A fare gli onori di casa è stato Giuseppe Viviano, presidente della locale sezione, che ha salutato e ringraziato i presenti, mentre solo per un imprevisto dell’ultima ora non era presente la responsabile nazionale Donne Impresa Lorella Ansaloni, che avrebbe ulteriormente arricchito un dibattito già pieno di contributi interessanti.
L’incontro di ieri era inizialmente previsto per il 3 luglio ma è stato posticipato per motivi organizzativi e si è chiuso nel migliore dei modi, con tante donne provenienti soprattutto da Tursi, ma anche da Nova Siri, Rotondella e Scanzano Jonico. Preparate e determinate, le donne sono intervenute nel dibattito e hanno parlato anche della modernizzazione dell’agricoltura, tesa a favorire la multifunzionalità che emerge anche dai dati nazionali sull’imprenditoria in rosa, una “modernizzazione” che spesso passa proprio attraverso le donne. Coldiretti Donne Impresa, infatti, promuove lo sviluppo dell'imprenditoria femminile agricola, organizza attività culturali e di comunicazione con i consumatori, elabora proposte per le politiche sociali attinenti al mondo agricolo, “e presto anche a Tursi ci sarà una sezione locale tutta al femminile” ha anticipato Cotugno.
Tornando all’incontro, ognuno ha portato il proprio punto di vista. “I clienti vanno educati, la qualità ha un prezzo e si paga”, ha affermato Nicla De Maria riferendosi ai prodotti agricoli e alla loro commercializzazione, in particolare si riferiva alla sua esperienza in qualità di gestore di un agriturismo in provincia di Potenza. Poi uno sguardo (critico) ai giovani: “Siamo nel Mezzogiorno, c’è troppo assistenzialismo, molti non si piegano al lavoro nei campi e quindi c’è spazio per gli stranieri che, è giusto precisarlo, vengono pagati come gli italiani, non c’è differenza”. E se qualcuna è saltata sulla sedia quando ha appreso da Apollonia Lopez che con la nuova riforma previdenziale andrà in pensione a 67 anni, qualcun'altra ha tirato un mezzo sospiro di sollievo quando ha sentito che c’è sempre la possibilità del prepensionamento, che però prevede delle sensibili penalizzazioni.
Antonio Cotugno ha fatto un bilancio di questi incontri: "Molto positivo, c’è stato tanto entusiasmo e credo che il ruolo della donna nell’impresa, soprattutto nella nostra zona, può crescere molto, per dare quel contributo in più al settore agricolo, sia sotto l’aspetto del reddito, che della vendita e qualità del prodotto”. Poi, una piccola riflessione su come sia stato rivoluzionato il ruolo della donna in agricoltura negli ultimi anni, “prima era contadina, poi coltivatrice diretta e oggi finalmente imprenditrice agricola. Con Donna Impresa, inoltre, si è dato un forte supporto al mondo dell’agricoltura e dei coltivatori diretti: da coadiuvanti le donne sono diventate protagoniste e promotrici della qualità del prodotto del made in Italy”. E se la partecipazione è stata davvero notevole, Cotungo la interpreta così: “Solo Coldiretti è riuscita a capire che fare informazione è importante per far reddito e vendere i propri prodotti”.
Alla fine sul terrazzo dell’agriturismo dell'azienda agricola Santamaria, aderente a Campagna Amica, c’è stato un aperitivo a “Km Zero”, con tanti prodotti del nostro territorio: frutta, calzoni, crespelle, focacce, dolci e molto altro, il tutto ovviamente preparato dalle donne, da un po’ di anni protagoniste nei campi ma da sempre con maestria ai fornelli.
Il futuro è rosa: ieri l'ultimo degli ''Incontri al femminile'' della Coldiretti di Tursi

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