I ragazzi sono stati alloggiati nelle case dei loro coetanei che frequentano l’istituto tursitano, mentre i docenti hanno pernottato nel relais Palazzo dei Poeti, nell’antico borgo della Rabatana. La giornata dell’accoglienza del 27 è culminata in una vera festa multiculturale, con l’esecuzione anche degl’inni nazionali dei vari paesi partecipanti, da parte di alcuni musicisti, studenti ed ex dell’istituto tursitano, e con momenti di poesia, offrendo la declamazione di alcune liriche di Albino Pierro (tradotte poi in inglese).
Una manifestazione che ha visto la partecipazione attiva dei giovani studenti, indiscussi protagonisti dell’iniziativa. E poi ci sono stati dei workshop nei quali ogni partecipante ha presentato la propria città e l’istituto di provenienza, con l’ausilio di video e slide realizzati sempre dagli studenti delle varie nazioni. A coordinare il tutto il prof. Nicola Maiellaro e il comitato “Comenius” composto da Giovanna Gorgoglione, Concetta Mormando, Ida Capobianco, Pasquale Scorcia e Daniela Di Lorenzo. E vista l’importanza non potava mancare il saluto delle istituzioni, con una delegazione comunale che ha accolto gli studenti in Municipio al loro arrivo. Nei giorni successivi gli studenti hanno avuto la possibilità di visitare anche i Sassi di Matera e il porto turistico di Marinagri, oltre alle bellezze di Tursi, tra le quali la Rabatana, il centro storico e la casa-museo di Albino Pierro.
Il dirigente scolastico Angelo Castronuovo, visibilmente soddisfatto per la lodevole iniziativa, ha ammesso: “Nel corso degli anni ho partecipato a eventi in vari ruoli (studente, docente, genitore, preside), e non sarei sincero se nascondessi in questo occasione una felicità personale e anche istituzionale, con il piacere di essere qui in un momento storico nel quale il tema dell’istruzione è il grande atteso, essendo lo strumento di formazione più potente che si possa utilizzare per costruire un nuovo mondo”. Gli studenti erano in festa, sorridenti e felici di questo scambio culturale. “E’ bello essere qui a scoprire un posto che nemmeno immaginavo”, ha affermato in inglese uno dei partecipanti. Davvero una esperienza utile al confronto, alla crescita multiculturale e alla formazione dell’individuo, che avvicina gli studenti alla scuola e segna nei partecipanti tracce indelebili nella memoria dei fortunati partecipanti.
Leandro Verde
Ultima modifica ore 20:55