Il compleanno di un paese. I (primi) 500 anni di Rotondella
Come si festeggia il compleanno del paese? Com’è che funziona, di preciso?
Compie 500 anni, quest’anno, Rotondella. 500, quanto i metri che la separano dal mare. 500, come i gradoni da un metro, per scalarla, per guardarla dall’alto; per guardarlo dall’alto verso il basso, lo Ionio. Con rispetto e ammirazione. 500, tali e tanti, del resto, evidentemente ne occorrono per guadagnarselo, quel titolo di “balcone dello Ionio”, di terrazza, di affaccio privilegiato.
L'amaro dei Lucani. Storia di quel liquore nato tra i biscotti.
Stava per partire per l’America, Pasquale Vena. Stava per imbarcarsi assieme ai suoi fratelli. Vuoi perché il lavoro mancava, vuoi per il mito, l’idea, il sogno di salpar l’Oceano. Vuoi perché il figlio del vicino ce l’aveva fatta, lì in America.
Il presepe lucano? Quello pacchiano! La proposta di Franca, sarta di Grassano
“Pacchiano” è, in Italia, l’individuo privo di buongusto. “Pacchiana” è, nel Mezzogiorno d’Italia, la contadina vestita in abiti tradizionali, dai morbidi panneggi in velluto, dalle camicie orlate e ricamate a mano. L’abito della festa, l’abito più bello della Lucania degli anni Cinquanta. Corpetto stretto, abbondante gonna, camicia bianca dalle maniche ampie e corte. L’abito della domenica, l’abito buono.
TRASPORTI - Viaggiare congelati: le incredibili (dis)avventure dei pendolari lucani
POTENZA - È da diverse settimane che le condizioni di trasporto per i pendolari che quotidianamente devono raggiungere Potenza si fanno sempre più critiche. L’ultima, in ordine cronologico, è la vicenda che vede protagonista l’azienda Grassani, rea, da qualche settimana a questa parte, di sottoporre i suoi utenti a viaggi su mezzi privi di impianto di riscaldamento funzionante a bordo. Si viaggia, insomma, senza riscaldamento ed in presenza di temperature esterne, che, nel frattempo, stanno virando inesorabilmente verso lo zero, talora oltrepassandolo, peraltro.
CULTURA - Raperonzolo era di Lagopesole e la Bella Addormentata dormiva sul Pollino
Il castello di Raperonzolo si trovava a Lagopesole e la Bella Addormentata giaceva in cima al Dolcedome, sul Pollino. E’ in questi luoghi che Giovan Battista Basile ha ambientato, nel Cinquecento, la sua raccolta di cinquanta racconti (“Lo cunto de li cunti”, oggetto di resa cinematografica*) durante il suo soggiorno ad Acerenza, dando così indirettamente conferma di quanto la Basilicata sia una terra… favolosa. Capiamo perché.
Marconia - Riapre il nuovo, vecchio cinema
Si è ufficialmente conclusa la procedura relativa all’affidamento del Cinema Comunale “Luchino Visconti” di Marconia: nel pomeriggio del 7 settembre, infatti, il Comune di Pisticci e l’Associazione “La Rinascente”, aggiudicatrice della gara, hanno stipulato la convenzione, atto finale che assicurerà l’apertura della struttura al pubblico.
Cibo - Cancellara inaugura la Sagra della Salsiccia 2017
CANCELLARA - Inizia sabato 9 settembre e prosegue fino a domenica 10 Settembre la nona edizione del Salsiccia Festival a Cancellara, a pochi chilometri da Potenza. L'evento, dedicato alla Salsiccia a catena di Cancellara, uno dei prodotti tipici più rappresentativi della Basilicata, è organizzato dall'amministrazione comunale con la collaborazione di associazioni, volontari e macellerie e con il contributo della Regione Basilicata.
Cibo - I potentini sempre più pigri in cucina
I potentini diventano sempre più pigri in cucina, ordinano sempre più cibo da consumare a casa e scelgono cosa mangiare a pranzo o a cena non più aprendo il frigo, bensì affidandosi allo smartphone. A rivelarlo è la prima “Mappa del cibo a domicilio in Italia”.
Viaggio nei sapori - La Strazzata di Avigliano
Ogni buon matrimonio, ad Avigliano, iniziava con la strazzata. Per tradizione la si offriva ai parenti della sposa alla famiglia del futuro marito, a colazione. Per tradizione, la famiglia del futuro marito, poi, a mezzogiorno, ricambiava.
ECONOMIA - La Startup (lucana) del Caciocavallo Impiccato
Non è una bufala, semmai… una vacca, dal cui latte viene fuori poesia in stato solido, quella che in Lucania si suol definire col termine “caciocavallo”. Perché il buon caciocavallo lo riconosci… dalla “scorza”: coriacea, dura, come la gente di Lucania. E dal latte, prevalentemente vaccino.