GVM Care & Research – accreditato con il Servizio Sanitario Nazionale – è il primo e unico in Puglia a far parte della rete nazionale che riunisce i maggiori centri qualificati e specializzati nel trattamento della obesità, in quanto risponde ai criteri richiesti per ottenere l’accreditamento: equipe multidisciplinare, selezione dei pazienti, casistica registrata alla SICOB, volume e tipologia di procedure chirurgiche, follow-up superiore al 50% dei pazienti, servizio di Anestesia e Rianimazione/Terapia intensiva all’interno dell’ospedale.

“Il riconoscimento come centro di eccellenza ottenuto da Villa Lucia Hospital è motivo di grande orgoglio e di grande soddisfazione non solo per GVM ma per tutta la sanità pugliese – spiega Giuseppe Speziale, Vice Presidente di GVM Care & Research – in quanto per la prima volta abbiamo in Puglia un centro di cura della obesità alla pari degli ospedali del Nord considerati finora più performanti. Questo risultato dimostra che non è così. E’ in corso un cambiamento che porterà ad invertire la rotta dei viaggi della salute”.

 

Nel dettaglio l’Unità Operativa di Chirurgia Bariatrica di Villa Lucia Hospital – guidata dal dottor Antonio Braun – ha trattato 493 pazienti, nel corso del 2018. Di questi interventi eseguiti con tecnica laparoscopica in un anno, il numero più significativo ha riguardato la procedura di sleeve gastrectomy, seguita da bypass gastricobendaggio gastrico regolabile e da mini bypass gastrico. Il nostro obiettivo continuerà a essere lo stesso: lavorare per ottenere risultati eccellenti – spiega il dottor Antonio Braun, responsabile della Unità operativa di Chirurgia Generale di Villa Lucia Hospital – e per offrire ai nostri pazienti tutto il supporto necessario per combattere l’obesità patologica”.

 L’equipe multidisciplinare

Nell’ospedale di Conversano il percorso di diagnosi e trattamento della obesità e dei disturbi del comportamento alimentare prevede un approccio multidisciplinare con un team composto da: chirurgo bariatrico, chirurgo plastico,nutrizionistaendocrinologo, psichiatra/psicologo, gastroenterologo, cardiologo, anestesista e infermiere. Ognuna di queste figure professionali è dedicata all’attività assistenziale del paziente obeso e nello stesso tempo partecipa alle attività del team multi specialistico che si riunisce periodicamente per la discussione dei casi.

L’iter terapeutico

Il programma d’interventi –  finalizzato al dimagrimento e alla rieducazione alimentare – è indicato in quei pazienti che abbiano effettuato un approccio dietetivo nutrizionale fallimentare e che presentino i seguenti requisiti SICOB: pazienti con obesità di seconda classe ossia con Indice di Massa Corporea o BMI (dall’inglese Body Mass Index) compreso tra 35 e 40, in presenza di patologie associate quali diabete, ipertensione, patologie osteoarticolari o pazienti con obesità di terza classe, il cui BMI è superiore a 40.

I pazienti destinati all’intervento vengono inquadrati da un punto di vista metabolico e delle comorbidità (ossia delle patologie correlate al peso) cardiovascolari, respiratorie, osteoarticolari, etc.. mediante una valutazione multidisciplinare preoperatoria che consente di avere un quadro sullo stato di salute generale del paziente e ridurre al minimo le eventuali complicazioni chirurgiche.

Tecnologie innovative

La struttura dispone di risorse e spazi dedicati al trattamento sia medico dietologico che chirurgico della obesità. Da un punto di vista strutturale, Villa Lucia Hospital è dotata di ambienti dedicati alla gestione dei pazienti obesi:ambulatori, reparto di degenza, sala operatoria e terapia intensiva. La sala operatoria è dotata di letto operatorio dedicato per gli interventi di chirurgia bariatrica, colonna laparoscopica 4k a doppio monitor, strumentario laparoscopico dedicato, e strumentario anestesiologico per le intubazioni difficili per i pazienti super obesi. La terapia intensiva inoltre è attrezzata di letti per pazienti fino ai 300 chili di peso, apparecchi di ventilazione meccanicae di apparecchiature per il monitoraggio cardio respiratorio.

Strumentazione dedicata

Per quanto riguarda la strumentazione, la struttura dispone di adeguati strumenti per la misurazione dei parametri antropometrici e dei parametri vitali (bilancia per obesi, sigmomanometro con bracciale, apparecchiature fornite di bracciali per le registrazioni pressorie nelle 24 ore) e per lo studio di altri valori (oftalmoscopio, elettrocardiografo, reflettometro per glicemia, ecografo, spirometro e apparecchiatura per il monitoraggio notturno cardiorespiratorio).

Il Follow up

Nella fase successiva all’intervento il paziente viene sottoposto a riabilitazione nutrizionale comportamentale e motoria. L’attività di monitoraggio successivo è strutturata in modo da garantire una sorveglianza nel breve e medio periodo. La presa in carico dei pazienti obesi prevede un approccio di tipo medico chirurgico, nutrizionale e psicologico e mantiene saldo il rapporto tra il medico e il paziente.

Rogo alla Felandina a Bernalda, ritrovato il corpo senza vita di una donna

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BERNALDA. E’ stato ritrovato il corpo di una donna alla Felandina – territorio di Bernalda –  dove questa mattina poco dopo le 6:00 si è sviluppato un incendio. L’area in questione è da tempo occupata da numerosi braccianti perlopiù provenienti dall’Africa che si sono insediati in quello che avrebbe dovuto essere un polo industriale in realtà mai entrato in funzione.
Sul posto sono tempestivamente intervenute diverse squadre di Vigili del Fuoco che hanno domato le fiamme, purtroppo durante le operazioni di spegnimento è avvenuto il triste ritrovamento. Sono in corso le indagini –  coordinate dal questore Luigi Liguori – per capire l’origine del rogo, sul posto sono intervenuti uomini delle forze dell’ordine appartenenti a Polizia e Carabinieri.

Il sindaco di Bernalda, Domenico Tataranno, ha così commentato ai microfoni di Sky TG24: “Prima di tutto viene il dolore che è priorità in una situazione complessa come questa, legata a un problema mondiale come quello dei migranti, che è gestito in primis dagli amministratori locali con pochi mezzi e tanti problemi da affrontare”. “Occorre – ha aggiunto Tataranno – trovare delle alternative. Abbiamo scritto a tutti: al Governo, alle istituzioni locali, ma il problema è ancora qui. Attendiamo anche che il Demanio, proprietario degli immobili, provveda a murare gli accessi ai capannoni della ex Felandina”.

EROSIONE. “Necessario monitorare gli interventi realizzati”

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Quello che manca  è un monitoraggio sull’efficacia degli interventi eseguiti in maniera tale da mettere in atto tutte le azioni finalizzate a migliorare quanto realizzato con interventi futuri mirati ed efficaci

La fascia costiera metapontina rappresenta un patrimonio di grande valenza sia in termini di paesaggio che in termini socio-economici. Questo patrimonio è soggetto ad azioni naturali che si ripercuotono sullo sviluppo sostenibile dell’area. Tra queste azioni quella che ha interessato maggiormente il nostro territorio è l’erosione costiera. Va premesso che tale fenomeno è un processo naturale che interessa non solo la costa metapontina, bensì quasi tutte le coste dell’Italia dove i cambiamenti climatici, gli eventi estremi avuti negli ultimi anni, le attività antropiche ed i normali processi naturali rappresentano i fattori principali di innesco del fenomeno erosivo.

La fascia costiera jonico-lucana è stata interessata da fenomeni di erosione, sempre più accentuati a partire dagli anni ’60. Questi hanno portato alla scomparsa di ampi settori di spiaggia e di parte dei cordoni dunali litoranei. Le violente mareggiate che hanno colpito duramente il litorale jonico hanno confermato l’estrema vulnerabilità ai fenomeni di erosione di questo tratto di litorale. In particolare nell’area del Lido di Metaponto le mareggiate hanno determinato un ulteriore arretramento della linea di riva ed hanno arrecato ingenti danni strutturali nonché effetti secondari di inquinamento delle falde di acque dolce a servizio di un’area di notevole estensione a forte vocazione agricola.

Gli studi effettuati negli ultimi anni hanno permesso di mettere in campo interventi di mitigazione del fenomeno che solo in parte hanno evitato eventi disastrosi come quelli verificatisi anni addietro (2010) dove le acque del mare si spinsero oltre il lungomare.
In particolare sono state realizzate, nell’ambito degli interventi messi in campo dal Commissario Straordinario per la Mitigazione del Dissesto Idrogeologico in Basilicata interventi tipo barriere soffolte il cui completamento sarà oggetto dei prossimi interventi inseriti sulla piattaforma RENDIS. Il Comune di Bernalda inoltre, ha eseguito dei pennelli per contenere l’erosione sottocosta con funzione di accumulare i sedimenti e permettere di ampliare la già ridotta spiaggia emersa. Si tratta di interventi strutturali costituiti da massi ciclopici posizionati trasversalmente alla linea di costa. Negli anni scorsi infine, sono state eseguite delle campagne di ripascimento da parte della Regione Basilicata e del Dipartimento Difesa del Suolo mirati ad arginare l’arretramento della costa.
Stabilire se tali interventi siano risolutivi del problema non è semplice perché gli effetti di queste lavorazioni sono visibili solo a lungo termine. Sicuramente l’azione combinata degli interventi ha fatto si che il fenomeno dell’erosione della costa sia stato arginato in alcuni punti.

Lascia ben sperare quanto dichiarato dall’Assessore alle Infrastrutture Donatella Merra in merito alla firma del finanziamento da parte del Ministro per l’Ambiente, Sergio Costa e che vede stanziati e affidati 315 milioni di euro per 263 interventi in tutta Italia per l’attuazione del «Piano nazionale per la mitigazione del rischio idrogeologico». Bisogna fare presto – afferma Colangelo Gerardo, Presidente dell’Ordine dei Geologi di Basilicata, non possiamo più permetterci il lusso di aspettare. Bisogna consentire ai Comuni, ad esempio, di dotarsi di un parco progetti di livello esecutivo basati su un modello geologico di dettaglio definito su rilievi specifici, indagini, prove di laboratorio, ecc. fondamentali per una corretta progettazione.

Quello che manca – continua Colangelo, è un monitoraggio sull’efficacia degli interventi eseguiti in maniera tale da mettere in atto tutte le azioni finalizzate a migliorare quanto realizzato con interventi futuri mirati ed efficaci. Il fenomeno dell’erosione costiera è un fenomeno naturale dove il complesso equilibrio tra apporto di sedimenti da parte dei corsi d’acqua e la forza erosiva del mare viene ad essere rotto. Fin’ora per studiare ed arginare il fenomeno sono entrati in campo il mondo accademico, della ricerca e della pubblica amministrazione. Sicuramente vi è bisogno di una maggiore sinergia tra le varie componenti in gioco con il mondo professionale – continua Colangelo, che individua nel geologo la figura fondamentale per la comprensione del fenomeno dell’erosione costiera, delle dinamiche dell’evoluzione naturale della costa, della idrogeomorfologia delle spiagge emerse e sommerse e il complesso equilibrio tra “mare e terra”. Basti pensare che i risultati di un’analisi geomorfologica della zona costiera, permette di ricostruire l’evoluzione della fascia costiera, di individuare i processi che ne determinano la dinamica attuale e di stimare correttamente la tendenza evolutiva.

Ma perché l’arretramento della costa Jonico-lucana avviene soprattutto nella zona metapontina? Il geologo – afferma Leonardo Disummo, Tesoriere dell’Ordine dei Geologi di Basilica, attraverso rilievi e analisi geomorfologico-sedimetarie evidenzia come gli apporti dei sedimenti da parte dei fiumi lucani variano da ghiaioso-ciottoloso nella zona del Fiume Sinni fino a sabbioso-limoso nelle zone di Fiume Basento-Bradano. Di conseguenza, l’energia del mare ha una azione erosiva maggiore sui sedimenti fini e minore su quelli grossolani determinando fenomeni di erosione differenziata. Analizzando la bibliografia scientifica competente sui dati geomorfologici relativi alla evoluzione della linea di costa, si rilevano anche periodi che hanno visto un avanzamento della stessa linea di costa. Nel complesso, sotto molti aspetti, l’avanzamento delle linea di costa sembra essere collegato all’aumento dei fenomeni erosivi che si sono sviluppati nel retroterra, siano essi di origine climatica e/o antropica. E infatti anche in questo caso si può notare una certa corrispondenza cronologica nel senso che i periodi di maggiore avanzamento costiero sono tre e ricadono approssimativamente: il primo in età romana, il secondo tra il 1200 ed il 1700 ed il terzo infine tra la fine del XVII secolo e la metà del XX.
Da quanto si è detto ben si evince il delicato equilibrio esistente tra la costa ed il retroterra, nonché la fragilità geoambientale del litorale. Tra l’altro in questo contesto non si possono nemmeno ignorare gli effetti che, in futuro, potranno avere i cambiamenti globali collegati al generale aumento della temperatura. In particolare si fa riferimento all’innalzamento del livello del mare che, sia pure di pochi cm, avrebbe importanti conseguenze sulla fascia costiera ionica.

Metapontino, giro di vite su agenzie viaggio prive di di autorizzazione

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Con la proclamazione di Matera Capitale Europea della Cultura, per il 2019, è aumentato considerevolmente il flusso di visitatori nell’intera Regione Basilicata e, contestualmente, incrementato il fenomeno dell’abusivismo nel settore del turismo e dell’accoglienza.
In tale ambito, la Compagnia di Policoro ha proceduto al monitoraggio dei servizi di trasporto, organizzazione di viaggi ed escursioni presso le località interessate dal flusso turistico, riscontrando un costante ricorso ad operatori completamente abusivi (e quindi più economici), a danno delle agenzie di viaggio e dei tour operators abilitati.
In particolare, sono stati sanzionati, in varie località del Metapontino, diversi soggetti privi della licenza di “agenzia di viaggio” e dell’autorizzazione, prevista da specifica Legge Regionale, all’organizzazione di viaggi e pacchetti turistici.
I finanzieri di Policoro hanno appurato l’esistenza di una vera e propria rete sommersa di improvvisati organizzatori i quali, tramite il passaparola, le locandine ed i diversi social network, propongono servizi a costi contenuti, proprio perché svolti in violazione della normativa amministrativa, tributaria e senza fornire la prevista tutela assicurativa ai clienti/viaggiatori.
Le sanzioni previste sono di oltre Euro 10.000 per ciascun operatore abusivo e si raddoppiano in caso di recidiva. Contestualmente, viene approfondito l’aspetto fiscale tributario.

Il risultato di servizio delle Fiamme Gialle di Policoro conferma l’impegno profuso nella lotta all’abusivismo ed alla concorrenza sleale, ed evidenzia l’attenzione rivolta al contrasto dei comportamenti illeciti di quei soggetti che si avvantaggiano in modo disonesto nel tessuto economico del territorio, a scapito dei cittadini e degli operatori commerciali onesti.

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