Mercoledì, 06 Dicembre 2023

ELZEVIRO

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Latest News

ARTE - Un Lucan(in)o a Bologna

Martedì, 04 Aprile 2017 15:04 Written by

BOLOGNA - Nel mezzo del cammin di San Felice e prima di raggiungere la porta - quel giorno particolarmente oscura per una giornata uggiosa - avrai voglia di un caffè.

Il Poeta di Bologna

Venerdì, 17 Marzo 2017 15:58 Written by

BOLOGNA - E’ una via di mezzo, via D’Azeglio, letteralmente. Che tu acceda da via Farini o da Piazza Maggiore, è uguale: ti renderai conto già da subito delle dimensioni della grandezza. E’ la via della moda, via D’Azeglio: palazzi signorili e torri se volgi il naso in su, mendicanti, scacchi, giocolieri se ti volti in giù. Ma quel che conta, in via D’Azeglio, che tu acceda da via Farini o da Piazza Maggiore, è che al centro ci troverai una chiesa ed una piazza, Piazza dei Celestini. E sarai arrivato a casa di Lucio.

Il Medico di Bernalda. Matteo Parisi nel racconto di Gianpiero Adornato

Mercoledì, 01 Marzo 2017 15:30 Written by

Uomo, medico, luminare alla corte del Papa. Uomo, medico, archiatra, alla corte del potente di turno. Medico, giovane uomo, alla corte del signorotto locale, della cui figlia s’innamora, perdutamente, dopo averla guarita per poi chiederla in sposa. Salvo complicazioni.

Uomo, giovane medico che evidentemente, del cuore, guarisce solo in quanto organo. Questa è la storia di Matteo Parisi. questa la storia di un giovane, forte, medico. Bernaldese.

L’ora legale, la certezza della pena ed altre favole

Giovedì, 02 Aprile 2015 12:56 Written by

“Abbiamo trenta indizi che ci consentiranno di arrivare all’assassino”. E della serie “prometti certo e vieni meno sicuro”, se l’omicidio si vede dal mattino, quello di Garlasco – stando alle premesse - doveva essere un gioco da ragazzi. Indagini lampo avviate nel 2007 e durate giusto quei dieci anni in più rispetto a Grey’s Anatomy, senza che ad oggi esista la certezza di un movente, di un’arma, figurarsi della pena.

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E’ ormai un dato di fatto che, da un po’…
Giorno Primo dell’anno Uno Dopo “Libri in spiaggia”. I bagnanti…
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Maestro del naturalismo americano, letterato per vocazione, giornalista per scelta;…

Olio non solo su tela, acquerelli di Basilicata

Sabato, 13 Agosto 2016 03:43 Written by

 C’erano un belga, un francese ed un italiano. No, non erano su un aereo e questa non è una barzelletta.

Tra Calabria e Thailandia, Yari Sacco racconta l'arte della fotografia

Domenica, 07 Febbraio 2016 22:21 Written by

 

Nell'era del digitale e dell'Hig-tech, in un'epoca dove tutto sembra muoversi con incessante frenesia, quando il passato pare essere solo un ingombrante ricordo, cosa ne è di tutte quelle tradizioni che per secoli hanno fatto parte del nostro retaggio culturale? E soprattutto, c'è ancora spazio per chi, nel 2016, è determinato a vivere di arte?

Slot. Diario di un inferno: quando il gioco si fa dipendenza

Martedì, 01 Dicembre 2015 12:54 Written by

Nella partita contro la sua ludopatia, Mariano Casella, più volte sul punto di gridare allo scacco matto, vede le sue pedine cadere inesorabilmente sotto l’assedio della Dipendenza. Mariano è un pessimo stratega o è talmente avvezzo al gioco che sa di non aver possibilità contro il Gioco stesso. O forse ha capito che sta lottando contro l’unica amica che gli è rimasta: la slot-machine. Allora lascia che sia sempre lei a vincere; si fa mangiare scacco dopo scacco; la guarda masticare ogni singolo pezzo della sua vita e risputare la dignità mal digerita; continua a offrirsi in pasto come se solo in quella “bocca” si sentisse ancora vivo; i suoi organi di senso sono tutti per lei perché solo nell’unione futuristica con la macchina trova ragione di non arrendersi. 

L'educazione sentimentale di Libero Marcel: "Atti osceni in luogo privato", il nuovo libro di Marco Missiroli

Martedì, 03 Novembre 2015 17:07 Written by

Libero Marcel è poco più che un bambino, quando, durante una vacanza nel sud della Francia, si trova a dover fare i conti con un segreto che sin da subito si dimostrerà essere un fardello: l’adulterio materno.

“Avevo dodici anni e un mese, mamma riempiva i piatti di cappelletti e raccontava di come l’utero sia il principio della modernità[…]” ed infatti, proprio da un ricordo materno, presenza, nonostante tutto, sempre costante nella vita del giovane, prende il via questo diario che, come un fil rouge, racconta senza orpelli, dall’infanzia all’età adulta, l’educazione sentimentale di un uomo nel cui nome è racchiuso un destino: Libero.