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Cronaca - page 3

Origini del calcio: chi l’ha inventato?

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Il calcio è uno sport che coinvolge e appassiona milioni di persone in tutto il mondo, e non potrebbe essere altrimenti, date le sue caratteristiche. Anche se nel corso dei decenni questo sport è stato rivoluzionato, ancora oggi esercita un fascino unico al mondo, al punto che anche altri paesi stanno iniziando ad approcciarlo in modo deciso, come nel caso dell’Arabia Saudita e della Cina. Ma chi ha inventato lo sport più amato di sempre? Una domanda la cui risposta non è affatto semplice, ma che merita un approfondimento.

Il calcio nasce in Mesoamerica?

In base agli esperti di National Geographic, sembra che il calcio (o almeno, il suo antenato più antico) sia nato in Cina. Altre teorie sostengono che il calcio sia nato nientemeno che in Mesoamerica più di 3.000 anni fa, per via del ritrovamento di alcune palle realizzate in lattice. In realtà, stando agli studiosi dell’Università di Yale, lo scopo di queste sfere non sarebbe stato l’utilizzo sportivo ma rituale. Ciò che è certo, comunque, è che popolazioni come gli Aztechi e i Maya praticavano sport con la palla, non solo calciandola con i piedi ma colpendola con racchette e mazze.

Come ulteriore testimonianza, ecco il ritrovamento di parecchie decorazioni su vaso inerenti al calcio e dei resti di veri e propri campi sportivi realizzati in pietra. Va però detto che il calcio aveva un fortissimo ruolo rituale: chi perdeva le partite, infatti, veniva letteralmente decapitato. Infine, ci sono altre testimonianze che provano l’esistenza del gioco del calcio anche in Grecia e nell’Antica Roma.

Il calcio moderno nasce in Inghilterra

Come in tanti sanno già, il calcio moderno nasce in Inghilterra. Nel 1848 venne stilato il primo regolamento del football, a Cambridge, mentre nel 1857 nacque la prima squadra di calcio della storia, lo Sheffield Football Club. La prima federazione calcistica venne invece fondata nel 1863. Poi il calcio migrò in tutta Europa, raggiungendo anche l’Italia, e dando vita a molte altre attività correlate, anche per merito del digitale. Il calcio é ormai presente in tutti i paesi, e ne se parla in vari settori, a partire ad esempio dalle scommesse calcio di Betway fino agli hobby dei collezionisti che hanno grandi raccolte di carte, oggettistica e ovviamente magliette autografate. Tutto questo ormai non solo offiline, ma é anche disponibile sul web, gestendo il tutto comodamente da casa propria o da smartphone.

In Italia il calcio arrivò alla fine del 1800, e il Genoa è il club più antico di tutti, essendo stato fondato nel 1893. Il primo campionato nazionale venne organizzato nel 1896, e il primo trofeo calcistico della storia italiana venne assegnato all’Udinese. La Juventus, che ad oggi detiene il record di scudetti, vinse il primo della sua storia durante il campionato del 1905.

Quale sarà il futuro del calcio?

Il futuro del calcio potrebbe non appartenere più al Vecchio Continente. Si tratta di una conseguenza legata all’interesse dell’Arabia nei confronti del pallone. Una recente analisi di Collovati ha parlato proprio della vagonata di milioni arabi piovuti sul mondo del calcio questa estate, con acquisti incredibili da parte dei club arabi, a partire da Cristiano Ronaldo. Certo, allo stato attuale è molto difficile che l’epicentro calcistico possa spostarsi dall’Europa, almeno nel breve termine.

Lucia Cavallo è Miss Framesi Basilicata

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Lucia Cavallo è Miss Framesi Basilicata. Eletta nella finale regionale di Miss Italia che si è tenuta a Policoro

Miss Framesi Basilicata è Lucia Cavallo, 20enne di Sant’Arcangelo. La studentessa in Accademia di moda e designer, nonché designer e modellista, è stata eletta nel corso della finale regionale di Miss Italia che si è svolta domenica 20 agosto in piazza Enotria, sul Lungomare Sinistro di Policoro.
Madrina dell’incoronazione la giornalista di Telenorba Francesca Rodolfo, che ha fatto parte della giuria presieduta dal sindaco di Policoro Enrico Bianco e composta da: Giulio Primicino per Framesi; Michele Cutro, giornalista e critico enogastronomico; Antonella Magno, psicologa; Magda Minervini, docente; Francesco Minervini e Nicola Pessolano, imprenditori; Stefano Quinteri di Quinteri Gioielli per Miluna.
L’evento è stato organizzato dalla Carmen Martorana Eventi, esclusivista interregionale di Miss Italia Puglia e Basilicata, con il patrocinio della Città di Policoro.
A condurlo Christian Binetti, apprezzato presentatore tra le altre cose del programma televisivo Miss Italia Puglia e Basilicata in onda su Antennasud, mentre è stato allietato dalla possente voce del tenore Luigi Cutrone e dalle esilaranti incursioni dell’attrice comica Lilia Pierno, suocera di Checco Zalone in “Quo vado” e protagonista della puntata di Forum più visualizzata.

Impianto eolico mar Ionio, Regione invia nota al Mase

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Impianto eolico mar Ionio, Regione invia nota al Mase: fase di approfondimento e studio dell’impatto ambientale

 

“La Regione Basilicata, con una nota inviata ieri al Mase, ha fornito il proprio contributo alla fase di scoping della valutazione di impatto ambientale da effettuarsi da parte, appunto, del Mase competente per la realizzazione di un impianto eolico off shore nel mar ionio. Va chiarito che questa è una fase preliminare in cui vengono raccolte indicazioni perché il proponente sviluppi approfondimenti nello studio di impatto ambientale, sul quale poi si svolgerà la valutazione vera e propria, come detto, in capo al ministero. Gli aspetti che la Basilicata ha segnalato sono relativi agli impatti sull’ambiente, sul paesaggio e sui siti Natura 2000 della costa ionica. Si tratta di una richiesta di approfondimenti che riguarda molti aspetti: dalle tecnologie da utilizzarsi con riferimento ai collegamenti on shore, cioè su terraferma nel proprio territorio, alle ricadute sulle componenti ambientali a mare e su terraferma, nonché riguardo alla fruizione in senso ampio della costa. Ha, infatti, chiesto di analizzare e tener conto delle ricadute dell’intervento su un territorio a forte vocazione turistica e di notevole importanza naturalistica a livello comunitario. Ha, inoltre, chiesto sin d’ora l’attivazione dell’inchiesta pubblica come strumento di massima partecipazione della società civile e dei cittadini residenti nell’area”. È quanto dichiara l’assessore regionale all’Ambiente, Cosimo Latronico.

Foto archivio, fonte PX

Ater Matera: convenzioni per 171 alloggi a Matera e provincia

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ATER Matera: sottoscritte le convenzioni per il trasferimento del diritto di superficie per 171 alloggi popolari e locali a Matera e provincia

 

Nei giorni scorsi l’Amministratore Unico dell’ATER di Matera, Lucrezia Guida (foto sx) e il consigliere delegato Rocco Petrozza del Comune di Bernalda hanno siglato un’importante convenzione, per il trasferimento del diritto di superficie in via delle Palme su cui sono costruiti alloggi popolari. Questa sottoscrizione consentirà ai legittimi inquilini di riscattare l’alloggio in cui abitano, qualora ne abbiano i requisiti. Quest’ultima convenzione fa parte di un programma più vasto avviato nel 2022 che si concluderà a fine 2023. Ciò consentirà l’avvio delle procedure di vendita per un totale di ben 167 alloggi e 4 locali nei Comuni di Matera, Bernalda, Grottole, Gorgoglione, Montalbano Jonico e Tursi.

“Un grande risultato raggiunto – afferma Lucrezia Guida – grazie agli sforzi congiunti tra l’ufficio patrimonio dell’ATER di Matera e quelli dei comuni della provincia materana che si sono impegnati con determinazione per chiudere le pratiche relative agli alloggi popolari. Un processo di risoluzione relativo a pratiche che erano in attesa, in alcuni casi, da oltre trent’anni. Entro la fine dell’anno saranno chiuse le ultime convenzioni sospese nei comuni di Matera, Bernalda e Grottole.” Questo trasferimento del diritto di superficie è un passo fondamentale verso la tutela dei diritti degli inquilini, dimostra, infatti, la determinazione e la volontà da parte dell’ATER di Matera in sinergia con i Comuni nel risolvere questioni rimaste ferme da diversi anni. Da oggi si aprono nuove prospettive per centinaia di inquilini che finalmente avranno l’opportunità di diventare proprietari della loro casa, garantendo loro stabilità e sicurezza nel futuro. – conclude Guida”.

La strada San Giovannone di Rotondella entra nel matrimonio provinciale

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La strada San Giovannone di Rotondella entra nel matrimonio provinciale. L’ente di via Ridola ha reperito le risorse per la messa in sicurezza.

Rotondella, la Provincia di Matera risolve un problema annoso: acquisisce al suo patrimonio viario il tratto di strada “San Giovannone” riuscendo anche a reperire le risorse per la messa in sicurezza
La Provincia di Matera ha acquisito al proprio patrimonio viario il tratto di strada comunale denominato “San Giovannone” che collega la S.P 72 della Trisaia alla S.P. 104, in territorio di Rotondella, andando così a risolvere un problema annoso.
Con la firma apposta sul verbale di consegna dal Presidente della Provincia di Matera, Piero Marrese, e dal sindaco di Rotondella, Gianluca Palazzo, infatti, l’acquisizione dell’arteria è cosa fatta.
L’Ente presieduto da Marrese, però, è andato anche oltre riuscendo a reperire le risorse necessarie per effettuare, a breve, i lavori per la sistemazione e messa in sicurezza anche di tutto il tratto di strada della S.P. 72. L’intervento, più precisamente, sarà possibile grazie ai fondi Cipess rivenienti dall’FSC 2021-27, per un importo complessivo di 174mila euro.
“Grazie ad una spiccata capacità di progettazione, a una vision definita e alla capacità di reperire risorse – ha dichiarato il Presidente Marrese – la Provincia di Matera riesce a fronteggiare anche le problematiche dovute all’endemica carenza di fondi che, specie nel settore della viabilità, non sempre ci consente di intervenire come vorremmo.
Ciò nonostante, lavorando costantemente in sinergia con i municipi riusciamo a perseguire l’obiettivo di mettere in sicurezza le strade provinciali e garantire una loro migliore fruibilità.
Voglio ringraziare l’Ufficio Tecnico provinciale, il Consigliere provinciale Giovanni Desantis, che è anche consigliere comunale a Rotondella, nonché la consigliera delegata per la viabilità nel Metapontino, Filomena Bucello”.

Peste suina: incontro con il commissario straordinario Vincenzo Caputo

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Peste suina: incontro con il commissario straordinario Vincenzo Caputo: Moliterno, Paterno, Tramutola, Lagonegro, Grumento

A delineare le azioni da porre in essere il Commissario straordinario per l’emergenza peste suina, Vincenzo Caputo.

Sindaci e responsabili degli enti Parco, veterinari, rappresentanti degli Ambiti Territoriali di Caccia, e Polizia Provinciale hanno incontrato, nel pomeriggio di ieri, nell’Azienda Sanitaria Locale di Matera, il Commissario straordinario del Ministero della Salute per l’emergenza peste suina, Vincenzo Caputo, in vista dell’attuazione del piano regionale per l’abbattimento dei cinghiali.
“Stiamo mettendo a punto – ha detto Caputo- il dispositivo del Decreto Legge (articolo 29) che predispone un piano di diradamento della specie cinghiale su tutto il territorio nazionale. In Basilicata ho riscontrato una grande collaborazione e stiamo studiando le modalità migliori per applicare questo piano”.

L’azione da mettere in capo mira a contenere eventuali sviluppi epidemiologici che vede alcuni comuni della provincia di Potenza ricadere nella zona infetta per Peste Suina Africana a seguito di focolai accertati in Campania, anche se attualmente non ci sono casi di epidemia in Basilicata. L’infezione virale, non trasmissibile all’uomo, colpisce i cinghiali, mettendo a rischio gli allevamenti suini.

La trasmissione dell’infezione da un territorio a un altro, può avvenire anche attraverso le derrate alimentari di origine suina, in particolare quelle commercializzate fuori dai circuiti legali e senza la dovuta tracciabilità.

“Il GOT, Gruppo Operativo Territoriale indicato dalla Regione Basilicata – ha precisato Caputo- sarà il soggetto attuatore di questa azione, d’intesa con i sindaci, per dare loro il supporto necessario a risolvere velocemente il problema. Attualmente i comuni monitorati che rientrano nella zona rossa sono Moliterno, Paterno, Tramutola, Lagonegro, Grumento. Se i sindaci impiegheranno anche risorse proprie si potrà raggiungere più agevolmente il traguardo della messa in sicurezza dei territori dal punto di vista sanitario”.

Durante la sua visita a Matera, il Commissario Caputo ha incontrato, in mattinata, il Direttore Generale dell’Asm, Sabrina Pulvirenti e il Direttore Sanitario Giuseppe Magno ai quali ha illustrato le iniziative messe in campo e quelle da intraprendere, per la salvaguardia, il benessere degli animali e la sicurezza sanitaria.

All’ospedale di Policoro 10 bambini nati in sole 48 ore

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All’ospedale di Policoro 10 bambini nati in sole 48 ore: “Tanti i motivi per gioire”

 

“In attesa degli stati generali della natalità in Basilicata, che si terranno in autunno, è sicuramente motivo di gioia apprendere che nell’ospedale “Giovanni Paolo II” di Policoro sono nati dieci bambini in sole 48 ore”.

È quanto dichiarano il presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi e il vicepresidente e assessore alla salute, Francesco Fanelli.

“I motivi per gioire sono tanti”, aggiunge il Presidente Bardi. “In primis, apprendere che in poche ore tante famiglie, alle quali vanno più sentiti nostri auguri, hanno potuto vivere la grande gioia di una nuova vita. Subito dopo il nostro vivo compiacimento è rivolto ai sanitari del reparto di Ginecologia e Ostetricia del nosocomio della città jonica che, nella straordinarietà dell’evento, hanno saputo mettere in campo tutta la loro abnegazione per assistere le partorienti. Un grazie sentito va al responsabile, il dottor Giampiero Adornato, e per il suo tramite a tutto lo staff medico e infermieristico che si è prodigato per garantire l’assistenza necessaria. Ma soprattutto la bella notizia è che quest’anno i numeri sulle nascite in Basilicata sono migliori rispetto all’anno precedente. Vedremo se il trend sarà confermato a fine anno”.

“Il fatto che l’ospedale ‘Giovanni Paolo II’ venga scelto da numerose famiglie per far nascere i propri figli è la più bella attestazione di quanto lo stesso sia considerato centro a servizio di più regioni. Questo gradimento – conclude il vicepresidente Fanelli – è la risposta più bella che si possa dare. La sanità lucana può contare su medici, infermieri, sanitari e amministrativi di alto profilo professionale e ne siamo fieri”.

(foto archivio, non si riferisce al fatto descritto nell’articolo)

Policoro: polizia locale armata. Sono state consegnate 10 pistole agli agenti.

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Policoro: polizia locale armata. Sono state consegnate 10 pistole agli agenti. Predisposte cassette di sicurezza per riporre le armi nella sede del Comando

Policoro più sicura. Alla presenza del Corpo di Polizia Locale e del suo Comandante, Rosa Silletti, il Sindaco della Città, Enrico Bianco, ha consegnato n.10 pistole che formeranno l’armamento della Polizia Locale di Policoro. La delicata e importante dotazione di armi, mirata a mettere il Corpo di Polizia locale della Città in linea con le prerogative che gli sono proprie, così come già avviene in tutti i Comuni d’Italia, è avvenuta il primo di agosto, in occasione del 64° anniversario dalla nascita della prima “Guardia Urbana” del Comune di Policoro, a cui fu assegnata la prima arma, una Bernardelli – matricola n. 16322 – calibro 7,65, acquistata e usata dal sig. Antonio Stella.

Si tratta – ha dichiarato il Sindaco, Enrico Bianco – di una svolta storica. Dotare il corpo di Polizia Locale delle armi non significa avere degli sceriffi in città, ma agenti qualificati. Ringrazio tutto il Corpo per il lavoro profuso quotidianamente, ricordando che Policoro era fino ad oggi uno dei pochi Comuni della Regione a non avere un Corpo di Polizia Locale dotato di armamento: il Corpo di Polizia locale svolge un ruolo importante sulla sicurezza urbana, di cui tutte le forze dell’ordine chiedono l’ausilio. Il completamento di questo tassello è la risposta ai bisogni di sicurezza dei cittadini i quali vedranno gli agenti sempre più vicini. Speriamo presto di potenziare l’organico in modo da rafforzare le forze ed arrivare a un contingente di agenti adeguato alla città”.

Il Comandante della Polizia Locale, Rosa Silletti, si è soffermata sulle complesse operazioni propedeutiche necessarie per dotare il Corpo di armi: “gli agenti di Polizia Locale – ha dichiarato – hanno frequentato il tiro a segno per le esercitazioni e sono quindi già addestrati a maneggiare le armi, mentre per gli aspetti relativi all’uso, per ogni agente è stata messa a disposizione una cassetta di sicurezza, contenuta in armadi metallici corazzati chiusi a chiave con serratura di sicurezza tipo cassaforte ed ubicati in apposito locale dotato di porta con chiusura blindata presso la sede del Comando”.

Per quanto riguarda i dettagli tecnici, si tratta di pistole semiautomatiche di peso inferiore ai 700 grammi, Distributore Beretta spa, Modello Str-9L Calibro: 9×21, realizzate tutte in acciaio al carbonio, fusto in tecnopolimeri con doppie sicure, automatica al grilletto, automatica al percussore, con indicatore di colpo in canna che rendono immediatamente visibile il numero dei colpi presenti rispetto ai 15 che complessivamente possono essere contenuti. Le armi sono dotate di proiettili ad altissima frammentazione atti ad evitare rischi di rimbalzo e dunque più sicure in un contesto urbano.

Opere di difesa delle colture e allevamenti: stanziate altre risorse

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Opere di difesa delle colture e allevamenti: stanziate altre risorse. “Completato iter bando Misura 4.4 per investimenti non produttivi.
“Attenzione alle opere di difesa dalla fauna selvatica. Sono state 354 le domande presentate. La dotazione finanziaria iniziale di euro 2.100.000 è stata incrementata di un ulteriore 10%”.

Con l’approvazione degli elenchi e la pubblicazione della relativa Determina sul BUR del 1° agosto, si è completato l’iter istruttorio del bando relativo alla Misura 4.4, a valere sul Programma di Sviluppo Rurale 2014-2022 della Regione Basilicata, che sostiene investimenti non produttivi per conseguire obiettivi agro-climatico-ambientali, con attenzione alle opere di difesa dalla fauna selvatica.

«Sono state 354 le domande di sostegno presentate sulla piattaforma telematica Sian – commenta in una nota l’assessore alle Politiche agricole Alessandro Galella –, la dotazione finanziaria iniziale di euro 2.100.000, è stata incrementata di un ulteriore 10%, con l’utilizzato di risorse rinvenienti dalle economie del precedente bando per euro 199.364,57, così da poter ampliare la platea dei beneficiari».

Il bando è finalizzato a sostenere investimenti per la realizzazione di opere di difesa a protezione delle colture agricole e degli allevamenti zootecnici (allo stato brado o semibrado) dalla fauna selvatica, quali recinzioni perimetrali fisse e mobili (con reti elettrificate), shelter e dissuasori faunistici. L’Ufficio Politiche ittiche, venatorie e gestione fauna selvatica, della Direzione generale per le Politiche agricole, ha istruito 354 domande finanziandone 82 per un contributo ammesso superiore ai due milioni di euro; 58 domande, pur risultando ammissibili, non sono finanziabili con l’attuale dotazione finanziaria. Il contributo medio per beneficiario, concesso in conto capitale è di poco inferiore ai 30 mila euro, con un’intensità di aiuto pari al 100% della spesa ammissibile.

«La realizzazione di opere di difesa dalla fauna selvatica – continua Galella – è un altro tassello di una strategia di contenimento che la Regione Basilicata, e la Direzione generale per le Politiche agricole, sta ponendo in essere per dare risposte concrete al comparto primario che risente dell’impatto della fauna selvatica sull’agricoltura, spesso mettendo in discussione gli interventi di sviluppo delle aziende agricole che sosteniamo attraverso le medesime risorse comunitarie. Nel primo semestre di quest’anno, sono stati abbattuti 3.000 cinghiali in soprannumero sul territorio regionale, con un evidente trend di crescita del prelievo. Gran parte dei capi sono stati avviati a processi di filiera nei centri di lavorazione fauna selvatica presenti sul territorio regionale. Il nostro impegno – conclude l’Assessore – è nell’implementare e nel rafforzare il sistema di prevenzione contro la peste suina africana, per salvaguardare l’ambiente e il comparto suinicolo, con azioni sinergiche e coordinate che possano impattare positivamente ad ampio raggio».

“Ginestre”: il progetto green di noleggio e-bike a Montalbano Jonico

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“Ginestre”: il progetto green di noleggio e-bike a Montalbano Jonico per fantastiche escursioni cicloturistiche

Sfruttare i calanchi e la ruralità per promuoverli ad attrattori per il territorio. A Montalbano Jonico è stato inaugurato “Ginestre”, un importante e innovativo servizio di noleggio e-bike, che, ha dichiarato il sindaco, Piero Marrese, “proverà ad offrire quel quid in più per lo sviluppo del territorio”.

Esperienze inclusive e totalmente green, nel pieno rispetto dell’Agenda 2025 e dei 17 obiettivi di sviluppo sostenibile.

Da oggi a Montalbano Jonico c’è “Ginestre”, un nuovo servizio di noleggio e-bike per facilitare l’esplorazione della Basilicata in bike tutelando l’ambiente e il territorio: l’attività inaugurata in corso Carlo Alberto offrirà bici, a pedalata assistita, dotate di seggiolino porta bimbo, Cargo-bike con ausili per la mobilità dei disabili e dei minori, oltre a tutto quello che serve per fantastiche escursioni cicloturistiche, con e senza accompagnatore, alla scoperta dei nostri borghi con un unico obiettivo: garantire una fantastica esperienza inclusiva nella bellezza dei calanchi e del Metapontino.

“Con grande orgoglio – ha dichiarato Marrese – oggi ho inaugurato questa attività che è sorta a Montalbano Jonico e che andrà ad arricchire l’offerta turistica già piuttosto ampia e variegata nella nostra comunità. Grazie all’intuizione di un gruppo di giovani che si è messo in gioco sarà possibile visitare la riserva dei calanchi e tutto il nostro bellissimo territorio con mezzi totalmente green che, dunque, oltre a un contatto diretto con il territorio garantiranno anche il pieno rispetto dell’ambiente.

E’ questa la mentalità che ci piace!”

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