Un ricco possidente o forse un “uomo illustre”, della vicina Anglona, probabilmente quando questa era ancora una florida cittadina, prima che le bande della regina Giovanna la distruggessero, uccide la sua unica figlia, Veronica, rea di essere fuggita per amore con un giovane, probabilmente di basso rango sociale e, quindi, non degno di lei, per seppellirla in un pozzo, coperta con tutti “i tesori” che le sarebbero toccati. Trama semplice, essenziale, per raccontare una delle tante leggende (o forse realmente una storia minore) della nostra Lucania/Basilicata, presenti in modo variabile in ogni comunità.
Sceneggiatura e regia sono curate dall’artista tursitano Luigi Caldararo mentre le musiche ed i canti, fondamentali in questo spettacolo, sono il frutto elaborato della ricerca di Ernesto G. Caldararo, Angelo Di Tommaso, Anna Di Scipio, Cristina Libonati, Ilenia Stigliano. A realizzare i costumi, Angela Clemente, Vincenza Gentile, Filomena Laragione e Maria Santamaria mentre la scenografia è curata da Antonio Farina.
Tribalarte è un’associazione culturale che opera in ambito locale recuperando, rivisitando e riproponendo, insieme ad altre associazioni, momenti ed aspetti del complesso patrimonio storico e linguistico tursitano. Anche in questo spettacolo rivivono leggende e credenze popolari, voci musicali che cantano di spiriti e di superstizioni, di innamoranti, di violenza e di sangue.