Venerdì, 31 Marzo 2023

“Death Note”, il lato oscuro della giustizia

Light Yagami ha diciassette anni ed ogni giorno, quando accende la tv o legge il giornale, prova disgusto verso il mondo che lo circonda: il crimine, la malvagità e la corruzione hanno ormai preso il sopravvento e sembra che nessuno sia in grado di ostacolarli. Il suo senso della giustizia è fuori dal comune, così come la sua intelligenza.

Studente modello – il migliore del Giappone – sogna di seguire le orme del padre studiando legge ed entrando in polizia. Stretta tra le pareti della scuola o di casa, la sua esistenza è piuttosto ordinaria, a tratti noiosa.  Ma c’è qualcuno che si annoia anche più di lui. In un altro mondo, in una terra desolata popolata da esseri mostruosi e pigri, Ryuk trascorre le sue giornate osservando gli umani e chiedendosi se una visita tra loro potrebbe rendere più avvincente la sua vita di divinità obsoleta. Ryuk è uno Shinigami, un dio della morte, il cui unico scopo è quello di accorciare vite umane al fine di allungare la propria. Per farlo gli basta osservare il volto di una persona e scriverne il nome su un’agenda: il Death Note, ovvero il quaderno della morte. Ma la verità è che gli Shinigami hanno abbandonato da tempo questa pratica per dedicarsi ad attività più rilassanti. Il mondo da loro popolato è caduto in rovina e nulla sembra interessarli. Per lo più si limitano a lasciarsi vivere. Del resto, gli esseri umani muoiono anche senza il loro intervento, non li venerano e neanche li temono. Come se non esistessero. “Questo mondo è uno schifo” sembrano pronunciare all’unisono Light e Ryuk e il destino sembra voler aiutare entrambi a sopportare tale realtà. A Ryuk basterà lasciar cadere sulla Terra il proprio Death Note, con tanto di dettagliate istruzioni per l’uso in inglese, per realizzare il suo desiderio.

Infatti, una volta che il nero quaderno sarà stato raccolto, lo Shinigami sarà costretto a seguirne il nuovo possessore. E naturalmente a trovare il diabolico tesoro non può essere che Light Yagami. Inizialmente scettico sulla veridicità di un simile oggetto, ben presto Light si accorgerà che non si tratta semplicemente di uno scherzo ben elaborato: è stato sufficiente annotarvi i nomi di due criminali di cui conosceva il volto perché morissero di arresto cardiaco in soli quaranta secondi. Il quaderno funziona davvero e l’apparizione di Ryuk ne è ulteriore conferma. Ma come adoperare uno strumento così potente? Come può un comune essere umano adoperare un’arma divina? Light non ha dubbi: grazie al quaderno dello Shinigami può finalmente amministrare la giustizia e gettare le basi per un mondo migliore epurato da ogni crimine. Un mondo ideale abitato solo da gente buona e onesta che lo accoglierà come un vero e proprio dio. “Il fine giustifica i mezzi” è il motto di questo giustiziere. In pochi giorni molti criminali giapponesi e non solo sono misteriosamente morti per arresto cardiaco. Una vera e propria firma che attira l’attenzione da una parte dell’Interpol, decisa a catturare l’efferato assassino, e dall’altra della gente comune, che nell’anonimato garantito da Internet sostiene l’operato dell’unico omicida seriale che meriti approvazione. Kira è il nome con cui il vendicatore sarà da tutti conosciuto e riconosciuto. Kira,trasposizione di killer, perché è pur sempre di un assassino che si tratta.

Ed è per questo che L, il miglior detective privato di tutti i tempi, vuole e deve a tutti i costi scoprirne l’identità e condurlo al patibolo. Solo così sarà davvero fatta giustizia. L è disposto a tutto pur di catturare Kira e ben presto cercherà uno scontro diretto con lui. Lo provoca, lo mette alle strette, lo sfida. E Kira non si tira indietro, anzi reagisce con forza ed astuzia. Il conflitto fra i due vede protagoniste due intelligenze superiori e si traduce in una vera e propria guerra fra due diverse concezioni della giustizia. Psicologia, strategia e velocità sono le armi indispensabili per trionfare. E sia Kira sia L ne sono maestri.  “Death Note” è un manga ideato e scritto da Tsugumi Ōba e disegnato da Takeshi Obata. Apparso per la prima volta su un settimanale giapponese sul finire del 2003, è stato poi raccolto in 12 volumi. Approda in Italia nel 2006, acquistato dalla Panini. Il successo del fumetto è comprovato dalle numerose opere derivate: un anime in 37 episodi, in onda in Giappone tra il 2006 e il 2007 e in Italia nel 2008, tre lungometraggi in giapponese, due light novel e vari videogiochi. “Death Note” è adrenalina pura, un poliziesco magnificamente riuscito da cui è difficile staccarsi. Ogni colpo di scena è un colpo al cuore prima ancora di essere un pezzo necessario a completare il puzzle. E al di là del personaggio per cui si fa il tifo, al di là di ogni giudizio morale, al di là delle proprie convinzioni religiose, ciò che non si potrà negare è che c’è un filo fin troppo sottile tra la giustizia e…la morte.

Sara Calculli

Read 2334 times Last modified on Giovedì, 07 Luglio 2016 10:09
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