Spesso e volentieri si sente ripetere l'espressione "sarebbe bello ma non ci sono i fondi". Bene! Spesso questi tanto decantanti "fondi" ci sono ma è necessario saperli "acchiappare". E' quello che si sta tentando di fare lavorando per riuscire a sbloccare 30,3 milioni di euro. Parliamo di fondi europei del PSR 2007/2013. E’ stata, a tale proposito, indetta una riunione che ha coinvolto oltre 100 sindaci dei lucani a Potenza. Le misure interessate sono quelle 125 e 321 del Programma di sviluppo rurale della Basilicata 2007-2013. Nell’anno in cui Matera è stata candidata Capitale della Cultura 2019 ciò non passa inosservato. I Fondi Feasr rischiano, come in alcuni casi è accaduto, di tornare indietro e ciò è da scongiurare. Diverse le misure che sarebbero avviate. L’Azione 1 B riguarda l’ammodernamento e l’adeguamento funzionale della rete acquedottistica rurale, per un valore di 9,4 milioni di euro; l’Azione 4 prevede l’i adeguamento, la ristrutturazione e la messa in sicurezza della rete viaria rurale, per progetti approvati per altri 15 milioni di euro. Per quanto riguarda l’Azione 2 della misura 321 del Psr Basilicata 2007-2013, i 100 sindaci hanno firmato i decreti per finanziare i progetti per il miglioramento delle condizioni di vita delle popolazioni rurali.
Le domande ammesse e finanziabili sono 161 per oltrei 100 comuni. E in tutto sarebbero altri 5,9 milioni di euro. L’Assessore all’Agricoltura della Basilicata, Luca Braia, ha affermato, nel corso della riunione coi Sindaci che “Emerge la necessità di fare il punto con i comuni interessati dai progetti di miglioramento di strade e acquedotti rurali per affrontare insieme le criticità ancora esistenti, verificare lo stato delle attività intraprese e accelerare quindi la spesa, in vista della imminente conclusione della vecchia programmazione”.
Non è sempre facile intercettare fondi europei o saper rispondere a fondi previsti ad hoc, come quelli Feasr, è importante rivolgersi a progettisti seri einformarsi esperti prestiti (approfondimenti su espertoprestiti) in progettazione europea e legislazione europea. Questo tavolo ha dimostrato che mettendosi a lavorare tutti insieme le cose divengono possibili. Speriamo che non siano solo le necessità una tantum e i tempi stringenti, come in questo caso, a far si che ciò accada ma che diventi una pratica condivisa.