Mercoledì, 06 Dicembre 2023

INTERVENTI

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LA LETTERA. Bernalda, nasce il Comitato Pro 100 per sollecitare la riqualificazione di una strada in località San Donato

Lunedì, 01 Ottobre 2018 12:42 Written by

PREVENIRE E’ MEGLIO CHE CURARE!

Si è formato un Comitato spontaneo di cittadini che si propone di raccogliere le firme per sottoporre al Sindaco di Bernalda un progetto che interessa l’intera comunità: la sistemazione di un tratto di strada sterrata di circa 100 mt di strada in zona San Donato mediante la realizzazione di un semplice sistema di viabilità a senso unico. La necessità nasce dagli ultimi disagi creati dall’apertura di un cantiere per la costruzione di un nuovo fabbricato che ha esasperato ulteriormente il disagio già esistente nel tratto iniziale della strada Madonna degli Angeli.
Già in passato si sono verificate situazioni che hanno messo a repentaglio la sicurezza di pedoni e automobilisti. Considerato l’aumento notevole del volume di traffico sulla via, anche a causa del numero maggiore di residenti nell’agro, si ritiene necessario attuare un intervento urgente e decisivo prima che succeda l’irreparabile. La proposta, infatti, punta in primis a salvaguardare la sicurezza stradale, ma otterrebbe anche gli obiettivi di sanare i conflitti sociali che da lungo tempo si verificano lungo la strada e di riqualificare un’area oggi degradata ed abbandonata con un modesto impegno economico.

Policoro, il sindaco Mascia sulla "crisi" amministrativa

Mercoledì, 12 Settembre 2018 17:53 Written by

Cari cittadini desidero spiegarvi quello che è successo in queste ultime settimane, cosa succede in questi giorni e soprattutto cosa succederà a proposito della cosiddetta crisi. Cosa significa intanto crisi? “L'etimologia di crisi deriva senza dubbio dal verbo greco krino = separare, cernere, in senso più lato, discernere, giudicare, valutare. Nell'uso comune ha assunto un'accezione negativa in quanto vuole significare un peggioramento di una situazione. Se invece riflettiamo sull'etimologia della parola crisi, possiamo coglierne anche una sfumatura positiva, in quanto un momento di crisi cioè di riflessione, di valutazione, di discernimento, può trasformarsi nel presupposto necessario per un miglioramento, per una rinascita, per un rifiorire prossimo”. Voglio chiarire subito, caso mai non fosse ancora chiaro, che le mie scelte fin da subito e come ampiamente annunciato in campagna elettorale, non seguono le “logiche extra cittadine” come affermato in un articolo apparso su una testata giornalistica, ma sono la sintesi di un ascolto attento, già l'ascolto, dei vari gruppi consiliari e delle loro rappresentanze politiche, filtrate attraverso l’affermazione di consapevolezza che “il sindaco sono Io”
Liste civiche, che nelle consultazioni elettorali amministrative hanno espresso un certo numero di consiglieri, hanno trovato collocazione in gruppi consiliari esistenti o di nuova formazione che, se da un lato hanno portato ad una semplificazione del quadro politico, dall’altro hanno provocato un ineludibile quanto giusto bisogno di assestamento nella composizione dell’esecutivo.
Inoltre ai dieci consiglieri della maggioranza si è aggiunto il consigliere Agresti, espressione di una significativa parte delle liste e di cittadini che al ballottaggio hanno appoggiato la mia candidatura favorendo l'affermazione della mia coalizione.
Con i rappresentanti di questa compagine fu stilato e condiviso un accordo programmatico che da oggi sarà possibile mettere in atto grazie anche alla loro rappresentanza in giunta, strumento operativo delle strategie e delle linee di policy individuate dal sindaco e condivise dal consiglio.
Questo fu un impegno che, chi come me percorre i sentieri della coerenza ,della trasparenza e del solo interesse dei cittadini che ci hanno scelto, presi pubblicamente e che è stato sempre nelle mie intenzioni mettere in atto in modo formale e sostanziale. La faccia è la mia e a questo obbligo d'onore non intendo venir meno. Posso sacrificare l'ambizione, non la faccia. Questo mi ha insegnato il mio percorso formativo.
Tuttavia, come avviene in un sistema fisico limitato, in equilibrio, se interviene un elemento esterno che si aggiunge ad esso, causa una fase di “movimento degli elementi già presenti” e quindi di temporaneo squilibrio che dura fino a quando ciascuno non ritrova una sua precisa collocazione che è diversa dalla precedente, ma che rende il sistema più compatto e più stabile.
Ogni elemento, per il raggiungimento di questo obiettivo, dovrà rinunciare ad un pochino di “spazio” e dovrà essere libero di cambiare posizione perché solo questi due presupposti porteranno gli elementi a ricomporre un sistema con un nuovo e maggiore equilibrio ed energia, anche se questo comporta qualche rinuncia ad ambizioni personali di alcuni, senza inutili e strumentali vittimismi perché le sorti di una città non possono essere legate alle sorti di un singolo, nè per questo viene delusa la fiducia degli elettori.
I necessari cambiamenti sono nell’interesse esclusivo dei cittadini, nell’ottica di una maggiore efficienza ed efficacia dell’azione amministrativa per l’attuazione del programma votato dai cittadini, essendo stato e, rimanendo io, persona libera, senza appartenenze partitiche, senza lacci e lacciuoli di alcun genere né locali né extracittadini.
Grande senso di responsabilità ha mostrato il gruppo del PD che, pur evidentemente sotto dimensionato nella rappresentanza in Giunta, ha mantenuto la barra dritta con l’intento prioritario di attuare il progetto per Policoro con l’intero centro sinistra, allargato a componenti civici e partiti che insieme vogliono portare Policoro ad una svolta. Da città isolata e chiusa in dinamiche locali ad una città di ampio respiro in tutti i settori riconquistando così la propria indiscussa leadership.
Cambiare visione per lanciare la nostra città a livello nazionale e internazionale facendo leva sulle sue grandissime potenzialità e caratteristiche apprezzate da chiunque venga a visitare la nostra terra.
Concludo con Einstein, “Non possiamo far finta che le cose cambieranno se continuiamo a fare le stesse cose La crisi è la migliore benedizione che può arrivare a persone e Paesi, perché la crisi porta progressi… E’ dalla crisi che nasce l’inventiva, le scoperte e le grandi strategie. Chi supera la crisi supera se stesso senza essere superato. Chi attribuisce alla crisi i propri insuccessi e disagi, inibisce il proprio talento e ha più rispetto dei problemi che delle soluzioni. La vera crisi è la crisi dell’incompetenza… Senza crisi non ci sono sfide, e senza sfida la vita è una routine, una lenta agonia. Senza crisi non ci sono meriti. E’ dalla crisi che affiora il meglio di ciascuno.. Parlare della crisi significa promuoverla e non nominarla vuol dire esaltare il conformismo. Invece di ciò dobbiamo lavorare duro. Terminiamo definitivamente con l’ unica crisi che ci minaccia, cioè la tragedia di non voler lottare per superarla”.  Albert Einstein 1955  

Sabino Giacco: "pensano di “decapitare” tutti coloro che non si allineano ai loro voleri"

Giovedì, 10 Maggio 2018 09:58 Written by

Nel Consiglio Comunale di venerdì 4 maggio è stata approvata con i voti della maggioranza (Movimento Civico Scanzanese) la mozione di sfiducia al Presidente del Consiglio sulla base di motivazioni prettamente politiche, peraltro vacui, infondati e davvero puerili.
Il Sindaco Ripoli e la sua maggioranza hanno messo in atto l’ennesimo teatrino di cattiva politica per liberare una poltrona pur di tenere in piedi una pseudo-coesa maggioranza che da tempo vacilla. Dica pure ai Cittadini che questo attacco politico nascondeva la necessità improcrastinabile di assegnare la poltrona ad uno dei suoi consiglieri rimasti peraltro senza ruolo.
Atto ostile da parte del Sindaco e della sua maggioranza che da quando si è costituito il gruppo consiliare “Scanzano Libera” di cui mi onoro di far parte è sistematicamente nel mirino di costoro.
Il classico tipo di separazione “non consensuale” in cui chi lascia è costretto a patire la persecuzione dell’ex.
Probabilmente pensano di “decapitare” tutti coloro che non si allineano ai loro voleri con la speranza di mettere ordine nel loro abituale disordine?!
Tutto politicamente ragionevole, comprensibile, ma non altrettanto legittimo, almeno dal nostro punto di vista non in linea con i dettati normativi e giurisprudenziali. Tanto è vero che il Consiglio di Stato e il TAR più volte si sono espressi in merito stabilendo il principio sul quale “è nulla la votazione consigliare quando le motivazioni a sostegno non riguardano il merito.”
Mi sorprende come il Sindaco, ma più in generale la maggioranza, non abbiano ben chiara la funzione del Presidente del Consiglio, non riuscendo a distinguere il grado di rappresentatività del Presidente del Consiglio Comunale da quello politico.
Egli non è, in alcun modo, destinatario di un mandato rappresentativo della maggioranza consiliare, tantomeno vincolante, tale da presupporre un rapporto di fiducia, poiché egli assolve a compiti di rappresentatività istituzionale, che è piena nei rapporti interni in seno all’intero Consiglio. Altro è il ruolo politico che ognuno di noi svolge, che sia di maggioranza o di minoranza, a sostegno o contro determinate scelte.
Voglio ricordare al Sindaco Ripoli e la sua pseudo maggioranza che, correttezza e moralità politica, ove loro abbiano, così come hanno, una sfrenata voglia di protagonismo che il ruolo di Presidente del Consiglio mi è stato assegnato poiché risultato tra i più suffragati all’ora competizione elettorale, dunque destinatario di delega alla rappresentanza per volontà popolare e non per grazia ricevuta dal primo cittadino.
Ho svolto il mio incarico con onestà intellettuale, scrupolosità, spirito di servizio e rispetto, garantendo una democratica dialettica tra i consiglieri di maggioranza e quelli di minoranza, alla ricerca costante dell’equilibrio che il Presidente del Consiglio ha il dovere di esercitare.
Credo che nessuno di noi debba dimenticare la distinzione fra passione politica e senso delle Istituzioni. Pertanto, il mio impegno è stato improntato sulla necessità di garantire e tutelare i diritti e le prerogative di tutti i consiglieri componenti il Consiglio, garantendo l’esercizio effettivo delle nostre funzioni nell’osservanza e nel rispetto delle Leggi, dello Statuto e dei Regolamenti. Mai una diffida dal Prefetto.
Ho tentato nel breve tempo del mio mandato di rilanciare il ruolo del Consiglio comunale, adoperandomi al massimo per riavvicinare la gente alla politica e far comprendere che la politica dipende dal comportamento di coloro che la esercitano.
Ma ancora una volta all’opinione pubblica e alle sue domande di cambiamento viene fornita l’immagine di una politica lontana dai bisogni e dalle aspettative popolari, asserragliata nei propri egoismi ed incline esclusivamente ai propri personalismi.
Chissà se la stessa istituzione sarà capace di ergersi al di sopra delle beghe quotidiane della politica per guardare agli interessi generali della comunità che rappresentiamo e che ci guarda con attenzione e ci chiede di essere amministrata.
Farebbe bene il Sindaco e la sua Giunta, anziché di giudicare, a rispettare il ruolo del Presidente e di evitare di assumere loro atteggiamenti irriguardosi nei confronti del Consiglio (luogo di dialogo e confronto), che spesso si concludono nella totale “bagarre”. Come farebbero bene “tutti” ad affrontare con serietà e senso di responsabilità i problemi del territorio che sempre più aumentano e che non trovano più risposta.
In ultimo colgo l’occasione di ringraziare i cittadini di Scanzano, e non solo, attestandomi vicinanza personale e sentimento di gratitudine per l’attività resa alla Comunità.
A questo punto non posso che augurare al mio successore, Silvio De Marco, di svolgere il suo compito con spirito di abnegazione e correttezza istituzionale.


Il consigliere comunale Sabino Rocco Giacco

"Sul Capodanno Rai si pronunci anche l'Apt" - Il 14 aprile assemblea pubblica a Nova Sir

Giovedì, 12 Aprile 2018 19:58 Written by

Il Comitato MetaSiris chiama in causa l’Azienda di Promozione Turistica sulla scelta della sede

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Incendio Apofruit, manifestazioni di solidarietà

Martedì, 10 Aprile 2018 16:47 Written by

In questo foglio saranno pubblicati in ordine di arrivo sulla mailbox Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. le manifestazioni di solidarietà espresse alla cooperativa Apofruit per il rogo della notte di lunedì

Itrec - Enea, Policoroherakleia2022 ribadisce le richieste: trasparenza e tutela del territorio

Giovedì, 23 Novembre 2017 10:44 Written by

Nei giorni scorsi a Policoro si è tenuto un importante consiglio comunale aperto alla cittadinanza, enti ed associazioni che si occupano di ambiente, da noi opposizione fortemente voluto e a gran voce richiesto durante il precedente consiglio del 28 settembre e poi formalizzato con nota del 5 ottobre.
Al di là della soddisfazione, relativa, per avere per la prima volta acceso i riflettori delle istituzioni locali sulle attività in corso all’ITREC (ENEA) della Trisaia, abbiamo finalmente ascoltato i soggetti interessati (ENEA, Sogin, Ispra, ARPAB, Asm , Regione, associazioni etc.), abbiamo appreso e discusso dei tanti episodi di inquinamento che si sono registrati nei decenni e sottolineato la necessità di porvi definitivamente rimedio.
Si è deliberato, all’unanimità, un testo fortemente voluto da tutta l’opposizione e condiviso dall’intera assise comunale, tanto da aver dovuto superare posizioni di sufficienza e di superficialità, che impegna la giunta ed il sindaco ad esercitare un controllo costante ed autonomo fino al termine delle operazioni di bonifica del sito (utilizzando i fondi di compensazione ambientale) ed anche oltre, se necessario, e ad aggiornare costantemente i cittadini sui risultati accertati anche mediante l’istituzione di un tavolo permanente con i comuni vicini e la provincia. Tutto questo perché siamo stanchi di restare inermi di fronte a fenomeni gravi che mettono a rischio la nostra salute e la nostra vita, davanti ai quali di certo non dobbiamo fare allarmismo ma neanche continuare a far finta di niente per compiacere una classe politica sorda e lontana dal nostro territorio.
Noi continuiamo a pensare che il consiglio comunale, a prescindere da chi ne fa parte, sia un organo fondamentale per la vita della città e per la democrazia e non, come qualche membro purtroppo ritiene, una fabbrica di barzellette. Chi ritiene questo farebbe bene ad andare a ripetizione di “democrazia” e “partecipazione”.
Le nostre richieste di istituire un registro tumori, di fare indagini epidemiologiche, di monitorare lo stato dei terreni, delle acque e delle falde, a valle e fino al mare, come suggerito anche dal responsabile ARPAB, di eseguire controlli sulla realizzazione del deposito per lo stoccaggio “provvisorio”, di rendere pubblico il piano di emergenza, sono molto ma molto serie.


I cittadini devono sapere, il tutto va pubblicato sul sito della Prefettura e i risultati del monitoraggio indipendente del nostro territorio vanno inseriti nel Piano di Protezione civile comunale. Pretendiamo che esperti indipendenti e lontani dagli aggregati politici o para politici lavorino nell’interesse delle nostre comunità rappresentate.

Esigiamo infine che tutte le decisioni tecniche siano prese con la priorità di tutelare la salute dei cittadini, indipendentemente dal costo delle operazioni e che si adottino linee guida per i servizi anche veterinari delle AASSLL in caso di emergenza nucleare e radiologica. Vogliamo una risposta sanitaria alle emergenze radiologiche e nucleari che non si limiti alla apposizione di un cartello davanti a una stanza dell’ospedale ma si concretizzi nella presenza di personale qualificato e nella realizzazione di un ambiente in totale sicurezza e dotato di mezzi idonei. Condividiamo, infine, la proposta di Valutazione Incidenza Sanitaria.
In assenza di quanto richiesto da associazioni ambientaliste e forze politiche realmente attente alla salute pubblica, il consiglio comunale aperto risulterebbe un evento, una passerella o uno sfogatoio inutile e dannoso.

E considerando il tema, a noi tutto questo non piace... e non ci fa ridere per niente.

La coalizione civica #Policoroherakleia2022

La Ferrovia della Magna Grecia ed il ritorno dei treni tra Sibari e Taranto: un sogno che si realizza?

Mercoledì, 15 Novembre 2017 09:10 Written by

Una sola parola per definire tutto ciò: incredibile!

Una tratta ferroviaria per la quale ci siamo battuti (non da soli) per anni, di fondamentale importanza, ma oggi percorsa solo da pochi treni merci, da due coppie di InterCity (se così possono essere definiti) e da due coppie di treni Regionali tra Sibari e Trebisacce, forse tornerà presto agli antichi splendori. Ci riferiamo alla tratto di Ferrovia Jonica tra Taranto e Sibari, quello "interregionale" a cavallo tra Calabria, Basilicata e Puglia, dove il trasporto ferroviario è stato quasi integralmente autosostituito nel dicembre 2012. Una triste parentesi, una delle tante, che abbiamo cercato di contrastare con i pochissimi mezzi che avevamo all'epoca.
Il momento della svolta, che comunque è ancora allo studio, è stata la giornata del 13 novembre scorso. Si è tenuta infatti a Taranto una riunione tra gli Assessori regionali competenti in tema di trasporto ferroviario delle Regioni Puglia, Basilicata e Calabria, per discutere di una proposta relativa all'istituzione di servizi interregionali nella tratta ferroviaria in questione. Erano presenti gli assessori Antonio Nunziante (Regione Puglia), Nicola Benedetto (Regione Basilicata) e Roberto Musmanno (Regione Calabria). Presenti anche gli onorevoli Cosimo Latronico (principale promotore del ritorno del trasporto su rotaia tra Sibari e Taranto, assieme alla deputata calabrese Enza Bruno Bossio) e Ludovico Vico. In occasione di questo incontro, è stata illustrata una proposta di offerta ferroviaria elaborata da Trenitalia, che prevede l'istituzione di 7 coppie di treni Regionali tra l'importante snodo pugliese e Sibari. Durante l'incontro, dove è stato palesato un forte interesse (finalmente!) da parte di tutte e tre le Regioni relativamente a questo servizio, è stata condivisa l'esigenza di elaborare una soluzione più articolata e dettagliata, che sia in grado di cogliere le esigenze di mobilità del territorio, non trascurando anche le potenzialità di un servizio di mobilità turistica.
A proposito di turismo e marketing, su proposta della Regione Calabria nella persona dell'Assessore alle Infrastrutture Roberto Musmanno, è stata condivisa ed approvata l'idea di denominare ufficialmente la Ferrovia Jonica come "Linea Ferroviaria della Magna Grecia", e la proposta sarà avanzata al Ministero delle Infrastrutture ed al Gruppo Ferrovie dello Stato, congiuntamente da tutte e tre le Regioni interessate. Si tratta di una prima fase della realizzazione della nostra ormai ben nota proposta, lanciata in primis dalla sezione crotonese di Italia Nostra coordinata dall'attivissima Prof.ssa Teresa Liguori, nostra socia onoraria. Una ferrovia percorsa da treni attraverso i quali raggiungere, oltre che i luoghi di lavoro e di studio, tutti i principali siti archeologici magnogreci e romani della fascia jonica, che per una curiosa (ed allettante) coincidenza, si trovano tutti a pochi metri di distanza dagli altrettanto storici binari Jonici. Ci riferiamo ai siti archeologici di Kaulon (nei pressi di Monasterace), di Casignana (a poca distanza da Bianco), Roccelletta di Borgia, gli scavi di Sibari, ed ovviamente il Museo Archeologico di Locri, che tra l'altro è stato la destinazione del nostro "Viaggio della Magna Grecia" del 5 marzo dello scorso anno, da Crotone a Locri, in occasione della Giornata Nazionale delle Ferrovie non Dimenticate.
Quella di questi giorni, quindi, è per noi una notizia anche molto emozionante, visto che, se si realizzerà a pieno, sarà il coronamento di una nuova battaglia, una delle più importanti e complesse, della nostra Associazione e di Italia Nostra! In attesa di ulteriori risvolti, che speriamo possano confermare prima di tutto il reperimento di risorse per l'istituzione dei servizi ferroviari tra Sibari e Taranto, vogliamo comunque lanciare alcune interessanti proposte di organizzazione dell'offerta ferroviaria.
In queste ore abbiamo infatti discusso di ciò sul gruppo facebook di Ferrovie in Calabria, e siamo giunti alla conclusione che, probabilmente, sarebbe molto più utile un'offerta di treni tra Cosenza e Taranto e viceversa, senza rottura di carico a Sibari, andando ad unificare i servizi Cosenza - Sibari e viceversa già esistenti, con i futuri Sibari - Taranto e ritorno. Ovviamente treni effettuati con materiale rotabile elettrico, Minuetto o composizioni con E464 e vetture nelle fasce a maggiore frequentazione. In tal modo, quindi, nascerebbe anche un interessantissimo nodo a Cosenza, con coincidenze tra i Regionali Reggio Calabria Centrale - Lamezia Terme Centrale - Paola - Cosenza e ritorno, con i Regionali Cosenza - Sibari - Taranto e viceversa, ricreando così la maglia dei servizi ferroviari tra la Calabria Tirrenica e Taranto. A Sibari, ovviamente, i Cosenza - Taranto e ritorno, andrebbero a coincidere con i Regionali da/per Crotone/Catanzaro Lido, con possibile eventuale unificazione di questi ultimi treni, con alcune coppie di collegamenti Catanzaro Lido - Reggio Calabria Centrale e ritorno. In tal modo, Sibari diventerebbe il nodo di interscambio tra i servizi da/per Taranto e quelli da/per Catanzaro Lido/Reggio Calabria via Jonica, mentre Cosenza quello tra i servizi da/per Taranto e quelli da/per Lamezia Terme Centrale/Reggio Calabria Centrale via Tirrenica.
Una cosa è certa: se le risorse, come si spera, verranno reperite...nei prossimi mesi per noi "smanettoni" di orari e servizi ci sarà da divertirsi, ma soprattutto ci sarà da festeggiare per le popolazioni joniche, per le quali, forse, la spirale negativa nel campo del trasporto ferroviario sta per invertirsi.


Roberto Galati
Associazione Ferrovie in Calabria

La famiglia Mastrosimone ringrazia i concittadini

Giovedì, 09 Novembre 2017 19:04 Written by

La Famiglia Mastrosimone nelle persone della moglie Antonella e dei figli Michele, Angelica, Mattia e Jacopo ringrazia sentitamente i tantissimi concittadini che in queste ore stanno dimostrando il loro cordoglio per il grave lutto che l’ha colpita. La vicinanza di tutta la comunità cittadina dimostra ancora di più la stima e l’affetto che il nostro Tonino ha costruito nella sua vita, sia come imprenditore che come padre di famiglia. Il vostro calore ci è di sostegno in questi momenti drammatici e ci aiuta a sopportare il grande vuoto che il nostro caro defunto lascia nelle vite di tutti.