Lunedì, 04 Dicembre 2023

CULTURA

CULTURA (893)

Latest News

Due Mari WineFest inaugura la versione invernale al Castello Aragonese di Taranto dal 22 al 25 novembre

Giovedì, 15 Novembre 2018 10:03 Written by

Il Due Mari WineFest, l'evento di riferimento del vino a Taranto, organizzato da Stefania Ressa, Andrea e Fabio Romandini e giunto alla IV edizione, inaugura la versione invernale nel prestigioso Castello Aragonese dal 22 al 25 novembre. Il Castello Aragonese rappresenta il simbolo della città di Taranto e per la prima volta apre le porte ad una fiera enogastronomica. “L’obiettivo dell’edizione invernale è quello di rafforzare il brand ‘Due Mari WineFest’ nell’ottica di creare un appuntamento che tenda sempre più a professionalizzarsi – commentano gli organizzatori – tanto che la novità della WINTER EDITION è la giornata B2B, che si terrà la mattina del 24 novembre, quando l’evento è chiuso al pubblico. Sarà un momento di confronto interessante che coinvolgerà operatori del settore, ristoratori, giornalisti enogastronomici, food blogger, chef e distributori.” Saranno 4 giorni intensi e ricchi di appuntamenti collaterali. Il Due Mari WineFest – WINTER EDITION non si esaurirà infatti nella degustazione di vini (non solo pugliesi ma provenienti da più parti d'Italia) e prodotti agroalimentari. Il Due Mari WineFest sarà piuttosto un vero e proprio percorso esperienziale, che toccherà i molteplici volti della cultura: da quello artistico con il live painting di Arianna Greco – la prima artista a lanciare in Italia l’arte enoica – alla mostra fotografica “Ruah” a cura di Paola Ressa e Martina Melchionno; quello cinematografico con il giornalista e critico cinematografico Guido Gentile con la conversasione “007 - Licenza di buona cucina”; la musica con la direzione artistica di Antonio Oliveti, che porterà sul palco del Due Mari gruppi non solo locali ma nazionali e internazionali; i cooking-show condotti dal resident chef del Due Mari WineFest, Lele Turi, insieme ad alcuni dei migliori chef pugliesi e italiani: Salvatore Avallone, Giuseppe Cannillo, Luigi Chirico, Gianvito Matarrese e Cosimo Russo. Ogni serata, con la collaborazione dell’A.I.S. - Delegazione di Taranto (Associazione Italiana Sommelier), sarà scandita da masterclass, percorsi formativi aperti al pubblico e ad operatori di settore. Uno spazio sarà destinato, inoltre, a Francesco Gianfreda, ideatore del Wine Cocktail Experience e ai laboratori per i bambini ad accesso libero tenuti la domenica da Teresa Cavallo, operatrice didattica. Non finisce qui: il venerdì e la domenica una delle sale del Castello Aragonese – con la direzione di Paolo Miola – ospiterà due cene esclusive a più mani, di cui una – quella del 25 novembre – al buio. Parte del ricavato andrà in beneficenza all’associazione S.I.M.BA. Onlus. Insomma, dal 22 al 25 novembre tutti coloro che verranno al Castello Aragonese – oltre a godere delle bellezze di uno dei luoghi più attrattivi di Taranto e d'Italia (le visite al Castello, infatti, proseguiranno durante tutte le giornate) – potranno vivere un'esperienza a 360 gradi, in cui nulla sarà lasciato al caso. Gli organizzatori hanno pensato persino ad un allestimento ad hoc grazie alle opere di Bottega del Monaco, che abbelliranno le sale espositive, e alle composizioni floreali di Vivaio Edelweiss, che coloreranno piazza d'armi.


B2B DAY – Sabato 24 novembre

La mattina di sabato 24 novembre si terrà al Castello un incontro B2B, business to business, aperto agli operatori di settore. Lo start è fissato alle ore 9.30 e si potrà accedere solo su invito accreditandosi tramite mail e scrivendo a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.. L’ingresso per gli operatori di settore accreditati è libero. La giornata si aprirà con un dibattito sui nuovi scenari del mondo enogastronomico in Italia e all'estero, in cui interverranno: Leonardo Giangrande, presidente di Confcommercio Taranto, Rocky Malatesta, amministratore unico del Cesvir – Centro Economia e Sviluppo Italo Russo, Daniela Damiano, free lance export manager, WSET Educator, Vincenzo Picardi della Picardi Shipping srl, Salvatore Ambrosino, co-founder di Reddoak srls e Domenico Stazione, referente AIS Taranto. In seguito allo speech di apertura, le aziende vitivinicole e agroalimentari del Due Mari WineFest – WINTER EDITION incontreranno ristoratori, chef, operatori del settore, giornalisti, wine&food blogger e distributori locali e nazionali. Seguirà un cooking-show dimostrativo condotto dal resident chef del Due Mari WineFest, Lele Turi, con i prodotti delle aziende Derado e Bonduelle.

TICKET degustazioni – Due Mari WineFest WINTER EDITION

L’accesso al Castello Aragonese nei giorni dell’evento sarà libero.
Coloro che vorranno degustare i vini presenti potranno acquistare il kit di degustazione al costo di Euro 12,00 che comprende: calice, sacca e n.5 degustazioni. I ticket sono disponibili sia online sulla piattaforma www.postoriservato.it, sia presso il Bar Veneto in via Veneto 46 a Taranto. Per quanto riguarda il food, gli utenti potranno acquistare il ticket direttamente presso gli stand agroalimentari presenti. Si ringraziano i Main Sponsor: Armata di Mare Tarantro, Nuovarredo, Franck Home Sonn, Medical Center Taranto, Claudio Gulli Ascensori. Si ringraziano gli sponsor: Bonduelle, Derado, CGM Manufatti, Masseria Savoia Resort, La Barca ristorante, Bottega del Monaco, Ristorante Conte, GRC Distribuzione, Vivaio Edelweiss, Copyright stampe e design, The Garden, B&B Baja delle Sirene, Larocca Assicurazioni, Automondo Peugeot. Si ringraziano le aziende vitivnicole: Feudo Croce, Cantine San Giorgio, Tenute Tocci, Enoteca Crudò, Marco Conati, Ongaresca, Piera Martellozzo, Varvaglione, Tenute Motolese, Masseria Croce Piccola, Pruvas, Masseria Cicella, Vinerie Palmieri, Casa Primis, Le radici del Tempo, Tenute Girolamo. Birrificio: Eclipse. Si ringraziano le aziende agroalimentari: Masserie Amodio, Macellerie Mancrasso, L’angolo dei sapori, Rosina La Massaia Salentina, inMasseria, Orto Family, Bonbon et Chocolat. Si ringraziano i Media Partner: Se dico Taranto, Mediabrand, Nunnari Grafiche, ig_Taranto, Cookin Puglia, EXTRA Magazine, Canale 85 e Antenna Sud. Si ringrazia l'ANCE (Associazione Nazionale Costruttori Edili) per la copertura dell'impalcatura al Castello. Il Due Mari WineFest gode del patrocinio del Comune di Taranto, Regione Puglia e Puglia Promozione. Si ringrazia, inoltre, il Comando Marittimo Sud.

VIDEO-INTERVISTA "Scusa se ti scrivo una canzone", Giuliano Petrigliano racconta il suo nuovo brano

Venerdì, 05 Ottobre 2018 12:32 Written by

Giuliano Petrigliano, poeta e cantautore di Policoro, torna con un nuovo brano: "Scusa se ti scrivo una canzone". L'abbiamo incontrato e abbiamo fatto una chiacchierata con lui. "L'amore è in ogni canzone, fa parte della nostra vita". 

                                                                                                                                         LA VIDEO-INTERVISTA

“Vivi Heraclea”prosegue alla scoperta del Bosco Pantano e del castello di Policoro

Sabato, 29 Settembre 2018 11:32 Written by

Visite guidate gratuite il 30 settembre e il 21 ottobre in collaborazione con delegazione Fai costa jonica, Wwf, Cea B&M, Comitato Terre joniche

Estate di Isabella, si tirano le somme: circa 20mila i visitatori all'edizione numero 28

Giovedì, 27 Settembre 2018 16:41 Written by

Valsinni- Settembre, è tempo di bilanci, si guarda agli eventi organizzati e al loro esito, con un occhio al passato e uno al futuro. Si è conclusa il giorno 1 settembre, nel paese lucano, “L’Estate d’Isabella”, la manifestazione estiva dedicata alla poetessa Morra organizzata dalla Pro Loco di Valsinni in collaborazione con il comune nell’ambito delle attività del Parco Letterario, giunta quest’anno alla sua XXVIII edizione. Circa ventimila i visitatori, un numero importante per un paese che conta poco più di 1.500 abitanti. A partire dal 28 luglio, giornata inaugurale, le strade del centro storico hanno ospitato turisti provenienti da tutta la penisola, interessati e sempre più coinvolti dalla poesia di Isabella, “la voce più autentica ed originale della lirica del ‘500” come definisce la poetessa il critico Benedetto Croce. Menestrelli, acquaiole e cantastorie hanno fatto rivivere un tempo lontano e quasi sembrava di abitare nell’antico e gelido castello dei Morra circondati dalla corte, da guardie e giullari. Molto bravi gli animatori che, vestiti gli abiti d’epoca, hanno coinvolto con versi e canti i tanti turisti. Nel cartellone, visite al castello spettacolarizzate, rappresentazioni teatrali e cenacoli sotto le stelle allietati dalla musica dei “Menestrelli senza..Re”. In scena, a seconda dei giorni, tre spettacoli diversi: “Il Borgo Racconta” di Ninì Truncellito e Mimmo Rago, un viaggio sentimentale tra le vie del borgo, con varie figure rinascimentali, suggestivo e coinvolgente; “Isabella Vivrà”, il dramma scritto da Gennaro Olivieri, attuale presidente della pro loco, un dialogo tra la poetessa, i fratelli e la madre che termina con la morte fisica della Morra ma con la vita eterna donatele dalla sua poesia e dal ricordo perenne: “Isabella Vivrà in tutte le donne libere”. Le domeniche di agosto in scena, invece, “Benedetto Croce: diario di un pellegrinaggio” di Gennaro Olivieri, che racconta l’interesse e l’amore del critico contemporaneo per Isabella, e due commedie, portate in scena dalla compagnia teatrale “Il Gafio”: “Belfagor arcidiavolo” e “La Mandragola” entrambe scritte da Ninì Truncellito, storico presidente della pro loco e fondatore del Parco Letterario I. Morra, liberamente tratte dalle opere di Machiavelli. Un programma articolato e vario, di grande spessore culturale. Da ammirare l’impegno degli animatori che per 36 sere, ininterrottamente, hanno lavorato per far rivivere il loro paese e far conoscere la storia e la poesia di Isabella. In loro si nota un attaccamento quasi viscerale con la loro terra, le proprie radici e la storia. Nell’arco della manifestazione è stato consegnato il premio “Isabella Morra” al prof. Giovanni Caserta, noto storico lucano, sempre attento alle vicende morriane e tra i più importanti biografi di Isabella. Si dice soddisfatto dell’andamento della manifestazione il presidente Olivieri che, chiusi i bilanci si è già rimesso al lavoro con i suoi animatori per organizzare i prossimi eventi, tutti naturalmente legati al personaggio più illustre del paese: Isabella Morra. Il giorno 21 ottobre, in occasione della giornata nazionale de I Parchi Letterari, il castello di Valsinni rimarrà aperto per visite guidate gratuite.

Popular News

Dopo la partecipazione al Ninc di New York, il Women's…
MATERA - L’avvio della fase di coinvolgimento di cittadini e…
L'assessore Pasquale Domenico Grieco rende noto che il Comune di…
Cinque case editrici lucane presenti alla fiera della piccola e…

"Acquario" di Lorenzo Puntoni finalista a Venezia del Concorso I Love GAI 2018

Venerdì, 31 Agosto 2018 10:34 Written by
"Acquario", cortometraggio d'esordio del regista toscano Lorenzo Puntoni, figura tra le 15 pellicole finaliste per I Love GAI - Giovani Autori Italiani, nell'ambito della Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia.

PARCHI LETTERARI, LA PAROLA A STANISLAO DE MARSANICH

Lunedì, 13 Agosto 2018 10:18 Written by

Valsinni- Cultura e territorio, due termini, un binomio di grande successo, diventano importanti elementi per la nascita di un Parco Letterario. “Il Parco Letterario” scriveva James Hillman “ è un Parco dell’immaginazione. Con l’immaginazione possiamo pensare di vivere in un antico e gelido castello, di essere circondati dalla nostra corte, di seguire, in silenzio, il corteo funebre di Giosuè Carducci (o di Isabella Morra) o il ritorno a Itaca di Ulisse. Ognuno di noi ha così mille anni, tanti quanti ne può avere un albero e conoscere tempi, luoghi e compagni dove la sua anima si sente e si sentirà sempre a casa propria”. Parole molto poetiche quelle di Hillman che rendono bene il concetto. Per avere una definizione precisa intervistiamo oggi Stanislao De Marsanich, attuale presidente dei Parchi, attento ed entusiasta sostenitore di questa importante realtà culturale. “I Parchi Letterari” ci spiega il presidente “sono parti di territorio caratterizzati da diverse combinazioni di elementi naturali e umani che illustrano l’evoluzione delle comunità locali attraverso la letteratura”. Attualmente sono 23 i Parchi presenti sul territorio nazionale, 5 dei quali si trovano in Basilicata: “Isabella Morra” a Valsinni, “Albino Pierro” a Tursi, Carlo Levi ad Aliano, “Federico II” a Melfi, “Quinto Orazio Flacco” a Venosa. “I Parchi sono nati nel tempo con varie tipologie” continua con entusiasmo De Marsanich “antesignano ne è stato sicuramente Benedetto Croce per arrivare poi a Stanislao Nievo, il vero fondatore. Caratteristiche fondamentali sono, in primis, il territorio inteso come fonte di ispirazione per un autore (posti con interesse a farsi conoscere, fuori dai grandi giri turistici, difficili da raggiungere), ma particolare importanza assume anche la capacità gestionale del luogo. I Parchi diventano uno strumento per far conoscere e salvaguardare il territorio”. Ma un Parco è anche altro. “Con il termine di Parco Letterario si indicano anche le attività culturali, i “viaggi sentimentali” organizzati in un paese con lo scopo di rendere parteci i visitatori e far vivere loro un viaggio indietro nel tempo. Particolare attenzione dedichiamo ai Parchi lucani di cui il presidente ci parla con grande orgoglio: “Il primo Parco istituito in Lucania è quello di Isabella Morra, tra i più longevi e attivi, importante per le varie manifestazioni che qui vengono organizzate durante tutto l’anno intorno alla risorta immagine della poetessa rinascimentale. Fiore all’occhiello è “L’Estate d’Isabella” che si svolge nel mese di agosto e che attira ogni anno migliaia di visitatori. Visite spettacolarizzate al castello, rappresentazioni teatrali, animazione dei menestrelli e cenacoli sotto le stelle catapultano il turista in viaggio nella memoria e nel sogno. Segue il Parco Letterario di Aliano, città nota per aver ospitato Carlo Levi che ha ben illustrato la realtà contadina lucana nella sua opera “Cristo si è fermato a Eboli”. Anche qui vengono realizzate importanti iniziative nel periodo estivo. Queste realtà sono state un esempio per tutti gli altri parchi, soprattutto per i neonati lucani che piano piano stanno emergendo. L’obiettivo, oggi, è quello di fare e creare una rete tra tutti i Parchi italiani ed è importante che quelli che funzionano di più facciano da traino agli altri senza però rallentare la propria corsa”. Il presidente De Marsanich ci invita a visitare questi luoghi incantanti per vivere un’esperienza indimenticabile e direi quasi romantica ad ascoltare le sue parole, dove protagonisti diventano il visitatore, il territorio e la poesia.

Sant’Angelo le Fratte, “Corti in Cantina” 2018: ecco i nomi di tutti i premiati

Sabato, 11 Agosto 2018 12:34 Written by

Si è tenuta mercoledì 8 agosto nella piazzetta antistante la sede comunale di Sant’Angelo le Fratte la settima edizione della rassegna cinematografica di cortometraggi lucani “Corti in Cantina”, ormai appuntamento consolidato di cinema estivo in Basilicata.

Chitarra indiana tipica: qual è, e come si suona?

Mercoledì, 08 Agosto 2018 09:11 Written by

Quando si parla di chitarra indiana ci si riferisce alla Mohan Veena, che ha preso il nome dal suo inventore, negli anni Sessanta. Per suonarla, tuttavia, si usava la stessa tecnica della Vichitra Vina, risalente a tempi più antichi. Vediamo nello specifico di cosa si tratta e quali sono le sue caratteristiche.

La Vina

Prima di descrivere la chitarra indiana, è bene saperne di più sulla Vina, uno dei più antichi strumenti indiani, discendente del sitar ed antenato della chitarra di Veena, la cui origine potrebbe risalire verso l'anno zero, lo stesso periodo in cui è stato scritto il Nātyaśāstra, un trattato sulla musica, la danza ed il teatro, dove viene menzionata. Questo strumento rientra nella famiglia dei liuti, ed è lungo circa 150 centimetri, ed è caratterizzata dal manico e dalla zucche svuotate. Se ne possono distinguere tre tipi:

  • la Rudra Vina, che possiede sette corde che si accordano sulla parte sinistra;

  • la Saraswati Vina, anch'essa da sette corde, ma che si accordano sulla destra, e sia questa che la Rudra provengono dalla parte meridionale dell'India;

  • la Vichitra Vina, conosciuta anche come “strana Vina”, è priva di tasti e si suona in orizzontale, utilizzando delle palle di vetro o delle pietre nella mano sinistra, per pizzicare le corde.

 

Le caratteristiche della Mohan Veena

La Mohan Veena a prima vista ricorda molto la chitarra europea, ma si differenzia per le sue corde, sia per quanto riguarda il suo numero che le sue accordature. A quelle per la melodia, se ne possono aggiungere altre due, chiamate chikari, che permettono di sostene il ritmo dell'esecuzione. Ad averla realizzata è stato il musicista indiano Vishwa Mohan Bhatt, nel 1968, ed oggi è una delle chitarre più suonate in Asia centrale. Come per la Vichitra Vina, per pizzicare le corde devono essere usate degli oggetti duri, che possono essere realizzati in pietra, in vetro o in metallo. Per suonarla, occorre appoggiare la chitarra in grembo, portando il manico verso la sinistra.

Il sitar

Il sitar è la più celebre delle chitarre indiane, originaria dell'India settentrionale, utilizzata ancora oggi ed ispirandosi ad essa sono state costruite le chitarre sopracitate (qui trovi maggiori info su questa chitarra indiana). La sua cassa armonica ha una forma sferica, che ricorda una zucca tagliata per metà, il che gli permette di avere una buona risonanza, e le sue corde vengono definite Corde degli dei. Questo strumento è diventato popolare in Europa e in America in pieno movimento New Age, tra gli anni Sessanta e Settanta (stesso periodo in cui è nata la chitarra indiana), e sono stati musicisti famose, come George Harrison dei Beatles, a renderla popolare. In Italia, Aldo Tagliapietra l'ha usata per il suo brano La ruota del cielo, che faceva parte dell'album L'infinito, uscito nel 2004. In poche parole, le chitarre indiane ci possono far pensare agli anni Sessanta e Settanta, quando nascevano nuovi movimenti giovanili ed era in voga il New Age, la cui cultura comprendeva anche la conoscenza della filosofia, di alcune tecniche di meditazione e della musica orientale, sinonimo di uno stile di vita più semplice e sano, quindi non si poteva non rimanere affascinati dalle chitarre indiane.